Camelot, la patria della cavalleria

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Morrigan 15-09-2010 03.50.41

Morrigan abbassò gli occhi e sorrise tristemente.

"Sapete bene da voi che non è così!", rispose.

E inavvertitamente il suo tono assunse una sfumatura di rancore che elle non si era attesa... perchè nemmeno nei sogni peggiori avrei mai potuto prevedere che saremmo arrivati a parlarci in questo modo!
Risollevò le ciglia, e vedendo che egli non la stava più guardando, si prese quell'istante per imprimersi quell'immagine nella memoria... quell'istante, quasi sospeso nel tempo, che diede a Morrigan la calma necessaria per parlargli ancora.

"Mi rincresce, Mion... non mi avete avete avuta che come in un sogno... una donna amabile di notte, e una strega alla luce del giorno! Credo di dovervi delle scuse"

Guisgard 15-09-2010 03.56.22

"Forse la notte..." disse Mion "... genera incanti... illusioni... io... io sono abituato a ciò che posso vedere, toccare, comprendere... io..."
Abbassò il capo e restò a fissare la sua mano, avvolta nelle bende arrossate dal sangue.

Morrigan 15-09-2010 04.04.34

"Io, credetemi, vi comprendo, e non vi muoverò rimprovero alcuno per questo... ma le illusioni notturne sono soltanto illusioni, e di certo non possono avere nè peso nè valore per un uomo come voi!"

Esitò un istante, come se avesse avuto timore di ciò che stava per dire, ma poi concluse:

"Posso soltanto dirvi che è stata per me una gioia l'essere stata la vostra illusione, anche solo per una notte, ... e vi giuro che, per quella benedetta notte, ho creduto davvero che i sogni si potessero infine toccare!"

Talia 15-09-2010 04.04.53

Mi fermai pochi passi dietro di lui... era molto tempo che non lo vedevo, ormai, ma non mi sembrava cambiato.
"Buonsenso!" dissi, con un tono che non riuscì completamente a mascherare un certo sarcasmo "Bene, potete chiamarlo così, se vi aggrada! Quanto all'onore del casato... beh, spero che un giorno finalmente capirò quale onore vi sia nella vostra imperitura volontà di rendere i vostri figli infelici!"

Guisgard 15-09-2010 04.12.17

Mion restò in silenzio.
Mille immagini attraversavano la sua mente e con esse altrettante emozioni, sensazioni e ricordi.
Quando non si conosce una cosa, foss'anche il tesoro più prezioso di questo mondo, non la si può rimpiangere.
L' invincibile spadaccino non aveva mai amato prima di incontrare lei.
Ed ora conosceva la forza e l'ardore di un'arma che non aveva eguali e non lasciava scampo.
Lui, abituato a battersi contro ogni genere di arma, ora ne aveva conosciuta una che non dava scampo.
Il dardo d'oro di Amore lo tormentava come nessuna ferita aveva mai fatto prima d'ora.

Guisgard 15-09-2010 04.23.39

"I miei figli infelici? Questo devo sentirmi dire!" E si voltò di scatto, perdendo quell'apparente indifferenza. "Credi forse che se non avesse avuto il mio nome, tuo fratello avrebbe potuto viaggiare per le migliori corti d'Europa inseguendo i suoi insensati sogni? E tu, senza il mio denaro, dove saresti fuggita? In un convento forse! E ringrazia che non ti chieda nella tasca di quale gaglioffo è finito quel denaro! E voglia il Cielo che tu abbia perduto solo quello e non anche il tuo onore ed il tuo buon nome!"
E Restò a fissare Talia con gli occhi di fuoco.

Morrigan 15-09-2010 04.27.31

Mion restò in silenzio di fronte alle sue parole, a quell'ammissione che tanto le era costato fare.
In quel silenzio Morrigan, nella sua confusione, riuscì a leggere solamente il convincimento di lui di non poterla amare.
Il suo cuore allora fu stretto nella morsa di un dolore che non sarebbe riuscita a spiegare, ma che in pochi istanti divenne intollerabile.
Scattò in piedi e subito gli fu accanto, fronteggiandolo con uno sguardo duro, quasi furioso, dove non c'era più segno di lacrime, ma solo i solchi di una ferita.

"Oh, andiamo, Mion... piantatela!" esclamò con veemenza, inchiodandolo al suo sguardo "Siete voi che avete guardato me con disprezzo, non io voi! E siete voi che non riuscite ad accettare la mia natura, non certo io a non sposare la vostra!... e questo mi dispiace, perchè non c'è davvero nulla che io possa fare per cambiare la situazione! L'unico modo per cancellare ciò che sono sarebbe quello di togliermi la vita, e credetemi, lo farei, se questo gesto servisse davvero a qualcosa..."

