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"Sì, perfetto" sorridendo "Sapete, anch'io adoro cavalcare... Ah volevo dirvi una cosa. Penso sia ora che lo rimettiate in sesto, questo castello. È pieno di crepe, alcune molto grandi, in una stanotte vi si è infilato addirittura un grosso lupo e beh sapete... se entrasse nel castello... sì insomma, potrebbe essere pericoloso..." le dissi con tono vago, come chi vuol dare a intendere qualcosa, guardandola negli occhi.
Poi, con fare indifferente, mi avvicinai alla credenza, osservandone distrattamente il contenuto. "Dite, il vostro padrone ha occhi profondi e lunghi capelli scuri? Come quei misteriosi e affascinanti protagonisti dei romanzi?" chiesi con tono volutamente distaccato, cercando di leggere il titolo quasi scolorito sulla copertina di un vecchio libro. |
"Oggi gli araldi diffonderanno la notizia in tutta Monsperon" disse Ferico a Clio "e saranno aperte le iscrizioni a tutti i cavalieri della regione. In palio ci saranno terra ed un castello." Mangiando. "Ma apparire oltremodo interessata a questa faccenda della giostra. Come mai?"
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La nana guardò per qualche istante Gwen.
"Voi siete una ragazza che ama mettersi nei guai..." disse poi "... si, vi metterete nei guai prima o poi..." scosse il capo "... questo castello ha un segreto che deve restare tale... un segreto oscuro e maledetto..." |
"Interessante..." Mangiando a mia volta.
Cavalieri, Clio, al torneo possono combattere i cavalieri. Qualcosa che tu non sarai mai. Non sarei mai stata un cavaliere, e ormai non ero più una dama. Cercai di concentrarmi sulla situazione. Sorrisi appena a quelle parole del barone. "Oh beh, le armi sono la mia passione, barone, ho sempre amato i tornei, molto semplicemente..." Versandomi da bere "Inoltre credo che movimenterà la situazione e potrà esserci utile per la caccia ai briganti.." Dissi semplicemente. |
Gaynor si vestì e lasciò il palazzo, diretta di nuovo nel bosco.
Galoppo' a lungo tra la vegetazione, fino a quando cominciò ad albeggiare. Cavalco' ancora, quando ad un tratto sentì delle voci poco lontano. |
"Sentite," con tono alterato avvicinandomi "Quell'uomo ieri nel bosco era quasi sicuramente lui e qualunque sia il motivo o la maledizione, se lui e la chiave per ritrovare Emon, non mi importa niente del rest o." Dissi, diretta.
"Sapete, credo mi abbia vista, la prima volta che sono stata qui, mentre andavo via. Probabilmente ieri mi ha riconosciuta nel bosco e credo abbia architettato volontariamente il tutto. Mi ha chiesto di portargli dalla mia erboristeria dei normalissimi semi di geraneo, quando lui è un amante delle piante rare e sapeva benissimo che non sarei riuscita ad andare e tornare nel tempo da lui stabilito. Ha voluto Emon, minacciando di ucciderlo, come garanzia che sarei andata sicuramente a cercarlo e guarda caso mi ritrovo di nupvo qui. Sieteancora sicura che dovrei restarne fuori?" |
"Interessante..." disse Ferico a Clio "... in effetti questo torneo nasce anche per questo... infatti è nostra intenzione usarlo come trappola... per un ribelle in particolare..." bevendo.
In quel momento nella sala arrivò anche Dacey accompagnata dalla serva Betta. |
Sorrisi alle parole di Ferico.
