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Mi voltai verso Chartesius e sorrisi, ma un sorriso enigmatico, come se non amassi particolarmente che mi si facesse notare un mio sbaglio.
“E voi non mi avete detto cosa gradite da bere!” lo rimbeccai, riempiendo invece il mio bicchiere. “Ad ogni modo, Miss andrà benissimo!” Sorridendo “Purché rispettiate i miei ordini, non occorre un’etichetta così rigida!”. Portai il bicchiere alle labbra e guardai prima la porta poi Chartesius. “E non avete idea, immagino, di chi siano gli altri membri dell’equipaggio..” come se già conoscessi la risposta. |
Ascoltai con attenzione.."Occhi azzurri? Oh..i miei sono verdi...di occhi azzurri ve ne sono tanti..è uno dei Taddei? So un tempo quella stirpe regnava laggiù, solo sarebbe pericoloso per me un viaggio diplomatico fino laggiù, temo a lasciare il regno, volevo rinsaldare le alleanze e unire gli eserciti, potete scrivergli una missiva a mio nome? Non ne so nemmeno il nome.." trattenendo l' imbarazzo davanti ai suoi due soldati.
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Roteai gli occhi al sentire mio fratello e lo guardai.
"Prenderò tutte le giuste precauzioni, fratellone. Mi muterò in essere umano, così da non destare sospetti negli occhi dei passanti. Nei libri che ho letto sento nominare spesso il nome di una città, è lì che andrò per trovare ristoro. Non preoccuparti. Non sarò nemmeno sola!" dissi aprendo leggermente le ali per mostrarmi più grande e sicura. |
Non riuscii ad allontanarmi molto vista l’immobilità della folla tutta presa dagli artisti di strada ma comunque fui in grado di mescolarmi tra quella gente, facendo perdere le mie tracce a Godz.
Lì, tra una signora con un bambino in braccio e un uomo con un alto cappello, riuscii però a udire la vociona dell’avventuriero tarchiato che se la prendeva con il giocoliere mascherato. Scossi la testa incredula rispetto a ciò che sentivo, quell’uomo ero tanto pieno di se da credere di poter avere una possibilità con me. Capii di essere stata fortunata con l’intervento del saltimbanco altrimenti Godz non mi avrebbe fatta andare via tanto facilmente. Attesi quindi fino a che l’ometto non si allontanò e poco dopo anche la folla iniziò a muoversi, visto che il piccolo spettacolo di giocolieri a era terminato. Fui così in grado di andare avanti per la mia strada ma sentii il bisogno di ringraziare propriamente il giovane mascherato. Per cui tornai verso di lui, depositando una moneta per il suo spettacolo. “ Complimenti, io non riesco neanche a tenerne in aria due... e grazie ancora per essere intervenuto prima.” Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
Mery annuì a Gwen e le tre ragazze cominciarono a cercare un posto in cui poter mangiare.
Trovarono così, poco dopo, una locanda presso il Lungolagno, dall'insegna in legno con una caraffa traboccante di frutta dipinta sopra. I tavoli erano quasi tutti occupati, ma le tre zingare riuscirono a trovarne uno libero per poter mangiare. Subito il locandiere si avvicinò e chiese cosa servire loro. “Benissimo, Miss.” Disse Charterius. “Il vostro equipaggio? Beh, per ora compresa voi siamo già in tre.” Indicando il suo bicchiere per bere. “Si, principessa.” Disse il soldato ad Altea. “Sua maestà appartiene come i suoi antenati alla stirpe dei nobili Taddei.” Annuì. “Una vostra missiva? Siamo in guerra, altezza e temo che le comunicazioni non siano efficienti e neanche sicure ahimè...” “Cosa voleva chiedere sua altezza serenissima al sovrano Afragolignonese?” Chiese il visir alla bella principessa. “Si, la principessa ha ragione.” Disse Butron ad Argent. “E' forse il modo più sicuro per scoprire la verità.” “E sia...” Argent a Nyoko “... voglio darti fiducia... ma sta attenta, chiaro?” Chiamò uno dei suoi dragoni di guardia. “Portatemi il migliore che abbiamo. Solo il meglio per scortare mia sorella.” Il saltimbanco dal volto mascherato prese la moneta e ringraziò Dacey con un profondo inchino. “Grazie, milady.” Disse. “Lieto che il mio spettacoluccio vi sia piaciuto. Non è difficile mandare in aria qualche pallina e farle poi volteggiare...” ricominciando il suo numero con le palline “... è un po' come corteggiare una ragazza, sapete?” Continuando. “Bisogna farla sentire come se camminasse ad un metro da terra... leggera, in balia dei suoi sogni... il trucco di ogni numero non è mai la magia... ma la volontà di far sognare... proprio come accade in amore...” e riprese al volo le palline, facendo un nuovo inchino alla ragazza. |
Nonostante Burtron mi desse ragione, temevo ancora nell'ostilità di mio fratello. Ma quando mi diede fiducia accettando di lasciarmi andare, un sorriso entusiasta mi spuntò sul muso squamoso!
