![]() |
Annuii alle due e dopo poco raggiungemmo una caffetteria, in cui ci sedemmo ed io ordinai un the al gelsomino.
Ad un tratto, però, si udì un frastuono, che interruppe il quieto e intimo bisbiglio della città. Motociclisti. Che arrivarono e si fermarono davanti alla caffetteria. "Quanto vorrei guidarne una..." sospirai, poggiando il mento sulla mano, mentre giravo distrattamente il the col fine cucchiaino in argento. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Dopo che il marchese mi lasciò, mia sorella si avvicino e a quelle parole sorrisi. "Oh nulla, Bettina. Ero solo curiosa di conoscere i misteri di questo magico posto. Me ne ha raccontato giusto uno, parlava di una maledizione su dei duchi, i Taddei... Li conoscevi?" chiesi portando un dito sul mento cercando di ricordare se li avevo già sentiti nominare.
Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
Altea, col suo abito elegante e seducente insieme, raggiunse il salone che aveva già aperto le sue porte ai primi clienti dell'Orchidea Blu.
Qui però avvicinò subito la giovane donna. “Altea...” disse “... il tuo uomo è giunto... è un uomo eccentrico... ha prenotato una camera in cui cambiarsi, essendo appena arrivato in città e mangiare qualcosa... prima di scendere per bere e giocare vuole tu lo raggiunga, per poi scendere insieme con lui... cerca una donna che gli stia accanto durante la serata e deve portargli fortuna al gioco... per questo vuol conoscerti prima di scendere nel salone... come detto è un tipo eccentrico, come lo sono tutti i miliardari... vai, sarà ormai pronto...” |
“Sempre il solito maschiaccio...” disse con un sorriso irriverente Lucy a Gwen.
“Ehi, ragazze...” Lizzie alle altre due amiche “... avete notato quel tipo?” Indicando con la coda dell'occhio uno di quei motociclisti che, sceso dalla sua moto, era fermo a fissare con insistenza proprio il tavolo delle tre ragazze. “Sta guardando qui con una certa insistenza...” “Che cafone deve essere...” bevendo Lucy “... non sa che è cattiva educazione fissare con tanta insistenza tre ragazze?” “Più che cafone” sussurrò Lizzie, a cui l'irriverenza di quel centauro non dispiaceva affatto “a me sembra uno di quei cattivi ragazzi che saprebbero fare di tutto ad una ragazza perbene...” soffiando sulla tazza calda, mentre il motociclista continuava a guardare nella loro direzione. https://s-media-cache-ak0.pinimg.com...82b804f5d0.jpg |
“I Taddei...” disse pensierosa Bettina a Nyoko “... no, non credo di averli mai sentiti... magari possiamo chiedere qui nella hall dell'albergo... di sicuro sapranno dirci qualcosa, no?”
|
Ascoltai mia sorella e annuì alla sua idea. "Buona idea. Allora sistemiamo i bagagli e poi andiamo a curiosare in giro" dissi sorridendo e facendole l'occhiolino.
Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
"Hey!" esclamai indignata a Lucy "Io non sono affatto un maschiaccio."
Assolutamente no, ci tenevo alla mia femminilità. Ma mi piacevano le moto, cosa potevo farci? Poi Lizzie ci fece segno verso un tipo che, sceso dalla sua moto, ci fissava. Ricambiai per un attimo il suo sguardo e poi tornai a guardare la tazza fumante e profumata. Alzai gli occhi al cielo alle parole sussurrate da Lizzie, scuotendo la testa, era sempre la solita. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Il direttore era molto serio mentre parlava e si capiva che era anche profondamente convito nelle sue ragioni.
E io a dirla tutta non avevo nulla da obiettare. Non vedevo solo l'ora di iniziare e fare del mio meglio. Ero anche parecchi curiosa di capire appieno che cosa si facesse nella redazione e in cosa la ricerca della verità fosse tanto importante. " Sarò più che lieta di fare la mia parte signore e sono sicura che mi appassionerò proprio come state dicendo voi" sincera. " Se vuole posso anche iniziare da oggi" proposi visto che non avevo altri impegni e avevo comunque avvisato la mia famiglia di non aspettarmi per pranzo. Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
Il vino era forse la cosa più buona che avessi mai assaggiato, assaporai quel calice e ne riempii un altro.