Qui ti volevo! "Lasciatemi indovinare il bellimbusto che è venuto qui a fare lo sbruffone l'altra sera a cena?" Annuii "Avete avuto un'ottima idea, barone, uomini del genere sono prevedibili, verrà di certo al torneo... Immagino abbiate un piano per catturarlo, se c'è qualcosa che anche noi possiamo fare, non avete che da dirlo.." Con un deferente cenno del capo "Dopotutto nulla ci vieta di pensare che sia in combutta con i briganti del bosco.. E farli uscire allo scoperto può essere un metodo molto efficace per stanarli...". |
"Benedetta ragazza..." disse la nana a Gwen "... il padrone non ama gli ospiti nel suo castello..." scosse il capo "... su, usciamo da questa stanza e andiamo a cercare il vostro amico..."
Uscirono dalla stanza e raggiunsero la corte del maniero. Ma all'improvviso si udì il nitrito di un cavallo. "Bontà Divina!" Esclamò la nana. "È tornato il padrone! Presto, dovete nascondervi!" |
Sbuffai contrariata, prima che uscissimo.
Mentre stavamo per uscire, udimmo un nitrito. "Ma non era uscito?" esclamai allarmata, cercando un posto per nascondermi. |
"Siete sveglia..."disse compiaciuto Ferico a Clio "... infatti l'idea è proprio quella... una trappola per quel traditore di Guisgard... se tutto andrà bene allora il nostro ribelle sarà smascherato o magari, chissà, addirittura potrebbe cadere sotto i colpi di qualcuno dei cavalieri concorrenti." Con tono trionfante. "Quanto ai fuorilegge della Freccia Gigliata, il torneo ci farà capire anche che tipo di legame hanno con Guisgard." Ridendo.
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Avevo ragione, dunque, il torneo era una trappola per Guisgard.
Confidavo più in quello che nel fatto che potesse cadere ucciso in lizza. A meno che in quegli anni non si fosse rammollito ci sapeva fare. "Sono perfettamente d'accordo con voi, barone.." Annuii. |
"Si, era uscito ma ora sembra essere tornato all'improvviso..." disse allarmata la nana a Gwen "... presto, nascondetevi..." aprendo la porticina di un vestibolo laterale.
Pochi istanti dopo qualcuno entrò nella corte. |
Ci mancava solo questa!
Entrai subito in una porticina laterale indicatami dalla nana e poco dopo sentii qualcuno arrivare. Aprii dunque uno spiraglio per osservare la scena. |
E mentre Clio e Ferico discutevano del torneo, nella sala arrivò anche Fagas.
"Sento troppi propositi di vittoria." Disse il Maresciallo, dopo aver salutato con un lieve inchino il barone. "Si parla con troppa sicurezza della partecipazione di quel traditore al torneo. Ma dimenticate che quel cane non possiede più nulla. Non potrebbe neanche procurarsi armi, corazza e un degno destriero." |
Arrivò anche il maresciallo, che mi piaceva sempre meno.
"Tutte cose che si possono comprare, maresciallo... Chi vi dice che i suoi amici Capomazdesi non l'abbiano ben finanziato? O che non possa beneficiare delle rapine dei briganti?" Alzando le spalle "Dopotutto, io stessa potrei comprare una panoplia, un degno destriero, se non ce l'avessi, e spacciarmi per un cavaliere..." Con tono vagamente divertito "I soldi amici miei, smovono il mondo.." Alzando piano il bicchiere. "Piuttosto occorrerà un ottimo piano per catturarlo, questo sì..." Annuii. |
Da quello spiraglio, Gwen cercò di vedere cosa succedeva nella corte.
Vide così la nana che fu raggiunta da qualcuno, di cui però la ragazza non riusciva a vedere il viso, essendo di spalle. "Non siete più uscito a cavalcare..." disse la nana "... o siete tornato presto oggi?" "Si..." annuì l'uomo "... oggi il mio cavallo era troppo inquieto per essere cavalcato... ordinate allo stalliere che governi il mio destriero." E un udendo quella voce, Gwen subito la riconobbe. Era quella dell'uomo incontrato nel bosco con Emon. |
"Allora" disse Fagas a Clio "forse vi avevo sottovalutata. Vi facevo più bella che scaltra, ma a quanto pare mi sbagliavo. Trovo infatti che la vostra intuizione possa essere giusta. Forse davvero i briganti potrebbero giocare un ruolo importante in questa storia. Se sono in combutta con Guisgard allora lo aiuteranno senza dubbio."