A quel punto la sua voce si spezzò, si flettè, perse di forza e divenne più bassa, colma di un doloroso risentimento.

"... ma non servirebbe comunque... voi avevate giurato che, di qualunque cosa si fosse trattato, non avrebbe fatto per voi la differenza! Ebbene, signore, siete voi che non avete tenuto fede alla vostra parola, non io! Quindi perdonatemi, ma adesso non ho davvero più nulla da dirvi!"

E detto questo, Morrigan gli voltò le spalle e fece per allontarsi.
Non poteva restargli accanto un istante in più, o Mion avrebbe di certo scorto il suo dolore.

Talia 15-09-2010 04.35.34

"Raphael non inseguiva sogni insensati! Inseguiva un ideale di giustizia, un ideale di lealtà e di coraggio!" lo osservai furiosa per un istante, poi improvvisamente qualcosa in me si spezzò e persi quella rigidità che mi aveva sostenuta fino ad allora, con voce tremante proseguii: "Quanto a me... ma non vi è mai venuto in mente che non era del vostro denaro che avevo bisogno, ma di un padre? Non vi è mai venuto in mente che avrei voluto che mio padre mi abbracciasse e mi consolasse quando la mamma è morta? Che avrei avuto bisogno di voi per superare la perdiata di Raphael? Non vi è mai venuto in mente che ero una bambina, che ero vostra figlia, prima che la dama di Carcassonne? Ma no... no, voi pensate che essere Visconte vi renda superiore a questo!"
Abbassai gli occhi, ormai lucidi, e soggiunsi: "Non temete, il vostro denaro e in buone mani! E il mio dannatissimo onore non ha subito conseguenze!"

Guisgard 15-09-2010 04.42.36

Morrigan stava andando via. Via da lui.
In quel momento Mion prese la sua mano.
La stringeva forte, come se avesse voluto trattenerla con sé per sempre.
"Morrigan..." disse "... non andare via, ti prego... non lasciarmi... da solo..."

Guisgard 15-09-2010 04.42.55

Nel frattempo, a Carcassonne, Talia era con suo padre.
Ma questi, a quelle parole di sua figlia, perse totalmente il controllo.
"Ora basta con queste sciocchezze!" Urlò. "Non sei una popolana o una serva! E' ora che tu ti renda conto del tuo lignaggio e del tuo ruolo! Presto sarai la moglie del duca di Borgogna! Sii degna di tale onore! E se non vuoi farlo per te, fallo per il tuo casato! Ed ora va, ho altro di cui occuparmi!"

Morrigan 15-09-2010 04.47.39

Lei si voltò, sentendosi trattenere, e rivolse a lui i suoi occhi di velluto, resi ancor più lucidi dall'emozione.

"Ti ho fatto così orrore che quasi ti stavi facendo ammazzare!" disse, con un tono basso, quasi indulgente "Come potrei mai credere alle tue parole, adesso?"

Talia 15-09-2010 05.00.22

Lo guardai con gli occhi lucidi, avrei voluto urlargli quanto lo odiavo ma non ne avevo la forza...
Inspirai profondamente e riacquistai, almeno un po', il controllo: "Una sciocchezza è il tentare di palare con voi! Un muro è di certo più ragionevole ed ha più cuore d voi!" mormorai, poi in fretta soggiunsi: "Adesso, con il vostro permesso, mi ritirerò in attesa del fatal giorno!"
Mi voltai rigida ed uscii dalla sala, senza aggiungere altro.

Guisgard 15-09-2010 05.17.20

"Perchè... perchè se ora tu andassi via... io ti rimpiangerei per sempre..." disse Mion, senza lasciare la sua mano.
"Morrigan..." aggiunse "... io... io ti amo per quel che sei... non mi importa niente di niente... e se tu ora andassi via... io so che passerei il resto della vita a cercarti..."

Morrigan 15-09-2010 05.30.58

A quelle parole, Morrigan interrupe ogni suo gesto. Voleva credergli, lo desiderava, così come già era stato la notte precedente. Prese un profondo respiro, quindi si soffermò a guardare quel viso, tratto per tratto... quel viso che aveva imparato a conoscere così bene in così poco tempo... quel viso che le era caro sopra ogni cosa. Gli si mise proprio di fronte, e gli prese nella sua anche l'altra mano.

"Parlami ancora dell'Oriente," cominciò allora, con voce addolcita da quell'emozione forte di averlo di nuovo accanto "e dei suoi guerrieri... Come sono le loro spade? E come sono le loro armature? E parlami dei ciliegi in fiore e dalla primavera..."

