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"Sta tranquilla..." disse Elv prendendo la mano di Gwen nella sua "... ti riporterò a casa tua... e ritroverai i tuoi cari... fidati, conosco ogni rotta e sorvolo il deserto come se fosse casa mia." Facendole l'occhiolino. "Ora finisci il tuo pranzo e dopo andremo a vedere a che punto sono i lavori del mio vascello."
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Guardai la sua mano che prese la mia e poi guardai lui.
Sì, credevo nel fatto che fosse sincero e veramente intenzionato ad aiutarmi, ma quanto avrebbe potuto farlo, sul piano pratico? E nemmeno per colpa sua. Sorrisi appena al suo occhiolino, ritrovando quella tenerezza che a volte decideva di far emergere. Continuai silenziosamente a mangiare, in attesa di andare. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Terminarono di mangiare, poi Elv pagò e con Elv uscirono dalla locanda, raggiungendo il cantiere del vascello, posto sul lato destro del molo.
La nave era grande, con boccaporti per cannoni su entrambe le fiancate, 2 ponti sulla stiva, un castello di poppa articolato su un ponte secondario ed un piano interno, 3 alberi per le vele ed un cannone principale sulla prua. "Ehi..." disse Elv ad uno dei suoi uomini impegnati nei lavori "... a che punto siamo?" "Capitano, domani potremo ripartire!" Rispose quello. |
Lasciammo la locanda e ci dirigemmo al molo in cui era ormeggiata la nave.
Era uno scenario diverso, a cui non ero minimamente abituata, ma mi affascinava, sicuramente. Vedemmo gli uomini lavorare all'imbarcazione ed uno di loro disse che saremmo già potuto ripartire all'indomani. "È certamente un bellissimo vascello" ammisi "O ormai manca davvero poco..." Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Si, il Plus è il miglior vascello di questi cieli." Disse con orgoglio Elv a Gwen. "Vedrai che spettacolo una volta in volo." Facendole l'occhiolino. "Se vuoi riposare puoi salire a bordo... ti darò una cabina e così dormirai un pò... vuoi?"
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Sorrisi al suo orgoglio così genuino e spontaneo.
Era giusto che ne andasse fiero, era il suo e mi sarei stupita del contrario. Rimasi poi molto sorpresa dalla sua offerta. "Ti ringrazio, è molto gentile da parte tua" accettai, sorridendo ancora sorpresa. Era strano trovarsi nella posizione di dover praticamente ricominciare dall'inizio, io e lui, ma era anche bello e sorprendente, come avevo pensato poco prima a casa del visconte, il pensiero di essere di nuovo noi due, anche in un altro tempo, sempre qui, sempre insieme.https://uploads.tapatalk-cdn.com/202...140bb32bcb.jpg Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Annuii"Ho avuto la stessa sensazione, meglio andare ora, domani tutto sarà più chiaro ma non dobbiamo farci vedere.. Cometa Nera... Devo chiamarti così vero? ".
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Elv sorrise a Gwen e la portò a bordo del Plus, fino al castello a poppa, dove le mostrò il suo alloggio.
