Camelot, la patria della cavalleria

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Lady Gwen 09-07-2016 03.01.08

Ogni istante passato con Theris mi faceva rendere sempre più conto del motivo per cui avevo deciso di passare con lui tutta la mia vita.
"Sei tu che sei meraviglioso... E tenero..." sussurrai, per poi sorridere "Quasi un uomo da sposare" dissi scherzando e ridendo, mentre lo baciavo e mordevo piano di nuovo il suo labbro, divertita.

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Guisgard 09-07-2016 03.15.14

“Beh, diciamo che ogni buon datore di lavoro” disse sorridendo Guisgard a Vivian “deve monitorare ogni suo impiegato... e nel vostro caso deve ammettere la cosa è anche decisamente piacevole.” Facendole l'occhiolino.
Poi entrambi andarono a prepararsi.
Dopo un po' Guisgard scese nel salottino ad attendere la sua segretaria e quella arrivò pochi minuti più tardi.
Lui allora si alzò, sorrise e le si avvicinò, ammirando quell'abito meraviglioso.
“Siete straordinariamente elegante...” fissandola compiaciuto “... stasera sarò di certo l'uomo più invidiato di tutta la città... e posso rivelarvi già da adesso che non vi toglierò gli occhi di dosso per tutta la serata... professionalmente parlando, naturalmente...” con uno sguardo ed un sorriso che invece dicevano altro “... prego, andiamo...” porgendole la mano.
E trovarono ad attenderli la carrozza davanti all'ingresso.

Guisgard 09-07-2016 03.19.18

“Attenta...” disse Theris mentre Gwen si divertiva a mordergli il labbro “... non provocarmi... siamo solo al pomeriggio... poi sarà dura resisterti ed attendere stanotte...” facendole l'occhiolino e baciandola piano.

Clio 09-07-2016 03.22.33

Scesi e trovai Guisgard ad attendermi.
Poi quelle parole, quello sguardo.
Mi avvicinai di un passo e alzai gli occhi a cercare i suoi.
"Se davvero riuscirò a catturare il vostro sguardo per tutta la sera.." con un tono caldo che non avevo mai usato con lui, né ricordavo di aver mai usato prima "Allora sarò io la donna più invidiata della città..." restai a fissarlo per un istante fin troppo intenso "E la più fortunata.." sussurrai quasi, prendendo la sua mano,
per poi tornare a sorridere e annuire, seguendolo verso la carrozza.

Lady Gwen 09-07-2016 03.27.12

Risi appena, divertita, alle sue parole.
"Beh perché non rendere più piacevole l'attesa allora?" dissi sorridendo, mentre le mie labbra continuavano imperterrite a giocare sulle sue.

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Guisgard 09-07-2016 03.39.20

Guisgard sorrise e prese la mano di Vivian nella sua.
Salirono in carrozza e raggiunsero il Lungolagno, dove sorgevano i locali più eleganti della città.
Scesero ed entrarono nell'esclusivo Ariman, un ristorante di prim'ordine.
E appena dentro, riconoscendo Guisgard, i camerieri condussero lui e la bella segretaria su una terrazzina, dove era pronto un tavolo riservato con due candele ad illuminare la bassa e sognante penombra che avvolgeva quella leggetta ed alcune rose color Borgogna al centro.
I due presero posto e attorno a loro si poteva ammirare un meraviglioso scorcio della città, ormai già illuminata per l'imbrunire.
“La rosa color Borgogna” disse lui prendendo una delle rose al centro della tavola “nel linguaggio dei fiori simboleggia la bellezza... e stasera nessuna più di voi può fregiarsi di tale titolo e privilegio...” adagiandola fra i biondi capelli di Vivian.
Arrivò il cameriere e riempì i loro calici con del pregiato champagne.
“A stasera...” brindò Guisgard.
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Guisgard 09-07-2016 03.48.49

“Perchè rischierei di impazzire prima di arrivare a stanotte, tesoro...” disse Theris cercando con bramosia le labbra di Gwen, che invece giocherellavano a provocarlo.
Riuscendoci in pieno.