Si interruppe, intenta a seguire la luce che brillava negli occhi di Mion, una luce così iintensa che quasi la commosse.

"Ma prima... prima abbracciami, te ne prego... perchè fino a qualche attimo fa ho temuto di non potere più sentire la tua stretta su di me!"

Guisgard 15-09-2010 05.56.28

"L'Oriente è la terra dei sogni, di tesori favolosi, di civiltà senza tempo e di guerrieri invincibili..." disse Mion "... e... ma anche parlando delle sue meraviglie sarebbe ora solo tempo perduto..."
E la baciò con passione e trasporto, stringendola sé con il vigore di chi brucia del favore di Amore mio signore.
Ed il caldo abbraccio della foresta li avvolse, echeggiando dei sospiri del loro amore.
E la notte e poi l'alba li ritrovarono insieme, uniti in un'unico abbraccio.
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Guisgard 15-09-2010 05.59.17

Un cavallo rapido come il vento attraversò la foresta, bruciando la distanza che separava Capomagnus dall'abbazia.
Il cavaliere fu subito condotto da padre Alwig.
"Ecco, questa è la spada che acquistammo col denaro del visconte di Carcassonne." Disse Guisgard mettendo davanti al chierico la sua spada. "Ecco... e con questo si conclude l'ultimo atto di questa immensa farsa."
"Questa dunque non è la vostra spada?" Chiese il chierico.
"No, non lo è." Rispose Guisgard. "E non voglio ciò che non mi appartiene."
"Una volta ho sentito dire che un cavaliere non si separa mai dalla sua spada."
"Non è mia... non era mio il denaro con il quale fu acquistata... ed io non voglio più saperne nè di questa spada nè della persona a cui appartiene!"
Padre Alwig lo fissò per un momento.
Cercava di comprendere cosa davvero avesse nel cuore quell'uomo.
"Già, rammento..." disse il chierico "... infatti voi chiaramente diceste di non voler portarla con voi. Mi riferisco a lady Talia, ovviamente."
"Era pericoloso ed era chiaramente nel suo interesse lasciarla qui." Rispose Guisgard.
"Già... e sia..." continuò il chierico "... comunque sono lieto di rivedervi, mio buon amico."
"E pechè mai?"
"Perchè ho da offrirvi la ricompensa."
"Che ricompensa?" Chiese Guisgard.
"Quella per aver protetto lady Talia ed averla liberata da quell'assassino di Cosimus!" Rispose il chierico. "Il visconte è un uomo generoso e vi è grato per ciò che avete fatto."
"Al diavolo!" Esclamò Guisgard.
"Come dite?"
"Dico che sono tutti una masnada di pagliacci!"
"Misurate le parole e ricordate dove vi trovate!" Lo richiamò il chierico.
"Non voglio nessuna ricompensa!" Disse Guisgard. "Non mi si può trattare come un idiota per poi tentare di comprarmi con il loro sporco denaro!"
"Non vi interessa sapere a quanto ammonta la ricompensa?"
"Non mi interessa!" Rispose Guisgard comminando nervosamente per la stanza. "Sono venuto qui solo per portarvi quella spada! Ora voglio andar via!"
"Siete un bel tipo voi!"
"Bello o brutto, sono come sono!" Replicò Guisgard. "Non sono un pagliaccio, io! Non si ride alle mie spalle! Mi sono fatto ingannare, ma non continuerà questa farsa!"
"Vi hanno... ingannato?" Chiese divertito il chierico.
"Si... ma ora è finita! Tutta questa storia è finita, finalmente!"
"Posso farvi una domanda?"
Guisgard lo fissò.
"Voi l'amate?" Chiese il chierico.
"Quella ragazza è solo una pestifera viziata!" Rispose Guisgard. "Insensibile ed egoista!"
"Ma l'amate?"
"E' la degna rappresentante di un mondo fatto di vanità e superficialità! Ed è colpa di suo padre, perchè io le avrei fatto fare una solenne cura a base di scapaccioni!
"Non mi avete risposto."
"Quella ragazza è una peste e farà dannare chi avrà la disgrazia di sposarla!
Ma ora ha trovato un degno compagno nel duca di Borgogna! Un fellone mal visto dal re e da Roma!"
"Ma voi l'amate!" Esclamò il chierico.
"Si!" Rispose Guisgard. "Ma sono troppo furbo per restare in questa assurda situazione!"
Il chierico sorrise.
"Ed ora qui non ho più niente da fare! Addio, buon chierico e pregate per me!"
E detto questo, Guisgard andò via.

