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Annuii lentamente, sinceramente poco convinta.
Contenta lei. Annuii poi ad Elv ed uscimmo per raggiungere la fantomatica chiesa. In realtà, non sapevo nemmeno io cosa cercavo di preciso, ma speravo che se davvero si trattava di un androide avesse lasciato qualche traccia dietro di sé. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Riagganciai il telefono e uscii dal salotto, ero sola ma chiesi a Margot se sapeva dove fosse Lord Lennox.
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"Non saprei, madama." Disse Margot ad Altea. "Lord Lennox è uscito un'ora fa, senza lasciare detto nulla riguardo la destinazione."
I 3 lasciarono l'abitazione di Gwen e raggiunsero la chiesa dove era avvenuto l'atto blasfemo e vandalico. La trovarono aperta e nella navata vi erano 2 donne impegnate a fare le pulizie e un prete dall'aspetto giovanile e lo sguardo serio. Elv fece segno a Gwen e ad Aryana di seguirlo. I 3 così si avvicinarono al prete. "Ci perdoni, padre..." disse l'investigatore "... abbiamo saputo di quanto successo in questa chiesa... si è poi scoperto chi sia stato a fare il fattaccio?" "Purtroppo no." Il chierico. "La polizia sta indagando, ma ad oggi non ci sono risultati, ahimè." In quel momento un'auto arrivò ad alta velocità davanti alla chiesa e dalla portiera scese un uomo ben vestito. "Buongiorno, padre." Entrando e facendosi il Segno della Croce. "Ha un minuto? Immagino li sia il padre Cappellano, giusto? Sono l'avvocato Belven e curo gli interessi dell'Opus Dei. Sono stato incaricato di muovere un'azione penale contro ignoti, riguardo i fatti accaduti in questa chiesa." "Si, sono io." Con un cenno del capo il religioso. "Anche noi Domenicani abbiamo svolto denuncia, avvocato." "Si, ne sono al corrente..." annuì Belven ""... ma i metodi usati dalla polizia non soddisfano l'Opus Dei e quindi sono qui per sollecitare indagini private se necessario." "Cosa intende dire?" "Intendo dire, padre, che l'Opus Dei non crede nella maniera più assoluta che quanto accaduto in questa chiesa possa essere dfinito semplice atto vandalico." L'avvocato, aprendo poi la sua borsa. "Ho qui tutta una serie di documenti, compresi attestati di importanti psicologi e criminali, che attestano senza alcun ombra di dubbio che i fatti avvenuti in questa chiesa vanno riscontrino tutte le caratteristiche e gli aspetti tipici del mondo delle messe nere." Fissando il Cappellano. https://unobtainium13.files.wordpres...pg?w=584&h=277 |
Arrivammo in chiesa, dove un prete si trovava nella navata principale insieme a due donne intente nelle pulizie.
Ci disse che non si era ancora saputo nulla sull'attacco di pochi giorni prima, ma la situazione venne scossa quando un attimo dopo arrivò un tipo. Sosteneva di essere dell'Opus Dei, cosa che mi fece storcere il naso. Pensavano che fossero coinvolte le messe nere ed io sbattei un paio di volte le palpebre. Messe nere? Mi feci avanti. "Salve, sono del centro Aesthetica, non so se ne ha sentito parlare, il centro di produzione e studio di androidi. Sono qui perchè pare che l'attacco fosse stato messo in atto proprio di un androide. Che prove ha lei per ipotizzare le messe nere?" gli chiesi, fissandolo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Conosco bene il centro per il quale lavora." Disse Belven a Gwen. "La polizia ha dichiarato che il colpevole sia proprio un androide, cosa poi confermata da diversi testimoni. Lei sa sicuramente meglio di me che un androide è una macchina e come tale viene programmata dall'uomo. Ebbene le tracce lasciate dall'androide sembrano tradire quelle caratteristiche tipiche mostrate in passato da sedicenti adepti di sette sataniche o congreghe demoniache. In questa ricca documentazione sono riportati i pareri di molti psicologi e demonologi che ritengono come i fatti di blasfemia avvenuti in questa chiesa possano far pensare al mondo dell'occulto."
