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Scossi la testa.
"No..." mormorai "Ho già chi può aiutarmi... Vada via..." aggiunsi, lasciandomi scivolare lungo il muro e rannicchiandomi in un angolo della stanza. Dove sei, Elv? https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...eecffa235f.jpg Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Ritornai a casa dello scrittore guardinga, entrai assieme al solito vecchio cameriere.
Camminavo osservando tutto attentamente... http://cdn.teen.com/wp-content/uploa...-megan-fox.gif Tra i vari corridoi di quella villa di campagna e poi...ecco Sam che mangiava con lo scrittore conversando. Sfoderai quel sorriso da detective e li guardai.."Bene, si trova bene assieme alla sua guardia del corpo signor Monter?" sedendomi in una poltroncina.."Io ho già pranzato grazie" e guardai Sam facendogli l' occhiolino. "A dire il vero ho portato il libro al mio amico..era felicissimo del suo autografo...e poi mi ha letto un passo del vostro libro che ama molto..parla di un merlo..di cosa rappresenta, ovviamente io non ho letto il libro ma voi potete narrarmi di questa storia e perchè è inserita nel libro" sorridendo. |
Una volta in ufficio mi sedetti alla scrivania, e mi preparai un caffè.
Quella giornata aveva preso decisamente una piega inaspettata dovevo ammetterlo. Però divertente.. Non era esattamente l'aggettivo che avrei usato, ma se non altro non mi annoiavo, questo era certo. Ed ero sulla pista giusta, eccome. Quel merlo onnipresente, il suo significato, la sparizione di Guisgard. La prima cosa che mi veniva da pensare era che fosse lui l'uomo della maschera. Ma perchè? Beh, io me ne intendevo parecchio di coperture, e il suo essere fuori dal mondo probabilmente calzava a pennello con il suo vero io oscuro. Non è una finta però... No, no, viveva davvero fuori dal mondo, prigioniero dei ricordi, non era una posa. I pensieri non mentono, dopotutto. Sorseggiavo il caffè quando mi arrivò un sms, che infondo mi aspettavo. E ti pareva... Come immaginavo, guai in arrivo. Scrissi un sms a mia volta, rapido e indolore. "Ci sarò!" |
Ricambiai quel bacio fingendo che fossero le labbra di Pier a sfiorarmi, ma fu complicato. Gli sorrisi e gli diedi la buonanotte. Lui si girò da un fianco e aspettai che si mettesse a russare pesantemente per potermi alzare e scattagliolare fuori casa. Non mi cambiai neanche, uscì in pigiama, una camicia da notte nera in pizzo, corta sui fianchi e molto scollata sul petto, mettendomi comunque una vestaglia per non sembrare troppo volgare. Ero comunque molto timida. Mi guardai allo specchio e mi sistemai i capelli come meglio potevo, cercando di sembrare presentabile. Alla fine uscii e mi avviai al posto dell'appuntamento.
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Fierr restò in silenzio fuori, mentre Gwen scivolò a terra e rannicchiandosi in un angolo.
“Resterò qui...” disse il medico “... ed aspetterò... non ti abbandonerò di nuovo...” |
Monter sorrise ad Altea e la invitò a bere con lui e Sam.
“Certamente.” Disse. “Le spiegherò tutto ciò che vorrà. E con molto piacere.” Bevendo. “Il merlo? E' un'antica tradizione... secondo cui un merlo è messaggero di un Jinn, ossia una sorta di essere metà umano e metà demone... come il famoso genio della lampada di Aladino, latinizzato appunto da Jinn a Genio.” Ridendo. “Folcloristiche sciocchezze.” “Già.” Divertito Sam. |
Clio rispose all'sms ed attese che giungesse l'ora dell'appuntamento.
Ormai non mancava molto ed era il momento di prepararsi. |
'Non ti abbandonerò di nuovo'
Poteva restare lì, io non lo avrei certo cacciato, ma neanche fatto entrare. Non mi importava e non mi piaceva che insistesse a non dirmi come facesse a sapere quelle cose. Lui non mi aveva creduto, perché ero certa non li vedesse, ma allora se non li vedeva come faceva a saperlo? Non credevo fosse indispensabile che entrasse per parlare, ma se non voleva farlo, tanto peggio per lui. Intanto, sentivo quasi le forze venir meno, fra il pianto, i tagli e i dolori, mi sentivo scossa, sconvolta, esausta e volevo solo che le braccia di Elv mi sollevassero e mi stringessero a sè. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Presi la bevanda e ascoltavo Monter..aveva ragione Guisgard. .era una tradizione ma celava qualcosa di strano.."Guardate..io non riderei. .attualmente vedo un merlo e ha ferito pure una ragazza"senza nominare Guisgard. ."In che modo diventa demone e umano e perché? Come è riconoscibile uno di questi Jinn?" stupefatta da quella rivelazione..ma Guisgard lo sapeva?Voleva farmi sapere qualcosa..mi chiesi.
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Nyoko, con la sua vestaglia, lasciò la camera da letto e poi uscì dalla casa, ritrovandosi fuori sulla staccionata.