Lady Gwen 09-07-2016 03.53.25

Risi maliziosamente sulle sue labbra, che bramavano le mie, le quali lo provocavano, riuscendoci, in giochi senza fine, mentre il bacio diventava di nuovo profondo e forte.

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Clio 09-07-2016 03.57.49

Presi la sua mano e ci ritrovammo in un locale elegantissimo e raffinato, che subito ci mise a disposizione il tavolo migliore.
La vista era spettacolare, ma lo era anche l'atmosfera, le candele, le rose, per un momento mi sembrò di vivere in un sogno.
Ci misi un po' a realizzare che eravamo solo noi.
Una cena a lume di candela, sembrava più un appuntamento che una cena di lavoro.
Ma per quel poco che conoscevo il capo, non mi stupii.
Piuttosto mi lasciai incantare da tutto quello, che mi sembrava di vedere per la prima volta.
Magari lo era davvero, magari ci ero stata mille volte, eppure era tutto nuovo e magico.
Come magica era quella sera.
Quelle rose, quel gesto, quelle parole.
Per la prima volta restai senza fiato.
Forse ero rimasta preda anche io del suo incantesimo.
Possibile?
Sorrisi a quelle parole, accarezzando piano la rosa tra i miei capelli.
"Vi ringrazio.." sussurrai quasi, con gli occhi bassi.
Poi alzai lo sguardo su di lui.
"Fate attenzione..." con quel tono nuovo, che nemmeno sapevo di saper usare "Perché se dite così potrei finire per credervi...." con gli occhi intensi fissi nei suoi "E me ne pentirò quando direte le stesse cose a qualcun'altra.. " sospirando.
Mi guardai intorno, tutto questo era bello da togliere il fiato.
"Stasera siamo soli no?" guardandomi attorno sorridendo "Perciò... correrò il rischio.." facendogli l'occhiolino.
Così alzai a mia volta il bicchiere, e lo feci tintinnare con il suo.
"A stasera.." brindai a mia volta, senza staccare gli occhi dai suoi.

Guisgard 09-07-2016 04.00.02

Ancora un bacio, mentre l'idillio tra Gwen e Theris sembrava non voler finire mai.
Ma ad un tratto un urlo grottesco echeggiò dalla camera di zia.
Un urlo disperato e straziante, seguito da una folle risata.

Lady Gwen 09-07-2016 04.03.54

Quel momento era quanto di più bello ci potesse essere al mondo e sembrava non dovesse finire.
La zia però fece di nuovo sentire la sua voce, in tutti i sensi.
Sospirai sconsolata, col mio viso poggiato sul suo.
"Credo sia meglio chiamare il dottore..."

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Guisgard 09-07-2016 04.11.35

I bicchieri tintinnavano, con i bagliori delle candele fra le mille bollicine di champagne che salivano su, fin quasi a raggiungere il cielo limpido e divenire stelle.
E poi il profumo delle rose, le romantiche e lente note di un mandolino suonato sotto la terrazza, gli occhi sognanti e luminosi di Vivian ed il mormorio lento e quasi ritmato delle acque del lagno che scorrevano sotto i riflessi delle infinite luci della città.
“Non sapete” disse Guisgard sorseggiando il suo champagne “che bisogna sempre credere al proprio datore di lavoro?” Sorrise. “Soprattutto se è del tutto soggiogato dalla vostra bellezza, mia cara...” fissandola con i suoi occhi azzurri.

“Giurami che mi amerai per sempre...” una voce nella mente di Vivian “... giuramelo... anche se saremo lontani...”

Fu un attimo, come un eco, un suono, che si perse tra i rumori dei battelli sul Lagno e svanì.
Forse inghiottito dall'oscuro passato di Vivian.

Guisgard 09-07-2016 04.19.31

“Si...” disse Theris a Gwen “... lo faccio chiamare subito... tu, ti prego, resta qui o finirai per restare ancora impressionata dal comportamento di zia...” e andò dai domestici.
Ma ad un tratto Gwen udì la voce di zia che la chiamava.