"Opus Dei..." Aryana scuotendo il capo "... perdonatemi, ma mi arrendo. Anche io ho un limite." Ed uscì dalla chiesa, naturalmente senza segnarsi. |
Mentre Belven parlava, ripensai a ciò che Elv aveva detto.
Era esattamente ciò di cui avevamo parlato. Una setta, o comunque un'organizzazione. "Capisco ciò che dice. Beh, se vuole possiamo unire le forze, dal momento che anch'io sto cercando di capirci qualcosa" proposi. Poi, scossi la testa quando Aryana andò via. Bah... L'importante era che fosse convinta. Per me, c'era troppo in ballo per mollare e non potevo semplicemente andare via. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Unire le forze..." disse Belven a Gwen "... perchè no?" Annuì. "Purchè anche voi seguiate la pista che noi crediamo sia quella giusta." Fissandola. "Ossia quella delle sette sataniche e del mondo delle messe nere."
"Mi permetta..." intervenne il Cappellano "... siamo nel nuovo millennio e non più nell'oscurantismo medioevale..." "Mi permette una domanda, padre?" Belven. "Prego." "Lei ama il prossimo suo?" "Naturalmente." "Perchè?" "Perchè il mio prossimo è mio fratello." Rispose il Cappellano. "Giusto, con lei devo andare al sodo." Con un ghigno l'avvocato. "E mi dica ancora... lei crede che nell'Ostia ci siano il Corpo ed il Sangue di Cristo?" "Certo." Annuì il religioso. "Perchè?" "Perchè i Vangeli ci raccontano che fu Nostro Signore a dirlo." "Perfetto." Soddisfatto Belven. "Quindi lei crede in tutto ciò che Ha detto Gesù Cristo, vero?" "Certo." Sorrise il Cappellano. "Non indosso questa tonaca per moda o perchè il nero rende snelli." Sarcastico. "Allora perchè non crede anche a quando il Messia scacciava i demoni o parlava della dannazione eterna?" Con tono tagliente Belven. "Non credo funzioni così." Scuotendo la testa divertito il prete. "Già, non funziona così, padre." Ironico l'avvocato. |
"Ah" esclamai stupita "Ricordo era tornato col cavallo quando io ero andata a parlare con cappellano ed era in casa....eh, la memoria" scuotendo il capo.
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"Finché si rivelerà una pista valida e proficua" con un sorriso candido.
Ed onestamente, speravo lo fosse, ero stufa di girare ovunque come una trottola. Rimasi poi un attimo perplessa, al loro battibecco. "Dubito che ora sia il momento per il catechismo, Belven. Sarà meglio rimettersi al lavoro" con tono asciutto. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Entrai in casa di Lion, aspettando che il professore mi facesse passare.
“Buonasera, professore.” salutai guardandolo con un sorriso ammaliante, la voce suadente come la carezza di una pericolosa amante “La ringrazio molto per la vostra chiamata e celerità.” dissi muovendosi lentamente, la camminata elegante “Cosa avete scoperto?” Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
"Si, milady." Disse Margot ad Altea. "Il principe è tornato dalla cavalcata, poi è uscito di nuovo."
In quel momento arrivò uno dei maggiordomi e Margot chiese a lui di Lennox. "Si, milord mi ha detto che si sarebbe recato all'ufficio del notaio Carbox." Il maggiordomo. "Il notaio Carbox?" Ripetè Margot. "Quello che cura l'affitto del Castello sul Lagno? Come si chiamava il maniero?" Cercando di ricordare lei. "Ah, si... il Castello del Lamento dell'angelo." |
"Che nome evocativo" esclamai "Sembra quasi un castello pieno di storie strane, chissà perchè il nostro milord ne è interessato" per un attimo mi rabbuiai, certo lo avrebbe acquistato e sarebbe andato a vivere laggiù, lui era uno spirito libero e io .... io avevo stupidamente travisato i suoi modi di fare.