"Ecco, questa è la tua cabina..." disse "... la mia è quella dopo, quindi se ti occorre qualcosa potrai chiamarmi. Qui riposerai tranquilla, gli alloggi dell'equipaggio sono lontani e nessuno di disturberà. Inoltre la finestra è a tribordo, quindi i venti mattutini non batteranno sui tuoi vetri." Guardando la ragazza. "Ora riposati, più tardi ti farò portare qualcosa di caldo da bere." Il fuorilegge annuì ad Altea e i 2 lasciarono quel posto, con quei giovani apatici che tornarono a dormire. Ormai albeggiava e quella decadente città si liberava dalle ombre e dai misteri della notte. "Cometa Nera è il nome che i soldati mi hanno dato per via della velocità con cui sfuggivo alle loro trappole, essendo un discreto pilota spaziale." Disse con una punta di divertita soddisfazione lui a lei. "Non ti piace? Vorresti chiamarmi in un altro modo?" Mentre videro arrivare Equest, il vecchio giudice, la moglie del capitano e i due conducenti della turbodiligenza. "Buongiorno." Salutò Equest. "Tutto tranquillo stanotte?" Ad Altea. "Si, tranquillo..." ridendo il brigante "... non ho cercato di violentarla rapirla." Indicando sarcastico Altea. |
Sorrisi "No.. È un bel soprannome e pure romantico a mio dire". Arrivarono gli altri, stavo per rispondere ma il fuorilegge non disse nulla dei ragazzi. "Oh si, è stato un bravo ragazzo, d'altronde con quella maschera addosso non è che potesse andare oltre e se ci avesse provato.. sarebbe stato peggio per lui" ad Equest sarcastica.
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Saluti con lui sul vascello, raggiungendo poi il castello di poppa dove generalmente si trovava l'alloggio del capitano.
Cosa che lui stesso mi confermò, una volta raggiunta la mia cabina accanto alla sua. Sorrisi divertita a tutto ciò che disse, dalla cabina alla bevanda calda. "Potrei abituarmi a tutte queste attenzioni..." commentai, mentre aprivo con curiosità la porta del mio nuovo alloggio. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Equest rise a quelle parole di Altea, poi il fuorilegge raccontò anche agli altri ciò che avevano scoperto la notte appena passata.
E proprio in quel momento sbucarono fuori quegli strani giovani. "Credo sia opportuno dividerci e controllare questa città." Disse la Cometa Nera agli altri. |
Finalmente Cometa Nera narrò tutto "Si è tutto strano, come fanno a sopravvivere". I giovani uscirono alla scoperta "Io e il fuorilegge li seguiremo, che ne pensate?".
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"Beh, se cambi idea e non vuoi più tornare a casa tua ed arruolarti sul mio vascello" disse divertito Elv a Gwen "allora sarai la benvenuta. La paga è buona, il lavoro è bello, ma devi obbedire al tuo capitano." Facendole l'occhiolino.
Equest annuì ad Altea e lei col fuorilegge andarono verso il centro di quella città fantasma. La vegetazione era perlopiù fatta di bacche selvatiche e la sola acqua era quella che si otteneva tagliando i cactus. Non c'erano animali, nè uccelli. "credo che l'alimentazione di quei giovani" disse la Cometa Nera "sia basata tutta su queste bacche..." assaggiandone una e poi pffrendone anche ad Altea "... una dieta povera e sbilanciata, che spiega il perchè sono pallidi, magri e piccoli... non lavorano e raccolgono le bacche e l'acqua spontanee..." Videro arrivare altri di quei giovani che si sedettero al Sole per oziare. "Però una cosa non torna..." il brigante ad Altea "... i loro abiti colorati non sono vecchi, nè consumati... come diavolo li hanno? Non credo siano capaci di cucirseli..." perplesso. |
Ridacchiai scuotendo la testa.
"Beh, un medico a bordo serve sempre, no?" chiesi retoricamente, divertita. Nonostante la consapevolezza che lo avrei seguito dovunque, sempre, non ero in questo momento in grado di dare una risposta. C'erano ancora troppe incognite, troppi affari irrisolti e ttoppi elementi che non comprendevo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"In effetti un medico a bordo manca." Disse Elv sorridendo a Gwen. "Ora ti lascio riposare, io devo raggiungere i miei uomini. A dopo." Facendole l'occhiolino ed andando poi via.
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Presi una bacca e la mangiai titubante "Spero non sia velenosa.. Forse i vestiti sono di un materiale particolare, forse arrivano da qualche parte strana, spiegherebbe il fatto non comprendano la nostra lingua".
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"Beh, a questo punto tutto può essere." Disse la Cometa Nera ad Altea.
