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"No!" esclamai, sgranando gli occhi, per poi arrossire appena.
"Mi fa piacere essere trattata come una ragazza normale..." guardandolo con un sorriso è uno sguardo speranzoso. Eppure quelle sue parole continuavano a rimbombarmi nella mente. La bella ragazza che sembri... Ora non lo ero più ai suoi occhi, quindi. Che ti aspettavi? Sospirai, senza che mi vedesse. Quel pensiero mi rendeva incredibilmente triste, anche se non capivo bene perché. Poi parlammo con Iasevol, e non sapevo bene che pensare. "Non so molto di quell'auto.." dissi "Solo che era nera e di grossa cilindrata.." dissi, mentre Guisgard si allontanò un momento per guardare il suo cellulare. |
L'uomo mascherato entrò poco dopo che Mikyro ebbe richiuso la porta, senza nemmeno bussare.
"La buona educazione vorrebbe che si bussi, prima di entrare in una stanza... ad ogni modo il cibo era buonissimo, ti ringrazio. In quanto all'essere a mio agio, mi spiace deluderti, ma non potrei mai esserlo fintanto che una banda di malviventi mi tiene prigioniera... forse più rilassata si, ma del resto è più saggio fare buon viso a cattivo gioco piuttosto che piangere e sbraitare. Oddio, se piangere e sbraitare servisse a qualcosa penso arriverei a farmi mancare la voce, ma con te non servirebbe... la crudeltà non conosce compassione..." Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
“Però...” disse Elv avvicinandosi all'auto nera “... che bell'auto... ha qualcosa di accattivante...” accarezzando la carrozzeria lucidissima “... deve trattarsi del nuovo modello tanto pubblicizzato alla tv ed in Rete...” guardandola “... non ti piacerebbe farci un giro?” Rivolto poi a Gwen. “Dì la verità...” sorridendole.
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Sospirai silenziosamente, mentre lui sembrava non ascoltarmi.
"Se fosse la macchina che penso che sia, no..." raggiungendolo e prendendo la sua mano "Dai, ora andiamo a riprenderci la tua moto." Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
“Mmm, cercheremo di indagare...” disse pensieroso Iasevol a quelle parole di Clio “... di certo qualcosa sta accadendo...”
“Credi sia di nostra competenza?” Chiese Menya. “Forse...” annuì il brillante scienziato “... è possibile...” fissò di nuovo la ragazza bionda “... e di lui cosa ci dici?” Indicando Guisgard. Il pilota si era allontanato di qualche passo da loro per controllare il suo cellulare. Intanto a casa di Altea era giunta la sua manager. Jakie annuì ed Altea andò a preparasi, come come Carlotta dopo essersi presentata alla manager. Dopo un po' uscirono di casa, fermandosi poi ad una caffetteria ed ordinando la colazione. Ad un tratto il cellulare di Altea suonò per un sms che così diceva: “Pensavo ti fossi ormai sposata, magari con un dirigente di qualche scuderia automobilistica... possibile tu sia sempre nei guai? Addirittura finire a battere in strada? Beh, non è mica una cattiva idea... (faccina che ride)” Era di Guisgard. http://ste.india.com/sites/default/f...307812-smt.jpg |
L'uomo mascherato si avvicinò al letto e dai suoi occhi azzurri, unica parte del viso scoperta, Gaynor notò uno sguardo divertito.
“Bussare...” disse lui “... e perchè mai? Ti ho già vista nuda... e per un bel po'...” vicinissimo al suo viso “... al punto che se fossi un pittore potrei ritrarti senza neanche aver bisogno di guardare... le tue nudità non passano certo inosservate.” Sfiorandole i capelli con le dita. “Crudele dici? Se lo fossi avrei abusato di te, no? E magari ti sarebbe anche piaciuto, non credi?” |
Quando fummo pronte io e Carlotta salimmo sulla Ferrari e Jakie nella sua auto e andammo a fare colazione in una caffetteria.
