Accennai un risolino sarcastico scuotendo la testa.
Bell'affare mi era capitato fra le mani.
Anzi, fra le braccia, a ben vedere.
Proseguii seguendo le sue indicazioni, e pensando che sapesse muoversi piuttosto bene in questo dedalo infernale, fino a giungere ad una parete rocciosa, che però appariva finta, specie perchè eravamo nel centro della città, in mezzo agli strani palazzi e da nessun'altra parte era possibile intravedere degli spicchi di natura.
Dettaglio, questo, che mi indisponeva parecchio.
Sollecitata anche da lui, notai delle ragazze intente a distribuire cibo liberamente.
Beh, questa era nuova.
Dubitavo che qualcuno lo avrebbe mai fatto, da dove venivo io.
Ad ogni modo, feci come mi disse e presi un po' di tutto, ritirandoci poi su un muretto per mangiare.

Gwen e Lovercraft si sistemarono su un muretto, lontani qualche passo dalla ressa generale, da cibo, dalla folla eccitata e dalla pubblicità per chissà quale evento, per mangiare un pò di quella roba presa da Gwen.
"Ah, finalmente del cibo vero..." disse mangiando gatto.
Ad un tratto si sentirono delle grida festanti e poi tutti applaudirono esultando.
"Eccolo!" Urlò una ragazza. "Eccolo, è arrivato!"
"Com'è bello!" Un'altra.
"Un selfie, facciamo un selfie!" Tarantolato un ragazzino.
Apparve così, seguito da vari personaggi in tuta, un tipo dall'aspetto sportivo e tutto sorridente.
"Vi amo!" Urlò alla folla. "E oggi batterò il record di scalata mondiale su parete sintetica solo per voi!"
"Viva Elv!" Urlarono tutti. "Sei un campione!"
"Quanti idioti festanti..." masticando Lovercraft e guardando il tipo sportivo appena arrivato, che dispensava selfie ovunque.
https://data.whicdn.com/images/333561801/original.jpg

Ridacchiai al commento di Lovercraft, ma non potevo dargli torto.
Il cibo della Terra non era affatto male, dovevo ammetterlo.
Soggiornare qui poteva rivelarsi più gradevole di come le prime impressioni davano ad intendere.
Avevamo quasi finito di mangiare, quando sentii la folla infiammarsi.
Seguii con lo sguardo la calca, per capire quale fosse la fonte di tale visibilio e scorsi un ragazzo.
Sembrava parecchio amato, dacchè veniva acclamato al pari di un campione.
Non riuscii a comprendere molto di ciò che dicevano, ma pareva che si dilettasse nella pratica della scalata, da qui la parete rocciosa ed a quel punto ero molto curiosa.
"Non essere sempre così indolente" gli feci notare, mentre osservavo la scena.

La calca era ovunque, la folla eccitata e impaziente di vedere quel tipo in azione.
Gwen allora notò un cartellone con tanto di gigantografia, sul quale c'era scritto:
"Il campione di sport estremo e delle imprese impossibili Elv Bell tenterà di battere il record mondiale di scalata su parete sintetica lunga 16 metri. Il tempo da battere è 7.11.971. Accorrete a vederlo in azione!"
https://i.redd.it/6854140at1s21.jpg

La calca aumentava sempre di più, era incredibile.
Il visibilio generale aumentava sempre di più.
Ad un certo punto, notai una grande immagine che ritraeva il ragazzo, dal nome corto ma efficace, Elv ed il tempo che doveva battere arrampicandosi.
Beh, dacché era così acclamato, non avevo dubbi che ci sarebbe riuscito.
Ero comunque molto curiosa.

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Così, mentre Lovercraft si ingozzava di crocchette di pollo e tartine con varie salse, Gwen cominciò a prestare attenzione all'imminente impresa di Elv.
Il giudice di gara diede il via e lo sportivo cominciò la scalata fra le urla di incitamento della folla.
Con abilità ed eleganza Elv iniziò a salire velocissimo, riuscendo al battere il record precedente e stabilento un nuovo tmpo: 6 secondi netti.
E ci fu il lungo applauso della gente.

