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“Speriamo gli vada tutto bene...” disse pensieroso Elv “... quei contadini erano davvero superstiziosi ed ottusi...” rigirando in mano il suo panino “... forse avremmo dovuto accompagnarlo...” guardando Gwen.
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"Beh, fosse solo la superstizione... Erano proprio violenti, e mal disposti, è questo il mio dubbio..." sospirai "Non so... Dici che avrebbe fatto la differenza? Se fossimo andati, intendo..." mangiando.
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Elv diede un morso al suo panino, per poi posarlo sul vassoio.
“Beh, tre invece che uno...” disse a Gwen “... prima di dar addosso a tre persone la gente ci pensa un po' su, no? Invece quel ragazzo è andato in mezzo a quei bifolchi da solo...” bevendo. |
"Sì, forse hai ragione, anche se non si erano fatti scrupoli prima..." seccata io, al pensiero "È incredibile come la gente possa comportarsi in questo modo."
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"Ti ho detto..." disse Elv a Gwen "... sono dei bifolchi..." avvicinandosi alla finestra e guardando fuori "... piove..." fissando il cielo sopra la campagna "... hai notato come qui in campagna il disordine che regna in città sembra essere molto minore? Anzi, quasi nullo... anche gli animali paiono più calmi... forse per questo il dottor Kafemnis sembra non dar peso alle nostre preoccupazioni..." si voltò verso la ragazza "... e se anche le sparizioni di queste zone fossero fenomeni come il malfunzionamento delle macchine e la pazzia degli animali?"
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Elv si avvicinò alla finestra ed io lo raggiunsi, stringendolo.
Poi, lo ascoltai. "Tu dici? Beh, potrebbe. Come pensavo prima, questa situazione è così assurda che ogni ipotesi potrebbe essere plausibile..." dissi, mentre fuori pioveva a dirotto. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Gwen si avvicinò ad Elv e lo abbracciò.
Lui si volto e la strinse a sé, mentre fuori una malinconica pioggia scendeva sull'umida e tetra campagna circostante. “Sei più bella in un giorno di pioggia...” disse lui fissandola “... forse perchè i tuoi capelli rossi, i tuoi occhi verdi, le tue gote violacee” sorridendo “e la pelle chiara ti fanno assomigliare alla dama dell'arcobaleno...” accarezzandole le labbra “... era una maga di una storia che sentivo sempre da piccolo...” |
Rimasi, di nuovo, a guardarlo ed ascoltarlo, come questa mattina.
Era dolcissimo e tenero, incantevole osavo dire. "Allora, raccontamela..." mormorai, mentre baciavo dolcemente il dito che accarezzava le mie labbra. Intanto, la pioggia fuori assumeva un tono quasi malinconico. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Gwen baciò il dito di Elv sulle sue labbra, che indugiava sulla bocca di lei.
“Magari stanotte, se verrai a trovarmi...” disse lui piano, con un tono vagamente malizioso. Un tuono in lontananza attirò l'attenzione di lui. “Continuo a pensare a quel ragazzo...” mormorò “... forse perchè mi sento in colpa...” |
Sorrisi ricambiando la malizia che c'era nel suo tono.
"Interessante... Chissà, magari..." risposi piano. Poi, un tuono. "Lo so, tesoro... Anch'io..." poggiando la testa sulla sua spalla.https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...fadefe0e5a.jpg Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Quel tuono e Gwen si strinse ad Elv.
Restarono così a lungo. Poi sentirono un'auto giungere davanti alla villa. Dalla finestra videro si trattava di un'auto dei vigili. Scesero e bussarono alla porta, con la governante che aprì. |
Una macchina.
Guardai meglio ed erano i vigili. "Cosa vorranno i vigili qui, a quest'ora?" stupita "Oddio, spero non sia successo nulla al ragazzo" preoccupata. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
La fabbrica di robot era sempre più lontana ormai, attorno a noi la strada sfrecciava rapida, mentre il panorama cambiava ad ogni istante mentre ci addentravamo nella campagna.
Ma io non la guardavo, né mi accorgevo di cosa succedesse fuori da quella macchina. Io guardavo lui, guardavo sempre lui. Come mi piaceva vederlo guidare, restare lì ad osservarlo mentre si concentrava sulla strada, scrutare il suo viso, i suoi occhi, assaporare ogni espressione, ogni leggero sorriso che spuntava. Non avevo mai lasciato la sua mano, mai... la tenevo tra le mie, la accarezzavo, la rigiravo nella mia, quel contatto era così bello, così inebriante, così intenso. Ma la cosa che amavo di più, in assoluto, di tutto quello era vederlo voltarsi verso di me e guardarmi. Lo faceva spesso, e ogni volta trovava i miei occhi lì, fissi nei suoi. Oh com'era bello ritrovarsi uniti in quello sguardo inaspettato. Ogni volta che si voltava i miei occhi si illuminavano di una luce così chiara e limpida. Ma quando poi si chinò verso di me, il mio cuore iniziò a battere forte, sempre di più, sempre di più, come volesse scoppiare. Voleva baciarmi.... oooh, voleva baciarmi! Non stavo più nella pelle, stavo impazzendo, avevo il cuore che avrebbe voluto correre e saltare. Tutto intorno a me sembrò rallentare, fermarsi, mentre i suoi occhi si facevano più grandi e vicini, le sue labbra invitanti e bellissime raggiungevano le mie, il mio cuore scoppiava, gli occhi si socchiudevano e... un balzo in avanti mi fece sobbalzare, la velocità era aumentata rapidamente, sempre di più, come una corsa impazzita. Non eravamo più padroni della nostra macchina. Mi strinsi ad Icarius istintivamente. "Oddio com'è possibile?" preoccupata "Hanno preso controllo anche di questa macchina?" guardandolo spaventata. |
Elv guardò Gwen.