Intanto i giovani si avvicinarono e presero a raccogliere delle bacche, per poi offrirne anche ai 2 e mangiarle con loro. "Sono ingenui, semplici..." il bandito ad Altea indicando i giovani biondi "... come dei bambini... per forza di cose i loro abiti sono portati da qualcun altro... ma da chi? E perchè?" Pensieroso. "Forse girando per questa città fantasma sveleremo questo mistero..." |
Annuii mentre lo guardavo andare via, poi entrai finalmente nella mia cabina.
Era andata meglio, rispetto all'episodio nella grotta, ma andava sempre bene, finché io non dicevo la verità e mi si prendeva per pazza, era quello il problema principale ed insormontabile. Decisi comunque che potevo concedermi un momento di riposo, così mi misi a letto sotto una calda coperta provando a prendere sonno e dormire almeno un'ora. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Sembrano generosi e gentili" prendendo le bacche da un ragazzo e sorridendogli "OK capo... Vediamo che scopriamo" e salutai i ragazzi.
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Gen alla fine riuscì ad addormentarsi e a dormire qualche ora, data la stanchezza e lo stress accumulati.
A svegliarla furono i rumori dei lavori che continuavano senza sosta. Poco dopo qualcuno bussò ed entrò un marinaio con un vassoio dove c'era un tè caldo e dei pasticcini. "Da parte del capitano Elv." Disse l'uomo, per poi andare via. Altea e la Cometa Nera continuarono il loro giro nella città fantasma, fra edifici fatiscenti e decadenti, rampicanti e cespugli selvatici e quei giovani che oziavano apatici qui e là. Ad un tratto, imboccando ciò che restava di un vicolo fra diversi palazzi, i 2 videro un vecchio capannone, stranamente il solo posto della città dal quale i giovani oziosi si tenevano lontani. Nel capannone i 2 trovarono un pozzo. |
Riuscii a dormire tranquillamente, lasciando andare tutto lo stress che avevo accumulato inevitabilmente negli ultimi giorni.
Mi svegliai e sentii i rumori dei lavori che continuavano senza sosta. Poi, quando bussarono, vidi che uno degli uomini di Elv mi aveva portato un tè e dei pasticcini da parte sua. "Ringraziatelo da parte mia" gli dissi sorridendo, prima che andasse via. A quel punto, mi sedetti su una poltrona e mi guardai l'omaggio del capitano in tutta calma. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Girammo e girammo e ci trovammo in uno strano capannone. Entrammo e vedemmo un pozzo, presi Cometa Nera per mano e mi avvicinai lentamente al pozzo.
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Fu un pranzo diverso dal solito, soprattutto vista l'insolita compagnia di quel giorno.
Non mi dispiaceva affatto avere qualcuno di nuovo con cui conversare. Difficilmente avevo ospiti a casa, anche se negli ultimi giorni effettivamente le visite erano aumentate. Fossero quelle piacevoli che quelle indesiderate. Lasciai che il nostro ospite potesse godere di qualche minuto da solo all'aria aperta e poi lo seguii fuori. Mi avvicinai e rimasi appoggiata a una delle colonne del portico. "Sono lieta che abbiate apprezzato il pranzo e spero anche la compagnia." Dissi giocherellando con la mia collana. Inviato dal mio Redmi Note 7 utilizzando Tapatalk |
Era un pozzo di metallo, ossidato lungo il bordo, ad occhio molto profondo, coperto da unalamiera che la Cometa Nera scostò.
"Mi chiedo dove arrivi questo pozzo..." disse lui affacciandosi dentro "... non si intravede il fondo... forse c'è acqua..." e gettò dentro un sassolino, del quale però non si udì alcun rumore "... non c'è acqua ed è davvero profondo..." Il tè fumante dalla tazza di porcellana, il profumo dei pasticcini, stava tutto d'avanti a Gwen. Poi lei si accorse anche di un fiore sul vassoio. Era un biancospino. https://www.doppiobenessere.it/image...iancospino.jpg |
Dacey fissava lo straniero stando appoggiata ad una delle colonne del porticato.