elisabeth 15-09-2010 07.36.01

Tutto ha un inizio e tutto ha una fine......Cosimus avrebbe ottenuto la sua punizione terrena.......e Guisgard ?.....il primo atto di giustizia si sarebbe compiuto..era innocente........ma con immensa tristezza.....notai che non fece nulla per trattenere l'anello...non sentii piegare le sue dita perche' non scivolasse via...........vidi cadere tra la polvere quel cerchio di freddo metallo.......non brillava piu' di una calda luce, era grigio.......mi sentii cadere nella polvere accanto a quell'anello che era l'unico legame di vita....lo vidi calpestare dagli zoccoli dei cavalli...dai piedi dei soldati.......li sentii attraversare il mio corpo.....e io ero li'..invisibile......guardavo Guisgard, avevo lasciato il suo corpo......e non si era accorto di nulla............Cercai con la mente Morrigan......e la sentii felice come non mai......era giusto che cosi' fosse......" hai fatto la scelta giusta figlia mia...hai scelto di seguire Mion, all' Amore non si deve mai rinunciare......che la benedizione di Madre terra scenda su di voi"...........ferma in quella radura.....ascoltai Guisgard parlare con un chierico......." L'ami Guisgard ?..."....gli uomini non riuscivano a essere sinceri neanche con se stessi.........poi mi giunse forte la sua risposta..." Si......"......Lo vidi andare via, stolto di un uomo.........sordo ad ogni richiamo di amore.......faro' un'ultima cosa per te.........feci cosi' da ponte e feci percepire i senimenti che Talia provava in quel preciso momento.....al cuore di Guisgard........feci in modo che lui vedesse...tutto quello che quella donna era riuscita a fare..perche' la sua innocenza fosse riconosciuta........" Guisgard....non so se puoi sentirmi......forse ho avuto solo l'illusione che tu lo facessi........ma se il mio pensiero riesce ad arrivare a te.......fai un ultimo sforzo e cercala, il tuo cuore ti portera' da lei........"..................E ora....che cosa mi sarebbe accaduto ?.......sarei rimasta in quella foresta per il resto dell'eternita' ?.............incomincia ridere........gli eventi........dall'uomo non avevo avuto alcuna gioia........sino a quando era riuscito a togliermi anche la vita ...........

lady_Empi 15-09-2010 14.23.10

<la pace tornò nella foresta, gli ultimi echi del metallo si percepivano ancora nel vento. Empi si avvicinò ad un albero sedendosi su una radice che spuntava dal terreno. Immobile in perfetta comunione con la Terra spalancava i suoi sensi per percepire la voce della foresta. Udì gli zoccoli del cavallo di Guiscard allontanarsi ma non lo seguì. Un pensiero la tormentava> E se avessi sbagliato? E se non fosse lui il giovane cervo? <si chiese mentre lentamente recuperava le energie. Con gli occhi osservò la radura dove era infuriata la battaglia e fu allora che lo vide: un anello. Calpestato e quasi confuso con la Terra> Ma quello… <mormorò la fata allargando le ali e precipitandosi verso l’anello. Lo raccolse e percepì un’intensa energia. Sentì le parole di Elisabeth rivolte a Guiscard vagare nel vento> Madre Terra non ha ancora finito con Voi , Signora <parlò all’anello sperando che Elisabeth potesse sentirla e poi capì cosa doveva fare. Si alzò in volo e si inoltrò nella foresta, l’anello stretto nella mano. Raggiunse Guiscard, lo vide mentre avanzava con il suo cavallo, l’espressione fiera che celava il profondo dolore. Chiuse gli occhi e l’illusione ebbe inizio. Il suo corpo minuto si trasformò lentamente in quello di una donna, la stessa che Guiscard aveva incontrato tempo addietro. Stringeva ancora l’anello tra le mani, non lo indossò, non poteva> Questo vi appartiene Cavaliere <disse a Guiscard presentandosi dinnanzi al suo cavallo e bloccando i suoi passi. Aprì il palmo della mano e gli mostrò l’anello>