"Grazie, fratello!" disse portando la testa sotto la sua in quello che, gli umani, chiamerebbero "abbraccio". "Bene! Allora andrò a prepararmi in attesa del migliore dragone! Sono sicura che troverete il meglio per scortarmi fuori da qui" sorrisi e tutti e tre e mi ritirai nelle mie stanze, aprendo il libro di mangia e cercando l'incantesimo che avrebbe mutato il mio aspetto. |
Nella sua camera, tra gli antichi libri che Nyoko amava consultare per i suoi sogni, trovò un vecchio manuale di magia attribuito agli gnomi, da cui trasse le arcane parole per mutare se stessa in una fanciulla umana.
Parole che così recitavano: “Via coda, ali e le squame, di arcani riti si cercan le brame. Trattieni il fiato e le fiamme ingoia e che sarai mutata fanciulla con gioia!” |
Una volta trovato l'incantesimo, mi spostai in un posto più spazioso, non sapendo che risultati avrei avuto, essendo la prima volta che mutavo il mio aspetto.
Trovato un posto vicino ad una vecchia laguna, leggermente isolata dal castello, recitai la frase scritta sul libro e presto, una luce mi avvolse. Il mondo si fece improvvisamente più grande e il mio corpo si raffreddò. Stavo diventando umana. https://i1.wp.com/www.giardinodellef...size=376%2C442 |
Le squame si sciolsero, le ali si ritirarono, la cosa scomparve come nebbia al mattino.
I suoi occhi rossi da rettile si fecero piccoli e screziati, la bocca si strinse in morbide labbra vermiglie e dagli artigli si svilupparono mani piccole e ben fatte. Lunghi capelli si sciolsero in pendagli lungo le spalle e dall'alone verdastro sorse il nuovo aspetto di Nyoko. Una giovane e bella fanciulla, umana in tutto e per tutto, che si poteva specchiare nelle acque della laguna. |
Lo ascoltai ma soprattutto guardai affascinata dalla sua abilità e dalla ottima coordinazione mano-occhio.
“ Ed io che avrei detto ci vuole solo concentrazione e pratica... non mi sarebbe mai venuto in mente un paragone come il vostro ma dopo tutto voi siete l’artista, è giusto che cerchiate di ammaliare le persone non solo con il talento circense ma anche con le parole.” Così dicendo ricordai all’improvviso mio padre, lo diceva sempre che per vendere era importante saper parlare, saper attirare un passante con una frase ad effetto, essere bravi a vendere non solo il prodotto ma anche l’idea che ci stava dietro, per aumentarne così il valore. “ Avete in programma uno spettacolo vero e proprio insieme ai vostri compagni? Mi piacerebbe assistervi, sarebbe una bella distrazione dai miei problemi..” Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
Vedemmo un'insegna molto invitante, di sicuro un'osteria, ed entrammo.
Era piuttosto gremita, tuttavia trovammo un tavolo a cui prendere posto e ci sedemmo. Ordinammo poi delle specialità locali, dal momento che eravamo appena arrivate e quale modo migliore per conoscere un posto nuovo se non attraverso il cibo? Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
“Ahimè, non ho compagni...” disse il saltimbanco a Dacey, rimettendo le palline nella sua sacca “... avevo una compagnia di girovaghi con cui mi esibivo nelle piazze ma poi si è sciolta ed eccomi qui.” Guardandola attraverso la sua maschera. “Però con la moneta che mi avete dato potete vantare ancora un credito presso la mia arte. Dunque, se volete, potrei improvvisare per voi uno spettacolo su due piedi.” Facendole l'occhiolino.