"Per Belzebu'!" Esclamò il barone. "Allora bisogna subito scoprire se davvero quel traditore è legato ai briganti della Freccia Gigliata!" "Questo lo scoprirà la nostra bella mercenaria..." Fagas fissando Clio. |
"Si è un errore comune..." Con un leggero sorrisetto irriverente.
"Se anche non lo erano da prima, potrebbero indiziare ora! Dopotutto il nemico del mio nemico è mio amico, come si suol dire.." Alzando le spalle. "Naturalmente... Penseremo noi a scoprire qualcosa..." Sorrisi. Sicuramente in incognito eravamo più utili dei soldati del barone. Dovevo inventarmi qualcosa però, o sarei stata costretta a seguire Guisgard da lontano, dato che mi avrebbe riconosciuta. Sempre che fosse ancora alla Pieve. Ma a quello avrei pensato più tardi con gli altri. |
Non volevo. Nonvolevo aver ragione.
Avrei preferito essermi sbagliata, ma era proprio lì. Adesso quella donna mi avrebbe dato un bel po' di spiegazioni riguardo tutto ciò... |
"Allora" disse il barone "non sarete trattenuti oltre." A Clio ed ai suoi mercenari. "Andate dunque e cercate di guadagnarvi il lauto compenso che avete preteso per i vostri servigi."
"Una donna come voi" Fagas ad un orecchio della bionda mercenaria "avrà di sicuro degne armi per far cadere in trappola i suoi nemici..." con un velato tono lascivo. |
Gwen era sempre nascosta ad ascoltare la nana ed il suo misterioso padrone.
Poi la nana annuì ai suoi comandi ed uscì. Nella corte allora scese un vago silenzio. Sembravano essere andati tutti via. Ma ad un tratto la porta del vestibolo dietro cui si nascondeva Gwen si aprì di colpo. E la ragazza si ritrovò davanti il padrone che la fissava con i suoi profondi ed enigmatici occhi neri come la notte. |
Annuii a Ferico, alzandomi con gli altri.
"Ottimo, signore.." Dissi sorridendo. Poi mi si avvicinò il maresciallo e parlò piano ad un mio orecchio. Si avvicinò moltissimo, e la cosa mi diede fastidio. Ma faceva anche al caso mio. In un istante puntai il piccolo ma affilato pugnale la lancio che tenevo nel bracciale contro il fianco di Fagas, abbastanza perché percepisse il contatto ma in modo da non fargli male. Era un alleato dopotutto. Dovevo solo fare il classico giochino che gli uomini spesso facevano con noi, credendo di aver vinto in partenza. "Come no..." Dissi sotto voce a mia volta "Ma vi rivelerò che il segreto sta tutto nelle debolezze degli uomini, tendono ad abbassare la guardia, a sottovalutarmi..." Premendo appena col pugnale "Attento a non commettere lo stesso errore, maresciallo..." Ritirando il pugnale "Non siete mio nemico, dopotutto... Evitate di diventarlo, datemi retta..." Un lieve cenno del capo e seguii i miei uomini. |
Il Maresciallo restò a fissare con sguardo enigmatico Clio ed i suoi compagni che andavano via.
I mercenari raggiunsero così i loro alloggi. "Togliamo di mezzo quei briganti" disse Kostor agli altri "e prendiamoci il nostro denaro. Dopodiché saltiamo in sella ai nostri cavalli e lasciamo per sempre questo posto." "Non credo sia così facile..." fece Elas "... ho idea che per raccogliere qualche risultato dovremo andare a stanarli fin nella loro tana nel bosco..." "Oppure" intervenne Estea "sperare che davvero si facciano vivi al torneo..." |
Una volta soli, dovevamo discutete del piano.