Clio 09-07-2016 04.22.14

Era tutto perfetto, la musica, il vino, l'atmosfera.
Sembrava quasi surreale.
Arrossii a quelle parole di Guisgard.
Già, era pur sempre il mio datore di lavoro.
"Allora vi crederò.." sorridendo piano.
Poi quelle parole, quell'appellativo affettuoso allargarono quel sorriso.
Stavo per dire qualcosa, quando una voce emerse dal mio passato.
Una voce che a stento riconoscevo.
Ma che evidentemente avevo amato.
Un'ombra attraversò così i miei occhi, costringendomi ad abbassarli, distogliendo lo sguardo azzurro da quello così simile eppure così diverso che era il suo.
Come potevo amare un uomo che non ricordavo?
Era un tormento terribile.
Magari mi stava aspettando, magari mi stava cercando, e io nemmeno ricordavo il suo nome, il suo viso.
Solo un'ombra vaga nella brezza della sera.
Oppure magari era morto in quel naufragio, sempre che di questo si trattasse.
Come potevo sapere?
Non ricordi nemmeno il tuo nome che pretendi?
Sospirai, lasciando che il mio sguardo si perdesse sognante sul panorama accanto a noi, come se mi avesse catturato, nella speranza che quella bellezza assorbisse l'ombra del mio oscuro passato.
"È davvero bellissima.." mormorai, rendendomi conto di essere rimasta in silenzio per un lungo istante.

Lady Gwen 09-07-2016 04.22.58

Annuii prima che andasse via dai domestici.
Ad un certo punto, sentii la voce della donna chiamarmi.
La mia mano era sulla maniglia, indecisa se entrare o meno.
Alla fine aprii la porta ed entrai.

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Guisgard 09-07-2016 04.36.21

Vivian tornò con la mente e lo sguardo su quella terrazza sospesa tra le stelle della sera e le mille luci della città sottostante, fra le note del mandolino, il vociare della gente in strada ed il fischio dei battelli sul Lagno.
E tornò con gli occhi su Guigard che la fissava in silenzio bevendo il suo champagne.
“Per un attimo vi ho sentita lontana...” disse lui aprendo il menù “... chissà a cosa pensavate... a cosa pensate...” seguendo con lo sguardo i vari piatti elencati “... magari di ciò che avete scoperto oggi... dopotutto siamo qui per questo, no? Avanti, vi ascolto...” sorridendole.

Clio 09-07-2016 04.44.24

I miei occhi tornarono infine su di lui, e sorrisi.
"Perdonate.." mormorai "Non conoscere il mio passato mi porta a.." sospirai "Infinite domande, che non avranno mai risposta e che giungono nel momento meno opportuno..." sorridendo, con aria di scuse.
Poi accennò ai fatti.
"Giusto.." annuendo "I fatti misteriosi di oggi.." riprendendo il mio sorriso "Dunque..".
Narrai così a Guisgard tutto quello che avevo scoperto quel pomeriggio, del museo, della vittima, del modus operandi.
Riportando le conclusioni a cui ero giunta.
"In sostanza io non credo sia proprio una rapina andata male.. voglio dire, se volevano rubare qualcosa, una volta ucciso il custode potevano prenderla no? Perché mozzare la testa? Sa di ghigliottina, di esecuzione.." scuotendo la testa "No io credo che volessero proprio ucciderlo, ma servirebbe qualcuno che conoscesse quell'uomo per comprenderne il motivo, e dal motivo si potrà arrivare a pensare se sono collegati con i malviventi dell'inaugurazione.. anche se considerando il contesto e tutto sembrerebbe di sì.." annuendo "Non è stata rubata nessun opera è vero.. ma infatti era un museo non una chiesa.." alzando le spalle.

Guisgard 09-07-2016 04.44.59

Gwen si fece coraggio ed entrò.
Trovò allora la zia seduta al centro del letto che la fissava con un ghigno inquietante.
“Si...” disse annuendo “... io morirò, hanno vinto... ma li befferò... li befferò tutti...” ridendo piano con lo sguardo stravolto.