Tutti quanti restammo ad osservarlo, chi incitandolo, chi col fiato sospeso, chi come me con ammirazione.
Le acclamazioni poi esplosero, quando riuscì a battere il tempo precedente.
Decisamente notevole, sì.
Sarebbe stato interessante e quanto mai utile se il nostro prescelto avesse avuto tali attitudini, speravo di non dover pensare troppo nel trovarlo e, soprattutto, nel prepararlo.
"Come te lo figuri il nostro prescelto?" chiesi a Lovercraft, che ne frattempo aveva fatto piazza pulita di tutto.

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"Non so..." disse leccandosi i baffi Lovercraft "... penso sia un vecchio saggio, magari dotato di poteri divinatori. Spero che abiti in riva ad un lago e che sappia pescare del buon pesce da fare alla brace." A Gwen.
Tutto ciò mentre Elv tornava giù e firmava autografi e si faceva selfie.

Ridacchiai.
"Tu pensi sempre a mangiare. Sicuro di non voler essere più un gatto?" chiesi con sarcasmo, mentre Elv si concedeva alla folla, facendo non so cosa con quegli strani aggeggi che non comprendevo.
"Io vorrei fosse un po' come lui" dissi pensierosa "Sicuro di sé, aitante, brillante, spavaldo. Con un pizzico di coraggiosa incoscienza. Come dovrebbe essere l'eroe che cerchiamo..." aggiunsi, continuando ad osservarlo.
Sospirai appena scuotendo la testa.
"Spero tu non abbia ragione, dubito che un vecchio saggio potrebbe aiutarci a sconfiggere la reincarnazione di un drago..."

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"Calma i tuoi bollenti spiriti, ragazza." Disse Lovercraft a Gwen. "Il prscelto ha un segno distintivo. Una voglia da qualche parte a forma di uovo."

Sgranai gli occhi.
"Dico, hai perso anche il senno, oltre all'aspetto umano? Sono una sacerdotessa, ricordi?" rivendicai, risentita dalla sua considerazione.
Ero cosciente di aver votato la mia intera vita al tempio.
Non si era più uomini, né donne, quando si varcava quella soglia.
Poteva non essere semplice, per molti, ma era così.
"Non è molto d'aiuto. Spero sia un segno facile da identificare a prima vista" commentai.

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"Beh, visto siamo in questo posto pieno di gente mi sembra sensato dare un'occhiata in giro..." disse il gatto a Gwen "... dubito un saggio venga in un centro commerciale, ma non si può mai dire. Dividiamoci e vediamo cosa salta fuori, ok?"

Respirai a fondo ed annuii,anche se l'idea di separarci e di non avere una guida non mi allettava molto, ma ero del parere che il mio compagno sarebbe comunque riuscito a ritrovarmi.
Iniziai dunque la mia ricerca, sperando di non prendere un granchio e di impiegare meno tempo possibile in mezzo all'odiata folla.https://uploads.tapatalk-cdn.com/202...050b8a70e2.jpg

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Gwen comincio a muoversi in mezzo a quella folla, tra spintoni, resse, risate, grida e schiamazzi.
A furia di spintoni fu quasi risucchiata dal centro della calca, arrivando vicinissima a Elv che firmava autografi e si faceva selfie.
Fu allora che notò il suo braccio nudo con quella voglia a forma di uovo.

Avanzai a fatica nella ressa, era insopportabile.
Odiavo la confusione, il chiasso, me ne tenevo lontana il più possibile e per fortuna il tempio era un luogo prevalentemente silenzioso.
Fu lì che la calca mi spinse, in quella che subito mi sembrò la direzione peggiore, dato che mi ritrovai a trattenere il respiro, ma che un istante dopo si rivelò essere quella giusta.
In modo del tutto inaspettato.
Poteva essere una coincidenza?
No, non era possibile.
Doveva essere lui.
Ancora una volta i miei poteri avevano centrato l'obiettivo e non vedevo l'ora di dirlo a Lovercraft.
Ma ora, che fare?
Dovevo pensare in fretta.
Mi guardai intorno rapidamente, lo sguardo frenetico, fino a trovare un foglietto bianco su una panchina lì vicino.
Potevo anche essere appena arrivata, ma apprendevo presto ed avevo ascoltato a sufficienza.
Lo presi e mi sporsi verso Elv, per attirare la sua attenzione.
"Potrei avere anch'io un autografo?" gli chiesi, con tono affabile e vellutato, cercando il suo sguardo fra la folla.https://uploads.tapatalk-cdn.com/202...380dd37a73.jpg

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Fra i tanti che spingevano e pressavano per avere un autografo o farsi un selfie con lui, la voce di Gwen parve come vibrare piano, diun suono diverso fra quella confusione, fino a giungere a Elv.
Lui si voltò e la guardò.
"Ehi, che look." Disse divertito. "Sei adepta di un culto alternativo? Belli quei tatuaggi." Prendendo il foglietto per autografarlo. "Quale frase vuoi che scriva?"