Ad un tratto il cellulare suonò e riconobbi il suono del sms. Presi il cellulare in mano e lessi...e il mio volto si illuminò. "Noto la spiritosaggine non ti è passata...se non ricordi bene io mi ero fidanzata con un ragazzo normale...detesto i ricconi...non vorrei sposare uno come mio padre. Sono libera sentimentalmente, se ti interessa...comunque si...mi sono messa nei guai ma stavolta non per causa mia..non so che aveva combinato Joshua..ti prego aiutami, non sto scherzando e sai in quel mondo non scherzano affatto..se non ti da fastidio ci possiamo vedere...se non hai da fare con le tue innumerevoli fan. (faccino)". Posai il cellulare e abbassai la suoneria.."Scusate...degli sms di un amico..non vi disturba vero? Quindi pure la nostra Carlotta è stata ingaggiata..cosa ti hanno detto al telefono a proposito?" guardando il cellulare col cuore che batteva. |
Annuii a quelle parole di Iasevol.
Indagare era l'unica cosa da fare. Poi quella domanda su Guisgard. Mi voltai verso di lui, che si era allontanato, per poi tornare a guardare Iasevol. "È qui, no?" Sorridendo "Non è stato facile convincerlo, ma credo che possa davvero essere la persona che cerchiamo... ha guidato l'auto come non ho visto fare a nessuno.. credo che in pista potrebbe fare grandi cose.." sorridendo "Mettiamolo alla prova..." annuendo. "Per il resto..." lanciando un'altra fugace occhiata a Guisgard "Mi fido di lui..". |
La tensione tra noi era palpabile, con lui vicinissimo al mio viso mentre parlava del mio corpo nudo.
"Se non avessi paura di finire male, ti avrei mollato un sonoro ceffone... solo un balordo potrebbe pensare che ad una donna possa piacere una violenza... evidentemente tu questo sei, un balordo senza nome, che nasconde la propria vigliaccheria dietro una maschera..." Appena finito di parlare, incrociai le braccia all'altezza del seno in segno di difesa. Avevo il sentore di essermi spinta un po' troppo in là con le parole... Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
“Che auto...” disse Elv fissando Gwen “... che auto dici? Di quale parli? Questa è il nuovo modello prodotto dalla Compagnia Cibernetica Ateon...” indicando l'auto nera “... e vederla da vicino è incredibile...”
“Si, è davvero meravigliosa.” Ad un tratto una voce. “Leggo nei vostri occhi la voglia matta di provarla, vero?” Era Holb. |
“Beh, è una bella idea...” disse Ren a Nyoko “... ed io? Volevo far coppia con te... se tu indossi un kimono, io poi cosa metterò per essere in coppia con te? Non avrai per caso un abito da samurai?” Divertito.
“Si, con tanto di spada!” Ridendo Syro. “Si chiama Katana.” Sorridendo Ren. “Eh?” Syro. “La spada dei samurai...” ribadì Ren “... si chiama katana.” |
Dacey prese il cellulare e rispose.
“Ehi, sono io...” disse Simon dall'altra parte del telefonino “... scusami... spero di non essere inopportuno... volevo solo sapere come stavi...” |
Risi alle loro parole e arrossì all'affermazione di Ren.
"Beh... Non ce l'ho un abito da samurai. Ma tu non hai portato il tuo kimono? Comunque va bene. Hai idee per fare a coppia?" dissi sorridendogli. Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
Ma va?
Forse ci arrivavo anche da sola... pensai sarcasticamente. Intanto io avevo sempre il sentore che non avremmo dovuto sostare lì oltremodo e saremmo dovuti andare via, non solo per cercare la moto. Improvvisamente arrivò Holb ed io guardai male Elv. Non se ne parlava. Assolutamente no. Non sarei mai salita su quell'auto, e nemmeno lui. Sarei riuscita a smuoverlo da lì. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
" Tu!" con la voce che tremava dalla rabbia.
" Non osare mai più rivolgermi anche solo la parola! Dimenticati di me, cancella il mio numero e sparisci dalla mia vita! Non so come ti sei permesso di fare quello che hai fatto al ristorante ma sei andato oltre ogni limite. E indovina un po'? Un collega di mio marito era in quel dannatissimo ristorante quindi ora il mio matrimonio è... non lo so forse è finito. Tutto a causa tua. Quindi per favore va al diavolo Simon!" Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
“Mi hanno detto che il provino era andato bene e che dovevo presentarmi stamani alla sede della Società Cibernetica Ateon.” Disse Carlotta.