Morrigan 15-09-2010 14.59.55

La prima luce del mattino... Morrigan restava immobile, con i lunghi capelli sparsi sul suo petto. Solo i suoi occhi erano vivi, e vagavano lentamente, accarezzando tutto ciò che li circondava. Mion respirava piano e aveva sul viso il sorriso felice di chi fa bei sogni.
Morrigan si sciolse silenziosamente dal suo abbraccio, per non turbare quel suo momento di beatitudine. Si fermò un istante ancora a guardargli il viso, da cui era scomparsa finalmente ogni ombra e ogni dolore. Si chinò, gli baciò lievemente i capelli, le palpebre e la mano di lui che restava abbandonata sul cuore, come nell'atto di stringerla ancora a sè. Quindi si levò in piedi. Si gettò addosso il suo mantello, chè le parve di sentire freddo, ora che era così distante da lui. Quindi si mosse, come seguisse istintivamente un richiamo urgente. L'orlo del suo mantello sfiorò le armi abbandonate sull'erba, poco distanti dal luogo in cui avevano trascorso la notte... le loro spade, che avevano lasciato cadere a terra, si erano incrociate e sulla lucida lama le goccie di rugiada risplendevano come perle.
Morrigan passò oltre, e si diresse verso lo spiazzo in cui avevano dato battaglia agli uomini di Cosimus. Il suo cuore era gravato da un pensiero, che era giunto a lei con le prime albe... Elisabeth... dove sei? Morrigan non riusciva a non rimproverarsi della sua troppo, troppo tardiva sollecitudine... quanto, quanto stolta... e quanto egoista sono stata? Aveva dimenticato ogni cosa in quell'abbraccio... tu lo sapevi già, vero Elisabeth? L'avevi visto, avevi visto già ogni cosa nel momento stesso in cui la tua mano si era tesa a curarlo, nella foresta, quel mattino, quando io stessa ancora ignoravo il suo valore... così la gioia di quella notte le appariva inevitabilmente sempre più macchiata e imperfetta, perchè quella sua gioia era costata dolore ad una persona che lei pure amava e che aveva promesso di aiutare... mi perdonerete mai, Elisabeth? O mi perdonerò, io stessa?

In preda a questi pensieri, si aggirava silenziosa su quello spiazzo di terra battuta... il carro ribaltato, i rami anneriti e contorti dalle fiamme, il sangue che ancora chiazzava il terreno... sono questi gli araldi e le insegne della vittoria?, si domandò con tristezza. Il corvo nero si aggirava sul campo di battaglia, e vedeva il nulla riflesso nei suoi stessi occhi... dove sei, Elisabeth? Non c'è più niente di te, in questo luogo?
Mentre pensava questo, vide di nuovo quella luce, quel frammento d'ambra, lo stesso che durante la battaglia era sfrecciato davanti ai suoi occhi, rassicurandola. Lo vide scintillare e levarsi in volo, e insieme a quel bagliore dorato, vide levarsi l'anello che Elisabeth aveva dato a Guisgard. Allora comprese che la Natura stava ancora lottando, e che lo spirito di Elisabeth resisteva e permaneva ben oltre il suo sguardo cieco.

Si inginocchiò, affondò le mani nel terreno, fino a sentirsele pregne della linfa della terra, quindi chiuse gli occhi e con la mente e con il cuore, andò in cerca dello spirito della sua maestra... Elisabeth, so che potete sentirmi... le radici si muovono sotto terra, raggiungendo distanza infinite... l'acqua si scava la sua strada, collegando terre diverse e distanti... Elisabeth, io sono ancora qui... sento che il vostro spirito si sta affievolendo... resistete, restistete! Ho visto che le forze della Natura stanno già correndo in vostro soccorso... non andate, Elisabeth... gli uomini non avranno vittoria su di voi... stanno arrivando, stanno arrivando per salvarvi! Io veglierò con voi, il vostro spirito è il mio, la mia forza è la vostra forza... resterò a vegliare fino a quando Guisgard non vi avrà trovato, e per tutto il tempo, io vi terrò la mano!

cavaliere25 15-09-2010 17.04.56

Giustizia era stata fatta Cosimus era stato arrestato e Guisgard libero ero contento che le accuse su di lui erano cadute poi rivolgendomi a Maladesh dissi ora che farai tu? domandai se vuoi ancora il mio aiuto io ci sono e ti seguirò fino alla fine poi guardandomi in torno vidi Elisabeth e mi avvicinai lentamente e gli dissi mylady grazie per avermi curato le ferite ora che farete? dova andrete? se vorrete potete venire con noi vi riporteremo in dietro.

Guisgard 15-09-2010 19.36.10

Maladesh guardò il giovane Cavaliere25 e gli diede una pacca sulla spalla.
"Dove andremo? Che domande, ragazzo! Il mondo è pieno di fuorilegge che vedono pendere sulle loro teste taglie di tutti i tipi! Un paio di quei gaglioffi e potremmo ritirarci a vita privata!" Disse.
Si avvicinò allora al suo assistente ed aggiunse:
"Il ragazzo qui ha ormai superato alla grande l'apprendistato! E' uno dei nostri! Ora torniamo nel borgo che ho un gran bisogno di bere qualcosa che mi rinsaldi lo spirito!"
E tutti e tre saltarono sul carro, diretti a Capomagnus.