Guisgard 09-07-2016 04.49.35

Asputin fissò Nyoko inginocchiata davanti a lui.
“E sia...” annuì “... ti concederò un'altra possibilità... disegna il fantasma che si nasconde dietro il Narciso Nero.”
“Forse” intervenne Wolfetta “rinchiusa qui dentro non può avere nessuna ispirazione. Forse dovrebbe uscire dal castello... magari sarà più semplice per lei trovare spunti e slanci per dipingere...”

Lady Gwen 09-07-2016 04.51.56

Era sempre più inquietante e non avevo il coraggio di andare oltre la porta.
"Di chi parlate?" mi azzardai a chiedere.

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Guisgard 09-07-2016 04.52.33

Guisgard ascoltò con attenzione ogni parola di Vivian, sorseggiando il suo champagne e senza tradire apparentemente emozioni.
“Si, forse davvero si tratta degli stessi lestofanti...” disse infine “... dopotutto ci sono in ballo sempre opere d'arte...” guardò la ragazza e sorrise appena “... ottima supposizione...era un museo, non una chiesa o un monastero... davvero in gamba, i miei complimenti...” mostrò il calice “... beh, direi di ordinare...” e chiamò con un cenno il cameriere.

Guisgard 09-07-2016 04.55.21

“Dei tuoi amici che mi hanno aggredito...” disse con impeto la zia a Gwen “... e torneranno per finire ciò che hanno iniziato...” non sembrava più neanche lei “... ma io li befferò...” si voltò e guardò la finestra.

Lady Gwen 09-07-2016 04.59.06

I miei amici...
Mi chiedevo a cosa si riferisse.
Resa inquieta dalla sua follia e le sue parole, uscii.
Raggiunsi una zona che amavo particolarmente del palazzo.
Era una sorta di giardino d'inverno, e ci andavo spesso.
C'erano le mie piante, alcuni miei libri, strumenti per le mie preparazioni, e speravo che quel posto mi avrebbe aiutata a riflettere su tutto ciò che era successo in così pochi giorni.
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Clio 09-07-2016 05.01.15

Quello sguardo sapeva essere impenetrabile, ma la cosa non mi impressionava più di tanto. Sapevo, non si sa come, di esserne capace anche io.
Nascondere, celare.
Ma io sapevo perché, io avevo sperimentato cos'ero capace di fare.
Possibile che lui non avesse nulla da nascondere?
No, non mi convinceva, c'era qualcosa che non osavo nemmeno pensare, ma c'era.
"Peccato non ci fosse il vostro misterioso spadaccino, che ama allenarsi da solo di notte in giardino, al museo..." incontrando per un momento il suo sguardo "Magari l'avrebbe potuto salvare.." sospirai "Già, ma disgrazie come queste non si possono prevedere..".
Poi sorrisi, a quelle parole sulle mie intuizioni.
"Vi ringrazio..." con un sorriso "Insomma mi avete dato fiducia e io beh.." sorrisi piano "Spero di dimostrarvi che non era mal riposta..." arrossendo appena.
Poi propose di ordinare, e non potei che assentire.
"Sì, comincio ad avere un certo languirono, in effetti..." sorridendo.

Guisgard 09-07-2016 05.02.33

“In effetti...” disse la nonna a Gaynor “... sarebbe comunque più fruttuoso che continuare a vendere fiori... si, sarebbe un bel saltò di qualità.” Annuendo. “Ma hai sentito cosa è accaduto oggi? Ho udito dirlo dal ragazzo dei giornali...” e le raccontò ciò che era avvenuto al museo la notte prima.

Guisgard 09-07-2016 05.04.42

Gwen lasciò la camera della zia e si rifugiò nel suo angolo di giardino.
Qui restò e cercare quella tranquillità e quella lucidità che sembravano essere sparite per i tanti accadimenti di questi giorni.
Quando ad un tratto udì dei passi.

