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“Sdraiati sul letto...” disse Ardes a Gaynor “... su, non farmi perdere tempo... e soprattutto non costringermi a farlo con la forza... devo legarti stretta...” guardandola tutta con uno sguardo enigmatico.
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"Ok, visto che non ho altra scelta..." gli lanciai uno sguardo torvo e mi sdraiai sul letto.
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“Si, è un vero gioiello...” disse Iasevol a Clio “... è lungi dall'essere completata, ma si capisce benissimo che può avere potenzialità quasi illimitate... ora la testeremo su strada, con un vero pilota professionista e capire davvero come l'organismo umano reagisce alle forze che agiscono sull'auto in movimento...”
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Una volta fuori dal locale e salita in auto restai con lo sguardo al finestrino, cercando di memorizzare i luoghi che vedevo passando.
" Oh si si ho sentito parlare della squadra anche se io di calcio non capisco granché ma mi é capitato di vedere qualche partita. Non allo stadio naturalmente." Sebbene non mi interessasse quello sport lo guardavo per far piacere a Tardes, le poche volte in cui era a casa per vedere la partita. " Uh non me la immaginavo così...grande. Però ha senso se serve a coprire ogni angolo di questa città." Ripensando a tutte le volte in cui i programmi radiofonici mi avevano tenuto compagnia nella giornata. " La parte vecchia. Quello si che sembra interessante, mi piacciono i monumenti e la storia" cercando di catturare ogni particolare. " Immagini bene. É meglio di no. Comunque grazie, mi sono divertita. E non mi dimentico la traduzione" picchettando le dita sulla cartellina. " Ancora grazie. A presto." uscendo dall'auto. |
“E un colosso della tecnologia...” disse la ragazza ad Altea “... fattura non so quanti miliardi di Taddei all'anno... lavorare per loro è il massimo... quanto al proprietario in verità si sa molto poco... pare siano anni non esce più in pubblico... nessuno l'ha visto da decenni ormai... sarà molto vecchio e forse già in pensione...”
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Sorrisi a Iasevol.
"Mio padre ne era molto orgoglioso e a me farebbe molto piacere poter fare qualcosa per realizzare questa sua invenzione!" Sorridendo. Poi quelle parole sulla prova su strada. "Avete trovato un pilota?" Chiesi "Mio padre diceva che ci vuole un superuomo per guidare la sua super macchina!". |
"Davvero?? Ecco perchè non si è fatto vedere alla riunione, vi era un certo collaboratore, il signor Aolo...è avvolta nel mistero..ma della auto? Sapete nulla..ve l' hanno mostrata..."
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Il poliziotto andò via e Gwen preparò la casa, visto tra non molto suo fratello sarebbe uscito dall'ospedale.
Verso il pomeriggio la ragazza rammentò che l'ora di visita all'ospedale era ormai prossima. |
Gaynor si sdraiò sul letto e subito Ardes cominciò a strappare i lembi alle lenzuola.
Con quelli legò mani e piedi della ragazza al letto. “Ecco...” disse sedendosi poi su una poltrona “... ora potrò chiudere un po' gli occhi e riposare, senza correre il rischio che tu corra ad avvertire la polizia...” appoggiando la testa all'indietro “... ti consiglio di riposare... farà bene anche a te...” e poco dopo si addormentò. |
Mangiai in fretta.
Il pomeriggio poi arrivò presto. L'orario delle visite in ospedale era ormai vicino, così andai a fare una doccia, mi preparai ed uscii. Arrivai a Baias dopo un po' ed attesi di entrare, sperando che Richard fosse sveglio. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
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