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“Perfetto, io ho giusto qualche minuto libero.” Disse Goz ad Altea. “Prego, andiamo nella mia officina... nessuno ci disturberà.” Divertito.
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Mi alzai e lo seguii fino alla mia stanza.
Poi scossi di nuovo la testa alla sua domanda e mi andai di nuovo a rannicchiare nell'angolo del letto, insieme ai libri nuovi. Mi metteva addosso sempre tanta angoscia, quando di nuovo mutava e puntava il suo sguardo scuro su di me. Non mi faceva paura, ma non mi piaceva, mi disturbava, mi metteva soggezione e non era una bella sensazione. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
L' uomo era estremamente divertito da questa cosa, anzi era un tipo molto allegro e lo seguii incuriosita nella sua officina.."Deve mostrarmi qualche sua invenzione? Qualche robot da combattimento particolare...immagino"
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“Comunque...” disse Elv fissando Gwen “... se vuoi ti lascerò per un po' il mio robottino... l'ho costruito per questo... per fare compagnia... se vuoi, ovvio...”
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“Esatto, signora scrittrice.” Disse Goz ad Altea mentre si incamminavano verso la zona delle officine. “Anzi, per l'esattezza, il miglior robot da combattimento. Quello che mi renderà ricco e famoso.” Ridendo.
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"Sapete" ribattei a Goz "Non ho mai approvato questi robot da antica lotta, li detesto...si li detesto" guardandolo con sfacciataggine "Però, almeno, posso dire di averne visto uno e poi sono curiosa pure di sapere qualcosa di loro...intendete è potente, superiore agli altri e quindi la gente scommetterà bene su di loro tali da farvi guadagnare tanti soldi...mera felicità e gloria, contento voi...ma li pilota qualcuno o funzionano da se? Il vostro robot...che avrà un nome...è pure fuori uso?" sempre più curiosa mentre andavamo verso le officine.
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Ponderai un istante la risposta.
"No, voglio stare da sola..." risposi, prendendo un libro. Oltre il fatto che ormai mi ci ero abituata, ad essere sola, ma mi ci aveva relegata lui? Bene, allora ci sarei rimasta. Era una presa di posizione? Sì, probabile, non sapevo ancora il perchè, ma ora mi andava così e mi andava di restare sola a pensare, a rimuginare. https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...db6728932d.jpg Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
“Come vuoi.” Disse Elv tirando su le spalle. “Contenta tu.” Prese il robottino ed uscì.
Poco dopo, mentre Gwen era immersa nella lettura, udì un improvviso rumore dalla finestra. Qualcosa aveva colpito il vetro, naturalmente senza romperlo. |
“Venga e capirà tutto.” Disse Goz ad Altea.
Raggiunsero così la zona delle officine e poi quella appartenente alla squadra dell'eccentrico personaggio. “La mia squadra” fece lui “si chiama Girelax ed è la migliore.” Entrando nell'officina. C'erano pezzi di ricambio ovunque, lamine ed ingranaggi vari lasciati qui e là. Tutto era sporco di grasso, unto d'olio e si sentiva un odore di cherosene che faceva lacrimare gli occhi. “Eccomi, Ylo!” Gridò Goz. “Abbiamo un ospite! Una scrittrice!” Allora da dietro un grosso motore sbucò un ragazzo. Indossava una tutta sporca ed aveva degli occhiali davanti al suo sguardo serio. “Questi è Ylo, il mio assistente...” Goz “... lei è Altea de Bastian, una scrittrice importante.” “Perchè è qui?” Chiese Ylo. “Perchè un giorno qualcuno dovrà pur scrivere la mia biografia, no?” Ridendo Goz. |
Lo guardai di sottecchi mentre usciva, poi sospirai ed iniziai distrattamente a leggere, senza riuscire però a concentrarmi.
Dopo un po', sobbalzai udendo qualcosa che colpiva la finestra. Misi il libro da parte e la raggiunsi per vedere cosa fosse stato, notando però che il vetro era rimasto intatto. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Ascoltai il meccanico con aria assorta, e interessata.
