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Clio provò, ma anche il suo cellulare era senza linea.
“Attiviamo solo le sue funzioni biocerebrali...” disse Debha “... quelle motorie le lasceremo spente... così non correremo rischi.” “Perfetto.” Annuì Plates. Così le tre dottoresse azionarono il Gutalax che subito entrò in funzione. “Gli rivolgeremo semplici domande per capire se tutti i circuiti sono attivi...” Debha. |
Lui guardò Altea e sorrise.
“Io il duro...” disse sarcastico “... ma se sei tu quella ligia, acqua e sapone che non si lascia mai andare...” accese la tv “... vediamo se funziona...” le trasmissioni erano però incerte e lo schermo spesso saltava. |
Sembrava un incubo.
Il giubbotto si lacerò ed un uccello colpì Gwen in mezzo alla fronte. “Gwe...” disse Elv cercando di liberarsi da quegli uccelli. “Gwen...” ancora Elv “... Gwen, mi senti? Svegliati...” E la svegliò. Era stato solo un incubo. “Tutto bene? Eri agitata...” lui a lei. |
Si sedette sul divano...certo voleva farsi desiderare.
Accese la tv e appunto tutto era impazzito.."Visto...che ti avevo detto...io acqua e sapone...solo perché non mi sono mai lasciata andare" avvicinandomi a lui.."Questo temporale è inquietante, vuoi tranquilizzarmi?" lentamente iniziai a sbottonargli la camicia e a sorpresa sciolsi i lacci del mio abito aderendo il mio corpo mezzo nuda accanto al suo..."Eh dirai non è il momento..." iniziando a mordergli l' orecchio per stuzzicarlo. |
Un uccello riuscì a squarciare il giubbotto e lanciai un urlo quando mi colpì i mezzo alla fronte.
Non vedevo Elv, anche lui era preda di quelle bestie e non potevo aiutarlo. Continuai a sentire la sua voce, ancora e ancora, finché non sobbalzai e vidi il suo volto vicino al mio. Scattai immediatamente sollevando il busto e guardandomi attorno. Era stato tutto un maledetto incubo. Mi lanciai verso Elv, stringendolo forte in cerca di conforto. "Gli uccelli... Quel cane..." Mormorai piano, tremante. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Niente, non c'era linea.
Che strano... eppure lì non avevo mai avuto problemi del genere. Guardai lo schermo, ma poi lo rimisi via, e mi voltai verso le due donne. La dottoressa Debah mi incuriosiva, dovevo ammetterlo. "Sì, mi sembra una buona idea!" annuendo "Speriamo di scoprire qualcosa...". E restai a guardare la donna armeggiare con la strumentazione, sempre più curiosa su quello strano fenomeno. |
Altea, mezza nuda si strinse a lui, provocandolo.
Allora la prese fra le braccia e la baciò con passione. Le sue mani cominciarono a scivolare sicure ed esperte lungo il corpo mezzo svestito di lei, mentre le sue labbra non smettevano di giocare con quelle della scrittrice. |
Gwen si svegliò e poi si strinse forte ad Elv.
Lui la tenne fra le braccia, cercando di rassicurala. “Era solo un brutto sogno, tranquilla...” disse piano lui. Ad un tratto udirono dei rumori giungere da sopra. |
Il Gutalax entrò in funzione, benchè non potesse muoversi.
“Cominciamo con domande semplici...” disse Debha “... comini lei, dottoressa Clio...” |
Le sue mani calde, nonostante il vento freddo che fuori spirava, sciolsero ogni parte del corpo e dell' animo, scivolavano sul mio corpo nudo dandomi brividi e sensazioni che mai avevo vissuto, lo guardai nei suoi occhi chiari, lasciandomi accarezzare dalle sue mani e dalle sue labbra.
Lo baciai con impeto, passione ricambiando il suo bacio altrettanto passionale. Ora, in quel mondo scosso da quegli eventi, eravamo solo io e lui...tutto il mondo fuori era in agitazione mentre noi due eravamo lì, su quel divano mentre slacciavo la cintura e dissi a bassa voce..."Sopra nella mia stanza si sta meglio...lasciamo fuori questo cataclisma e se ci vuole sorprendere almeno lo farà tra le tue braccia". |
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