Il locandiere servì Gwen e le sue amiche con piatti tipici del posto. “Devo dire che qui la cucina è davvero buona...” disse Mery “... veramente squisita...” “In effetti” fece Aisha “gli Afragolignonesi sono famosi per la buona tavola. E non solo...” ridendo. “Perchè ridi?” Mery. “Perchè sono bravi anche a letto, dicono!” Divertita Aisha. “Avranno messo loro in giro queste voci!” Scoppiando a ridere Mery. |
Era tutto davvero molto buono, cosa che anche la mia amica disse.
Poi risi anche io a quelle parole. "Beh, dopotutto ognuno è libero di pensare ciò che vuole di se stesso..." iniziai "Sperando poi però di non trovare qualcuno pronto a smentirlo..." ridendo a mia volta, mentre continuavo a mangiare. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
“ Oh...”
Ci rimasi un po’ male nel sapere che non ci sarebbe stato un grande spettacolo. Arrivata nella capitale me lo ero aspettato, a dire il vero mi ero aspettata tante cose da quella grande città ma per il momento non avevo visto altro che un’infinità di gente indaffarata e spesso indifferente verso il prossimo. Un clima dunque tanto diverso dal mio villaggio. “ Mi dispiace per la vostra compagnia... immagino sia come perdere la propria famiglia, in un certo senso...” Riuscendo bene a empatizzare per il ragazzo in quel momento. “ Dite davvero? Non vi ho dato che una moneta, non posso darvi tanto disturbo ora.” Ero riluttante perché non volevo approfittarne e poi, in parte, perché temevo che così l’artista si sarebbe aspettato una nuova moneta che io proprio non potevo dargli o in un battito di ciglia avrei speso ogni misero risparmio che ero riuscita a portarmi dietro. Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
Quando l'alone magico si sciolse, subito sentì di essere diversa. Iniziai col guardarmi le zampe che, per gli umani, erano... Mani!
Le guardai a lungo. Niente squame, niente artigli! Con quelle stesse mani, iniziai a toccarmi e un brivido mi passò lungo tutta la schiena. Sentì il sorriso spuntarmi sul viso e prtai le "mani" all'altezza delle scapole dove, prima, spuntavano le mie possenti ali. Guardai l'acqua grigia e mi ci specchiai sentendomi io stessa affascinata. La mia... Pelle, morbida e delicata, era rosea... Un colore così... Nuovo. E i miei occhi erano... Celesti? Sì... Erano proprio celesti. Come l'acqua cristalliano di un dipinto visto in uno dei miei libri. Solo quella lunga chioma setosa era rimasta grigia come le mie squame. Rimasi ancora un po' a guardarmi e a toccarmi, conoscendo quel nuovo corpo e sentendo già di amarlo. Così mi alzai e uscì dalla palude, tornando al cascello. https://i.pinimg.com/474x/c8/f9/2e/c...phy-nymphs.jpg |
Mery e Aisha risero alla battuta di Gwen.
Poi ad un tratto Mery si fece pensierosa. “Ragazze...” disse “... quanto ci resta in borsa? Ora che ci sono stati rubati i ceri du Suession dobbiamo ben ponderare le nostre finanze...” “State tranquilla...” disse il saltimbanco mascherato a Dacey “... la moneta che mi avete dato vi da diritto ad assistere ad almeno un altro numero. Su, avanti... ditemi cosa vi piacerebbe vedere? Un numero di quelli mozzafiato? Qualche gioco di prestigio? Una fuga rocambolesca? Una recita?” Con un nuovo inchino. “Sono a vostra disposizione.” Dopo essersi ripresa, almeno in parte, per quella incredibile mutazione, Nyoko corso al castello nelle sue nuove apparenze. Nel vedere arrivare una ragazza i dragoni di guardia si misero in allarme, circondandola con fare minaccioso. “Ferma, creatura.” Disse uno di quelli a Nyoko. “Come sei giunta qui?” “Arrestiamola!” Un altro dragone. “Uccidiamola!” Un altro ancora. |
Lo guardai con aria incerta, vedendolo indicare il mio bicchiere.
"Beh, prima l'equipaggio si degnerà di arrivare, prima potremo partire per la missione.." alzandomi "Venite, vi porto nel laboratorio intanto che aspettiamo, così potrete controllare tutti i macchinari in mio possesso e pensare che cosa potremo portare con noi nella missione, siete un inventore, no?" sorridendo. Gli feci un cenno con la mano, indicando il corridoio. "Se vuole seguirmi.." in tono deciso. Non sapevo quanto ci avrebbero messo gli altri membri dell'equipaggio a farsi vivi, ma se c'era una cosa che detestavo era stare con le mani in mano. E poi scalpitavo per partire per quella missione, la più importante che il capo mi avesse mai assegnato, dunque quel ritardo cominciava a darmi sui nervi. |
Ripensai alle volte in cui qualche artista aveva raggiunto il nostro villaggio di confine.
