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"Amici miei, non vedo molte altre alternative... dobbiamo passare per forza per quella porta. Speriamo che non ci allontani troppo dal nostro percorso. Il tempo corre, quindi mettiamoci immediatamente in cammino."
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-Eldred siete ferito...lasciate che vi medichi come meglio posso!- Perry estrasse un piccolo barattolino con dentro una crema alle erbe da una sacca e cercò di metergliela sulla ferita senza fargli male, poi lo bendò e disse:
-Aiuta a cicatrizzare le ferite, non è molto, ma almeno non morirai dissanguato-. |
Hastatus ha ragione.. vado verso quella porta...da lì.. s'intravede una strada...chissà se ci condurrà lestamente verso la nostra meta!
http://www.calabriaonline.com/specia...-p.curcio1.jpg Sir Morris |
La compagnia percorse le scale in discesa fino ad arrivare ad un ennesima stanza con al centro una tomba aperta e vuota. Più avanti ancora si udiva un lamento, un suono quasi di pianto.
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Quella cripta vuota mi fa riflettere che mai e poi mai mi farò seppellire in una nicchia del genere, il mio desiderio è quello di morire in fondo al mare!
http://www.gruppoarcheodlfroma.it/im...ust_tomba1.jpg Guardo il volto di Sir Dunmer incuriosito da una voce piagnucolosa...."Chissà chi o cos'è"? Gli sussurrai! Sir Morris |
"Il mio desiderio invece" disse Guisgard ad alta voce "è quello di godermi la vita per molti anni ancora! Cerchiamo quindi un modo per uscire da qui!"
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Dopo aver di malavoglia accettato, e di certo senza scalcitrare, le cure della gentile Lady Perry, Eldred seguì gli altri nella cripta.
E non era di certo meno rassicurante ne la visione della tomba scoperchiata e vuota, nell'udire quello straziante suono. Gli altri suoi compagni, soprattutto Guiscard, a cui doveva la vita, sembravan ricacciare i timori facendosi forza... meglio così. Ma se devo morire... Penso sbuffando Eldred, sporco di fuliggine, prima di avvicinarsi alla tomba con qualche passo, fissando il buio dietro di essa, andando avanti di qualche passo rispetto ai suoi compagni. "Fatti vedere! Facci vedere se sei solo carne o anche spirito!" Puntò l'ascia verso il buio... impavido... era da tanto che non lo faceva... "Vieni fuori!" Contemporaneamente, nella sua testa, pregava Odino di proteggerlo e la sua mano libera dall'ascia era andata quasi automaticamente al Mjolnir in miniatura che portava sempre legato al collo, simbolo del dio Thor. |
Il lamento che udivano proveniva dal luogo più ampio della cripta; dopo la tomba vuota l'ambiente si allargava come a formare uno spiazzo interno, sormontato da una cupola alta a perdita d'occhio.
Al centro dello slargo c'era una figura femminile seduta a terra che piangeva stringendo a sè un vestito color porpora. Guisgard e Morris ne erano stranamente molto attratti. |
Vedo quella donna, mi avvicino ..e l'invito ad alzarsi..."Non abbiate timore alcuno...signora..prendete pure, con voi, questo bel vestito"!
http://www.caus.it/grafica-artistica...carboncino.jpg "Diteci cosa vi affligge"!? Sir Morris |
La donna voltò solamente la testa verso Morris, che sussultò assieme a Guisgard.
Era Elisabeth, bella come non mai. -Pensavo di averti perso per sempre, mio amato! Disse, asciugandosi le labbra. Poi tese le braccia per abbracciare il cavaliere. |
Mi sveglia nel cuore della notte, quella donna non ero io...mio Dio aveva preso le mie sembianze solo per attirarre i due cavalieri, Morris non datele le mani sarebbe la fine.......se solo potessi comunicare con lui......mi vestii in fretta..presi la spada.........e adai a prendere le pietre.....le racchiusi nelle mani, sgomberai dalla mente e dal corpo il senso di terrore che mi avava assalita, nella mente solo Morris......e il mio viaggio comincio' mi sentii strappare le viscere, canti di morte mi penetravano la mente...sino a quando non caddi in mezzo a scheletri male odoranti , mio Dio ma cosa era quel posto....sembrava il cuore della terra.....era buio orientarsi non era semplice........se solo riuscissi a sentire la forza della vita...forza lady Perry pensa al tuo bambino, sei madre e in te ora e' piena l'energia della parola vita, corsi urlando il nome di Morris,.......sino a quando non mi si paro' davanti un uomo senza volto.....rideva sguaiato, non usciva niente di buono dalla sua bocca, sguainai la spada, ma era aria cio' che la mia spada toccava.....illusione ecco cosa era ilusione,proseguii la mia corsa e oltrepassai la nera figura, invocai Guisgard di sentirmi, Lady Perry...sino a quando suoni di voci famliare non mi giunsero ed individuai la cripta.......Feci appena in tempo...ad urlare a Morris di non toccarla......