Si voltò, le vibrazioni della mia voce che erano riuscite a raggiungerlo.
Sorrisi spontaneamente con un lieve imbarazzo, specie perchè non mi sembrava la situazione per rispondere alla sua domanda.
Ma avremmo avuto modo di parlarne.
Non seppi subito cosa rispondere alla sua domanda, non ci avevo pensato e non avevo idea delle usanze della terra, solo ora mi rendevo conto che forse era più difficile del previsto.
"Lo lascerò alla tua ispirazione. Mi chiamo Gwen" risposi, osservandolo curiosa e sperando di riuscire a destreggiarmi in quella situazione.
Ne andava della nostra causa, dopotutto.

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Elv guardò Gwen e sorrise, per poi farle l'autografo.
"Forti quei tatuaggi." Disse divertito nel ridarle il biglietto. "un giorno dovrò farmene anche io uno così." Facendole l'occhiolino.

Mi ridiede il biglietto e lo guardai prima di leggere.
"Hai già un segno molto interessante, sul braccio" notai, indicando la voglia "Quello di sicuro è più singolare" con un sorriso divertito.

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"Oh si." Disse divertito Elv guardandosi il braccio. "Ma è naturale, ci sono nato, non l'ho scelto io." Facendo l'occhiolino a Gwen, per poi riprendere con gli autografi e i selfie.

"Ancora meglio" dissi, ricambiando il sorriso.
Lessi poi ciò che c'era scritto sul biglietto, mentre lui tornava dalla folla.
Dovevo assolutamente trovare un motivo per trattenerlo, non potevo lasciarmelo scappare, ora che l'avevo trovato tanto facilmente.

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Gwen lesse il biglietto, che così diceva:

"Alla mia amica Gwen! Grazie per la dritta sul mio prossimo tatuaggio :heartbeat:"

Sorrisi leggendo la frase, divertita dalla sua reazione.
Ma ciò non rispondeva alla mia domanda.
Sarebbe stato molto più facile se avessi avuto Lovercraft accanto, sembrava decisamente più esperto di me nel destreggiarsi fra le abitudini terrestri.
Sospirai perchè avrei dovuto agire come certo non si confaceva ad una sacerdotessa come me, ma non c'era altro modo.
Mi avvicinai allora a lui, di nuovo, poggiando delicatamente la mano sul suo braccio, precisamente sulla voglia dalla strana forma.
"Se vuoi, potrei parlarti ancora dei miei tatuaggi. O di quel tuo segno" dissi, il mio tocco caldo e rassicurante ancora sul suo braccio, pensando in fretta a come continuare "A cena, magari" aggiunsi, il tono di voce vellutato come poco prima.
Quantomeno, era uso comune un po' ovunque discutere degli affari a cena e potevo avere qualche speranza di riuscire nel mio intento.

C'era una calca assurda, ma Gwen riuscì ad avvicinarsi di nuovo a Elv, mettendogli persino una mano sul braccio.
Ma prima che lo sportivo potesse dire qualcosa uno degli uomini della sicurezza, che controllavano la situazione, prese la ragazza per un braccio.
"Mi spiace, tu hai già avuto il tuo autografo." Disse bruscamente. "Ora fatti da parte e permetti anche agli altri di avere il proprio."

"Ma insomma" borbottai, alla reazione brusca del tipo, che evidentemente si occupava della gestione della cosa.
Fosse stato solo l'autografo il problema...
Fui ancora una volta assalita dalla calca, che mi allontanò da dove stavo prima.
Maledizione...
Nulla di tutto ciò ci voleva, non poteva essere così facile, ma anche così difficile, inoltre non sapevo quanto sulla Terra i miei poteri avrebbero fatto effetto e mi sentivo al punto di partenza.

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Gwen fu praticamente ricacciata via dalla ressa e alla fine Elv andò via col suo staff tra l'eccitazione della folla.
Poco dopo Gwen vide tornare un trotterellante Lovercaft.