Degluii e chiesi "Dove si trova questo castello? Voglio andare con Cruz a vederlo, ma cosa sapete a riguardo?" ai due servitori. |
"Non è catechismo." Disse seccamente Belven a Gwen. "E' semplice coerenza."
Lion sembrò trattenere il fiato nel vedere Queennie entrare in casa sua, con il suo fare ammaliante, sensuale e provocante. La guardò poi per un lungo istante, quasi perdendosi nel fissare i suoi occhi e poi la sua bocca rossa. "Il castello, milady, è fuori Afragolopolis." Disse il maggiordomo ad Altea. "Sulla sponda occidentale del Lagno. Cavalchi oltre le Cinque Vie e fiacheggi Caivania per uno dei sentieri della brughiera. Dopo un pò vedrà il maniero." |
“Professore, si sente bene?” domandai notando perfettamente quanto Lion fosse attratto dalle mie labbra “Mi tratterrò poco, non tema. Giusto il tempo di farmi dire cos’ha scoperto.” lo rassicurai prima di prendere posto su una sedia e accavallare le gambe.
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Strinsi l'apice del naso con le dita, perchè ero lì lì per esplodere, mandare tutti al diavolo e andare in vacanza all'altro capo del mondo per almeno sei mesi.
Guardai di nuovo Belven. "Bene, dunque? Mi illumina su come intende procedere o vogliamo ancora fare discussioni liturgiche col prete?" chiesi, con tono forse brusco, ma certamente di chi non aveva più la pazienza di aspettare i comodi altrui. "Non per disturbarla, ma ho il fiato di certa gente sul collo, in modo anche molto pressante ed onestamente, non ho tempo nè voglia di aspettare." |
Annuii al maggiordomo e subito salii su Cruz e uscii da Palazzo, veramente adirata...quale atto di scortesia, dopo che avevamo rischiato e avevamo dato ospitalità. E poi quel biglietto che la spia...il Talento...lo seguiva...lo cercava...se ancora lo cercavano, era una setta.
Presi per le Cinque Vie, trovai strano fosse proprio da quelle parti, dove stava il cimitero con il ritrovamento della figura di Lilith. E mi addentrai per la misteriosa brughiera, Cruz rallentò il passo come un atto doveroso agli spiriti di quella zona, tirai le briglie e andai a passo lento seguendo le istruzione del maggiordomo. |
"Oh no..." disse Lion destato dalle parole di Queennie "... non mi disturba affatto, non tema..." già agitato.
Ancor più lo fu quando lo sguardo gli finì sulle gambe accavallate della ragazza, che senza farsi troppi problemi le mostrava con disinvoltura e malizia. "Allora..." lui cercando di apparire lucido "... ho... si, ho fatto qualche ricerca e credo... credo possa trattarsi della facoltà di Teologia... precisamente nel cortile delle statue... in fondo al quale... si, in fondo al quale c'è una cappellina, edificata sul luogo in cui un tempo... un tempo sorgeva un tempio sacro ai Sanniti... ed io... io credo, quasi sicuramente, che lì potrebbe essere il luogo dell'appuntamento... di cui parla l'indovinello..." arrossendo. Belven lanciò uno sguardo a Gwen, squadrandola dalla testa ai piedi. "Come detto" disse seccato "tutti gli indizi portano alla pista delle messe nere. L'atto basfemo non era solo volto ad oltraggiare la sacralità di questo luogo, ma si è concluso con il prelevamento dell'Acqua Santa. Inoltre pare sia stata rubata anche la stuola viola che c'era nel confessionale. E se non mi sbaglio il viola ha un valore liturgico, vero... padre?" Al Cappellano. "Si, è il colore che si usa durante la Quaresima." Annuì questi. Altea uscì con Cruz e cavalcò fino alla brughiera, mentre il cielo si faceva grigio e cupo, nonostante l'aria ancora calda. La brughiera andava ad assumere colori vaghi, inquieti, tormentati come le pagine di un romanzo gotico. Il cavallo attraverò un sentiero irregolare, poi affiancò la sponda placida e verdeggiante del Lagno. Infine Altea vide apparire il castello davanti a lei, fra un Dedalo di arbusti ed alberi dall'aspetto sinistro. https://i.pinimg.com/originals/10/b6...3acafb5c83.jpg |
Inarcai un sopracciglio, mentre Belven mi squadrava.