Guisgard 15-09-2010 19.45.22

Guisgard si trovò davanti quella ragazza.
La fissò per un momento, poi, stupito disse:
"Perdonate, damigella... solo ora vi riconosco... sono sempre vostro debitore per il soccorso che mi portaste."
Guardò poi l'anello e lo prese fra le mani.
"Un anello è simbolo di eternità, fedeltà e devozione..." mormorò "... ed io non ho nessuna di queste virtù... ma tale anello mi fu compagno nell'ultimo duello e non potetti ringraziare la dama che me ne fece dono..."
Detto questo, si mise al dito l'anello e ringraziò con un sorriso Empi.

cavaliere25 15-09-2010 19.51.55

Guardai Maladesh e dissi grazie di cuore mio fedele amico vi sarò sempre riconoscente ho imparato molto e ancora devo imparare da voi poi dissi si una bella bevuta ci puo stare dopo una battaglia cosi che ci a stancati e diminuito le forze brinderemo alla vittoria e al mio ingresso nel vostro gruppo ,in un momento mi venne davanti agli occhi lo spirito di elisabeth era dolce e bellissimo ma mi era parso che svanisse dovevo avvisare subito Morrigan visto che era la sua allieva, allora dissi hai miei compagni iniziate ad andare avanti io vi raggiungerò mi misi alla sua ricerca dovevo trovarla a tutti i costi e mi guardai in torno sperando di incrociare il suo volto.

elisabeth 15-09-2010 23.02.31

Ero in quella radura da un tempo indefinito...mi sentivo chiusa in quel piccolo mondo....era questa la morte ?...era questa quella bellissima donna avvolta nel suo velo nero ?.........ero sola....no non potevo essere sola....sentivo lo scorrere dell'acqua, sentivo il parlottare delle foglie mosse dal vento....il profumo della natura........il calore del sole....l'umido della luna.....un battito d'ali accarezzo il mio volto e saluto' la mia anima...." Empi......come non potrei udire la voce di una creatura di Madre terra....avete avuto pena per me, ve ne sono grata, mi sento smarrita.e' come se non riuscissi a comprendere dove sono, ma una cosa e' ben chiara nella mia mente...egli e' il cervo....ho potuto ascolatre il battito del suo cuore....ho visto il mio sangue scorrere nelle sue vene.....ho lottato con lui e per lui e lui ha fatto la sua scelta, ......Voi dite che il mio compito non e' finito......la prima regola e' il silenzio la seconda e' l'obbedienza .......siete una fata e avervi vicina e' stato un dono che forse non merito......ho provato dolore e delusione per la scelta di un uomo e questo non mi era concesso".........solo un respiro e vidi il mio anello tra le sue manine...e volar via come un sogno alle prime luci dell'alba..........seguivo ancora quell'esile creatura quando il dolore di Morrigan mi arrivo' forte....lo sentii provenire dal centro della terra.........le sue mani toccavano la terra come se cercassero il mio volto.....le sue parole erano ferite profonde che lasciavano il segno in un corpo che non mi apparteneva piu'...in un anima che stava perdendo la forza che la teneva ancora tra i vivi....mi inginocchiai accanto a lei....la presi tra le braccia e cominciai a cullarla......perche' non l'avevo fatto prima...perche' non avevo appoggiato il suo capo sul mio seno quando l'avevo sentita confusa......" Morrigan il tuo dolore mi cela ai tuoi occhi...apri il tuo cuore e ascoltami, non ho nulla da perdonarti e non c'e' colpa alcuna di cui ti sei macchiata...........conoscevo il tuo destino .......esso mi e' apparso nel momento in cui mi seguisti tra le mura del monastero........sappi che il mio amore per te.....ha il valore dell' immenso.......sii felice per me, qualsiasi cosa Madre natura abbia deciso.....Sii il corvo dai colori della notte e dal cuore di fuoco.......Ama il tuo uomo senza aspettarti nulla ..perche' quello e' l'amore che a pochi e' concesso.........un ultima cosa....c'e' un uomo un uomo che ho curato sul carro..lui ha avvertito la mia presenza....credo ti stia cercando.....come tutti gli esseri umani....non riesce a comprendere........ma ha un cuore puro.......ora sono stanca....".........le diedi un bacio sul capo....misi la mia mano nella sua.......stavo andando via.....non volevo io amavo la vita....ma sembrava che questo fosse il mio destino.......Il calore di Morrigan.....mi fece sentire avvolta da un caldo mantello.......chissa' forse era questo che succedeva quando si lasciava il mondo dei vivi...