“Perchè ti stupisce tanto?” Jakie ad Altea. “Magari a loro occorrono più modelle, non so.” Di nuovo il cellulare di Altea suonò per un nuovo sms di Guisgard, che così diceva: “Toglierti dai guai ed evitare così di vederti in minigonna sulle strade? Guarda che quelle come te sono ricercate dai clienti notturni (faccina che ride)... ok... ma cosa vuoi che faccia? Correre con te in una di quelle gare clandestine? E' parecchio che non gareggio e magari non sono più bravo come una volta... e poi la storia di tuo fratello avrebbe dovuto insegnarti a stare lontana da certi giri...” |
Guisgard rimise in tasca il cellulare e tornò da Clio, Iasevol e Menya.
“Allora...” disse lo scienziato al pilota “... cosa ci dice dell'auto? Cosa ne pensa?” “Che auto simili, prima di oggi, le avevo viste da piccolo nei cartoni animati e nei telefilm...” ridendo Guisgard “... quindi immagino non serva per gareggiare e battere record...” “Infatti.” Iasevol. “A questo punto mi chiedo...” mormorò lui “... vi occorre più un pilota, o una sorta di astronauta?” Sarcastico. |
Mi scappò un lieve sorriso nel vederlo tornare.
Poi quella domanda di Iasevol e mi voltai verso Guisgard curiosa di sentire la sua risposta. E quello che disse mi fece sospirare di sollievo. Ma dopotutto era lì, con noi, quindi era ovvio che avesse visto qualcosa di speciale in quell'auto. Poi nascosi un risolino divertito a quella batutta sull'astronauta. Attesi così che Iasevol gli spiegasse cosa volevamo da lui molto meglio di come avrei potuto fare io. |
"Si hai ragione...ma abbiamo sentito delle ragazze che dissero era difficile essere ingaggiate, comunque per me non è un problema..anzi sono felice Carlotta abbia una buona possibilità..io l' ho pure avuta con la società di cosmetici. Però...a me quella Società mi turba, parlo della Ateon..stiamo attente"..il cellulare trillò di nuovo.
Risposi sospirando perchè in realtà le ultime parole di Guisgard erano vere.. "Dovresti farmi da copilota..guido io..cosa dovrei fare? Sono stata minacciata e non so nemmeno chi siano queste persone..magari ci presentiamo e vediamo che ne esce, dovrebbe essere domani, ieri sera mi hanno detto tra due giorni ma devono farmi sapere..davvero non puoi guidare? Mi hanno detto dell' incidente..non ho parole, ma nella tua scuderia e in quella di mio padre non mi hanno voluto dire nulla di te...se vuoi puoi venire a parlare di persona, così vedi la minigonna che indosso se ti piacciono tanto..non è uno scherzo sai?(faccino con occhiolino)". Rimisi il cellulare sul tavolino e aggiunsi.."Hanno detto pure a me la stessa cosa comunque...nulla di più". https://s-media-cache-ak0.pinimg.com...cd1ec316ef.jpg |
L'uomo mascherato rise.
“Credi” disse guardando Gaynor “che coprendoti così tu possa essere al sicuro?” Vicinissimo a lei. “Se volessi prenderti con la forza l'avrei già fatto, no?” Fissandola con i suoi carismatici occhi azzurri, che sembravano capaci di mutare il proprio colore, quasi rispecchiassero i suoi enigmatici stati d'animo. “Anche se...” divertito “... credo tu abbia bisogno di un vero uomo... di essere presa a lungo...” sfiorandole il viso con delicatezza “... magari fino a perdere i sensi per il troppo piacere...” ritrasse la mano “... ora smetti di coprirti... non sono un vigliacco che abusa delle donne... non mi eccita la violenza su una ragazza.” Allontanandosi e raggiungendo un piccolo mobiletto, da cui tirò fuori una pregiata e vecchia bottiglia di vino. “Vuoi brindare con me?” Rivolto a lei. |
“Beh, possiamo scendere in quel negozio di costumi...” disse Ren a Nyoko “... oppure andare a casa tua e vedere se tuo nonno ha qualche kimono da prestarmi... cosa preferisci?” Fissandola.