Guisgard 09-07-2016 05.14.11

“Siete ancor più bella quando arrossite...” disse con naturalezza Guisgard leggendo il menù “... quel vago pallore non solo tinge ed impreziosisce le vostre gote, ma vi fa perdere quell'aria di sicurezza, di sfrontatezza e sagacia...” fissando ora Vivian “... e vi rende un po' indifesa... in balia della sera e degli eventi... insomma, bella e arrendevole... una segretaria perfetta direi...” divertito.
Ordinarono e mangiarono.
“Dicevate del nostro spadaccino, della mia guardia del corpo...” mormorò tra il dessert e la frutta “... il suo compito è salvaguardare la Taddeus... è lì che svolge il suo compito...”

Clio 09-07-2016 05.30.14

Quelle parole ebbero l'effetto di farmi arrossire ancora di più, mio malgrado.
Indifesa, un po' in effetti mi sentivo indifesa.
Non verso pericoli esterni, verso i quali sapevo di potermi difendere.
Era altro che poteva arrivare, colpire, pensai indugiando più del dovuto sui suoi occhi che scrutavano il menù.
"Magari è così.." sussurrai quasi, seguendo il filo dei miei pensieri, per poi sorridere.
Poi quelle parole sullo spadaccino, e sorrisi.
"Sì, e l'ha fatto piuttosto bene, direi.." sorridendo, alzando lo sguardo su di lui "Immagino vi sentiate al sicuro in sua presenza.. è davvero fenomenale a proposito, e la sua arma lo è altrettanto, riusciva ad ottenere una resistenza così minima che sembrava tagliare burro al posto che cane e ossa.." sorridendo.
"Però potete stare tranquillo, per questa sera posso essere io la vostra guardia del corpo.." ridendo piano "Sono insospettabile..." alzando le mani all'altezza delle spalle sfoderando il mio miglior viso angelico, per poi ridere, spensierata.
Il dessert era davvero ottimo e io non ricordavo un momento in cui mi fossi sentita più felice.
Certo, detto da me non era forse poi molto.
Ma per me era tutto ciò che conoscevo.
"Grazie.." dissi dopo, arrossendo di nuovo, senza però riuscire ad esprimere il mio pensiero appieno, lasciai che i miei occhi brillassero nei suoi per un lungo istante "Per stasera.." mormorai infine.

Altea 09-07-2016 08.42.07

Iniziai a leggere, infuriata per le parole di Trevor..Non ricordavo Antone mi avesse affidato a lui anche perché mio marito mi riteneva intelligente ed indipendente.
Poi iniziai a leggere il diario..e quando stavo leggendo del lavoro del professor Nigros udii dei passi nella camera sopra..ma quella era la mia camera da letto ed era chiusa..qualcuno era entrato dal terrazzo? Presi una spada appesa, pian salii le scale ed aprii lentamente la porticina guardando chi fosse..Ero pronta ad uccidere..chi aveva osato tanto.

Dacey Starklan 09-07-2016 09.16.51

Lasciato il Palazzo e il suo eccentrico proprietario dissi a Ottan.

" Cosa ne penso? Quel uomo é un donnaiolo di prima categoria, troppo mieloso per i miei gusti ma deve avere anche cervello per aver messo in piedi una grande industria come la Taddeus per cui diciamo che per ora gli lascio ancora il beneficio del dubbio" camminando verso la città.

" Voi invece? Soddisfatto delle risposte date alla conferenza stampa? Scriverete un articolo ora?>>

Nyoko 09-07-2016 10.55.13

Asputin mi diede un'altra possibilità. Non alzai mai lo sguardo verso di lui. Sul pavimento le mie lacrime cadevano come gocce di pioggia, Filax rugiva ad Asputin, tentando di proteggermi. Ero sola apparte lui. Ma intervenne Wolfetta e tutto sembrò calmarsi... forse aveva ragione lei... forse avevo solo bisogno di uscire da quel posto infernale...

Lady Gwen 09-07-2016 12.35.05

Speravo davvero di trovare un po' di pace in quel mio angolo di ristoro.
Era passato un bel po' di tempo da quando ero arrivata ed ero intententa a riporre delle erbe, quando udii dei passi e mi voltai.