Sarei stata davvero curiosa di sapere che conclusioni riusciva a trarre. Ci riflettei un attimo. "Mi chiedo perchè, però, gente che si serve di androidi dovrebbe fare delle messe nere. Non ne capisco la ragione" commentai. "Gli oggetti potrebbero essere stati prelevati per uno sgarbo e non per forza per l'esecuzione di un rito." |
Ad un tratto Cruz indietreggiò per poi andare avanti adagio, nitrendo nervosamente.
Davanti a me si parava un castello, non certo delle fiabe ma così affascinante nel suo essere gotico...Il Castello dell' Angelo Piangente era davanti a me in quella figura bucolica che sembrava quasi un dipinto. Nonostante il tempo era ben tenuto, era dunque qui che voleva abitare. Non compresi, un nodo alla gola mi strinse e scesi da cavallo. Portai Cruz con me tenendolo nelle briglie e guardai dal portone, se fosse abitato, come appariva, se qualche bella donna lo stesse aspettando. |
"Si, l'idea che possa essere stato fatto per sbargo non è da scartare." Disse Elv.
"Lo escluderei." Sentenziò Belven. "Forse gli androidi vengono usati per stare al passo coi tempi." Sarcastico Elv. "O magari..." Belven fissando Gwen e l'investigatore "... usano gli androidi simboleggiando una sorta di possessione... intendo dire, ne manomettono le funzioni per spingerli a simili gesti blasfemi, come un indiavolato..." pensieroso. "E se avesse ragione?" Sottovoce Elv a Gwen. "Se manomettendo Justine abbiano voluto renderla come una persona posseduta? Dopotutto un androide che parla di Lilith io non l'ho mai visto, neppure nei cartoni animati da piccolo..." Altea arrivò col suo cavallo al castello. Era come incantato, ricoperto in buona parte da rampicanti, con sterpi e rovi che crescevano ovunque ed il sibilo vago del vento che soffiando nelle antiche murature pareva diffondere un lento lamento. Ad un tratto sentì un calpestio. Poi dal giardino, ormai incolto, apparve qualcosa. Era un animale, un cane, anzi no, un lupo. E la fissava. https://i.pinimg.com/originals/34/69...8e57c9a516.jpg |
Ascoltai l'opzione di Belven e perfino Elv era d'accordo nel dire che poteva essere plausibile.
"Potrebbe non essere del tutto errata" commentai, riflettendo. "Potrebbero servirsi di loro per questo motivo. Ma il movente, al momento, non è importante. É il colpevole che mi preme trovare e sono parecchio lontana dal fare un nome" sospirai "Chiunque sia, sembra che sappia nascondersi bene da tutto e tutti." |
Che strano, quel posto sembrava fuori da ogni tempo e luogo, apparso all' improvviso da qualche posto remoto.
Cruz emanò un lento sibilo, mi accorsi qualcosa era dentro al maniero e davanti mi si parò un figura nera, osservai bene e stupita vidi un lupo...era un lupo vero e proprio. Legai bene Cruz alla palizzata e provai a muovere il cancello, volevo entrare e bisbigliai appena al lupo "Sono tua amica, non voglio farti del male, lo hai visto? Lennox...è venuto qui?". |
"Credo ci occorra un esperto." Disse Belven a Gwen e ad Elv. "Qualcuno che si intenda di messe nere ed occultismo. Insomma che conosca quel genere di ambiente e possa farci qualche nome, avere così qualcosa di concreto da cui partire."
