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"E dunque..di cosa ti preoccupi? Se saranno morti...cosa ti preoccupa...o forse temi di essere scoperta?".
Mi avvicinai alla porta e a Clio.."Leghiamola...così non può scappare..se vuoi milady misteriosa ti metto i fiori in un bicchiere di acqua e ti costringo a berla..così seguirai il tuo fido servo". "Clio se non trovi nulla per legarla prendi i lacci del mio vestito..tanto tra donne si può" e le sorrisi. |
"Staremo a vedere... Non mi importa di lei, non c'è tempo... Dobbiamo aprire la
Porta.." Con disprezzo alla donna, per poi usare tutta la forza che avevo per rimuovere l'ostacolo e aprire la porta. "Lo devi odiare proprio tanto, eh... Io non ho la sua pazienza.." Gelida "non ho finito i colpi.." Puntandole la pistola "Perché vuoi tenerla in vita? Non abbiamo Tempo " Sorpresa ad Altea. La Non mi sarei certo arresa. Sapevo che c'era ancora speranza, doveva esserci. |
"Se la uccidiamo...penseranno siamo stati noi i mandanti..lei confesserà tutto Clio..ha detto vi è sua figlia là dentro..una madre che uccide la propria figlia" e guardai la donna gelida...e con una mossa inaspettata presi il pugnale e la colpii al ventre e la vidi cadere e andai ad aiutare Clio a togliere quella colonna.
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Sacrificare sua figlia.
Rosanne. Così aveva detto quella donna. Ma Rosanne, sua figlia, sembrava essere svanita nel nulla. Clio e Altea, però, avevano ben altro a cui pensare. E se la dama di Bastian teneva ben ferma la donna, la piratessa era invece tutta presa dal voler aprire la porta della serra. Ma poi Altea tramortì la donna e si avvicinò a Clio per aiutarla. Questa nel frattempo usava tutta la sua forza, ricorrendo ai duri anni di interminabili addestramenti, pur di spostare quella colonna che bloccava la porta. Ma poi, grazie all'aiuto di Altea, le due compagne d'avventura riuscirono a rimuovere quell'ostacolo. La porta fu allora aperta, ma con loro sorpresa la serra apparve vuota. Al suo interno vi erano i fiori avvelenati, il libro di Ardea de'Taddei ed un odore fortissimo che al minimo contatto pareva dare la nausea. Ma di Guisgard e degli altri neanche l'ombra. |
La porta fu aperta...guardai Clio attonita.."Non entriamo..senti l' odore..ci avveleneremo..ma dove sono finiti tutti..nei sotterranei..può essere, laggiù era il loro covo, che dici? Ma prima dobbiamo prendere Cid...o corriamo a vedere se sono laggiù" il mio cuore batteva forte, non potevo immaginare Guisgard era sparito.
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Era pesante ma alla fine ci riuscimmo, smuovemmo quella pietra e aprimmo la porta.
Nessuno! Non c'era nessuno! Sorrisi, avevano trovato uno stratagemma, un passaggio, qualcosa. Dovevamo solo trovarli. "Se ne sono andati.." Mormorai, incredula. Non entrai nella stanza, prima che qualcuno ci chiudesse dentro. Sguainai la spada, portando la pistola nella sinistra. "Mi hai letto nel pensiero.." Alzando gli occhi su Altea "Se loro sono sfuggiti a questa macchina mortale, staranno meglio, almeno lo spero... Troviamo Cid...". |
Presi il pugnale a terra e per sicurezza tolsi un laccio del mio corpetto e lo legai stretto attorno alle gambe della donna.."Andiamo nella mia stanza o nella tua..hanno detto Cid si trovava li..e poi andiamo nei sotterranei" e corsi verso la stanza che fu mia e di Capitan Falco.
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Altea e Clio corsero nella stanza e giungendovi, come detto dalla donna, vi trovarono Cid addormentato sul letto.
E in quello stesso momento, sulla soglia, apparve una figura. “Bene, ci siamo riuniti.” Disse Guisgard alle sue due compagne. “Ora lasciamo questa torre, o Burmid finirà per riconoscermi.” Nel frattempo, poco dopo che Clio ed Altea si erano allontanate dalla porta della serra, qualcuno arrivò in quel luogo. “Lei...” disse Ciminieri fissando la donna svenuta a terra “... possibile sia ancora viva? Dov'è stata allora tutto questo tempo?” “In una fogna.” Mormorò Nora. “E' lì che quelle come lei si nascondono.” Si chinò allora sulla donna e la prese a schiaffi, fino a farla rinvenire. E nel vedere il barone ancora in vita, la donna, disperata, portò alla bocca il suo anello, contenente uno dei suoi veleni, per poi ingerire la piccola capsula che portava incastonata dentro. Un attimo dopo era già morta. “Sgualdrina...” fissando il suo cadavere Ciminieri “... decisi di allontanarla perchè era poco più di una prostituta...” “Dobbiamo cercare sua figlia ed ucciderla.” Fece Nora. “Non possiamo più fidarci di lei.” “Si.” Annuì il barone. “Un momento...” ridendo “... se dunque tutto ero uno piano di questa dannata, io non... io non ho nessuno spirito maligno che mi tormenta!” “Si, ora tutto è finito.” Sorridendo Nora. “Allora dobbiamo festeggiare!” Gridò trionfante Ciminieri. “E siete invitati anche voi, signori!” A Burmid e ai suoi. “Già, dobbiamo festeggiare il passaggio segreto che ci ha permesso di uscire da quella stanza avvelenata... hihihihihihihihi...” Ma in quell'istante tornò sul braccio del suo padrone la bella gabbianella Matiz. “Finalmente, amica mia...” accarezzandola Burmid. Poi trasalì. “Ma come faceva quel servo a sapere...” mormorò. “Cosa succede?” Chiese Samoa. “Quel servo...” fissandolo Burmid “... sapeva che era una lei... che era una gabbianella... ma allora...” un fremito di rabbia “... era lui!” Esclamò. “Era Guisgard!” “Chi?” Incuriosito il barone. “Il traditore!” Urlò il mercenario. “Troviamolo! Rivoltiamo questa torre come un guanto!” |
Trovai il piccolo Cid addormentato e lo scossi e vidi stava riprendendo i sensi.."Avanti ragazzo coraggioso..dobbiamo fuggire di qui è finita" e lo presi di forza.
Poi arrivò Guisgard e vedendolo vivo sorrisi di gioia..."Si meglio facciamo presto..Burmid sembra tonto ma non sottovalutiamolo troppo" e lo baciai sulla guancia lasciando ci portasse fuori da quel maniero veramente strano. |
Mi voltai e sorrisi.
"Ah, eccoti.. E noi che abbiamo buttato giù la porta.." Ridendo appena. "Andiamocene... Era la madre di Rossane alla fine.. Non era morta.." Sospirai "Lasciamo questo posto..". |
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