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Guisgard 11-07-2016 01.31.31

“In effetti è moto abile come spadaccino...” disse Guisgard sfogliando il menù e riferendosi al Narciso Nero “... ma dopotutto l'ho assoldato per questo...” alzando lo sguardo su Vivian “... voi come guardia del corpo? Eh, attenta a non tentarmi con quel vostro visino angelico, poiché affiderei senza indugio alcuno il mio corpo alle vostre cure...” sorridendo maliziosamente, per poi richiudere il menù “... credo che assaggerò l'aragosta stasera, insaporita con salsa rosa e accompagnata da un trionfo di verdure... naturalmente il tutto innaffiato da uno champagne d'annata... voi?”

Guisgard 11-07-2016 01.33.45

Gwen aveva udito dei passi pesanti, di qualcuno dotato di grossa stazza.
Si voltò ma non vide nessuno.
Solo dopo qualche istante da un cespuglio udì un pigro miagolio.
Un attimo dopo saltò fuori Zolà che subito corse fra le sue braccia.

Lady Gwen 11-07-2016 01.38.35

Non c'era nessuno.
Eppure avevo udito dei passi pesanti, inconfondibili.
All'improvviso, invece Zolà saltò fuori e poi nelle mie braccia.
"Ehi, sei tu" dissi, sorridendo e accarezzandolo, per poi tornare ad occuparmi delle erbe.
Probabilmente avevo solo sentito un rumore di sfuggita e avevo frainteso.

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Clio 11-07-2016 01.40.53

Dapprima risi alle sue parole, risata che divenne, per un breve istante, un sorrisetto malizioso, che svanì subito.
Tornai a concentrarmi sul menù, decidendo cosa mangiare.
O forse tenevo gli occhi e la mente sul menù per non ascoltare i pensieri impertinenti che facevano capolino da chissà dove.
Alzai infine il viso verso il cameriere.
"Per me il Gran Misto di cruditè di mare e un'insalata verde, per favore.." Decisi infine "Direi che lo Champagne va più che bene anche per me.." Sorridendo.

Guisgard 11-07-2016 01.52.46

Zolà si accoccolò tra le accoglienti braccia di Gwen.
Ma quel momento fu subito interrotto dalle grida disperate delle domestiche che venivano dal palazzo.

Lady Gwen 11-07-2016 01.58.15

Continuai tranquillamente a fare ciò che stavo facendo, con Zolà fra le mie braccia, quando sentii le urla delle domestiche provenire dal palazzo e corsi subito a vedere cosa fosse successo.

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Guisgard 11-07-2016 02.01.16

Tre camerieri arrivarono e servirono quanto ordinato dai due, il tutto accompagnato da una bottiglia ghiacciata di champagne.
“A stasera...” disse Guisgard brindando e fissando Vivian “... alla vostra bellezza e che presto possiate ricordare il vostro nome e la vostra vita... e se ciò non dovesse accadere, allora brindiamo alla vostra nuova vita...” fissandola con i suoi occhi che il bagliore delle candele rendeva di un azzurro più intenso del solito “... che possa essere bella come lo siete voi stasera...” sorridendo piano, per poi sorseggiare lo champagne.
Arrivò allora uno dei tanti violinisti che vagavano per i locali e per i tavoli, in cerca di innamorati a cui suonare note in cambio di qualche moneta.
“Signore...” il violinista “... posso suonare per voi e per la vostra bella fidanzata?”
“Qualche nota che renda speciale questa sera, amico mio...” annuì Guisgard.
E quello cominciò a suonare...

https://www.youtube.com/watch?v=Wtx6o7o3-W0

Guisgard 11-07-2016 02.09.29

Quelle grida.
Gwen corse verso il palazzo, accorgendosi che le urla provenivano dalla camera di zia.
La raggiunse e trovò davanti alla porta della stanza due cameriere in lacrime, una delle quali col volto segnato dallo spavento.
“E' terribile, damigella...” disse una delle cameriere a Gwen.


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