"Erano mesi che non magiavo così bene..." disse lui guardandola, per poi prendere il sacchettino di tabacco e farsi una sigaretta "... quanto alla compagnia... beh, non ne ricordo di così piacevole." Facendo quel neanche tanto velato alla ragazza. "Erano settimane che non parlavo con una donna..." fissandola negli occhi "... una donna coraggiosa, visto che gestisce da sola questo ranch..." fumando. |
Fu fra le volute calde del tè che notai un fiore sul vassoio.
Era un biancospino. Era un fiore a cui ero particolarmente legata, in quanto legato al mio nome. Un fiore che simboleggiava, nel linguaggio dei fiori, la speranza, l'augurio di buona fortuna e mi fece sorridere molto, mentre mi rigiravo i delicati fiori bianchi fra le dita. Un pensiero che avevo sicuramente apprezzato e che mi confermava quanto Elv potesse essere meraviglioso. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gwen aveva trovato quel fiore, dandogli il significato ed apprezzando quel gesto di Elv.
Intanto da fuori si udivano i rumori delle riparazioni al vascello, le voci dei marinai, dei carpentieri ed il clangore dei vari pezzi che venivano issati dalle carrucole e posizionati nelle fiancate della nave. |
Finii di mangiare i miei pasticcini insieme al tè.
Poi, avendo riposato abbastanza e volendo prendere un po' d'aria fresca, mi lasciai guidare dal rumore dei lavori fuori dalla mia cabina, per poter trovare Elv e vedere a che punto fossimo prima della partenza. Ero abbastanza esaltata, adesso, a mente fredda. Il pensiero di tutto ciò che stava succedendo era ancora parecchio incombente e presente dentro la mia testa, ma mi sentivo più rincuorata, confortata e mi piaceva pensare che fosse stato proprio merito suo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gwen lasciò la sua cabina ed uscì sul ponte principale della Plus, dove tutti gli uomini eano impegnati in quei lavori di riparazione.
Ad un tratto vide Elv, appoggiato al parapetto, mentre seguiva il lavoro dei suoi uomini. Ormai le riparazioni erano a buon punto e a breve il vascello sarebbe stato pronto per riprendere i cieli. |
Tutti gli uomini erano ancora indaffarati nei lavori, coordinati da Elv, il quale era appoggiato ad un parapetto.
Il vento muoveva appena i suoi capelli neri, gli occhi del medesimo colore seguivano scrupolosamente ogni mossa dei suoi marinai ed il bellissimo viso era concentrato, deciso. Rimasi un bel po' in disparte, a guardarlo in silenzio, un momento solo mio che decisi di rubargli, poi mi avvicinai. "Potrei dire di aver apprezzato particolarmente il tè ed i pasticcini, ma anche il fiore era niente male..." dissi sorridendo divertita "Complimenti, il mio preferito..." aggiunsi poi, sempre con quel sorriso. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"E' anche il solo che cresce qui nel deserto." Disse Elv a Gwen. "Potrei dunque dire che si tratta di una piacevole coincidenza, o magari solo di fortuna, ma io invece preferisco pensare che sia Destino." Facendole l'occhiolino. "Comunque tra un paio d'pre il Plus potrà alzarsi in volo e tu tornare a casa tua. Contenta?"
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Ridacchiai.
"Sì, voglio pensarlo anch'io" convenni, guardandolo. Presi un respiro profondo prima di rispondere. "Voglio credere che quel fiore mi abbia infuso più speranza di quanta io non ne abbia al momento..." ammisi, con un vago sorriso un po' mesto. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Massì, vedrai che quel fiore ti porterà fortuna e presto sarai a casa tua." isse Elv, dando un buffetto leggero e scherzoso a Gwen. "Ehi, voi, continuae così e non battete la fiacca! Intesi?" A quelli che lavoravano. "Io vado al porto a ritirare la mia piccola!" Guardò poi Gwen. "Vuoi venire con me?" Sorridendole.