“Andiamo a vedere...” disse. I due ragazzi scesero al pianoterra, dove i vigili stavano parlando con la governante e con Kafemnis. “Abbiamo ricevuto una denuncia da parte della sorella...” uno dei vigili “... di suo fratello non ha più notizie da ore... ha cercato di contattarlo col cellulare ma risulta spento.” Parlava dell'autostoppista. “Non allarmiamoci per nulla...” fece lo scienziato “... sono ore che telefonini e computer funzionano male... magari è solo per questo che non ha risposto al cellulare...” con tono calmo. |
Ecco. Lo sapevo. Non si avevano notizie del ragazzo.
"Lo sapevo, lo sapevo..." dissi preoccupata e con tono affranto ad Elv, nascondendo il viso contro la sua spalla. Non avremmo dovuto farlo andare in quel maledetto bar! Ora lui era disperso chissà dove è la colpa era nostra, solo nostra! "Non avete già iniziato a cercarlo?" al vigile, forse con troppa veemenza. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
“Non lo so...” disse Icarius a Clio, cercando di riprendere il controllo dell'auto “... forse anche l'auto è impazzita, come tutti gli altri oggetti elettronici!”
Guardò fuori accarezzando l'idea di gettarsi con la ragazza dallo sportello, ma l'auto correva troppo e sarebbe stato pericoloso. La macchina andava velocissima, imboccando stradine isolate e correndo verso il cuore della brughiera. “Dannazione, ci uccideremo se corre così!” Icarius. |
“E' quello che stiamo facendo, signorina.” Disse il vigile a Gwen. “Stiamo battendo la zona, chiedendo informazioni ad ogni abitazione. Fino ad ora però nessuno sa nulla.”
“Avete controllato al bar?” Chiese Elv. “Quello in mezzo a delle casupole... ad un paio di miglia da qui...” “Si, certo.” Annuì il vigile. “Ma non l'hanno visto là.” |
Ah, era anche peggio!
Non ci era neanche arrivato, al bar. "Allora, potrebbe far parte anche lui di tutte quelle persone scomparse nel nulla negli ultimi tempi" dissi, automaticamente, ancora più preoccupata. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
"In verità" disse il vigile a Gwen "questo è il primo caso di presunta persona scomparsa in questa zona."
"La perdoni..." Kafemnis al vigile "... è giovane e molto suggestionabile." Indicando Gwen. |
Tutto andava veloce, senza fermarsi mai, sembrava davvero impazzita, come tutte le altre macchine.
"Eppure non aveva mai dato problemi.." guardandomi intorno spaventata. Non voleva saperne di fermarsi, continuava la sua folle corsa impazzita per la brughiera. "Oh, icarius.." stringendomi a lui. Vedevo la campagna sfrecciare rapidissima dal finestrino, quasi ci venisse addosso. "Dove vorrà condurci?" preoccupata. Ma forse non era la cosa più importante in quel momento. "Dobbiamo fermarla..." spaventata "Dobbiamo fermala, ma come?". |
Rimasi interdetta e senza parole.
Poi guardai Elv. "Ti rendi conto?" gli dissi piano, poi scossi la testa "Basta, questa storia non mi interessa più" tagliai corto. Mi voltai e andai nella mia stanza, al buio, a guardare la pioggia fuori. Non potevo credere che avessero detto davvero quelle cose. Primo su tutti il dottore, che si permetteva ancora di rivolgersi a me in quel modo e poi i vigili, che dicevano ancora che nessuno era scomparso prima, ma come potevano? Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...0b51ed2604.jpg |
Uno scossone, un dosso e quasi l'auto si ribaltò.
Clio fu sbalzata e finì addosso ad Icarius. L'auto intanto continuava la sua folle corsa verso il nulla. O chissà. |
Gwen corse nella sua camera e poco dopo qualcuno bussò.
“Sono io...” disse Elv da fuori “... posso entrare?” |
Rimasi sola a guardare fuori, finché Elv non bussò.
Beh, di certo non ce l'avevo con lui. "È aperto" dissi soltanto. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Elv entrò.