Guisgard 16-09-2010 00.57.01

Messo l'anello, un lieve e fresco vento cominciò ad alzarsi nella foresta.
Guisgard si guardò intorno, come preso da una strana inquietudine.
Fu allora che si accorse di una piccola edicola, dentro la quale vi era un affresco consumato e sporco.
Avvicinatosi, Guisgard ne riconobbe l'immagine.
Raffigurava Amore e Psiche.
http://www.iremincedayi.com/pictures...08-100x100.jpg

elisabeth 16-09-2010 01.13.22

"Come a nozze di morte vesti la tua fanciulla ed esponila, o re, su un'alta cima brulla. Non aspettarti un genero da umana stirpe nato, ma un feroce, terribile, malvagio drago alato che volando per l'aria ogni cosa funesta e col ferro e col fuoco ogni essere molesta. Giove stesso lo teme, treman gli dei di lui, orrore ne hanno i fiumi d'Averno e i regni bui."(IV, 33) .......I fiumi d'Averno....qualcuno mi aveva preso tra le braccia portandomi via al mondo dei morti,sentii la mia mano lasciare Morrigan.....non volevo avevo bisogno di lei.......non avevo ripreso le mie forze....era un suono familiare quello che sentivo era...era il battito del cuore di Guisgard, stavo riprendendo l'enrgia necessaria.......l' anello..era al suo dito e splendeva di luce propria....Empi era riuscita a trovarlo e a quanto pare gli e lo aveva reso......Il mio corpo riprese la sua forma umana.....potevo respirare da sola.......mi ritrovai alle spalle di Guisgard......stava osservando un bellissimo affresco Amore e Psiche...ecco perche' quei versi mi avevano riempito la mente........." Guisgard.........non credevo di avere un'altra possibilita' per incontrarvi "

Guisgard 16-09-2010 01.17.16

Guisgard si voltò a quelle parole.
"Milady..." disse "... sono lieto di rivedervi... vi credevo ormai lontana, forse in Provenza, forse altrove... questo vi appartiene..." e le rese l'anello "... ora potrò salutarvi... mi sarebbe dispiaciuto andare via senza potervi dire grazie..."

elisabeth 16-09-2010 01.25.23

Il mio sguardo andava dall' anello alla faccia di Guisgard......" Provenza ?.....Altrove?......voi non ascoltate neanche le vostre viscere......mi state restituendo quest'anello come avreste restituito un mazzo di ortiche alla capra del vostro vicino di casa che ha deturpato il pascolo delle vostre pecore........."........Un sonoro ceffone depositai sul suo ignaro volto...." Prego messere..vivere nei vostri pantaloni e' stata un'esperienza rara...".....Infuriata come non mai rimisi l'anello al dito e girai i tacchi

Guisgard 16-09-2010 01.31.56

Guisgard si massaggiò la guancia ed accennò un sorriso.
"Sembra che ultimamente la mia sia diventata una faccia da schiaffi!"
Raggiunse poi Elisabeth.
"Milady..." disse "... vi restituisco l'anello con tutta la gratitudine di questo mondo... non ho nulla da offrirvi... perchè non posseggo nulla... le uniche persone per cui rappresento qualcosa vivono a Capomagnus... ma io non posso raggiungerle. Il mio destino è altrove. Ora voglio solo cercare qualche lontana e dimenticata contrada che mi permetta di trovare, se non la felicità, almeno un pò di serenità."
Le si avvicinò e la baciò sulla fronte.
"Grazie, mia Dama del Lago..." concluse "... è ora che Lancillotto parta per il suo esilio..."
E la fissò con un amaro sorriso.

elisabeth 16-09-2010 01.40.12

" Mio Dio come siete patetico e struggente..........la vita e' finita......un luogo dove riposare le vostre stanche membra.......avete pensato a prendere i voti...e coricarvi ogni notte pensando a lei ?............Se veramente mi considerate la dama del lago...sappiate Lancillotto.....che vi darei il primo premio per la stupidaggine......e vi caccerei di casa...........Pensavo che l'Amore rendeva un uomo piu' audace.....vedo invece che a voi vi ha reso un codardo......"