Oh, poteva giurarci che sarebbe successo... e se non si fossero disturbati Dio in persona o la Natura, ci avremmo pensato noi, gli Antichi, a riportare l'uomo al suo posto. "Mi stupisce sentire qualcuno qui dentro parlare così.." sussurrai piano, un tono che nascondeva un che di vagamente complice. Quell'informazione era da immagazzinare e registrare. Un meccanico dalla nostra parte era qualcosa di molto interessante. Tornai poi a vedere come andavano i due robot che avevano avuto dei problemi. "Avete fatto progressi?" chiesi ai meccanici. |
Entrai, dopotutto, in un mondo nuovo...uno di quei mondi estranei narrati nei miei libri sebbene non antico ma moderno.
Osservai quegli strani attrezzi ed aggeggi sparpagliati, inspirai l' odore particolare di quella modernità fatta di macchine e automi, un misto tra olio e cherosene. Poi uscì un ragazzo di nome Ylo...giustamente poneva una giusta domanda, neppure io sapevo come mai fossi lì quando poi Goz parlò e trasalii.."Ahh, ho capito...vuole un libro su di lei, signor Goz..mi spiace ma non scrivo libri biografici ma storici e di mondi sconosciuti...però potrebbe farmi conoscere oggi il vostro mondo...dopottutto sto cercando uno spunto sul mio nuovo libro...magari vi dedicherò un trafiletto" sorridendo "Ma siate sinceri" guardando sia Goz che Ylo.."la Girelax è veramente la squadra migliore?". |
“Perchè la stampa è corrotta.” Disse Goz ad Altea. “Pompano chi pare a loro. A noi ci snobbano. Beh, peggio per loro.”
“Non farti il sangue amaro, capo.” Ylo. “Su, mostriamo la nostra meraviglia alla signora scrittrice.” Goz al suo assistente. Ylo annuì e tirò fuori una grossa valigetta. Aprì e dentro vi era un grosso radiocomando. http://xcopter.com/web/radio/futaba/120223_00.jpg |
“Si, i problemi sono svaniti.” Disse uno dei due meccanici a Clio. “Ora entrambi i robot funzionano perfettamente. Bisogna subito avvertire l'organizzazione che l'incontro ci sarà senza problemi stasera.”
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Gwen si avvicinò alla finestra, ma non vide nulla di particolare.
Ad un tratto qualcosa colpì di nuovo il vetro, facendo sussultare la ragazza. Allora vide qualcosa sul davanzale della finestra. Un uccellino. Era stato quello ad infrangersi contro i vetri, senza romperli, né scheggiarli http://thepetwiki.com/wp-content/upl...ird_Window.jpg |
Guardai meglio oltre la finestra e con stupore vidi che si trattava di un piccolo uccellino che era arrivato sul vetro.
Subito aprii la finestra e lo presi fra le mani, guardando se si fosse fatto male o se avesse un'ala rotta. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
A quelle parole scrutai l' uomo.."Su una cosa siamo d' accordo..si la stampa è corrotta, vogliono farci credere ciò che vogliono loro, probabilmente sviano le persone pure in questo ambiente sulle squadre che vogliono vincitrici" mentre vedevo uno strano e grosso radiocomando uscire da una valigetta nelle mani di Ylo...mi prese una strana curiosità e pure una strana paura, non era un mondo che mi appartenesse questo ma io ero pronta a ogni sorpresa.."Questo radiocomando guida il vostro robot immagino" incuriosita.
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Annuii ai meccanici.