Mia madre adorava le recite mentre mio padre preferiva i giochi di prestigio, il mio fratellino andava matto per gli acrobati mentre io... io adoravo semplicemente guardare quel mondo fatto di colori, numeri sorprendenti, musica e risate. “ In realtà preferisco lasciare far all’artista... diciamo che dovrete trovare il modo di far qualcosa capace di sorprendermi davvero.” Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
Mery si fece pensierosa e poi capii perché.
"Lo farei pagare a quello lì il pranzo, altroché..." infastidita. Poi pensai in fretta ad una strategia. Di solito sapevo uscirmene bene da questa situazioni, speravo di riuscirci anche ora. Mi alzai e lanciai un'occhiata eloquente alle due. Poi mi avvicinai al bancone e chiamai il taverniere, assumendo un'espressione contrariata. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...e9b024b5e5.jpg |
Arrivata al castello, subito i dragoni guardiani mi fermarono. Rimasi ferma a guardarli e sospirai.
"Miei sudditi" dissi utilizzando la lingua dei draghi. "Sono io, la vostra principessa Nyoko. Usate le vostre narici e i vostri sensi per riconoscervi, porto ancora addosso il mio odore da draghessa!" dissi alzando appena le mani sperando che ciò bastasse a convincerli. |
Charterius sorrise a quelle parole di Miss, senza dire nulla.
Seguì allora la ragazza nel laboratorio del castello. Era ben fornito, con diverse macchine adatte al lavorare il metallo, le stoffe, alcune stufe usate come fornaci e vari alambicchi, bilance, tavoli da lavoro, attrezzi per misurare e disegnare e così via. “Molto ben fornito...” disse Charterius “... i miei complimenti...” Il saltimbanco annuì a Dacey, sorridendo sotto la sua maschera di sughero, gomma e stoffa. “Stupire una ragazza con una moneta...” disse guardando il soldo che lei gli aveva dato “... vediamo un po'...” tirando più volte in aria la moneta “... e se vi mutassi in una gran dama? Di quelle ricche e temute? Con servitori a iosa e capricci sempre pronti ad essere soddisfatti?” Con un ennesimo inchino. Mery ed Aisha annuirono a Gwen, fidandosi di lei. La ragazza dai capelli rossi si avvicinò al bancone. “Si...” disse il locandiere fissandola “... prego? Desiderate altro? O volete pagare il conto?” I dragoni restarono interdetti, scambiandosi varie occhiate di perplessità. Alla fine compresero che si trattava di Nyoko. La lasciarono così passare, lasciandole via libera nel palazzo. |
“ Se così fosse, crederei a uno qualche scherzo della mente.
Sono tutto fuori che una dama e non vedo come potrei davvero diventarlo.” Mi divertiva la sicurezza nell’artista e anche quella sua curiosa domanda, insolita rispetto a ciò che ero abituata a vedere da un saltimbanco. “ Ma chissà... magari voi saprete fare una vera e propria magia con me!” Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
L'uomo si avvicinò.
"È proprio questo il punto, buon uomo. Io e voi abbiamo un gran bel problema. La mia amica aveva messo proprio qui" indicando il bancone "Le monete per il conto, ma prima che potessimo fermarlo, abbiamo visto un uomo dall'aspetto poco raccomandabile impossessarsi delle monete e scappare, sparendo in strada. Come la mettiamo?" alzando un sopracciglio con atteggiamento infastidito e scocciato "Spero non ci chiederete di pagare tutto il pranzo di nuovo, sarebbe il colmo per tre ragazze oneste e rette che volevano solo mangiare ed invece hanno subito un furto..." rincarando la dose ed aumentando il livello di fastidio sul mio viso e nel mio tono. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...439ce65b6b.jpg |
Il saltimbanco annuì divertito, rimettendosi in tasca la moneta di Dacey.