Ero davvero entusiasta di quel viaggio. "Ah sì?" stupita dalle parole sul cameriere "Non me ne sono accorta..." cercando di ricordare lo sguardo del ragazzo "Dovrò stare più attenta... questa cosa mi affascina". Erano molte le cose per me sconosciute e senza senso degli umani, ma una su tutte era proprio la loro passionalità. "Eh, l'Amore.." sospirai "È senza dubbio la cosa più affascinante degli umani.. fin dalla loro comparsa su questo pianeta... e devo dire che spesso le storie d'amore ci hanno appassionato parecchio..." sorrisi, ricordando le discussioni con le altre muse su cosa sarebbe potuto succedere ai due amanti.. "Anche quei duchi... come si chiamano, quelli che ha citato l'omino della macchina.. i Taddei, ecco.." sorrisi, felice di essermelo ricordato "Non c'entrava proprio l'Amore con la maledizione? Ricordo che secoli fa quella storia ci aveva colpito molto..." voltandomi verso Vale che ormai, essendo sole, aveva ripreso il suo aspetto robotico. https://s-media-cache-ak0.pinimg.com...d81d652a16.jpg |
Ascoltai con attenzione e pure stupore.."Deve aver fatto un lungo viaggio per volere una camera per cambiarsi..dite sia molto eccentrico?" sorrisi curiosamente ma pure con un certo timore..sembrava quasi un appuntamento al buio, ogni volta pensavo se si potesse fidarsi o meno...e addirittura questa volta voleva parlare da solo con me.
"Povero...non sa che se mi vuole vicino non gli porterò fortuna perchè devo farlo spendere il più possibile no?" ridendo amaramente...odiavo prendere in giro la gente ma dovevo tutelare me stessa o sarei stata punita. Salii le scale e alzai il vestito lasciando lo spacco laterale mostrare la gamba e guardando Raimonde in modo serio...mi chiesi se era geloso e dovessi avvisare l' uomo misterioso...mi vendeva a un miliardario per avere un sacco di soldi sicuramente. Camminai lungo il corridoio e si udiva solo il tichettio dei tacchi alti a spillo e mi posi davanti ad una porta..quella che mi era stata indicata. Sospirai e chiusi gli occhi e aprendoli con curiosità mista a timore bussai.."Monsieur, sono la ragazza che stasera avrà l' onore di accompagnarvi in salone e al gioco..mi chiamo Altea" e tolsi la mano dalla porta aspettando mentre notavo le cameriere guardare con curiosità..sicuramente era uno di quei ricconi eccentrici abituati ad avere tutto e subito. |
Bettina sorrise ed annui' a Nyoko.
Le due giovani andarono allora nella loro stanza per sistemare i bagagli, mentre Carl si era steso su un divano per riposare. "Andiamo nella hall..." disse Bettina a sua sorella "... cosi' cercheremo di scoprire qualcosa su questo tuo mistero..." col tono sarcastico di chi poco crede a cio' che sta dicendo. Le due ragazze scesero al pianterreno dell'albergo, vedeno un uomo di mezz'eta' in portineria. |
Andammo a sistemare le valige e poi ci avviammo verso la Hall "tanto lo so che non ci credi. Sei sempre stata scettica. Mi piace il tuo scetticismo, ma la cosa che mi piace di più e vedere la tua faccia quando ti mostro l'autenticità di un mistero, ed è quello che intendo fare anche con questo" dissi arrivando finalmente nella hall e notando un uomo di mezza età in portineria. "Guarda quell'uomo. Ha l'aria di conoscere molte cose. Andiamo a fargli qualche domanda" dissi afferrando la sua mano e avvicinandomi a quella persona.
Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
"Si, gli umani sono molto strani..." disse il robottino a Clio "... curiosi direi... non hanno mai imparato a dominare le loro passioni e con ogni probabilita' non ci riusciranno mai... tu peto', altezza, dovresti essere piu' accorta a cio' che susciti in questi individui... la tua avvenenza potrebbe causarci delle noie... infatti la bellezza, a seconda di chi la guarda, genera emozioni e sentimenti diversissimi... nelle donne invidia e negli uomini attrazione... ed infatti quel giovane cameriere quasi ti spogliava con gli occhi." Divertito.
|
"Eh, fai tanto la giudiziosa" disse divertita Lizzie a Gwen "ma ho notato come hai ricambiato lo sguardo di quel tipo..."