"Benissimo allora!" sfoderando un bel sorriso "Vinca il migliore!" battendo appena le mani. Buffo, i gladiatori, prima di scendere in Arena, si riunivano, si guardavano negli occhi, le mani tese verso il tinctorium, l'arma sacrificale con cui si sarebbero tolti la vita, invocavano Ercole, perché sorgesse in loro. Ma in questi incontri tra macchine non c'è niente di sacro, niente di rituale, niente di spiritualmente elevato. E dire che si credono tanto evoluti. "Vado a godermi lo spettacolo, allora.." sorridendo. A quel punto mi diressi verso l'arena, mi tenevano sempre un posto nelle tribune dell'organizzazione. Il signor Corcionne era sempre così bendisposto con me, poverino. |
Gwen aprì la finestra e prese l'uccellino fra le mani.
Quello però agitò subito le ali, beccò sul palmo della mano di lei e volò via, lasciandole un taglio sulla pelle. |
Clio lasciò le officine e si diresse verso le platee interne, dove finalmente gli spettatori cominciavano a prendere posto.
Poco dopo cominciò lo spettacolo di luci, di musica ed i numeri del corpo di ballo che come sempre precedevano l'inizio degli incontri. Tutti fremevano, esultavano ed attendevano impazienti l'inizio dell'incontro tra la squadra Pulstar e quella Quasar. |
Nel momento esatto in cui presi l'uccellino, quello mi beccò la mano.
Lanciai un urlo per il dolore mentre quello immeiatamente scappava via e la mano iniziava un po' a sanguinare. "Accidenti... Guarda tu cosa si ha a fare del bene..." mormorai dolorante, mentre cercavo qualcosa da avvolgere attorno alla mano. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
“Già.” Disse annuendo Goz ad Altea.
Fece un ceno col capo a Ylo e quello accese il grosso radiocomando. Allora una saracinesca di ferro cominciò ad alzarsi e dietro di essa spuntò un grosso robot. “Le presento Gutalax, il robot più forte dell'universo.” Orgoglioso Goz. https://www.sideshowtoy.com/wp-conte...ure-902662.jpg |
Mi sedetti comodamente nel posto che occupavo di solito, e guardai la partita.
Era fondamentale tutto quello per la causa, che si fidassero di me, che mi raccontassero i loro segreti, ogni informazione poteva essere utile ai nostri tecnici che sabotavano quelle macchine. |
Gwen cominciò a cercare qualcosa con cui asciugarsi la mano che le sanguinava.
Ad un tratto provò una strana sensazione, come di angoscia. Si accorse allora che un profondo ed innaturale silenzio avvolgeva l'aria fuori dalla sua stanza. Come se dall'esterno non giungessero più rumori. |
Clio era fra il pubblico, in attesa di assistere all'incontro.
Finalmente l'arbitro salì sul ring e presentò le due squadre col pubblico tutto esaltato. “Pulstar contro Quasar.” Disse annunciando il tutto. “Roton contro Ratler.” Indicando i due grossi e pesanti robot che raggiunsero il ring tra il boato del pubblico. Erano alti entrambi più di due metri, dal peso di svariati quintali. Il gong suonò e lo scontro fra i due titani cominciò. https://images-na.ssl-images-amazon....77,268_AL_.jpg |
Diamine, nemmeno un fazzoletto!
Alla fine strappai un pezzo di lenzuolo e lo avvolsi attorno alla mano. Poi, angoscia. Angoscia e silenzio, totalmente innaturali ed improvvisi. Era come se una cappa densa e oscura gravida di tristezza fosse calata insieme al buio. Mi avvicinai alla finestra chiudendola e rimasi un istante a guardare fuori. Era però come se avvolgesse anche tutta la casa, oltre la mia stanza. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Gwen tornò alla finestra e guardò fuori.
Il pomeriggio si avviava stancamente oltre la sua metà. Il cielo era velato da sottili ed alte nuvole ed un azzurro spento aleggiava su quello scorcio muto di città. Un silenzio angosciante avvolgeva ogni cosa. Ad un tratto si accorse di qualcosa di inquietante. Decine e decine di uccelli, forse qualche centinaio, stavano fermi lungo i cavi degli elettrodotti, sui capannoni e sui tetti delle case vicine. https://thesouloftheplot.files.wordp...rdsmassing.jpg |
Notai una cosa.