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L'idea di travestirmi mi piaceva. Non avevo mai fatto una festa in maschera, nonostante mi piacessero molto.
"Beh... Andiamo a vedere in quel negozio. Magari c'è qualche abito carino, meglio di un kimono" dissi sorridendogli. Mi piaceva, più dell'idea della festa in costume, l'idea di aver fatto coppia con lui. "Vogliamo andare ora?" dissi stringendo la tracolla con entusiasmo. Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
“Ascolta...” disse Simon a Dacey, parlando al cellulare “... io non avevo alcuna intenzione di farti problemi... lo so, probabilmente ho sbagliato... lo confesso, mi piaci... mi piaci molto... da morire... ma non ti farei mai nulla di male... so di non poterti avere, ma mai vorrei saperti infelice... ti prego, sull'amore che ho per te... dammi la possibilità di rimediare... farei di tutto per aiutarti... vuoi che parli con tuo marito? Non mi importa se magari mi prenderà a pugni, voglio dirgli la verità... e cioè che tu sei la migliore e più fedeli delle mogli... ti prego, Dacey...”
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Le parole dell'uomo mascherato mi sorpresero. Mi sarei aspettata una reazione più violenta a quell'offesa che gli avevo mosso, ed invece eccolo lì che mi accarezzava dolcemente il viso. Le emozioni che provavo in quel momento erano contrastanti. Da un lato, c'era la voglia matta di scappare e tornare alla quiete domestica della mia casa, nelle braccia morbide delle mie bimbe. Dall'altro, c'era il fascino che subivo da parte del mio carceriere, un fascino strano, tenebroso, sensuale. Che stessi cominciando a soffrire della sindrome di Stoccolma? Quell'uomo era un vero e proprio enigma...
"Brindare? E a cosa?" Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
" Davvero? Perché a me invece sembra che tu l'abbia fatto apposta. E si che hai sbagliato, togli quel probabilmente. E indovina un po' ora sono infelice per causa tua, ben fatto! Magari, credo che il pugno in faccia sarebbe il minimo... senti credo che tu abbia già fatto abbastanza danni senza che ti metta pure a parlare con Tardes." Scuotendo la testa mentre parlavo.
" É una questione che dobbiamo risolvere noi due senza avere te in mezzo." Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
“Davvero...” disse quasi con incertezza Elv, fissando poi la luccicante carrozzeria di quella macchina “... davvero possiamo provarla? O c'è il trucco dietro?”
“Nessun trucco.” Ridendo Holb. “E' molto più semplice... si chiama pubblicità, l'anima del commercio. Provatela su.” “Così, permettete ai primi arrivati di salire su quest'auto?” Pensieroso Elv, anche se appariva palesemente attratto da quell'auto. “Costerà tanto, un occhio della testa...” “Un quarto di milione.” Precisò Holb. “Su, salite. Siete giovani e belli. Cosa c'è di più bello che sfrecciare su un'auto simile? E' come essere liberi.” “Sentito, piccola?” Elv a Gwen. “Dai, prima che ci ripensino!” |
Tutta quella situazione mi appariva sospetta.
Paradossalmente anche Elv, che mi era sembrato così entusiasta, appariva ora dubbioso. Il mio sguardo vagò da Elv alla macchina, ad Holb, tutto più volte e in ordine sparso. Ero molto incerta, molto. Abbassai lo sguardo e annuii piano. Volevo accontentarlo, ma non potevo fingere di essere entusiasta. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
“Allora ci segua.” Disse Iasevol. “E' un onore per noi tutti averla in squadra.” Sorridendo a Guisgard. “Anzi, vista l'età potresti essere mio figlio... posso darti del tu?”