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Sorrisi di più ed annuii, anche per il solo semplice fatto che voleva mettercela tutta per aiutarmi e non volevo rovinare il suo ottimismo.
Riprese i marinai e poi ciò che disse mi incuriosì. "Sì, d'accordo, ma di cosa parli?" ridacchiai, divertita e curiosa per ciò che doveva fare e mi chiesi cosa mai fosse. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Te l'ho detto, la mia piccola." Disse Elv facendo l'occhiolino a Gwen.
Lasciarono la nave e dal molo raggiunsero la parte centrale del porto, dove vi erano diverse botteghe ed officine. Qui passavano più persone, tra viaggiatori, marinai speranzosi di imbacarsi, mercanti, qualche militare e mendicanti vari. Elv indicò a Gwen una bottega e vi entrarono. Era un armaiolo. "Oh, eccovi!" Il vecchio dietro il bancone. "La mia piccola è pronta?" Elv. "Certo!" Annuì il vecchio, per poi tirare fuori una bella pistola intarsiata e finamente lavorata. "Eccola!" Prendendola Elv. https://www.picclickimg.com/d/l400/p...istole-Gun.jpg |
Corrugai la fronte in un'espressione pensierosa, mentre scendevamo dal vascello.
Non appena vidi la direzione che stavamo imboccando e soprattutto verso quali botteghe, ipotizzai che si trattasse di una pistola, non essendo certo il medioevo e dunque tempo di spade. La mia ipotesi fu infatti confermata quando entrammo nella bottega di un armaiolo e quello tirò fuori una bellissima arma intarsiata e tirata a lucido. "È davvero una bellissima arma" commentai ammirata. "Posso?" chiesi ad Elv. Allora la impugnai, soppesandola ed osservandola. "Il calcio è molto comodo, ma non eccessivamente leggero e la doppia azione del cane che inserisce il proiettile innescando anche il colpo è sicuramente un punto in più, di sicuro per un'azione più rapida. Sì, davvero ottima, complimenti" dissi all'uomo, restituendo l'arma ad Elv. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Ehi, una vera esperta." Disse Elv stupito a Gwen. "Non sapevo che studiando medicina si imparasse molto sulle armi." Pagando il vecchio armaiolo.
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Risi alla sua considerazione.
"Mio padre mi insegnò a sparare a circa quindici anni..." risposi "Con un po' di invidia da parte di mio fratello, nel corso degli anni, il quale secondo mio padre e avrebbe fatto troppi danni con un'arma in mano..." ridacchiando. Ma chi presa da un'improvvisa ondata di nostalgia di casa, nostalgia di mio padre, un po' orso a volte, ma che mi voleva un gran bene, il mio fratellino ,il mio ranch... Dentro di me sospirai, chiedendomi se avrei mai più rivisto tutto ciò e dividendomi fra un vago ottimismo ed un incipiente perdita di ogni speranza. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Presa la pistola, Gwen ed lv lasciarono la bottega e attraversando il porto tornarono al vascello.
Qui ormai le riparazioni erano praticamente terminate e i marinai si accingevano a chiudere i boccaporti e i pannelli mobili nelle fiancate del Plus. Carrucole e pontili furono spostati, liberando così lo scafo del vascello. Anche le provviste erano state portate a bordo e tutto era pronto per la partenza. |
Tornammo al vascello, il quale era ancora più bello, adesso, libero dagli attrezzi utili a ripararlo.
Anche la cambusa era stata ormai riempita con le provviste. "Beh, si direbbe che siamo praticamente pronti per il volo" commentai sorridendo entusiasta, sicura che anche Elv lo fosse. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 15.48.49. |
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