Inquietante quanto strana. Decine e decine di uccelli, centinaia, appollaiati lungo i cavi degli elettrodotti, sui tetti, ovunque. Ero certa che in mezzo ci fosse anche quello che mi aveva morss. Ma ora la domanda era: cosa ci facevano qui tutti questi uccelli? Era davvero una situazione dubbia e inquietante. Sspevo comunque che non avrei più aperto la finestra finchè quegli uccelli non se ne fossero andati. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
La verità era che... a me gli incontri di robot non piacevano proprio.
Non capivo cosa ci trovasse la gente di così appassionante. Che senso aveva guardare un duello, se non c'era nessun rischio da parte dei due contendenti? Se tutto quello che si rischiava era di dover spendere soldi per riparare il robot.. soldi! I soldi erano al centro di tutto nel mondo moderno. Ancora ricordavo un pomeriggio di tanti anni prima, quando non ero che un'adolescente idealista appena entrata in contatto con i ribelli, e il nostro maestro, la nostra ispirazione, la nostra guida, in uno dei suoi incontri di formazione, aveva sbattuto il portafoglio sul tavolo dicendo "Questo, questo è il vero nemico da combattere!". Ricordo quanto ci pensassi a quell'affermazione, quanto mi tornasse alla mente negli anni, quando da semplice ragazzina ero diventata una degli esponenti di spicco della ribellione... e non solo. Un guerriero, ero diventata un guerriero. Uno vero, però, uno di quelli che mette a rischio la sua vita, il suo sangue mentre combatte. Vedere quelle macchine, riconoscere in loro i movimenti che io stessa ho fatto installare. È per questo che sono qui, per questo chiedono la mia consulenza, per la mia conoscenza del combattimento corpo a corpo, dell'antica gladiatura.... in ambito accademico s'intende. O almeno è quello che credono. Più li guardo, e più il ricordo del mio ultimo incontro con Runa nell'arena sotterranea si fa vivido nella mia mente. I suoi occhi azzurri sotto l'elmo che si intrecciano nei miei, la mia lancia e il suo pugnale intrecciati prima dello scontro mentre il boato intorno a noi si fa sempre più intenso e quelle mani che battono tra loro danno il ritmo ai nostri cuori, e poi la lotta, quella danza all'unisono fatta di ferro e carne dove io le donavo il mio corpo e la mia anima, e lei faceva lo stesso con me. Istintivamente mi portai la mano alla coscia, martoriata dai suoi colpi, quasi volessi ricordare a me stessa che era tutto vero che io quelle emozioni sì, le ho provate, le ho sentite sulla mia pelle, mi hanno squassato il cuore, lo hanno sconvolto e divorato nel profondo. Sospiro, guardando quell'incontro con un sorriso enigmatico. Quell'incontro che continuava, e al quale dovevo prestare attenzione. |
Restarono lì.
Appollaiati sui cavi dell'elettricità. Immobili. Era una scena irreale, innaturale. Il cielo assumeva strani e fosche tonalità di celeste, blu, eppure non sembrava l'imbrunire. Ad un tratto nel cortile cominciò ad abbaiare il cane di Elv. Abbaiava così forte che Gwen fu scossa con violenza dai suoi pensieri. |
Gli uccelli rimanevano lì, immobili, sui cavi.
E anche quell'angoscia permaneva, insieme al cielo che assumeva tante divetse tonalità di blu, ma senza giungere all'imbrunire. Sobbalzai malamente quando il cane iniziò ad abbaiare forte e mi venne il dubbio che prima abbaiasse per lo stesso motivo. Sapevo solo che mi sentivo terribilmente male, triste e angosciata. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Il cane abbaiava, abbaiava forte.
