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Alcuni dei miei amici nel frattempo hanno rivalutato il film (in meglio). Il mio giudizio è passato da "delusione" a "abbastanza indifferente".
Considerando l'epoca in cui è ambientato, ovviamente bisogna privare ogni aspettativa del folclore medievale (chiamiamolo così) conosciuto dalle opere principali. L'ambientazione del film è al contempo l'aspetto interessante e quello più deludente: se da un lato dà un'idea più verosimile (storicamente) di Arthur, dall'altro affascina meno rispetto a un'opera medievale. Secondo me il punto debole principale sono i cavalieri: nel film sono in pratica semplici soldati, che dopo aver servito la patria vogliono solo tornare a casa. Come un qualsiasi soldato ai giorni nostri. Dai cavalieri della tavola rotonda però mi aspetto anche altro, occorreva comunque una trasposizione dei loro ideali, qualcosa che li rendesse particolari, altrimenti non sarebbero mai divenuti leggenda. Certo, la dedizione alla patria, al re e alla famiglia (e proprio in quest'ordine) sono di per sé ideali nobili, ma per raccontare un film del genere secondo me non occorreva scomodare la tavola rotonda. Il mio giudizio su Ginevra è contrastante. Se da un lato coincide poco con l'idea che sia ha di "dama", dall'altro qui non è semplice vittima del suo destino (tutti si innamorano di lei, poverina...), ma è lei stessa che combatte. È una guerriera, e non la causa di guerre. Per quanto riguarda Merlino... ... se fossi uno dei servizi sociali e trovassi in giro un anziano così come lui appare nel film, non esiterei un istante ad accompagnarlo all'ospizio più vicino. L'immagine di King Arthur invece è quella che ho rivalutato più in positivo. La scena in cui si presenta da solo, a cavallo sulla collina davanti ai sassoni rende un'idea della sua grandezza: è temuto, sia di presenza, ma già solo il nome. È lui che, nonostante tutto, tiene uniti i cavalieri ed è grazie alla sua fede nella missione che gli altri lo seguono (pur nella libertà di non doverlo seguire). Forse è quest'idea di leader forte e liberale ad averlo reso leggenda fino ad oggi (ed oggi più che mai). |
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non concorda molto con la mia teoria.... però mi sembra una versione interessante della storia... concordo alcuni punti con sir aphelion.... ginevra non mi ha convinto... troppo assetata di sangue.... e merlino non me lo sarei mai immaginato così... più che colui che ha contribuito a formare il regno di camelot sembra un povero pazzo psicopatico....:confused:
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Milady, eppure dello yogurt promesso ancora non vi è traccia. :naughty: Mi sa che in serata attenderò innanzi alla vostra finestra, finché non vi affacciate con il cesto (fosse almeno fatto in casa... ...:rolleyes:). |
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Imbrago le renne e vado a cercalo:sad_evil: http://sport.sky.it/static/contentim...orsa_renne.jpg Tornando in topic: trascorso del tempo da quando lo vidi l'ultima volta, difficilmente mi prenderei un paio di ore per rivederlo. Troppo distacco da una immagine di Re Artù che ho, troppa "America" contenuta dentro a questo contesto. Preferisco tornare a cullarmi tra le pagine di Mary Stewart |
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:Dcarissima lady aura.... lady ginevra come voi ben sapete non faceva parte del piccolo popolo... e benchè non stento a dubitare che fosse un'abile spadaccina... non credo che ndasse in giro seminuta urlando rush... :sad_evil:
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Noto con piacere che il club "Ginevra is out" sta lievitando:D E comunque credo che il ruolo di Ginevra in questo film in particolare sia stato alquanto pompato per arrivare a creare un interesse agli occhi dei telespettatori maschili o comunque a chi vuole assaporare degli intrighi un pò americaneggianti all'interno della trama |
concordo pienamente con voi Llamrei.... nel personaggio del film c'è solo (forse) una minuscola parte di com'era ginevra.... è stata resa una ragazza difficile... quasi un trofeo da conquistare per i cavalieri del film... e nella mia versione non era così... :rolleyes:
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Mi aspettavo così tanto da questo film, visto che aveva anche un bellissimo Lancillotto :p Poi ho affittato il DVD e mi sono ripromessa di non guardarlo mai più. King Arthur è stato una delusione quanto lo è stato il film tratto da Eragon. Ma poi, il bisogno di far morire Lancillotto?? E vogliamo parlare di Ginevra? Non so, diciamo che non ho mai visto Ginevra come una principessa guerriera e quando me l'hanno mostrata, non mi ha convinto per nulla :confused2:
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mah... secondo me lancillotto l'hanno fatto morire per evitare complicazioni tra artù e ginevra e forse è meglio così... ma che bisogno c'era di far morire il buon tristano??
http://image.guardian.co.uk/sys-imag...2809809382.jpg |
Diciamo il 99% delle morti in quel film è sono state inutili... Ma alla fine, non sarebbe stato meglio seguire la storia originale?
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Ci sono tante ipotesi sulla vita di Artù... quella presentata in questo film, è una delle tante, e si rifà alla seguente possibile identificazione: "Lucio Artorio Casto" |
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Concordo pienamente con voi, Lara! La morte di Tristano a rattristato anche me! Specialmente è stato decisamente toccante la scena del falco che vola maestoso sopra di lui, facendo si di essere l'ultimo ricordo del cavaliere.
Altra scena molto bella che mi ha fatto versare lacrime è stata la corsa dei tre cavalli che rappresentano i tre uomini finalmente liberi di vivere. |
Dux Bellorum
"...viveva tra noiun uomo, il suo nome era Art..."
