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Sussultai a quelle parole.
"La Cometa del Guardiano sta per tornare?" Stupita. Non è che fossi molto aggiornata su quanto accadeva nel mondo. Ma avevo sentito di strani avvenimenti legati alla cometa. O meglio ne avevo letto, in alcuni dei miei libri. Mi ripromisi di andarli a cercare più tardi. "Che dovremmo fare noi?" Chiesi alla sacerdotessa. |
“Beh, le stelle lo sono...” disse Erien a Nyoko “... importanti intendo... da lassù ci guardano, influiscono sulla nostra vita e la rendono più poetica e romantica...” accarezzandole dolcemente il viso, accomodandole una ciocca rossa che scendeva ribelle sul suo volto “... ed il modo migliore per osservarle è quello di sognare...” fissandola con i suoi occhi violacei.
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" No sto bene così grazie" infastidita che ancora venisse rimandata la spiegazione.
Era anche gentile il capitano nell'offrirci da bere ma a me non interessavano i convenevoli. |
Altea raggiunse il locale, si sedette ed ordinò un caffè.
Sul tavolo vicino al suo vi era il giornale del giorno, su cui appariva la notizia della morte di Holt. Anche il giornale bollava il tutto come disgrazia. |
Gli uomini aspettavano qualcun'altro, qualcuno che sarebbe arrivato poco dopo. Il tempo passava mentre il vento cominciava a calmarsi. Attendevo ancora l'arrivo di quella persona misteriosa.
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“Uh, che caratterino...” disse fischiando il giovane a Gwen “... quanto disprezzo, eh... sono davvero impressionato...” divertito “... però, carina, se il temperamento non ti manca, difetti un po' nell'orgoglio, no? Voglio dire... mi insulti, ma poi accetti la mia ospitalità...” facendole l'occhiolino.
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Presi il giornale per leggere..bevevo il caffè e mi ricaricai ma subito apparve in bella vista la morte di Holt. Disgrazia..era meglio non dire nulla..o rischiavo di finire male..ma avrei avuto le prove non era stata una disgrazia se fossi stata ancora viva.
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Lo fissavo e intanto cercavo di imprimermi nella mente quelle dolci sensazioni che mi dava la sua carezza.
"Sognare... Oh Erien sei così... Beh... Così tu..." calai lo sguardo in imbarazzo, non ero mai stata ad esprimere i miei sentimenti e poi, con lui non avevo speranza. Guardai il cielo meraviglioso. Ma la stella più bella era senz'altro lui. Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
“Stare in guardia...” disse la sacerdotessa a Clio “... allenare lo spirito ed il corpo e non sprecare energie in cose futili... quel libro che hai preso e che stavi leggendo... sono fandonie che a te non interessano... sei superiore a queste cose poiché infinitamente migliore di ogni altra donna di questo mondo, chiaro? So che la tua mente ed il tuo cuore sono saldi, ma il tuo corpo? Sapresti domare i sensi sedotti da ciò che leggi? Rammentalo... e ignora quegli sciocchi libri o li farò distruggere tutti...”
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Lo guardai in cagnesco.
"Non credo di avervi dato io questa confidenza, quindi smettetela di arrogarvi diritti che non vi spettano" arrabbiata, riferendomi al 'tu' che mi aveva dato "E comunque" fissandolo e avvicinandomi ''L'ospitalità ve l'ho chiesta io, non me l'avete offerta voi, quindi siete voi che dimostrate poco carattere, piegandovi alle richieste di una persona che vi insulta... oh, no... Com'era? Ah sì, vi disprezza'' guardandolo un ultimo attimo e andando poi verso il portone. |
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