"Deve trattarsi di un troglodita..." seccata Lucy "... tutti i teppisti lo sono..." "Amica mia, sono proprio uomini del genere che sanno poi farci sentire davvero donne..." facendole l'occhiolino "... esemplari simili sono l'ideale per una fugace avventura d'amore..." ridendo. "Tu confondi il sesso con l'Amore." Lucy. "Perche', forse non sono la medesima cosa?" Bevendo Lizzie. "Se cosi' non fosse, sai che noi sarebbe allora l'amore!" Intanto il centauro aveva cominciato a lucidare le cromature della sua moto, senza pero' distogliere lo sguardo dal tavolo delle tre ragazze. |
"Già, curiosi è la parola giusta..." divertita "Noie? Addirittura? Beh non credo che un qualunque umano sarebbe in grado di farmi del male... non ho sconfitto di Cormoniani per prenderle da un essere così limitato, non credi?" divertita.
"Era solo un ragazzo, innocuo, sembrerebbe.." alzando le spalle "Se qui sapessero chi sono davvero dubito che un umano potrebbe mai essere interessato a me.." sospirai. Già, l'Amore era qualcosa di unicamente umano, forse la cosa più bella e affascinante che avessero. Ma certo io non avrei mai potuto scoprire di più, dopotutto non appartenevo a quel mondo. Anche se dovevo ammettere che un po' invidiavo quella loro passionalità. Sospirai piano, guardando la città fuori dalla finestre, cercando di scacciare quei pensieri. "Allora, piuttosto.." voltandomi seria verso Vale "Che piste abbiamo per trovare Athia e la Supernova?". Dopotutto non ero lì in vacanza, ma bensì per svolgere una missione. I sogni e i sospiri potevano attendere. |
"Perfetto." Dusse annuendo Symminel a Dacey. "Mi piacciono le persone che mostrano entusiasmo a voglia di lavorare. Allora benvenuta nella redazione della Gazzetta Rosa, Dacey... il primo e piu' antico quotidiano di Afragolopolis." Stringendole la mano. "Il suo ufficio sara' quello subito precedente al mio. Si accomodi pure, qui di. Sulla sua scrivania c'e' un telefono... attendo a monenti una chiamata di un importante docente universitario... sara' lei a prendere la telefonata e poi verra' ad informarmi circa le richieste del nostro professore..."
|
Ero elettrizzata da quel benvenuto che sanciva definitamente il mio ingresso alla Gazzetta Rosa.
Strinsi la mano al direttore con decisione, sorridendo grata e lo seguii in quello che ora a tutti gli effetti era il mio ufficio. " Molto bene signore, verrò ad informarla non appena avrò notizie" osservando il telefono quindi la scrivania e la cancelleria ordinatamente disposta sopra di essa. Sistemai la giacca sull'appendi abiti e la borsa accanto alla scrivania, come a prendere confidenza con il nuovo ambiente in cui mi trovavo. Preparai la penna pronta ad appuntarmi tutti i punti importanti della telefonata che dovevo ricevere. Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
"Giudiziosa? Mia madre non sarebbe d'accordo" risposi a Lizzie, ridendo.
Però sì, avevo ricambiato il suo sguardo che era ancora fisso su di noi, imperterrito. Distolsi di nuovo lo sguardo da lui e afferrai scampoli di discorsi fra Lizzie e Lucy. "Io credo che l'amore abbia tanti aspetti e sia composto da tante cose, anche dal sesso, ovviamente. Il fatto è che non sempre succede il contrario, cioè che il sesso comprenda anche l'Amore, perché se succedesse, credo che tutti i night bar di Afragolopolis avrebbero chiuso i battenti già da un pezzo" dissi ridendo e dimezzando la mia tazza di the, ormai tiepido. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
"Prego, e' aperto." Disse una voce dall'interno della stanza.