Era buio, l'aria ancora calda e la campagna circostante avvolta da una poco limpida foschia estiva. Una lampada era accesa sull'ingresso che illuminava la timida figura della moglie di Jeffrey. Qualcuno la vide e fece un cenno utilizzando un fiammifero acceso. Era Pier, ben celato sotto un albero. |
La brezza notturna mi dava fresco, ne avevo bisogno, agitata per com'ero. Appena mi trovai fuori, subito notai un fiammifero dietro ad un albero e mi ci avvicinai, sapendo che si trattava di Pier.
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Passarono diversi minuti e dall'interno Gwen sentiva Fierr davanti alla porta.
Era deciso a restare lì ed attendere. Poi ad un tratto si udì l'arrivo di un'auto. Qualche istante dopo la porta si aprì. Era Elv. “Gwen...” disse guardandola stupito “... cosa ti è successo?” |
“Non saprei dirle...” disse Monter ad Altea “... dopotutto sono sciocche tradizioni, favole, buffe per allocchi.” Ridendo.
"Giusto." Mangiando Sam. |
Nyoko raggiunse Pier sotto l'albero.
Lui stava fumando. “Stanotte è molto caldo...” disse lui fissandola “... a cosa ti serve quella vestaglia?” Con tono dolce misto a sensuale. |
"Eppure lo menzionate nel vostro libro..perché se sono favole? Vorrei informarmi invece..avete qualche libro nella vostra biblioteca su questo argomento?Vi dico io..ce ne potrebbe essere uno in giro" pensai a quando Guisgard mi disse rappresentava l'Oltretomba..quel bacio rubato e la sua esclamazione non era uomo da amare..il fatto sparisse col merlo..erano supposizioni. .oh no, non lo temevo anzi ne ero attratta.
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Ero lì, abbandonata a terra contro il muro, in attesa.
In attesa di che? Beh, di Elv, della decisione del dottore di andarsene. Speranze che si avverarono solo a metà. Lo vidi entrare dalla porta e fu come se mi fossi sollevata di un peso, anche se sentivo ancora il volto arrossato e le lacrime scorrevano copiose. "Io... Ho provato a chiamarti, ma..." pigolai, tendendo le braccia verso di lui. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Lo raggiunsi e notai il fumo della sigaretta.
"Hai ragione... Ma sono stanca... Non mi va di toglierla" dissi sorridendo maliziosa. Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
“Si, ho diversi libri...” disse Monter ad Altea “... sono uno scrittore e quindi la mia biblioteca è molto ricca... può consultarla quando vuole, naturalmente.” Sorridendo.
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Elv subito prese Gwen fra le braccia, stringendola forte.
“Cosa...” disse “... cosa ti è successo? Perchè sei ridotta così?” |
“Ah, capisco...” disse Pier sorridendo a Nyoko, per poi avvicinarsi ed accarezzandole il viso “... sei stanca? Allora forse saresti dovuta restare a letto, no? Perchè sei qui?” Malizioso.
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Sorrisi a quella esclamazione.."Immagino..essendo uno scrittore ne avrete di tanti tipi..adoro i libri e questa storia ha stuzzicato la mia curiosità. .col vostro permesso andrei ora..mi indichereste pure i libri dove si parla di questo..Jinn..Genio?" finendo la bevanda.
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Nulla importava più.
Nulla. Nulla del dottore, dei tagli, della maledetta bambina. Nulla, ora che ero fra le sue braccia. Subito mi aggrappai a lui, mettendo le braccia attorno al suo collo e affondando il viso. "Una bambina... Una bambina ha bussato con violenza, io le ho aperto la porta e lei... Lei ha cominciato a picchiarmi, diceva che era colpa mia... Io cercavo di farla smettere, ma lei non lo ha fatto, ha continuato, finché è sparita..." raccontai, tremando ancora. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Il pomeriggio era passato tranquillo, nessuna rogna al lavoro, e il capo non si era mai visto.
Per sua fortuna... Sì, perchè ero talmente nera che avrei anche potuto rispondergli male, ed essendo il mio capo non era esattamente una buona idea. Tornai a casa e cenai in fretta, aspettando la mezzanotte. Finalmente arrivò, e mi diressi nella mia stanza segreta, dove Ishtar mi aspettava. Non sapevo ancora quale fosse il lavoro di quella notte, ma comunque fosse, non ci sarebbe andata certo Clio, la notte è il regno di Ishtar. Indossai la tuta, con tutti gli accessori tecnologici del caso, e mi avviai silenziosa come la notte al luogo dell'appuntamento. https://s-media-cache-ak0.pinimg.com...aecffeb1bd.jpg |
Lo guardai maliziosa e posai le mani sul suo petto "il letto era scomodo... E poi... Avevo un appuntamento" dissi sorridendogli.
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“Sarà aiutata dal mio maggiordomo per cercarli.” Disse Monter ad Altea, per poi chiamare il maggiordomo che accompagnò la detective nella biblioteca.
“Che libri occorrono alle sue ricerche?” Chiese il domestico. |
Clio, nei pani della sensuale Ishtar, raggiunse il luogo dell'appuntamento.
