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“E sia...” disse Icarius un attimo dopo aver stretto la mano di Clio nella sua “... farò come mi dite... ma ad una condizione... che dopo, quando tutto questo sarà finito, allora mi lascerete in pace...”
“Ma si, certo...” con un ghigno Raspion “... su, ora seguitemi...” e li condusse fuori da quel posto, attraverso ampio cortile, fino ad una vasta sala piena di armi e corazze di chiaro stile orientale. https://66.media.tumblr.com/898ee38a...ncwdo1_500.gif |
Scrutò a fondo i miei occhi, in silenzio, e per un attimo temetti di aver esagerato.
Non fu così quando poi annullò la distanza fra noi e raggiunse le mie labbra. Mi sciolsi fra le sue bracca in quel bacio profondo e intenso. ''Lo so... Lo so... Anche io... Ma vorrei che anche tu ci credessi... Non per il mondo, per gli altri, ma per me... Per noi...'' sussurrai, scostando dolcemente una ciocca ribelle che ricadeva sulla sua fronte. |
Hiss mosse più volte quelle leve e poi schiacciò tutti i pulsanti, uno dopo l'altro.
“Si, forse hai ragione...” disse poi a Gaynor. Portarono fuori quella valigetta, giusto in tempo per vedere cosa stesse accadendo. Videro così Nyoko alle prese con il ragno gigante. La ragazza lo aveva colpito ripetutamente, arrivando persino a ferirlo con la sua potente spada, ma lo scontro era troppo impari. Infatti l'orrendo ragno sembrava non aver per niente accusato i suoi colpi e dalle mostruose fauci sputò un liquido vischioso sulla ragazza. A contatto con l'aria divenne una resistente ragnatela che intrappolò Nyoko. Il mostro allora si lanciò su di lei per finirla. Ma uno dei tanti comandi mossi da Hiss sembrò finalmente sortire effetto. Ed infatti il ragno si fermò all'improvviso, per poi scavare una profonda buca nel terreno e sprofondare sottoterra. http://vignette1.wikia.nocookie.net/...20110716172233 |
“Io credo in tutto ciò che mi dici, amore...” disse Gillen a Gwen, godendo di quella carezza di lei nello spostargli quella ciocca ribelle.
Ad un tratto ci fu fermento a bordo. Era stato avvistato qualcosa. Un attimo dopo fu raccolto e fatto salire a bordo. E con somma sorpresa di Gwen e dei suoi compagni, sull'Etimasi arrivarono due strane figure: un piccolo robottino ed un gufo. “Ehi, è Pipita!” Esclamò Tyson nel vedere il droide. “Dov'eri finito? E dov'è Icarius?” |
C'ero quasi.
Dovevo solo trovare il suo punto debole. Lo colpivo ma sembrava inutile, era troppo corazzato. Ma ero decisa, l'avrei combattuto. Poi, rapidamente mi avvolse di un liquido disgustoso che si fece solido impedendomi di muovermi. "Mangerai un gran bel boccone, spero di andarti di traverso" dissi con l'ira nel cuore. Poi la bestia si fermò, come impietrita e subito dopo, scavó una buca nella quale scomparve. Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
Il ragno sprofondò nel sottosuolo e subito Erien ed Oltram corsero da Nyoko, per sincerarsi che stesse bene.
Cercarono di liberarla da quella resistente ragnatela utilizzando proprio la potente spada della ragazza. Ed alla fine riuscirono a tagliarla ed a liberarla. |
Icarius era pronto ad assecondarli.
Ma d'altra parte, che potevamo fare? "Sicuro?" Sussurrai pianissimo, accanto a lui. Sperai che avesse un piano, mi fidavo di lui. |
Non ero riuscita ad ucciderlo... Cosa era successo? Erien ed Oltram mi aiutarono ad uscire da quel involucro vischioso utilizzando la mia spada. Appena fui libera, la impugnai e questa si spense sotto il mio comando. Dov'è che sbagliavo? Ero davvero così debole? Sul mio volto era sorta un'espressione triste, affranta, quasi delusa dalle mie capacità.
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Sorrisi, accarezzandogli il viso e baciandolo ancora.
Ad un certo punto la confusione tornò e mi misi in agitazione, pensando che ci fossero di nuovo problemi. Poi, invece, a bordo arrivarono un gufo ed uno strano essere, piccolo e luccicante, che sembrava essere fatto dello stesso materiale che costituiva le pareti della nave. Addirittura Tyson gli parlò, chiedendogli di un certo Icarius. "Cosa sarà mai?" chiesi piano a Gillen, stupita ed incuriosita. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
“Beh, tanto” disse Icarius sottovoce a Clio mentre li portavano nella sala delle armi “tu ormai non hai più fiducia nei miei piani, no?” Tra il sarcastico e l'irriverente. “E comunque sai difenderti da sola, vero?”
“Fate silenzio.” Raspion ai due. Un attimo dopo un servitore portò un tavolino intarsiato su cui c'erano Mia Amata ed il casco. |
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