Altea, meccanicamente, entro' e si ritrovo' in una lussuosa camera avvolta da una leggera penombra. Noto' allora una figura indistinta quasi nascosta in quel misterioso gioco di chiaroscuro. La poca luce che filtrava da una tendina semiaperta illuminava appena un basso tavolino, su cui c'era una rosa rossa. "Prego..." la misteriosa figura nella penombra "... quel fiore e' per te... nessuna donna dovrebbe mai andare in giro senza un fiore... sarebbe uno spreco ed un peccato... non ti dispiace vero se ti do del tu? Altrimenti il tutto potrebbe essere troppo formale, distante, persino indifferente... e cio' non sarebbe affatto di buon auspicio per la mia serata al tavolo del poker... non trovi?" |
Aprii la porta..vi era un'atmosfera strana ..la penombra...ma era qualcosa che suscitava sia mistero che tranquillità. Vidi la sua figura seduta e le sue parole mi pervasero dentro in quel chiaroscuro. Vidi la rosa..Non potevamo accettare regali..ma la presi in mano.."Passiamo al tu..si certo monsieur..e io devo pure darvi del tu? O volete un altro appellativo. ." cercando di scoprire le sue fattezze mentre mi sedevo in una poltroncina accavallando le gambe.."Volevate parlare con me.."
|
L'uomo in portineria vedendo avvicinarsi Nyoko e Bettina sorrise alle due, mostrando un cortese cenno del capo.
"Preho, signorine..." disse gentilmente "... in cosa posso esservi d'aiuto?" |
Sorrisi all'uomo della portineria con gentilezza e gli raccontai del mistero che avevo udito. "Sapete dove posso ottenere maggiori informazioni. Sapete, sono qui per questo, scoprire misteri. E non lasciatevi ingannare dalla mia giovinezza" dissi sorridendo. Avevo una missione adesso e l'avrei portata a termine.
Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
"Tu pero' non sottovalutare fin dove l'istinto e la passione possono spingere gli esseri umani." Disse Vale a Clio. "Quanto alla Supernova, tengo costantemente sotto controllo i dati piu' recenti circa la possibile posizione dell'arma... e' confermato che essa si trova in un raggio di ventinove miglia terrestri... piu' enigmatica sembra invece la presenza di Anthia in questo territorio... di certo lei non e' lontana dalla Supernova, tuttavia risulta strana questa nostra incapacita' di individuarla... forse questo e' il primo mistero da svelare, altezza..."
|
Dacey prese posto alla sua scrivania, nel suo nuovo ufficio.
Si trattava di un ambiente confortevole, arredato con gusto e comunicante con lo studio del direttore Symminel. Pochi istanti copo, con la precisione di un orologio svizzero, il telefono squillo'. "Pronto..." disse una voce palesemente agitata dall'altra parte della cornetta "... sono il professor Mondo... devo parlare con il direttore..." Dacey pero' aveva avuto l'incarico di prendere lei quella telefonata e raccoglierne il contenuto. |
"Starò attenta, Vale, lo prometto.." sorrisi al robottino.
In realtà ero affascinata da tutto quello, più che spaventata. Ma tenni quell'informazione per me visto che Vale sembrava già preoccuparsi abbastanza. Poi ascoltai attentamente le sue parole sulla missione. "Ventinove miglia.." pensierosa "Quindi siamo vicini.. molto vicini.. quanto ad Athia...." sospirai "Non saprei dare una spiegazione al fatto che non riusciamo ad individuarla.. forse sapendo che saremmo venuti a cercarla ha trovato il modo di nascondersi? Oppure..." cambiando tono "Oppure è morta..". |
Lizzie rise a quelle parole di Gwen, mentre Lucy scosse il capo in segno di assenso.
Intanto quel motociclista continuava con isistenza a guardare nella loro direzione. "Guarda cos'hai fatto, Gwen..." disse sottovoce Lucy "... lo hai guardato e quel teppista non ci leva gli occhi di dosso..." "Magari bisognera' andare la' e dirgli che cosi' rischia di infastidire alcune di noi e di turbarne altre..." divertita Lizzie. |
Il suono del telefono su più forte di quanto pensassi ma prontamente presi la cornetta e la portai all'orecchio.
" Salve professor Mondo, sono Dacey la segretaria del direttore. Può tranquillamente riferire a me e io avrò cura di riportare tutto al direttore. Mi dica..." con tono gentile ma deciso, la penna pronta a scrivere. Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
Mi lasciai travolgere dalla risata di Lizzie, divertita.