Sospirai avvilita, vedendo che andava via, senza che potessi fermarlo.
Dovevo capire come fare.
Vidi poi Lovercraft tornare tutto allegro
"L'ho trovato! È lui! Ha il segno sul braccio!" Dissi esaltata.

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"Bene, ci porteremo avanti con il lavoro." Disse il gatto a Gwen. "Ma dov'è ora? Che fine ha fatto?" Guardandosi intorno.

"Era quel tipo, quell'Elv, avevo ragione!" dissi ancora, felice che il io sesto senso non mi avesse abbandonata in questo mondo.
Sospirai.
"L'hanno fatto andare via, dei tipi che lo accompagnavano..." scuotendo la testa "Dobbiamo capire come recuperarlo..."

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"Beh, ritrovarlo sarà il minimo." Dise il gatto a Gwen. "Il problema sarà convincerlo che lui è il prescelto." Perplesso.

"Una difficoltà per volta, per favore..." avvilita.
""Piuttosto, come possiamo fare a ritrovarlo? Mi sembra di cercare un ago in un pagliaio" commentai, disorientata.

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"Bella domanda..." disse Lovercraft a Gwen "... beh, è un personaggio famoso e almeno si sa sempre, in un modo o nell'altro dove sia. Vedi? Avevo ragione. Se il prescelto fosse stato un vecchio saggio a quest'ora i nostri problemi sarebbero risolti." Per poimiagolare. "Vieni, usciamo da questo centro commerciale o tutto questo consumismo mi farà ammattire."

"Quanto borbotti" dissi, con una smorfia, mentre uscivo da lì di buon grado, onestamente.
"Che modo abbiamo per rintracciarlo? I nostri poteri, o almeno i miei, funzionano sulla Terra così come altrove?" chiesi, sperando dicesse di sì.

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"I tuoi si, ma io oltre a miagolare posso fare ben poco." Disse Lovercraft mentre con Gwen lasciavano il centro commerciale.
Fuori trovarono alcuni manifesti sulla nuova impresa di Elv: scalare il grattacielo più alto di New Chase-City.
"Che idiozia..." commentò il gatto "... siamo certi che quel tipo sia il prescelto?"

Ridacchiai spontaneamente alla sua risposta, mentre uscivamo.
Lì, vedemmo un altro manifesto, raffigurante Elv.
Avrebbe tentato di scalare un... Grattacielo?
Beh, mi sarei fatta un'idea sul momento.
"Tu ti lamenti troppo, sai? Io credo ci potremmo lavorare" dissi con convinzione.

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"Ah, ecco..." disse annoiato il gatto a Gwen "...e sentiamo... come intenderesti lavorarci? Sono proprio curioso."

Sbuffai.
"Fammici almeno parlare più a lungo di un minuto, non posso dirtelo così su due piedi. E di sicuro, se davvero è lui non posso tornare al tempio e dire che verremo distrutti perchè tu non hai voluto aiutarmi" gli feci notare.

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Il gatto sbuffò.
"Certo certo..." disse svogliato a Gwen "... avanti, comincia pure il tuo sermone, non ti interromperò, tranquilla." Accucciandosi su una panchina davanti a lei.

Alzai gli occhi in su, sedendomi anch'io sulla panchina.
"Piuttosto, ho bisogno di un posto per la notte. Hai qualche altra geniale idea, per caso?" Con un sorriso beffardo, anche se la questione era seria davvero.

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"Oh, sentitela..." disse sarcastico il gatto a Gwen "... non avevi una risposta a tutto con i tuoi sermoni?" Ironico. "Vieni, ho un'idea..." e le fece cenno di seguirlo.
Attraversarono un paio di isolati, ritrovandosi infine in un quartiere residenziale, con diverse villette in fila.
"Qui abita la grassona a cui appartenevo." Lovercraft a Gwen. "Ora ti presenterai a lei con me in braccio, dicendole che hai saputo della fuga del suo gatto. Lo hai trovato e riportato a lei, ok? La conosco, sarà generosa quando ti offrirà una ricompensa e tu invece attaccherai con una storiella strappa lacrime. Non so, che sei stata rapita da piccola, che sei fuggita da un paese esotico e non hai nessuno al mondo. Insomma qualcosa che sappia intenerire le menti deboli e i cuori troppo allocchi."