"Già, anche io la vedo difficile..." Pensierosa "Magari riuscissimo a stanarli con dentro la loro tana, a quel punto non avrebbero scampo ma come possiamo trovarla? Abbiamo visto che sfidarli nel loro territorio è rischioso..." Sospirai "Molto rischioso.." Puntualizzai. Quella situazione era davvero intricata, ma avremmo trovato un modo, trovavamo sempre un modo, dopotutto. "Dobbiamo sperare che vengano allo scoperto al torneo..." Annuii "Sono nobili scacciati, no? Chi ci dice che solo Guisgard verrà al torneo? Magari lo faranno anche altri briganti, spinti dal desiderio di riabilitare il proprio nome... Ma per ora dobbiamo anche capire se le due cose sono collegate.." Guardai i miei uomini. "Ditemi che avete un'idea... Io potrei solo sapere dove andare a cercare Guisgard, ma da lì a riuscire a catturarlo o a capire se è coinvolto coi briganti ce ne vuole, dovrei seguirlo per vedere se mi porta da loro.. Ma non sarà facile, se mi vede mi riconosce e dovrò inventarmi qualcosa di convincente... Perciò se avete idee sono tutto orecchi..". |
"La prima cosa che mi viene in mente" disse Tussor a Clio "è quella di controllare e tenere d'occhio la lista dei partecipanti al torneo. Capire insomma chi sono, da dove vengono e se sono o meno conosciuti..."
"Buona idea..." annuì Elas. |
<< Si é vero, Jean é un brav'uomo... >> assentii senza dire
altro. Avrei avuto tante cose da aggiungere che avrei preferito ma Betta non avrebbe capito. Arrivai nel salone proprio quando il barone era intento a fare colazione. Come sempre c'era già uno stuolo di persone intorno a lui e potei distinguere qualche volto noto,come la donna mercenaria e il Maresciallo Fargas. Parlavano del torneo, com'era prevedibile e siccome questo argomento mi riguardava da molto vicino rimasi ad ascoltare con attenzione. In particolare il maresciallo aveva qualche dubbio sulla riuscita del piano e questo mi diede da pensare, speravo vivamente che si sbagliasse |
Calò uno strano silenzio nella corte.
Come se fossero spariti tutti. Non arrivai nemmeno a pensare di aprire la porta, che quella si spalancò davanti a me, mostrando gli occhi neri e profondi del padrone. "Sapevo che eravate voi, ieri nel bosco, sebbene la vostra servitrice cercasse di convincermi del contrario..." scuotendo leggermente la testa e uscendo dal vestibolo "Sono qui per Emon. Dov'è? Che ne avete fatto di lui?" chiesi, diretta. Se cercava di intimorirmi, sopratutto col suo sguardo, non ci sarebbe riuscito. http://t2.gstatic.com/images?q=tbn:A...yy_npnCUbI0MNj |
Un terreno e un castello? Rimasi allibita...il barone Ferico dava in dono un terreno e un castello...taccagno come era...no, mi stavano di certo prendendo in giro.
"No grazie" risposi sorridendo.."Non penso andrò a quella giostra..con tutta quella gente che vi sarà, forse avranno bisogno di me alla locanda". Mi allontanai da loro..ci stavano già provando quei soldati, era meglio tenerli alla larga, e comunque avrei fatto in modo di poterci andare..d' altronde vi era ser Alvaro, lui era un cavaliere e mi chiesi se fosse pure bravo a gareggiare in un torneo. Finii di servire, misi il pane a cuocere nel forno a legna, preparai le colazione e pulii. E finalmente si fece Alba, avevo pure guadagnato delle mance, ma dovevo andare dal frate prima di andare a dormire...chissà cosa ne pensava lui di questo strano torneo. Mi congedai dal taverniere e avvicinanomi a sua figlia e mia amica Milla le sussurrai "Chissà se potremmo andare a quel torneo..come i vecchi tempi..ho un bell' abito nel baule che conservo gelosamente". Uscii e in groppa a Cruz mi diressi verso la Pieve. Non sentivo la stanchezza, entrai nella Pieve..forse frate Roberto stava preparando la chiesa per i primi devoti oppure era nella canonica e provai a chamarlo dopo aver suonato il campanellino.."Frate Roberto...sono io Altea". |
Annuii a Tussor.
