Camelot, la patria della cavalleria

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-   -   Romanzo I romanzi cortesi (Chrétien de Troyes) (http://www.camelot-irc.org/forum/showthread.php?t=96)

llamrei 30-05-2009 19.29.00

Non è stato trasmesso al cinema. E' una pellicola di parecchi anni fa e il contesto in cui l'ho potuto vedere era inerente proprio a Chretien de Troyes. Quindi era inevitabile una visione della pellicola stessa. E ne sono stata particolarmente felice perchè merita veramente. Spero solo di riuscire ad entrare in possesso di una copia di esso.Eccne alcuni estratti

http://www.youtube.com/watch?v=gUu9pJ_3wwc
http://www.youtube.com/watch?v=kCCkW6VjzH8

zaffiro 30-05-2009 19.44.03

Purtroppo non ho potuto vedere il filmato tutto adesso,ma grazie infinite.Buona serata.

zaffiro 30-05-2009 22.21.11

Davvero molto molto suggestivo.Ovviamente ho potuto scindere solo poche sillabe,giusto qualche parola,anche se le scene sono eloquenti,l'deale sarebbe guardarlo con i sottotitoli in francese.
L'attrice è davvero angelica,esile,quasi eterea..
Buonanotte e grazie per la vostra premura.Sono sempre in debito.

Morris 31-05-2009 18.47.20

Avevo 12 anni, quando visionai, per la prima volta, questo particolare film cortese. Era in francese.. e ne ho tutt'ora una preziosa copia in lingua originale.
Dovrebbero trasmettere queste pellicole in TV.
Dovrebbero inserire "Chrétien de Troyes" come materia di studio...sin dall'asilo....fino all'Università!
Non tutti possono avere la fortuna che ebbi io, alla tenera età di 6 anni: presi tra le braccia..un enorme volume di un' enciclopedia...e la aprii..proprio sulle due pagine iniziali...dove v'era scritto: "I CAVALIERI DELLA TAVOLA ROTONDA" ... non sapevo leggere..ancora..ed imparai gioisamente su quegli scritti!

Sir Morris ..cullato da una piccola lascrima

llamrei 31-05-2009 19.49.50

E' stato trasmesso su Rai3 (in italiano, se non sbaglio) mi pare un anno fa circa, ad un'ora tarda ovviamente.

Anton Guiscard 05-06-2009 01.19.43

Cari amici, Chretien de Troyes è l'aritmetica, ma Thomas Malory è la geometria. In seguito, e nel mezzo, soltanto aggiunte, precisazioni inutili, deviazioni forzate. Poi Spenser, Tennyson, Eliot, Steinbeck, per una riscrittura interpretativa. Infine oggi, nell'attualità, il nulla. Naturalmente ogni valutazione è personale. La bellezza non ha parametri. Ma, se è vero come è vero che da mille e più anni si sogna, si dibatte, ci si ispira e si rende omaggio alla letteratura Arturiana, il motivo è l'epica della storia narrata in modo poetico, con al centro le caratteristiche invisibili, e più preziose, di ogni singolo protagonista. Voglio citare Borges, sostenendo con lui che il grande guaio del romanzo moderno risiede proprio nella mancanza di queste due caratteristiche (epica e poesia). Mi complimento con tutti per la competenza. Film, libri e quant'altro, questo sito è una vera miniera d'oro. Sono molto contento d'avervi conosciuto. Io amo la letteratura e ne ho fatto questione di vita. Stavo cercando notizie rare su Thomas Malory e mi sono imbattuto in voi, per caso. Siete persone meravigliose, fuori da questa ordinarietà becera che governa l'immediato presente.
Complimenti all'ideatore del sito ed ai collaboratori, e grazie per questa perla tra tutto il pattume della rete.
Anton Guiscard

Hastatus77 05-06-2009 08.14.39

@Anton Guiscard
Hai espresso veramente un pensiero interessante e ricercato. :smile_clap:

Apro un OT, solo per dirti che a nome dello staff, ti ringrazio per il tuo giudizio in merito al lavoro fin qui fatto.
Spero inoltre che tu possa aiutarci a migliorare ancora.
A presto :smile_wave:

llamrei 05-06-2009 10.24.27

Citazione:

Originalmente inviato da Anton Guiscard (Messaggio 8012)
Mi complimento con tutti per la competenza. Film, libri e quant'altro, questo sito è una vera miniera d'oro. Sono molto contento d'avervi conosciuto. Siete persone meravigliose, fuori da questa ordinarietà becera che governa l'immediato presente.
Complimenti all'ideatore del sito ed ai collaboratori, e grazie per questa perla tra tutto il pattume della rete.
Anton Guiscard

Sir Anton Guiscard: innanzitutto Vi ringrazio del bellissimo complimento e credo di poter parlare a nome di Tutti i partecipanti del forum. Se questa Camelot è possibile è perchè vi sono gli Utenti che, mattonella dopo mattonella, stanno costruendo un palazzo. Tutti indistintamente. E poi è stato possibile anche e soprattutto grazie alla buona volontà,alla tenacia e alla passione di King Arthur che ha messo a disposizione di tutti la sua "creazione".
Anche voi, sir Anton Guiscard, siete parte di questo gruppo e anche voi vi dovete prendere i meriti che elargite;)
Grazie a TUTTI.
Llamrei

Capitan Golia 05-06-2009 10.42.54

Citazione:

Originalmente inviato da Anton Guiscard (Messaggio 8012)
Cari amici, Chretien de Troyes è l'aritmetica, ma Thomas Malory è la geometria. In seguito, e nel mezzo, soltanto aggiunte, precisazioni inutili, deviazioni forzate. Poi Spenser, Tennyson, Eliot, Steinbeck, per una riscrittura interpretativa. Infine oggi, nell'attualità, il nulla. Naturalmente ogni valutazione è personale. La bellezza non ha parametri. (...) Voglio citare Borges, sostenendo con lui che il grande guaio del romanzo moderno risiede proprio nella mancanza di queste due caratteristiche (epica e poesia). (...)

Premesso che penso che tu abbia ragione volevo, da "ignorante" (dato che non ho cultura letteraria, purtroppo), evidenziare come Chretien de Troyes, mi pare, abbia trattato la materia di britannia come un corpus narrativo "aperto". Condiviso tra i vari scrittori. Aperto ai contributi di tutti: variazioni sul tema, ampliamenti con nuove storie e personaggi, ecc. Naturalmente questo implica anche che ciascuno possa e debba apportare qualcosa di personale e di nuovo. Per me si tratta di un concetto molto affascinante e non nascondo di aver coltivato l'idea di scrivere anch'io qualcosa.. ma temo di non averne le capacità. E comunque la domanda che mi pongo oggi è: gli autori moderni si accostano alla materia di britannia con questa modalità? Penso di no: le cose che ho letto oggi mi sembrano sostanzialmente delle riscritture o delle variazioni sul tema che non hanno la capacità di "stare accanto" ma, piuttosto, che pretenderebbero di essere lette "al posto" dei classici. Forse però non è possibile, realmente, scrivere di medioevo senza esservi dentro...

llamrei 05-06-2009 10.52.28

Condivido entrambe le opinioni ma non me la sento di giudicare gli autori (chiamiamoli) contemporantei che ricreano a modo loro un filone già ben determinato. Prendiamo, ad esempio, Zimmer Bradley. Io, come appassionata del ciclo (vero) arturiano di Chretien e/o di Malory, non disdegno comunque una lettura "diversa" e più colorita della Bradley o di Lawhead o ancora della Springer, nonchè della Stewart. Parte di me resta ancorata al "classico" in quanto ventre che ha permesso la gestazione di tutto quello che ne è conseguito.


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