Guardai Lucy quando si rivolse a me. "Veramente io non ho fatto nulla, ci guarda da quando è arrivato e comunque non c'è nulla di male, non ti ha certo messo le mani addosso..." liquidando la cosa con un'alzata di spalle. Risi poi di nuovo con Lizzie, mentre sorseggiavo il the e guardavo lui da sopra la tazza. Era divertente ed intrigante quel muto gioco di sguardi; sguardi, i nostri, che non facevano alcuna fatica l'uno a sostenere quello dell'altro. https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...d549e79c1e.jpg Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Altea si sedette e con naturalezza accavallo' le gambe ben mostrate dallo spacco del vestito.
Davanti a lei, sempre avvolto, anzi quasi seminascosto dalla leggera e vaga penombra stava quel misterioso uomo dall'accento indefinito e la voce calda, bassa e rassicurante. Lei cercava di decifrare l'aspetto di quell'eccentrico individuo attraverso l'ambiguo chiaroscuro, senza pero' riuscire a scorgere granche'. "Monsieur mi piace..." disse lui "... mi piace come lo pronunci... mi piace la tua voce..." dal lento movimento della testa, Altea si accorse che lo sguardo di quell'uomo era scivolato lungo le gambe nude di lei "... quanto a me meglio evitare da parte tua troppa confidenza... potresti essere scambiata per una prostituta o un'accompagnatrice e cio' sarebbe avvilente... sei troppo bella per sembrare una donna simile... anche se, immagino, qualsiasi uomo vorrebbe comprarti... e' davvero un peccato essere nati in un secolo simile, non credi? Senza piu' duelli o guerre per conquistare una donna... o comprarla come schiava... anche se solo uno sciocco puo' pensare di poter comprare il cuore di una donna... non mi hai ancora rivelato il tuo nome... anzi, svelato, come si fa con i segreti ed i tesori... ti prego, dimmi il tuo nome..." |
Quell'uomo aveva uno strano magnetismo su di me..cercavo di contenermi ma alle sue ultime parole sussultai. .."Ambirei affinché un uomo si battesse per me come ..un Lancillotto" abbassai il tono di voce. .si faceva caldo come il suo.."Il mio nome.." ricordavo di averlo detto fuori dalla stanza ma non aveva sentito.."Lo saprete solo dopo ... aver vinto al gioco..dovrete lottare per saperlo..monsieur" . Questa situazione era strana eppure aveva risvegliato il mio corpo dal torpore.
|
L'uomo in portineria sorrise a Nyoko e a Bettina.
"Si, immagino quanto questo genere di misteri possano e sappiano suscitare interessi..." disse "... tuttavia temo di non poter essere molto d'aiuto in questo... ma mi permetto di informarvi che di fronte al nostro albergo si trova una vecchia libreria, dove spesso e' possibile trovare libri bizzarri e dal contenuto particolare." Con garbo. |
"Escluderei che possa nascondersi..." disse Vale a Clio "... la sua tuta emette delle onde soniche che i nostri dati possono rivelare... si, potrebbe essere morta... sarebbe una spiegazione logica... tuttavia cio' significherebbe che chi l'ha uccisa ha poi messo le mani sulla Supernova... ma quale terrestre potrebbe uccidere una musa?" Perplesso.
|
Non mi abbattei per la sua risposta, ero pronta ad incontrare gente scettica o comunque priva di dettagli in più al riguardo, ma quando mi informò di una libreria qui di fronte, sorrisi in maniera ampia. Ringraziai con garbo l'onesto signore e, afferrando Bettina per il polso, mi precipitai all'esterno. Amavo i libri più della mia stessa vita, e se non avessi scelto la facoltà di archeologia, avrei senz'altro optato per lettere. La brezza di città investì il mio viso, la gente passeggiava lungo il marciapiede ma non me ne curai. Mi avviai così alla libreria, sperando di iniziare la mia avventura da qualche indizio.
Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
"Accidenti..." disse agitato Mondo a Dacey "... ma lei... lei e' davvero la sua segretaria? Posso fidarmi? Oh, al diavolo, non ho molta scelta... dica al direttore... dica che e' tornato... so che puo' sembrare assurdo, ma e' tornato e mi ha minacciato... glielo dica... subito!"
|
Gwen sorseggiava e dalla tazza guardava quel teppista.