"Sì, mi sembra una buona idea... Mano mano che si faranno avanti i concorrenti li controlleremo per bene... Così da capire se ci saranno degli infiltrati... Voglio dire, non penso che Guisgard o chi per lui si presenti così come se niente fosse, magari verranno travestiti... Ottimo.. Altro?". |
Andati via i mercenari, nella sala restarono Dacey, Ferico e Fagas.
“Buongiorno, diletta berbera.” Disse il barone alla principessa dalla pelle ambrata. “Riposato bene? Prego, fate colazione con noi. Come dicevamo ai mercenari le focacce stamani sembrano più buone del solito.” Arrivò anche Jean che salutò il barone, poi il Maresciallo ed infine Dacey. E Ferico invitò il cortigiano ad unirsi a loro. “Avete saputo” il barone “di ciò che è accaduto stanotte, messere?” “Si, milord.” Annuì Jean. “Uno dei vostri molossi ucciso.” “Il migliore dei miei molossi, diamine!” Esclamò Ferico. “Forse sarebbe il caso di imporre a quei rozzi mercenari di girare sprovvisti di armi qui al castello, non credete?” “Milord, ritengo, con licenza parlando, che tale richiesta sarebbe alquanto inopportuna.” Rispose Jean. “Perchè mai?” Fissandolo il tiranno. “Perchè a giorni inizierà il torneo” spiegò il cortigiano “e molti cavalieri arriveranno per iscriversi. Ed a loro non potremo imporre di posare le armi. Converrete dunque che fra essi potrebbero celarsi ribelli intenzionati ad attentarvi.” “Per tutti i Galli nemici di Roma!” Turbato Ferico. “Non avevamo pensato ad una simile possibilità! Ve ne diamo atto, messere, siete un degno consigliere. Ma dopotutto siete ben pagato per offrirci i vostri servigi. Non ultimo il dono di potervi sposare e accoppiare con la nostra bellissima e peccaminosa odalisca.” Guardando Dacey. “Si, milord.” Con un inchino del capo il cortigiano. |
Mi sedetti in silenzio e come sempre Ferico parlava, e parlava e parlava.
Non ne potevo più del suono della sua voce ma su una cosa trovai avesse ragione, quelle focaccine erano particolarmente buone. All'arrivo di Jean mi illuminai in un sorriso. Ovviamente si parlò del triste incidente ma al barone interessava il cane e non l'uomo. Che sorpresa. << Mi dispiace per il vostro cane, di certo era un abile cacciatore ma... Il povero Svevos invece come sta?>> dovevo chiederlo, non ero senza cuore come l'uomo seduto disgraziatamente accanto a me. Poi il torneo, il grande evento in tutte le terre baronali. E Ferico che come sempre usò le sue parole in modo offensivo verso di me, e come sempre Jean che non si oppose. Iniziavo a farmene una ragione. |
L'uomo guardò per un lungo istante Gwen, per poi raggiungere la grossa tavola al centro della corte.