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Morris si stava ancora avvicinando a Elisabeth... quando all'improvviso dal punto dov'eravamo noi entrò lady Elisabeth.
"Come può essere." pensai Velocemente corsi verso sir Morris e afferratolo senza molto riguardo, evitai che entrasse in contatto con la prima lady Elisabeth. Una domanda mi girava nella testa: "Come posso sapere quale delle due figure è lady Elisabeth... o forse nessuna delle due era reale?" Avevo già la spada in mano, e puntandola verso la prima figura dissi: "State ferma dove siete! ...", poi puntandola verso la seconda Elisabeth che era sbucata dalla porta per la quale anche noi eravamo entrati, continuai: "... anche voi!". "Amici, allontanatevi da loro! Non sappiamo chi di loro sia la vera lady Elisabeth... sempre che lady Elisabeth sia veramente qui.". |
Morris e Guisgard erano come incantati da quell'Elisabeth che li aveva aspettati piangendo, tanto che le urla della stanza non riuscirono a distoglierli.
-Vieni da me, Morris, non badare a chi ti dice che dobbiamo separarci ... la malvagità del mondo non impedirà la nostra unione... Poi lei lo abbracciò e cercò le sue labbra. |
"Fra tutti i demoni" cominciò a dire Guisgard "quello dell'Illusione è il peggiore. Fu l'Illusione il primo e più spregevole peccato, che spinse Lucifero a tradire l'Onnipotente. Ed è sempre Madonna Illusione che reca i peggiori mali a noi, miseri mortali, poichè essa, come armi, adopera le nostre stesse debolezze e miserie..."
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Morris era confuso da tutto ciò che accadeva, fin quando la donna che lo abbracciava non lo baciò a forza. E mentre si baciavano, quell'essere che a prima vista era sembrato essere Elisabeth, si mostrò per ciò che veramente era:
http://dnd.rushland.eu/images/sexy/a_succube3.jpg (www.google.it) Ovvero una Succube, un mostro con le sembianze di donna ma con ali da demone, con l'abilità di illudere gli uomini e piegarli al loro volere. Strinse a sè Morris con le sue ali, fino a coprirlo completamente, e gli sussurrò: -Uccidili tutti... uccidi i tuoi compagni per me,Morris.. Poi volò alta nella stanza, lasciandolo al centro. Morris era sotto l'effetto d'un illusione, e non ragionava più con la sua mente. Così estrasse la spada e la puntò contro i suoi amici, pronto a combattere. |
Non avevo piu' la spada puntata di Sir Hastatus, superai la porta della cripta e raggiunsi Morris " Non sei riuscito a riconoscere la mia voce, ho urlato con quanto fiato avevo in gola, ti ho giurato amore eterno....non puntare la tua arma contro di loro......e' contro di me che devi farlo.....e' solo battendo me che sconfiggerai lei....."
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Due identiche donne...due strabilianti Elisabeth giunte come d'incanto al mio cospetto.
La musica inebriante che sgorga dall'enfasi di colei che mi abbraccia e mi bacia.. m' acceca la mente e mi costringe a sguainar la proda spada contro coloro che adesso considero dei nemici. L'altra lei.. vuol sacrificar se stessa.. ma non bado alla sua richiesta...non posso comunque combattere una donna che ha il volto della mia sposa. La scanso e con rabbia affronto gli altri.. disarmandoli uno ad uno..in men che non si dica. La testa del primo malcapitato: Guisgard sta per essere tranciata.... quando ...la voce di mio padre Kratos..implode nel mio cervello..destando e risvegliando la mia mera ragione. Cado a terra sensa sensi...stravolto dallo sforzo e dal forte trauma....forse son morto. http://digilander.libero.it/blackang...iero%20028.jpg Sir Morris |
Fui scagliata a terra lontano dalla sua furia, sino a quando non lo vidi accasciarsi al suolo.....ero sicura non fosse stato colpito da nulla, mi avvicinai a lui strisciando a terra, incominciai a toglirgli tutto quello che potevo, non aveva perso le sue funzioni vitali, respirava era solo svenuto, bacia quel volto tanto amato, non poteva morire non senza di me........La donna invece strilava come un'ossessa e volteggiava sulle nostre teste con visibile ira
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Perry cercòdi far bere a Morris una pozione che serviva a far circolare bene il sangue, cercando di farlo risvegliare.