“Prego, non mi formalizzo.” Il pilota, che sentì il suo cellulare suonare ancora. “Facciamo così... io devo sbrigare una certa faccenda... la devo ad un vecchio amico... tornerò io qui da voi, ok?” Guardando poi Clio. “Si, certo.” Annuì Iasevol. “Bene, a presto allora.” Guisgard a loro, per poi andare via. Uscì dal centro e lesse l'sms di Altea, rispondendo poi così: “Ecco perchè finisci sempre nei guai... dovresti coprirti le gambe, non scoprirle... io adesso sono libero e se lo sei anche tu incontriamoci davanti allo stadio fra una mezz'ora.” Ed Altea ricevette il messaggio. |
Ren annuì a Nyoko ed insieme lasciarono la facoltà, per raggiungere il negozio dei costumi.
Si trovava in un vicoletto laterale. Entrarono e videro un ometto occhialuto dietro un bancone, sommerso da stoffe di ogni tipo, gessetti, forbici varie e ditali di ogni forma e dimensione. “Salve, ragazzi.” Disse ai due giovani. “In cosa posso aiutarvi?” |
Segui Ren fuori l'università per arrivare poi al negozio. Il commesso gentilmente ci chiese cosa ci servisse.
"Salve. Volevamo vedere per dei costumi per una festa" dissi io sorridente. Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
Stavamo pagando la colazione quando il cellulare trillò e lessi l' sms del Falco e guardai Carlotta e Jakie sospirando...e ora? Non potevo lasciarmi la occasione di vederlo..cosa era fondamentale..certo il lavoro, ma ora ne andava della mia vita e di questa situazione difficile.."Scusate...io ho un affare da concludere importante e devo incontrare una persona tra mezz'ora..più importante del lavoro..inventatevi qualcosa...dite ho la febbre e mi presenterò appena possibile..scusatemi, Jakie fai in modo Carlotta sia presa..se non mi volessero più ho sempre altre possibilità" baciai Jakie sulla guancia con amicizia.
Risposi al sms.."D' accordo...vediamoci lì tra mezz' ora...la mia Ferrari sfreccerà veloce ma non da farmi portare in commissariato..a buon intenditore poche parole (faccino sorridente)...vedere ma non toccare". Salutai le due amiche e salii nella Ferrari gialla e mi diressi a velocità forte, ma non oltre il limite, allo stadio. |
“Alla cosa più naturale...” disse lui a Gaynor “... alla cosa più evidente... alla tua bellezza...” stappando la bottiglia e versando il vino in due bicchieri “... non sei d'accordo?” Alzando il calice, per poi sorseggiare il vino. “Vedi quella porta bianca?” Indicandola. “Da ad un bellissimo bagno... lì potrai lavarti quando vuoi e se ti va farò portare altri abiti... a mia scelta però.” Fissandola con i suoi occhi azzurri ed indefiniti.
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Scena IV: Uomini e macchine senza Dio
“Certi fenomeni non bastano a far comprendere se sono opera di Dio o di Satana, a far capire se chi li compie è un carismatico o un mago.” (Don Gabriele Amorth, Nuovi racconti di un esorcista) “Su, salite a bordo...” disse Holb ai due ragazzi “... i giovani oggi sono così poco istintivi?” Ridendo. “Come fate a sapere che non fileremo via appena usciti da qui?” Fissandolo Elv. “L'auto è collegata alle nostre centraline da un antifurto satellitare.” Spiegò candidamente Holb. “Su, forza. Un bel giretto. Io vi aspetterò qui.” Elv guardò Gwen accanto a lui, poi l'auto ed infine di nuovo la ragazza. “Si!” Esclamò. Così con Gwen salirono sulla macchina e partirono. In un attimo l'auto uscì da quel parcheggio, ritrovandosi a sfrecciare per le strade di Capomazda City. “Un po' di musica?” Divertito Elv a Gwen. Ed accese lo stereo. “Benvenuti, piccini...” la voce della speaker alla radio “... che voi siate euforici o malinconici, soli o in compagnia, buoni o cattivi, bianchi o neri ecco per tutti voi una canzone da ascoltare...” https://pbs.twimg.com/media/CrvzvGeWgAEkQEh.jpg https://www.youtube.com/watch?v=fcI9Ee5KKdw |
"Brindare alla mia bellezza?" Guardai l'uomo mascherato come si guarda un pazzo... no, non era possibile che stesse succedendo proprio a me una cosa del genere... "E sia, brindiamo alla mia bellezza..." risposi prendendo il bicchiere ed assaggiando l'ottimo vino "brindiamo a ciò per cui sono finita rinchiusa qui dentro..." aggiunsi con una nota amara.