Riempì un bicchiere di rosolio e lo sorseggiò. “Josephine...” disse ad un tratto “... Josephine!” Un attimo dopo arrivò la nana che restò ammutolita nel vedere Gwen ormai scoperta dal suo padrone. “Josephine...” continuando a bere l'uomo “... secondo il diritto cosa posso fare una volta scoperta in casa mia una volgare ladra?” “Ecco, veramente...” balbettò la nana. “Non ti ho chiesto di balbettare, ma di riportarmi cosa dice la legge riguardo i diritti nella mia casa.” L'uomo. “Ecco...” la nana fissando Gwen “... secondo il diritto, un ladro sorpreso in casa... beh, è passabile di... insomma... potete ucciderlo o prenderlo come schiavo fino all'espiazione del reato commesso...” “Molto bene, Josephine.” Finendo il suo rosolio il padrone, per poi avvicinarsi a Gwen. “Sentito? Ora cosa dovrei fare? Uccidervi o avervi come schiava?” Alla ragazza. https://s-media-cache-ak0.pinimg.com...d70c5d00cd.jpg |
Altea tornò alla Pieve e trovò Frate Roberto intento a sistemare i ceri davanti alla statua della Vergine col Bambino.
“Venite pure, madama...” il religioso alla donna. |
“Direi di no.” Disse Elas a Clio. “Concentriamoci dunque sulle liste che gli araldi raccoglieranno, riguardo i partecipanti al torneo.”
“Bisognerà però chiedere al Maresciallo il consenso per poter accedere a quelle liste, no?” Fece Anty. |
Seguii la scena e la discussione fra i due.
Avevo anche scoperto il nome della nana, Josephine. Poi lui si avvicinò a me. "Intanto potreste rispondermi, visto che non lo avete ancora fatto" risposi io, calma. "Vorreste davvero uccidere la persona che vi ha permesso di possedere alcune fra le piante più rare che ora fanno bella mostra di sè nel vostro bel giardino?" con un leggero sorriso,ma gli occhi sempre fissi nei suoi "Sapete che la mandragola, tranne quella di rovo che voi cercaste qualche giorno fa, andrebbe raccolta di notte con l'aiuto di un grosso cane nero?" |
“Già, vi è anche quell'uomo...” disse con indifferenza il barone a quelle parole di Dacey “... beh, lui è vivo, di certo non potrà lamentarsene, a differenza del povero molosso. Vi sta molto a cuore la sua salute, milady?” Chiese alla principessa, riferendosi a Svevos.
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Entrai nella chiesa e frate Roberto stava sistemando i ceri, mi feci il segno della Croce e pregai davanti alla Vergine.
"Frate Roberto..sono appena tornata dalla taverna, ho fatto il turno di notte per guadagnare qualcosa..ho sentito parlare di un torneo da dei soldati e hanno detto in palio vi è un castello e dei terreni...ma vi sembra possibile il barone dia cosi le sue terre?" perplessa "Ah dimenticavo...ho salvato un brigante ed è nella mia rocca...si chiama Solo" abbassando la voce e avvicinandomi all' orecchio "E' uno dei Signori del Bosco, lo trovai ferito e privo di sensi poichè era braccato dalle guardie...non sgridatemi ora...volevo pure ospitare quella strana figura incappucciata di ieri, l' ho visto andare dietro la colonna e gli lasciai in un fazzoletto le indicazioni per raggiungere la mia rocca..ma non aveva bisogno di aiuto forse" alzando le spalle. |
Annuii, dopo aver ascoltato i miei uomini.
"Sì, mi sembra una buona idea..." pensierosa "Anche se credo ci vorrà un po'.. voglio dire, ora che la notizia si diffonde passeranno giorni, e noi che diavolo facciamo nel frattempo?" sbuffando appena. Poi quelle parole su Fagas, e alzai gli occhi al cielo. "Già, immagino di sì.. Vorrei poter delegare questo compito, ma credo di dover andare.." sbuffai "Quell'uomo non mi piace, non mi piace il modo in cui mi parla, il modo in cui mi guarda, alla prossima rischio seriamente come minimo di prenderlo a pugni.. perciò diciamo che Kostor e Tussor mi accompagneranno... nel caso tenetemi, che colpire il maresciallo sarebbe pessimo per gli affari..". |
<< Io... si certo, come mi sta a cuore ogni altro essere umano che ho avuto il piacere di conoscere>> dissi irritata dalla sua costante indifferenza.
<< E anche la sua povera madre, immagino quando avrà sofferto...>> |
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