-Morris mi sentite?-. |
Non appena Morris si fu accasciato a terra, la Succube non perse tempo ad andare in picchiata sul suo corpo inerme, a fauci spalancate pronta a nutrirsi delle carni del cavaliere.
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Guisgard allora in quell'istante si lanciò sul corpe senza forze di Morris, tentando un disperato gesto per sottrarre il cavaliere da morte certa...
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Perry era lì, inginocchiata vicino Morris intenta a farlo rinvenire, e la succube l'avrebbe di sicuro colpita.
Dunmer si lanciò contro il mostro proprio quando stava per travolgere la sua sposa, facendosi colpire in pieno. L'aveva addentato in pieno braccio, e il sangue colava copioso. Ma Dunmer in uno sforzo di resistenza al dolore, la tenne stretta a sè cercando di non farla muovere, quindi urlò: -Colpitela!! |
Perry appena vide il braccio de suo amato diventare completamente rosso tirò fuori una benda un preparato anti infiammatorio e cercò al meglio di farlo guarire poi lo abbraccio forte, tanto forte...
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Guisgard non se lo fece ripetere due volte; estrasse la sua spada e la introdusse nelle carni di quel demonio fino alle viscere.
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Tutti si affannavano a fare qualcosa, qualsiasi cosa, lui era vivo e questo importava, mi alzai con la morte nel cuore, ed uscii fuori dalla cripta......ora potevo tornare a casa......presi le tre pietre che avevo attaccate alla cintola e cominciai a sfregarle tra le mani, il punto era che non avevo nessun nome da invocare..per far ritorno a casa, chiusi gli occhi e mi lasciai andare
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"Elisabeth...Elisabeth....dove sei? Amor mio dove sei?!
Ancora in terra...sto per riprendere i sensi ..e l'unico desiderio inconscio è quello di rivedere gli occhi della donna che amavo più della mia stessa vita! Sir Morris |
incomincia a sentire il turbino delle energie che mi avrebbero accompagnata nel lungo viaggio, la voce di Morris mi fece perdere la concentrazione e il vortice svani', sentii ancora il mi nome sussurrato, e tronai indietro sui miei passi, era ancora steso a terra, accanto a lui c'erano tutti, mi feci spazio e mi inginocchiai , lo guardai negli occhi e le mie lacrime bagnarono il suo viso.....
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Le di lei lacrime cadono sul mio viso...scendono sulle chiuse palpebre e ..come un magico collirio..riaprono i miei occhi disperatamente commossi.
Asciugo con la mia mano il suo umido viso...abbraccio il suo corpo e.. adagiandolo su quello che era stato il mio posto...la bacio intensamente a lungo.. senza prendere alcun respiro:"Ti amo Elisabeth...più di quanto il sole ami il suo calore...più di quanto la luna ami le sue stelle"! http://img291.imageshack.us/img291/8...iet2051fn3.jpg Sir Morris |
Sentii il calore della vita che riprendeva a scorrergli nelle vene, la forza del suo bacio ridesto' la speranza nel mio cuore......era l'uomo che amavo..... " Morris ho temuto veramente di averti perso per sempre.....pero' ascolta, il tuo posto e' qui con loro, il mio e' quello di tornare a Camelot e di attendere il tuo ritorno, il mio cuore sara' in ascolto e tutte le volte che avrai bisogno di me sai che potro' ascoltarti ovunque tu sia....".....Lo aiutai a tirarsi su, lo baciai con tutto l'amore che potevo trasferirgli...... presi le mie pietre tra le mani, ora sapevo che invocare per tornare a casa
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Sir Dunmer ricambiò l'abbraccio della moglie e la baciò, le sue cure tempestive gli impedirono di perdere troppo sangue e non era debilitato più di tanto.