Guisgard 16-09-2010 01.46.08

Guisgard rise di gusto.
"Ah, milady, ammiro il vostro spirito!" Disse. "Eh, già, a quanto pare l'amore rende patetico un uomo... ma, ahimè, anche stupido! Perchè appunto come uno stupido mi son fatto raggirare... eh, sia... chi è causa del suo mal, pianga se stesso!"

elisabeth 16-09-2010 01.55.43

" Il Signore sia lodato e' la cosa piu' saggia che ho sentito dalle vostre labbra, guardatemi bene in faccia.......se vi do' una mano.....voi.....mi seguirete....perche' convinto di farlo o solo per togliervi dai piedi una vecchia rompiscatole ?......badate bene.......se la vostra risposta non sara' sincera .........farete compagnia.....ai rospi nello stagno.....e non sperate che io sia clemente......non tornereste nei vostri panni neanche con il bacio della vostra amata....."............misi le mani ai fianchi e con un sorriso mellifluo guardai il povero lancillotto......

Guisgard 16-09-2010 02.00.17

"Un rospo? Ah, ci manca solo questa..." disse sospirando Guisgard.
Poi, divertito, continuò:
"Eh, sia... volete fare la mia stessa strada? Bene, sul mio destriero c'è spazio."
Saltò giù e con un inchino aggiunse:
"Prego, mia Dama del Lago... lasciate che vi aiuti. E ditemi, di grazia, dove volete che vi accompagni?"

elisabeth 16-09-2010 02.12.40

Ero convinta che Guisgard fosse gia' un rospo senza che mi me ne prendessi il merito.......lo vidi scendere da cavallo come se tutta la scena si svolgesse a rallentatore..........incominciai ad avere caldo e il mio anello sembra diventare rovente.....Incomincia ad avere una visone, era nitida vidi il Vescovo era intento ad apporre dei sigilli su alcuni documenti...ma perche' il vescovo....Cosimus era nelle sue mani.....Avignon....dovevamo raggiungere quel posto..........il senso di ansia svani' con la visione stessa........ebbi solo un attimo di smarrimento......e il mio sguardo si poso' su Guisgard......forse Empi aveva ragione.....non era finita...." Avignon....dobbiamo raggiungere Avignon........e voi siete certo che volete cavalcare con me tra le braccia ? "

Guisgard 16-09-2010 02.21.21

"Avignone? Perchè pasare di là? Sarebbe un giro un pò lungo..."
Poi la fissò e si accorse della determinazione nel suo sguardo.
"E sia, passeremo per Avignone, come volete. Ora su, salite in sella... si, cavalcherò con voi fra le braccia... tanto non avrete nulla da temere, no? Avete detto di volervi trasformare in un rospo, quindi sarete al sicuro dal mio fascino!"
E rise forte.
E montati a cavallo, partirono verso Avignone.

elisabeth 16-09-2010 02.30.21

Si prospettava un viaggio con i fiocchi.......se solo avessi intuito perche' avessi avuto quella visione........" Saro' felicissima di viaggiare tra le braccia di Cavalier Modestia......"......era troppo tempo che non ero a stretto contatto con un uomo....e l'imbarazzo fu' tale....che mi fece muovere con la grazzia di un sacco di patate.......ero sicura che prima o poi mi sarei sentita piu' a mio agio......

Guisgard 16-09-2010 02.34.34

"Ma senti..." sussurrò Guisgard "... e comunque, milady, sappiate che non è mai dispiaciuta la mia compagnia al gentil sesso!" Disse poi a voce alta.
E spronato il cavallo, presero la via per Avignone.

elisabeth 16-09-2010 02.44.00

" C'e' sempre la prima volta Guisgard.......".....Sprono' il cavallo, e comincio' la nostra avventura.......c'era molta strada da fare...certo, usare le pietre sarebbe state molto piu' veloce e meno faticoso, e il vedere il volto di Guisgard verde per i terribli vortici, sarebbe stata una gran goduria...ma meno usavo la magia e piu' tempo avevo per ascoltare le voci della natura....non mi accorsi di essermi appoggiata a lui lasciandomi andare........speravo soltanto che conoscesse la strada......." Scusate la mia curiosita'.....ma seite sicuro di conoscere la via che ci portera' nella giusta direzione ?......"

Guisgard 16-09-2010 02.48.09

"Milady, certo che conosco la strda!" Disse Lui. "Sono stato capo della guardia vescovile ad Avignone! E comunque se la mia compagnia non vi aggrada più di tanto, potete anche evitare di sforzarvi a conversare!"

elisabeth 16-09-2010 02.53.21

Eccolo la'........" Non ho chiesto le vostre referenze....chiedevo soltanto se conoscevate la strada...tutto qui.....perche' siete cosi' acido, rilassatevi....il silenzio sarebbe una buona idea......se volete....posso evitare di rivolgervi la parola.....e ditemi nel momento in cui..mi dovesse scappare l'urgenza di scendere da cavallo...in che modo...usando i gesti naturalmente...dovrei chiedervelo.....Sua maestosita'...."


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