Inizialmente non vide nessuno, poi un'ombra le si avvicinò. Aveva il volto celato da un cappello. “Sappi, Ishtar, che abbiamo scoperto qualcosa di molto interessante...” disse “... il luogo in cui lavori... quell'agenzia matrimoniale... Blaue Blume... è una dannata copertura...” |
Elv strinse Gwen per consolarla.
Ma era perplesso. “Dimmi...” disse “... nessuno ti ha sentita gridare? Nessuno è arrivato per aiutarti?” |
“Interessante...” disse Pier godendosi il contatto delle mani di Nyoko sul suo petto “... un appuntamento... devo essere geloso? Con chi? Aspetta... voglio indovinarlo io... è bello? Ti piace? Lo seguiresti ovunque?” Divertito.
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Guardai il tizio sotto il cappello, e alzai gli occhi al cielo.
"Lo so, è quella la pista che sto seguendo, il capo ha sicuramente a che fare col Merlo che ha ucciso i nostri uomini, sicuramente c'entra la chiesa e la superstizione, poco ma sicuro..." annuii "Sto tenendo il capo sotto torchio, posso dire che non sospetta di me, per adesso..". Lo guardai attentamente. "Voi che avete scoperto?" chiesi infine. |
Annuii a Monter e mi diressi verso la biblioteca e dissi al maggiordomo. ."Vorrei dei libri sulla leggenda del merlo..voi ne sapete qualcosa?" guardando i libri pure nello scaffale.
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"Sì... Sì e ancora sì..." dissi a quelle domande sorridendo. "Ma non sei tu. Tu sei il compagno di classe sfigato che ha un cotta per me, dico bene?" ridacchiando appena.
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“No, ma posso cercare.” Disse il maggiordomo ad Altea.
Si mise a cercare e dopo un po' diede un vecchio volume alla sensuale detective. “Ecco.” Lui. Il libro parlava dei Jinn e di altre leggende, tra cui il merlo. |
“Ti ho detto...” disse la figura a Clio “... l'agenzia è una copertura... cela l'attività di alcuni cacciatori di taglie... anzi, cacciatori di atei... ecco svelato il mistero delle morti dei nostri corrieri...”
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Cercai di calmarmi e ci riuscii quasi del tutto, come sempre quando ero fra le sue braccia.
Alzai gli occhi su di lui. ''Beh, qui no, nessuno della zona... Dopo un po', però, è tornato il dottore, ma io non l'ho fatto entrare. Non mi convinceva, diceva di sapere che ero sola in casa e che sapeva chi mi aveva fatto cosa, ma come faceva a sapere tutto questo se non era qui, eh, Elv?" guardandolo con i miei occhi grandi "Io non mi sono fidata di lui. E poi... E poi stamattina, ha detto che lui vuole curarmi, per farsi perdonare, ma io non voglio, non voglio che mi portino via da te. Io voglio che sia tu a prenderti cura di me, sempre tu, non loro..." ricominciai a singhiozzare accorata e lo strinsi ancora più forte. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
“Ah, ecco...” disse divertito Pier a Nyoko “... quindi non posso invitarti adesso? Volevo approfittare di questa notte senza stelle... calda... col buio che cela tutto... e portarti magari in un bel posticino... ho la mia auto qui... ma sono uno sfigato, no?” Avvicinandosi e guardandola negli occhi. “Eh, già... sennò ti avrei già baciato, vero? E magari già spogliato...” e la baciò sulla bocca.
Con impeto, passione, eccitazione. |
“Nessuno ti porterà via, Gwen.” Disse Elv. “Siamo solo io e te qui. Solo noi due, vedi? Non c'è nessun altro.” Stringendola per calmarla.
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Il maggiordomo cercava e poi trovò il libro giusto ed esultai. ."Grazie..gentilissimo. .posso accomodarmi nella poltrona e leggere ..oh rimettero' a posto" sorrisi sedendomi su una poltrona e trovai la leggenda del merlo e mi misi a leggerla.
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Mi lasciai baciare senza dire nulla, osando qualche gioco di lingua tra una carezza di labbra e l'altra. "Mmmh... Ma che strano... Mi hai appena baciata... Ma io sono una donna sposata" dissi falsando la voce e ridendo poco dopo.
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Chiusi gli occhi e respirai profondamente, con qualche singulto occasionale, mentre lui mi stringeva forte.
Aprii poi gli occhi ancora velati della patina lucida e salata delle lacrime e gli accarezzai piano il viso, mentre quel gesto contribuiva a farmi ritrovare la calma. Sì, eravamo solo noi, nessuno avrebbe invaso il nostro spazio, nessuno. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
"Quindi davvero l'uomo col merlo e la maschera è il mio capo.." annuendo.
Tutto tornava, tutto aveva senso, ora. Il merlo, le strane sparizioni di Guisgard, i suoi pensieri. Tutto tornava, tutto filava. "Quali sono le direttive? Posso eliminarlo domani stesso, se serve... a meno che non vogliate indagare più a fondo...". |
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