“Ora chiudete gli occhi ed immaginatevi con una nobile dama...” disse alla ragazza,chiudendole gli occhi con un tocco leggero delle dita “... contate fino a tre e poi riapriteli.” Il locandiere guardò Gwen, poi le altre due ed infine di nuovo Gwen. “Ah, ecco...” disse posando lo straccio sul bancone “... un uomo poco raccomandabile, eh... io invece non ho visto nessuno... né tipi loschi, né soprattutto nessuna di voi tre venire qui a pagare... come la mettiamo?” A muso duro. “Voi zingare ci provate sempre, ma con me non attacca.” Deciso. |
Lo scortai in laboratorio, mostrandogli tutti i macchinari che vi si trovavano.
"È a vostra disposizione, Chartesius!" indicando i vari macchinari. "Indipendentemente dalla missione, ci serviranno armi, il mio scienziato di fiducia ne ha costruite parecchie prima di essere riassegnato!" aprendo un armadio pieno di armi futuristiche e particolari. "Ma so che voi potrete fare di meglio, dico bene?" sorridendogli appena. |
"Non vi hanno mai detto che usare quel termine è profondamente offensivo?" realmente irritata.
Perché davvero mi irritava che ci si chiamasse così, era fastidioso e ingiusto, non mi piaceva proprio. "Tuttavia, è un problema vostro se non ci credete. Poco fa, appena entrate in città, alla mia amica è stata rubata una borsa contenente dei ceri di Suession di grande valore. Scommetto che si tratta della stessa persona. O forse, questa è solo una città di ladri ostili ai visitatori" aggiunsi, con tono diretto ma calmo. E pensavo che inserire l'episodio di poco prima servisse ad avvalorare la mia versione, seppur inventata. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
“Naturalmente, Miss.” Disse Charterius. “Io sono un genio. Sono infallibile. Il mio estro, il mio intelletto ed il mio talento sono un'arma praticamente devastante.” Con orgoglio. “Io sono il solo ed uni genio per professione, per vocazione e per dedizione.” Annuendo.
Il locandiere guardò le tre ragazze. “Aspettate qui...” disse a Gwen, per poi allontanarsi dal bancone ed uscire dalla locanda. “Forse sarà andato a cercare il tipo che abbiamo descritto...” Mery. “Ma se Gwen si è inventata tutto...” sottovoce Aisha “... ho una brutta sensazione...” “Piantala.” Mery a lei. |
Non dissi nulla mentre ci guardava, poi uscì ed io rimasi ferma al bancone.
Speravo si fosse convinto, o almeno sembrava, visto il suo atteggiamento di adesso. Ero comunque preparata a continuare la recita, se si fosse presentata la situazione. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Gwen, Mery ed Aisha attesero il ritorno del locandiere, mentre intorno a loro gli altri clienti continuavano a bere e a mangiare come se nulla fosse.
Finalmente il locandiere tornò e non era solo. Con lui c'erano altri tre tipi, forse i suoi garzoni, tutti muniti di grosse mazze. “Allora...” disse il locandiere alle tre ragazze “... fuori i soldi... sennò le buscate di brutto!” Alzando il bastone minaccioso. |
Il taverniere tornò con tre tizi armati.
Ma sul serio? Li guardai tutti, alzando un sopracciglio senza scomporsi, poi risi. "Mi meraviglio prima di te, che per picchiare tre ragazze hai bisogno dei rinforzi facendoci una pessima figura" al taverniere "E poi di voi, che invece avete bisogno di essere armati..." con tono beffardo. Poi mi staccai dal bancone dandomi una spinta con le spalle e mi parai di fronte a loro, guardandone uno a caso. "Se sei veramente il grande uomo che credi di essere perché non metti via quella cosa e te la vedi con me a mani nude? Ammesso che tu ci riesca" sfidandolo e guardandolo fisso, mentre toglievo lo scialle ricamato per muovermi più agevolmente. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
I tipacci risero a quelle prole di Gwen e senza farsi scrupoli strinsero ancor più le loro mazze,pronti a colpire le tre ragazze.
“Ehi, voi...” disse ad un tratto una voce “... che succede qui?” Era giunto un gruppo di soldati. |
Restai ad osservarlo con un tutti quei macchinari, sembrava proprio a suo agio, dopotutto.