"Salve." Ad un tratto una voce. "Posso aiutarvi?" Arrivando un altro sacerdote. "Padre Custode, salve." Lo salutò il Cappellano. Altea bisbigliò piano al lupo, che prima apparve guardingo, poi sospettoso e si accucciò nell'erba. Poi vedendo la donna che sembrava non voler fargli del male, si alzò e lento le si avvicinò. Cominciò a leccarle la mano, mentre un timido bagliore di Sole cercava di illuminare la brughiera. Ad un tratto si udì un fischio, poi apparve una figura. Era una donna con un lungo velo sul capo. https://64.media.tumblr.com/c0999dec...83mso1_500.gif |
Il lupo si ammansì e mi leccò la mano e sorrisi "Non ti voglio fare del male, mi hai preso in simpatia..chissà quante recondite cose sai e non puoi dirmelo" scuotendo il capo.
Ma lo stupore fu tanto quando alzando il volto vidi una donna, con un velo nero, sembrava di un' altra epoca quasi, ma come mai Lord Lennox era interessato a questo posto? Ma forse si vestiva in quel modo per un suo modo di essere e la chiamai "Signora...mi sente?" ma molto turbata, e se fosse stata la sua amante' https://i.pinimg.com/564x/5f/ba/c8/5...96cc42ae08.jpg |
La donna si voltò verso Altea e con movimenti lenti le fece segno di non parlare.
"Questo luogo è sacro." Disse piano. Aveva un tono di voce melodico ed il timbro era quello di una giovane donna. Fissò Altea, poi il lupo e si voltò per andare via. L'animale la seguì ed entrambi svanirono nel silenzio di quel castello incantato. https://i.pinimg.com/originals/ee/dd...dbaaa453c2.gif |
Rimasi in silenzio ad ascoltare...un luogo sacro...e perchè mai.
Ma non ebbi tempo di parlare o chiedere, la donna se ne andò e assieme il lupo. Facile, l' unica persona che avrebbe potuto dirmelo era Lord Lennoxi in persona. Rimasi in silenzio per non profonare quel luogo, salii sul nero cavallo e lentamente tornai nel mio palazzo. |
Sorrisi sinceramente divertita, gli occhi incatenati a quelli del professore.
Lo lascia parlare - o, per meglio dire, tentare di formulare un discorso - mentre presi a far dondolare la gamba. Mi stava guardando, era evidente. Così come era evidente che non sapesse gestire la situazione. “La facoltà di Teologia…” ripetei spostando gli occhi in un punto imprecisato della stanza “Potrebbe avere ragione. Non dovrebbe essere troppo difficile, trovare la cappella del cortile.” constatai per poi alzarmi e avvicinarmi all’uomo “La ringrazio molto per il suo aiuto.” pronuncia con sincerità “Ah e comunque, può guardarmi tutto il tempo che vuole. Non mi da fastidio.” dissi per poi regalargli un sorriso malizioso. Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
Annuii a Belven ed un attimo dopo una figura emerse, una figura che poteva esserci d'aiuto.
"Dipende. È esperto di messe nere?" sarcastica, ma non del tutto. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Altea si apprestò ad andare via, quando dopo pochi metri un serpente scivolò da un ramo, cominciando a muoversi ai piedi di Cruz.
Il cavallo si imbizzarrì e fu sul punto di disarcionare Altea. Ad un tratto una mano salda afferrò le redini, tirandole per calmare il destriero, mentre un'altra afferrò il suo crine. "Buono..." disse Lennox col suo accento così misterioso e magnetico "... buono!" Riuscendo infine a farlo calmare. Il principe carpatico era vestito quasi interamente di nero, indossando una bellissima maschera con fantasia di lapislazzuli, dalle si vedevano i suoi occhi color cielo. "Cosa ci fa qui da sola, mildy Altea?" Chiese, per poi accarezzare il collo ribusto di Cruz. La gamba di Queennie dondolava come ipnotica davanti allo sguardo pulito e imbarazzato di Lion, rendendo difficile al giovane docente riuscire a formulare un pensiero finito. "Si..." disse annuendo goffamente "... si, non è difficile trovare il cortile della facoltà..." Poi lei si avvicinò e a quelle sue parole sfacciate, provocanti e maliziose lui deglutì, imbarazzato e paonazzo. "Oh no... non la stavo guardando!" Scuotendo la testa. "Davvero!" Carico di vergogna. "Ho letto qualcosa a riguardo." Disse sorridendo il padre Custode a Gwen. "Ma molto tempo fa." Annuì. "Immagino vi riferiate a quanto accaduto in questa chiesa." "Esatto." Belven. "Lei cosa ne pensa? Era qui quando avvenne il fattaccio, padre?" "Quel giorno era alla curia." Rispose il chierico. "Quanto all'accaduto... beh, direi che ogni ipotesi è possibile. Io però per natura non sono di quelli che vedono il diavolo ovunque, quindi l'idea della messa nera ai miei occhi non ha più credito di altre possibilità. Poi oggi con tutti i sedicenti maghi e cartomanti che ci sono in giro, non mi meraviglierei se qualcuno dei loro ingenui clienti fosse stato spinto a rubare l'Acqua Santa per qualche elisir d'Amore." |
Annuii ascoltando il prete, che però non era presente.