Con lo sguardo seguii la sua mano che indicava la porta bianca. "Te ne sarei grata davvero, qualsiasi abito tu scelga sarà meglio di questo velo... posso chiederti di toglierti sempre la maschera quando sei qui? Mi inquieta non poco... e poi, proprio non vuoi dirmi il tuo nome?" Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
“Ah, si...” disse l'ometto del negozio a Nyoko “... si, per la festa studentesca.” Annuì. “Sono giorni che ragazzi e ragazze della facoltà vengono qui a scegliere costumi e maschere. Beh, bisognerà vedere cosa è rimasto... voi avete qualche preferenza?”
“Ci piacerebbe vestirci da coppia.” Spiegò Ren. “Ah, bene bene.” Sorridendo l'ometto. “Andiamo allora a vedere cosa è rimasto nel retro... prego, venire con me...” “C'è qualche coppia celebre di cui vi piacerebbe seguire le orme, ragazzi?” Domandò l'ometto. |
Sospirai e salii in macchina.
Dopo poco sfrecciavamo già per le strade di Capomazda e nonostante la musica, non riuscivo ad essere tranquilla. Avevo una strana sensazione, non sapevo perché, ma cercai di rilassarmi guardando il panorama fuori e poggiando la mia mano su quella di Elv, che stava sul cambio dell'auto. http://uploads.tapatalk-cdn.com/2016...5c089ff3b2.jpg Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Ascoltai l'ometto gentile che ci chiese quale coppia pensavamo di fare. Sinceramente non ci avevo ancora pensato. Guardai Ren curiosa e chiesi "hai qualche idea?" gentilmente.
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“Ehi, aspetta...” disse sorpresa Carlotta ad Altea “... e ci molli così?”
“Tu mi hai fatta venire ed ora sparisci?” Stupita Jakie. “Ma di che affare si tratta? E' così importante?” Ma Altea senza sentire ragioni scappò via con la sua Ferrari. “Ci ha lasciate pure a piedi...” mormorò seccata Carlotta. Intanto Altea era diretta allo stadio. Il mitico Campo Far, il leggendario stadio di Capomazda City, dove giocava l'Aristois, la squadra più importante del paese. La ragazza arrivò là ed attese l'arrivo di Guisgard. |
Arrivai allo stadio scuotendo il capo e mentre aspettavo Guisgard chiamai Jakie.."Jakie..mi sembra tu hai la tua auto, tranquilizza Carlotta che la porterai a casa tu..scusami..è un affare serio..non sono ad un appuntamento sciocco..ti sembro persona da lasciare tutto così? Ma non posso parlartene...se vuoi solo fare la manager a Carlotta per me va bene, beh stai prendendo un bel pò di soldi pure tu con quella foto nella strada, il mio viso e il mio corpo..ciao e scusami" chiusi la chiamata...già..alla fine a lei importava solo il mio corpo da esporre, non si era preoccupata del motivo per cui ero dovuta andare via...e io non volevo solo essere un oggetto da esporre.
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Senza farselo ripetere, l'uomo mascherato si tolse la maschera, mostrando ancora una volta il suo bel volto a Gaynor.
“Se basta così poco per accontentarti, ecco fatto.” Disse. “Il mio nome? Che importanza può avere per te? Un nome vale l'altro, no? O forse per te ci sono nomi particolari? Magari quello di un tuo passato innamorato? Tutti nella vita abbiamo un Amore passato, mai sbocciato del tutto... per i più sfortunati è il Grande Amore, per gli altri solo un'infatuazione di poco conto...” con tono malinconico che non sfuggì a Gaynor “... puoi lavarti anche ora...” fissandola “... questo velo non ti piace?” Guardandola tutta. “In effetti è malridotto... si, farò portare un altro abito... sempre degno della tua bellezza naturalmente... mi piace guardarti.” Premendo il pulsante e far giungere un attimo dopo Mikyro. http://www.cameralook.it/web/wp-cont...2015/11/16.jpg |
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