"Ottimo, allora la nostra missione è in buone mani!" annuendo "Dunque, il capo ci vuole mandare ad Afragolignone.." spiegai, incapace di attendere ancora "La cometa Adelaide sta per tornare, dopo 701 anni, e in quel regno si crede che questo fenomeno sia legato a un manufatto leggendario, di cui però ignoriamo ogni cosa.." spiegai "Il capo vuole quel manufatto, e noi glielo porteremo!" annuii, con aria solenne "Una cosa da nulla, no?" fissandolo con un sorriso lievemente divertito ed esaltato. |
Assottigliai lo sguardo fissandoli, pronti allo scontro imminente, benché si vedesse che non erano esattamente persone sveglie.
Ma poi arrivò un gruppo di soldati e cavalcai l'onda. "I soldi che avevamo lasciato sul bancone per pagare il pranzo ci sono stati rubati da un uomo che non siamo riuscite bene ad identificare, ma il signore non vuole crederci e vuole farci picchiare" risposi immediatamente, senza lasciargli modo di parlare. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Divertita dalla sicurezza che mostrava il giovane artista di strada decisi di star al gioco .
Seguii così la sua indicazione, chiudendo gli occhi. Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
Charterius sorrise ed annuì a Miss.
“Si, con i giusti macchinari ed un gruppo di assistenti degni la missione non sarà impossibile, Miss.” Annuendo. “Sono tre ladre, queste dannate zingare.” Disse adirato il locandiere ai soldati. “Ora calmatevi.” Uno dei soldati, guardando Gwen e le altre due. “Risolveremo noi la questione. Voi, tre verrete con noi.” Alle tre zingare. “Subito.” “Ed i miei soldi?” Il locandiere. “Al diavolo.” Lo zittì il soldato. Dacey chiuse gli occhi e poi li aprì, ritrovandosi nello stesso punto, con quel saltimbanco davanti a lei. Gli abiti della ragazza non erano cambiati, né i suoi capelli ora erano raccolti in qualche pettinatura particolare. Nulla era cambiato. Il saltimbanco le mostrò un inchino. “Benvenuta, principessa.” Disse. “Avete fame? Volete raggiungere le vostre cucine?” |
Lanciai un'occhiataccia al taverniere, mentre il soldato lo zittiva.
Feci segno alle due di alzarsi per seguire i soldati, perché fare resistenza con loro di sicuro non avrebbe giovato a nulla. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
"Le missioni impossibili sono la mia specialità.." sorrisi a Chartesius, annuendo soddisfatta.
Era vero, tutte le missioni che mi avevano affidato erano state portate a termine, non intendevo cambiare rotta proprio in quel momento. Il capo si fidava di me, e io non l'avrei deluso. "A proposito di questi assistenti..." guardando un orologio spazientita "Dite che hanno intenzione di arrivare? Voi sapete qualcosa su di loro, o che altro? Non possiamo ritardare ancora la partenza!" sentenziai. |
Alla fine Gwen e le sue due compagne furono portate via dai soldati.
Fuori dalla locanda vennero caricate su un carro dalle porte chiuse con pesanti lucchetti e partirono. Risalirono una via non troppo larga, né affollata, giungendo ad una caserma. Qui le tre zingare furono chiuse in cella in attesa forse di essere ascoltate da qualcuno. “Siamo nei guai...” disse Mery “... guai seri...” “Speriamo nessuno ci rubi il carrozzone...” mormorò sconsolate Aisha. |
In breve, finimmo al fresco.
"Tutto per colpa di quel bastardo. Giuro che se lo prendo..." con rabbia 'Tutto questo non sarebbe successo se avessimo avuto ancora quella maledetta borsa con noi. Oh, ma di sicuro non la passa liscia, assolutamente no" scuotendo il capo decisa. Già, il carrozzone, il povero Rufus rimasto lì da solo... Tutta una serie di cose successe a causa di quel maledetto idiota che ci aveva rovinate. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Riaprendo gli occhi trovai tutto esattamente come prima, non era cambiato nulla e neanche me lo aspettavo davvero.
A cambiare era l’atteggiamento dell’artista nei miei confronti, cosa che mi fece sorridere e decisi di stare al gioco. Tentai di assumere un’espressione nobile e persino un poco snob, ma appunto tentai solo perché proprio non era da me accigliarmi così, prima di rispondere. “ Esigo che mi venga portata la colazione all’istante. E spero per voi che le brioches siamo calde, appena sfornate!” Al contempo avvertii davvero un brontolio allo stomaco. Non mangiavo da... neanche lo sapevo quando era stavo il mio ultimo vero pasto. Da prima della distruzione, sicuramente... Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
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