Quando il povero Nennio, a distanza di oltre tre secoli dalla morte ufficiale di ciò che era già Leggenda", nominò nella sua "Historia Brittonum" la famgerata battaglia di Badon Hill,in cui Artù portò lo scudo di Nostra Signora e riuscì a cacciare gli invasori Sassoni, non avrebbe mai credto che si sarebbe scritti fiumi di inchiostro su quel personaggio, piccolo ed insignificante di un'estrema provincia romana. Nennio parla di un Dux Bellorum, una sorta di condottoiero\capotribù che portava una parvenza di legalità in quelle tere nebiose domiiate dall'Antico popolo e dagli spiriti... Avolte mi capita di rileggere nelle serate più ventose, la mia personale copia dell'Historia Brittonum, recuperata in un vecchio monastero benedettino, e tra le righe di una lingua scomparsa, tra il latino dotto e l'antico gallese, sorrido alla semplicità delle sue parole, ma qello che ancor oggi mi rapisce,è l'enfasi con cui un cronista sucessivo, e quindi non testimone di quei fatti narrati, mette in quella piccola Storia che diverrà Leggenda... Mio buon Nennio, mai hai saputo della forza del tuo inchoistro e ben seppe imitarti l'arguto Paolo Diacono nel cantar dei suoi Longobardi, e sugellare il tuo modo di scrivere l'altro Reginaldo che ogni onore e gloria ti rbarono la tua parte e quella del tuo Signore....Ma questa è certamente un'altra storia.... Taliesin, il bardo |
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Mabinogion
Buongiorno Milady,
non possiedo alcuna copia antica del Mabinogion, l'unica stampa è dell'editore Mondadori datata in secondo edizione 1999, curata da due grandi donzelle, molto appassionate del cosiddetto "ciclo bretone", ma ho qualcosa di più antico scritto da un rimatore fiorentino del 1200 che amava autodefinirsi "Gatto Lupesco" per le sue irriverenti satire politiche a carico della Firenze medioevale e del clero fiorentino. In quegli scritti si parla di un'informale avventura arturiana disceso perfino nel cratere infecondo dell'Etna. L'analogia con gli scritti del Mabinogion è davvero sorprendente...ma questa è certamente un'altra storia, mia Signora... Arrivederci e buon viaggio Milady. Taliesin, il bardo |
Ricordo, in Galles, vi erano delle "copie" in lingua originale del Mabinogion. Ovviamente io mi sono rifugiata nel banale testo tradotto in italiano...io non sono così colta come voi da conoscere anche il gallese antico:p
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Copie Mabonogion
Dio me ne guardi Milady,
la mia non era affatto spocchiosità legata alla comprensione di una lingua dimenticata, ma soltanto la mia fortuna di possedere copie di romanzi legati al cosiddetto ciclo arturiano ancora inlingia originale, quando fanciullo girovagavo tra gli scaffali polverosi di antichi manieri, abbazzie e librerie accademiche. Ad esempio posseggo la prima copia UTET dell' "Historia Regum Britannie" di Goffredo, "La follia di Mago Merlino" dello stesso autore, datata fine 800, inizi 900, con antico testo e testo italiano a fianco. A parte riminiscenze di latino e latinorum della mia terra alto medioevale, quando si scontrarono i dialetti barbari con i nativi, non conosco certo il gallese antico. non era un appunto, Dio mi è testimone... p.s. Avete mai sentito parlare del famigerato "Indovinello veronese" Milady, che oer anni è stato creduto, a buon ragione, vergato da un chierico dell'italia norsettentrionale e primo stralcio di volgare? In realtà era un semplice pastore che aveva imparato l'arte dei numeri ed a scomporne la serie....ma questa p certamente un'altra storia. Buona serata Milady, e grazie per la vostra preziosa ed indispensabile puntualità. Taliesin, il bardo |
Taliesin, vi ringrazio della delucidazione;) Avevo inteso che voi foste a conoscenza anche della nobile e meravigliosa lingua (antica) gallese. Nutro una vera passione per il Galles e la sua storia e nutro, quindi, moltissimo rispetto per la cultura e l'attaccamento alle origini di questo popolo, che, mia fortuna, ho avuto modo di conoscere seppur in minima parte.
Certo, conosco l'indovinello veronese;) fa parte della storia della nostra letteratura:smile: Taliesin, sapete, vero, che entrambi siamo fuori topic? E sapete quale punizione ci spetta ad entrambi? No? ......mi duole confidarvelo...ma preparatevi con le maniche rimboccate... http://www.youservice.it/images/puli...re%20vetri.jpg ...pulire vetri.... |
Sorriso d'estate
Buongiorno Milady,
si avete pienamente ragione, siamo fuori tema, la mia goffaggine quotidiana mi sbatte costantemente sulle coste frastagliate di questa virtualità ed il mio vacsello presenta molte falle. Voglio ringraziarvi ancora per questo primo sorriso d'estate, molto deliziosa l'immagine che avete presentato, ed è un bel modo per ricomincira la giornata :). A proposito del film "King Arthur".... Indubbiamnete l'accostamento con il condottiero Lucio Artorius, che trae spunto da moltissime tesi sviluppate fin dagli anni '70 das illustri storici ed archeologi inglesi, è molto somigliante alla "prima presentazione a corte" di re Artù ad opera del non mai abbastanza citato Nennio nella sua Historia Brittonum, quando il già mitico re veniva definito Dux Bellorum. Ma il resto è un "minestrone" che rubacchia spunti da romanzi, saggi storici e fantasy. Peccato che Jhon Milius ed Oliver Stone dopo la magistrale consacrazione del Barbaro, abbandorano il progetto di portare in celluloide "King Arthur the thrue story"....Sicuramente Milady, sarebbe stato molto interessante, non trovate? |
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pienamente daccordo con voi Milady, specialmente nella sottineatura della vera storia :)
Arrivederci |
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