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Pier sorrise.
“Annoiarmi...” disse “lei? Oh, su... le mie giornate sono fatti di archivi, indagini, delinquenti e vittime... cose belle come a sua compagnia accadono molto raramente, sa? Solitamente quando noleggio un film da vedere a casa dopo il mio lavoro...” rise piano. Poi sulle parole di Nyoko riguardo il togliersi le scarpe in auto lui non rispose nulla, limitandosi a fissarla con i suoi occhi azzurri che sembravano cambiare colore col tremolio dolce delle candele sul tavolo. Colori che parevano celare infinite sensazioni. Forse alcune anche proibite. "Quando sorride" mormorò poi "è davvero bellissima... non smetta mai di farlo... non c'è nulla al mondo per cui valga la pena di smettere di sorridere... non lei..." http://4.bp.blogspot.com/-FdpgVHFEWe.../Kids+gs+1.jpg |
“Non mi ha violentata...” disse la piccola a Gwen “... non come credono loro... non vuole questo... non vuole i bambini...”
La porta del bagno si aprì ed uscì Elv in accappatoio. “Ah, una doccia d'Estate è Manna dal Cielo...” visibilmente tranquillo “... le pizze non sono ancora arrivate?” Chiese a Gwen. La bambina invece non c'era più. |
“Lo scrittore...” disse il vecchio a Clio “... non lo ricordo... non so... la maestra mi picchiava forte... io non riuscivo nella geometria... mi impegnavo ma non ci riuscivo... poi la cioccolata ai cereali... la promettevano sempre... ma non la davano mai...”
Clio nella mente del vecchio vedeva infinite immagini indistinte, enigmatiche. “Come sono uscito?” Mormorò. “Perchè mi hanno castrato... ora per loro sono innocuo...” |
Ascoltai la bambina, ma non capii a chi si riferisse.
Però mi vennero in mente i pantaloni insanguinati del bambino. Magari anche lui aveva a che fare con la stessa situazione. Un istante dopo sentii la voce del dottor Elv, che nel frattempo era uscito dalla doccia. E la bambina era sparita. "No, non ancora..." risposi, scuotendo la testa e fissandolo avvolto nell'accappatoio. |
Era malato, molto malato, e nemmeno i suoi pensieri avevano un senso.
E io come diavolo potevo fare a usare quel vecchio pazzo per tirare fuori il Satiro? Io intanto immagazzinavo tutto. Lo scrittore, la scuola, la geometria. Era qualcosa insito nella sua infanzia, qualcosa di profondo. E poi il modo in cui era uscito. Non mi aiutava nemmeno quello. Allora ripensai allo scrittore. "Perché è colpa di quello scrittore?" Gli chiesi "Lui ha inventato la tua storia?". Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
Quel complimento... Quello fu il più bello di tutta la serata. Dio, dire che avevo le farfalle nello stomaco era troppo poco. Sentì caldissimo, improvvisamente e a quel punto glielo dovetti dire.
"Beh... Anche lei non è noioso, la mia vita non vede una gioia da molto tempo e... I suoi occhi sono... Davvero bellissimi" dissi sorridendo ancora. Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
Elv sorrise a Gwen.
“Meno male, così non la mangerò fredda...” disse. Un attimo dopo suonarono alla porta. “Sarà il ragazzo delle pizze...” Elv “... le prendi tu? Ci sono i soldi pronti sul tavolo, Gwen...” Era infatti il ragazzo con le pizze. |
“Si...” disse tremante il vecchio a Clio “... lui inventa queste storie... e tutti hanno pensato parlasse di me... ma il Cielo lo punirà... come la maestra faceva con me...”
In quel momento squillò il cellulare di Clio. |
“Perchè no...” disse il capo ad Altea “... Massi, magari potrebbe funzionare... si, dai... buona idea... contatta pure quella gente... chissà che non ci ingaggino per cercare loro figlio...”
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Poco dopo le pizze arrivarono ed io le presi come mi aveva detto.
Sai dottore, potrei abituarmici Preparai dunque a tavola e attesi che arrivasse. |
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