La compagnia percorse il resto della stanza fino ad una nuova rampa di scale che li condusse di nuovo all'aria aperta. Era calata la notte, e la luna piena rischiarava il tetro ambiente del cimitero, ormai silente. Non si udivano più i lamenti dei non morti, solo degli ululati provenire dalla foresta limitrofa. La loro destinazione era ancora piuttosto lontana e avrebbero dovuto trascorrere la notte accampati, almeno per riprendere parte delle forze perdute. Dunmer prese la parola: -Siamo arrivati molto in anticipo rispetto ai giorni che ci rimangono, onde evitare di venir uccisi domani perchè privi di forze, propongo di riposarci qualche ora facendo a turno la guardia ai compagni assopiti. Non appena saremo di nuovo in forma andremo in un sol colpo a prendere questo maledetto artefatto e lo porteremo al villaggio, se non avete nulla in contrario. |
"Dunmer ha perfettamente ragione, accampiamoci qui. Abbiamo bisogno di ristorarci e riposarci. Cerchiamo un po' di legna con cui accendere un fuoco. Il primo turno di guardia posso farlo io... sono ancora abbastanza in forze per reggere qualche ora."
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"Buona idea" disse Guisgard "e visto che stanotte non riuscirei a chiudere occhio, se sir Hastatus è d'accordo, farei io il primo turno di guardia."
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"Come volete, amico mio... mi occuperò di accedere il fuoco per riscaldarci un po'."
Detto ciò, inizia immediatamente a cercare un po' di legna, con la quale accesi poi un fuoco. "In questo posto tetro un po' di luce e calore ci voleva proprio... servirà a tirarci su un po' il morale." |
-Va bene Guisgard, a voi il primo turno di guardia. Quantomeno però, io andrò a cercare della legna per il fuoco.
Così dicendo, Dunmer andò in direzione della foresta per cercare qualcosa da ardere. Gli ululati si facevano sempre più forti, e la foresta appariva innaturalmente nera e fredda. Il cavaliere si affrettò e tornò subito dai compagni, incapace di nascondere uno sguardo preoccupato. |
Un altro pericolo scampato.
E se l'erano vista brutta, soprattutto Morris. Quell'illusione era tanto irreale, quanto dolce ai suoi occhi. Sono cose che un guerriero non dovrebbe mai provare. Cose come l'amore. Ecco perchè Eldred è sempre stato una macchina da guerra e non ha mai fallito in nulla. Mancanza di umanità, ti rendeva più efficente di una balista o di una catapulta. Diventavi una macchina d'assedio. Lo Jorgänsen era seduto in disparte, in disparte su un tronco per recitare preghiere pagane, stringendo il suo Mjolnir in miniatura al collo affinchè gli dei guidassero la sua ascia in battaglia, e affinchè, se caduto, fosse portato dal cavallo Sleipnir nel Valhalla degli eroi... anche se sapeva che era molto probabile non ci fosse porto per un mercenario... |
-Posso?- chiese Perry al vichingo, poi si sedette vicino a lui.
-Sapete, non so nulla di voi, della vostra vita e di cosa volete fare dopo quest'avventura, ma vedo del dolce in voi, sennò non ci avreste aiutati...- Perry alzò lo sguardo al cielo, guardava una stella, la più luminosa e disse: -Guardate-indicando la stella-quello è mio figlio...è lassù per conoscerci, ma tra poco verrà giù con noi- gli sorrise e gli sfiorò la ferita: -Fa ancora male Sir?-. |
Un po' spaesato, il vichingo lasciò fare la donna e alla sua domanda scosse la testa, benchè cercando di apparire più grato che poteva. Dopotutto è una brava dama quella che gli sta a fianco.
Era l'altra richiesta che metteva a disagio lo scandinavo, benchè riuscisse a non farlo vedere e alzare la solita, sicura barriera, dal contatto umano. "Sono un mercenario... e continuerò a lavorare da tale." E pu di cambiare il discorso, si concentrò sull'affermazione sognante della donna su suo figlio e il suo volto si addolcì leggermente dal solito muso torvo. "I migliori auguri... siete una coppia forte. Lo farete degno di suo padre e di voi." |
-Questo bambino verrà battezzato Sir...e io voglio farlo battezzare da un amico fidato...- disse Perry continuando a guardare quella stella -so che non è la vostra religione e se non volete, vi comprendo-.
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Battezzare?
Allora era vero che i cristiani bagnavano il loro bambino nell'acqua appena nato... ma per quale dannato motivo poi? Per renderli più friabili in battaglia forse? Ecco perchè le armate cristiane erano fatte di mollaccioni... ma non esternò questi pensieri. Rimase in silenzio, poi alzo il capo improvvisamente. "E' solo acqua per me... quindi penso si possa fare..." |
Perry gli sorrise, si alzò e andò dal suo amato.
-Dunmer, che si fa ora?- gli chiese accarezzandogli il volto e il petto - andiamo a dormire?- gli sorrise maliziosa e poi lo baciò. |
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