Tanto che da una finestra spuntò Elv che lo sgridò, intimandogli di stare a cuccia. Il cane però non smetteva, ignorando l'ordine del suo padrone. Ad un tratto accadde qualcosa. Gli uccelli cominciarono a volare, abbandonando i cavi dell'elettricità. Non volarono però via. Iniziarono a puntare proprio verso la casa di Elv, raggiungendo il cortile ed avventandosi verso il cane. Decine e decine di uccelli che svolazzavano intorno al cane beccandolo con violenza inaudita, mentre Elv gridava dalla finestra cercando di scacciarli. Tutto ciò davanti agli occhi di Gwen. https://ichef.bbci.co.uk/images/ic/480x270/p01l9fl6.jpg |
Non smetteva di abbaiare, ignorando persino Elv.
Improvvisamente, gli uccelli si avventarono sul povero cane iniziando ad attaccarlo con violenza, senza smettere, con Elv che continuava ad urlare ed io fissavo la scena immobile ed inorridita, non capendo cosa stesse succedendo e cosa potessimo fare affinchè ciò finisse. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Gli uccelli, i loro versi.
Migliaia di versi, le ali che battono senza sosta e riempiono l'aria, i latrati del cane, le urla disperate di Elv. Poi più nulla, di nuovo silenzio. Gli uccelli che volano via, ancora le loro ali che si agitano. Echeggia tutto nella mente di Gwen. Ma fuori è solo silenzio. Innaturale ed insopportabile. |
Tutto continuava, tutto, le urla, i latrati, le ali, tutto.
Poi, di nuovo silenzio. E ancora tutto echeggiava nella mia testa. Ancora le urla, i latrati, le ali. Loro non avevano mai smesso. Non dentro la mia testa. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Il silenzio.
Il nulla. L'angoscia e la paura. Gwen ad un tratto sentì Elv correre in cortile a chiamare il suo cane. |
C'era solo silenzio, assordante ed io non ce la facevo a sentirlo ancora, non ce la facevo, doveva smettere, volevo che smettesse!
Poi però, le urla di Elv, in cortile. No! Aprii la finestra tanto quanto bastava per chiamarlo. "Non uscire! Torna dentro! Potrebbero essere ancora qui!" Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Ore 20...
Clio, tra ricordi, sensazioni e stati d'animo, si apprestava ad assistere all'incontro. Ad un tratto ci fu il boato del pubblico che accoglieva l'ingresso dei due robot, ciascuno seguito dai membri della sua squadra. L'arbitro passò alla presentazioni dei due lottatori meccanici, spiegandone le caratteristiche, mentre il pubblico impazziva, dividendosi per l'uno o per l'altro combattente. Il ring fu allora fatto sgombrare, con solo i due robot pronti a sfidarsi. I due poderosi automi erano governati da radiocomandi di ultimissima generazione, con i quali i membri delle due squadre si giocavano le sorti dell'agone tecnologico. Poi il gong echeggiò e lo scontro cominciò. Colpi gagliardi, massicci, pesanti, schivate, prese e proiezioni iniziarono a vivacizzare lo scontro. Il pubblico era in delirio, i due lottatori ipertecnologici non si risparmiavano di certo. Il metallo generava scintille, emanava bagliori sotto i potenti riflettori, echeggiava al suono metallico e cromato di infinite note soniche. Alla fine il campione di Pulstar sconfisse quello di Quasar, tra il boato del pubblico. https://cdn.movieweb.com/img.news.to...-Explained.jpg |
La voce di Gwen ed Elv si voltò verso di lei.
“Ancora qui...” disse lui “... chi? Gli uccelli? Hai paura degli uccelli?” Mentre un silenzio profondo avvolgeva ogni cosa intorno a loro, col crepuscolo che aveva ormai ceduto il posto alla cupa sera. |
Gli mostrai la mano fasciata.
"Uno mi ha morsa... Entra dentro, ti prego..." mormorai, con voce un po' incerta, mentre quel silenzio strano ed irreale perdurava e avvolgeva ogni cosa, come un buco nero che inghiotte chiunque e qualsiasi cosa incontri ed era opprimente. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
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