Aveva indosso abiti scuri e di pelle ed un cappello che ne copriva parte dello sguardo. I suoi capelli erano neri e lunghi, scuri i suoi occhi i sistenti ed un vago sorriso irriverente nel sistenere le sue occhiate verso il tavolo delle tre ragazze. Ad un tratto, sempre intento a lucidare la sua moto, comincio' prima a fischiettare, poi ad intonare una canzone in cui si raccontava di una verginella di capagna sedotta da un vagabondo su un cavallo. |
"Sì, questo lo so, ma noi non conosciamo la tecnologia di questo pianeta... potrebbero anche aver inventato qualcosa che è sfuggito ai nostri radar..." pensierosa.
"Potrebbe essere morta sì..." sospirai. Nonostante tutto, quella consapevolezza mi provocava una stretta al cuore, volevo prenderla viva e sentirgli dire il motivo per cui aveva tradito tutti in quel modo. Perché aveva tradito me.. lei che era la mia amica più cara, un tempo. "In quel caso la situazione è ancora più grave..." pensierosa "E noi dobbiamo elaborare un piano d'azione adeguato.. chi può averla uccisa? Non dimenticare che una volta entrati nell'atmosfera anche i nostri corpi immortali sono influenzati dallo spazio-tempo e quindi possono morire..." sospirando. Guardai fuori dalla finestra mentre una profonda inquietudine mi attraversava. Dove ti sei cacciata, amica mia? Faceva davvero male il suo tradimento, considerando che c'era stato un tempo in cui tenevo a lei più di chiunque altra. "Che proponi di fare? Certo stare qui non aiuta.." pensierosa "Tanto in città bisogna andare, dovrò anche trovarmi dei vestiti, capire come muovermi..." osservando la città dalla finestra. |
" Certo che può fidarsi, signore" con tono affabile e gentile.
" É tornato? Mi scusi ma chi è tornato? E cosa le ha detto?" appuntando velocemente le parole pronunciate dal professore che pareva impaurito. Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
Quel misterioso ed affascinante uomo celato nella penombra sorrise a quelle ultime parole di Altea.
"Mi piace..." disse sorridendo "... mi piace, quasi come te... e sia, cerchero' di vincere al gioco il tuo nome... dopotutto il denaro mi annoia, mentre questa posta in palio e' molto piu' eccitante... terrai con te quella rosa? Almeno per stasera e stanotte... tanto all'alba i sogni svaniscono ed i fiori appassiscono..." |
Nessuno dei due abbassava lo sguardo, mentre il suo era in parte celato dal cappello, che teneva fermi i capelli lunghi e neri.
Il viso era appena increspato in un sorriso irriverente. Ad un certo punto, sempre lucidando la sua moto, iniziò a fischiettare una melodia, che poi prese forma in una canzone e capii, con un leggero sorriso, che l'irriverenza non stava solo nel suo sorriso. "Che sfrontatezza..." dissi piano, con una risata accennata e divertita, mentre scuotevo la testa. Abbassai per un attimo lo sguardo, poi lo alzai di nuovo su di lui, con vivo interesse. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
A quelle parole mi irrigidii poi per una sorta di magica empatia i muscoli si sciolsero, e mi misi a guardarlo nella penombra..come se davanti a noi ci fosse una invisibile coltre di fumo...il buio non ci separava ma ci avvicinava.."Monsieur..voi mi lusingate...ma spero questo vostro modo di fare non lo usate con qualsiasi donna...siete affascinante, misterioso e ricco da quello che mi hanno detto..e io e voi non ci conosciamo..o forse ci conosciamo da sempre..".
Sospirai alle sue parole e misi la rosa rossa tra i capelli..."La terrò con me, ma devo avvisarvi di una cosa..nella sala vi sta un ragazzo..Raimonde. Purtroppo i padroni del locale mi hanno affidato a lui e io sono costretta ad essere la sua ragazza..è logorante fingere di amare..essere forzata..e lui ha una gelosia spasmodica verso di me..quindi fate attenzione". Mi alzai e lentamente mi posi di fronte a lui, stavo in piedi.."I sogni non muoiono all' Alba monsieur finchè noi crediamo in loro...". |
Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 11.28.00. |
Powered by vBulletin versione 3.8.11
Copyright ©2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.
Copyright © 1998 - 2015 Massimiliano Tenerelli