Mi sembrò una persona molto concreta e pratica, già mi piaceva. "Filtro d'amore con l'acqua Santa, certo che ce ne vuole di fantasia..." sarcasticamente. "Noi si ipotizzava che certa gente potesse essersi servita degli androidi per compiere questi atti, lei cosa pensa a riguardo?" Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Si, potrebbe essere." Disse il padre Custode a Gwen. "Però, prima di iniziare qualsiasi ragionamento, bisogna definire chi potrebbe essere... certa gente."
"Il punto è proprio questo." Mormorò Belven. "Volendo potrei darvi... non so come definirlo..." fece il padre Custode "... indizio? Traccia? Non so come chiamarlo..." "Cosa, padre?" Belven. "L'atto vandalico, o se preferite blasfemo..." fissandoli il prete "... in un certo senso è stato... previsto. O almeno così sembra." |
"È ciò che stiamo cercando di comprendere" sospirando.
Poi, mi feci più attenta. "Cos s'intende dire? Nel senso, immagini che fosse stato organizzato, ma cosa intende di preciso?" improvvisamente più attenta. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Che qualcuno, almeno una decina di giorni primi, aveva, non dico predetto ma previsto questo fatto." Disse il prete Custode a Gwen.
"Cosa intende dire, padre?" Belven. "Un bambino, con eventualmente problemi, nel delirio ha effettivamento parlato di quell'atto blasfemo prima che accadesse." Mormorò il religioso. |
Guardai Elv, stranita.
"Previsto in quel senso, dice?" Dissi, stupita. "Sa chi è e se potremmo parlargli?" azzardai, sperando di sì. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Temo non sa possibile." Disse il prete a Gwen.
"Perchè?" Chiese Belven. "Perchè il bambino non sta purtroppo bene." "Cos'ha, padre?" Domandò Elv. "Ufficialmente problemi di natura psichica..." spiegò il prete "... schizofrenia, isteria, sdppiamento della personalità." |
Aggrottai la fronte.
"Non mi sembra un valido motivo per non ascoltarlo, anzi. Vedremo se sarà possibile li stesso, dopotutto ci sono delle indagini in corso" affermai con convinzione, sperando davvero che si potesse parlare con lui. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Non credo vi sarà possibile." Disse il prete a Gwen. "Ora scusatemi, torno alle mie faccende." Salutò ed andò via.
"Forse io posso portarvi a vedere il bambino." Il Cappellano a loro. |
Sbuffai all'ennesimo ostacolo.
Nel momento in cui ci avvicinavamo, ecco che ci allontanavamo di nuovo. Guardai speranzosa il cappellano. "Davvero ha modo di farlo?" con rinnovata esaltazione. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Si." Disse il Cappellano a Gwen. "Troviamoci tutti qui, davanti alla chiesa, domattina alle 07.00. Siate puntuali."
"Ci saremo, padre." Annuì Belven. |
Annuii mentre lui non si dilungava in ulteriori spiegazioni.
"Beh, non di molte parole, ma abbiamo una speranza in più di trovare il bandolo della matassa, no?" guardando Belven ed Elv. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
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