"Ehi..." disse a Gwen "... cos'hai? Tutto bene?" Avvicinandosi a lei. |
La situazione era sempre più pericolosa, l'auto sfrecciava veloce, col serio rischio di ribaltarsi.
E infatti quasi l'auto si ribaltò e io mi trovai addosso ad Icarius. Avevo davvero paura di cosa potesse succedere. Sentivo che ci stava portando da qualche parte, ma non sapevo se ci saremmo arrivati vivi. Quando mi ritrovai addosso a lui, sentire il suo corpo contro il mio, il suo profumo, mi fece spaventare ancora di più. I suoi occhi così vicini e l'idea che tutto poteva finire in un momento mi riempivano di un terrore quasi sconosciuto per me. Allora lo baciai, fregandomene del mondo intero che andava a pezzi, della folle corsa impazzita della macchina. Lo baciai senza pensare a niente che non fosse quello che sentivo in quel momento. Lo baciai come se fossimo soli al mondo e non esistesse nient'altro. Non volevo morire senza averlo mai baciato. Volevo dare al mio cuore una possibilità, un momento di felicità. Le sensazioni e le emozioni che Icarius mi provocava erano così forti e intense che non potevano essere ignorate. Reclamavano la mia stessa anima. Allora lo baciai, senza se e senza ma, senza pensarci due volte. Lo baciai perché non c'era niente che desiderassi di più al mondo. Avevo il cuore che batteva più forte di quanto la macchina non andasse forte. |
Sbuffai appena, scuotendo leggermente la testa.
"Questa situazione inizia a darmi sui nervi" risposi. Era tutto. Il dottore, queste sparizioni, questo posto, tutto! Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
"Gwen..." disse Elv sedendosi accanto a lei "... cosa c'è? Sei rimasta scioccata per la sparizione di quel ragazzo? Sei spaventata? Vuoi che ce ne andiamo da qui?" Accarezzandole la testa.
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"Ma non hai sentito? Quel vigile che sostiene che nessuno sia mai scomparso, quando invece la gente, e forse anche quel ragazzo, è sparita nel nulla, quel maledetto dottore che continua a rimbeccarmi come se fossi una bambina di cinque anni" risposi, poi sospirai e scossi la testa.
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"Allora invece di star qui a commiserarci andiamo e cerchiamo quel ragazzo." Disse deciso Elv a Gwen. "Sveliamo questo mistero. Scopriamo cosa davvero si nasconde nella brughiera."
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Lo guardai.
"E vuoi andare così, all'avventura nella brughiera, di notte e sotto il temporale?" Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
“E' ancora giorno...” disse Elv guardando fuori “... forse abbiamo ancora un'ora buona di luce...” a Gwen “... e comunque abbiamo un'auto... voglio tornare in quel bar e scoprire tutta la verità...”
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Ci riflettei un po' su.
Poi annuii. Che potevo fare? Probabilmente, non era affatto sicuro per noi avventurarci là fuori, ma restando qui avremmo continuato a sentirci in colpa ed io ad arrabbiarmi, quindi forse meglio uscire. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Hiss sferro' un pugno allo stomaco di Seriolino che cadde a terra privo di sensi.
Annuii alle sue parole.."Impazzito come la natura, la tecnologia e quei robot che ho visto..è quella immagine. Ecco perché al bar erano fuori di sé" guardai l'uomo a terra.."Aspettiamo che si svegli o proseguiamo?" abbracciando Hiss cercando protezione. |
L'auto era come impazzita.
La sua folle corsa sembrava senza fine e soprattutto senza speranza. Uscì di strada finendo in una selva fatta di olmi, di pini e di querce. Icarius ormai non sperava più di riprendere il controllo. Dossi, fossati ed irregolarità varie sembrava sul punto di farla cappottare. Uno scossone e Clio finì su di lui, fra le sue braccia. Allora lo baciò. Un bacio disperato. Come disperata pareva quella situazione. Un bacio che sembrò l'ultimo frammento di due vite destinate a finire. Poi un scontro, un urto forte. Clio si sentì sbalzata via, fuori dall'auto, strappata dalle braccia di Icarius. Poi solo il buio. Elv guardò Gwen negli occhi. “Io vado e non posso costringerti a seguirmi.” Disse. “Anzi, forse è meglio se resti qui... mi sentirò più tranquillo nel saperti al sicuro...” Hiss strinse a sé Altea, come a volerla proteggere. “No, lo porteremo con noi...” disse lui “... magari sarà rinsavito una volta arrivati da tuo padre...” caricandosi Seriolino in spalla “... andiamo, a breve comincerà a fare buio...” E ripresero il cammino. |
"No no no, non esiste!" esclamai, contrariata "Così rischio di non vederti più tornare, come quel ragazzo, o rischio di nuovo di perderti per la seconda volta? Hai visto com'è andata, la prima..." mormorai, guardandolo.
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Era quello che volevo sapere da Hiss e mi staccai da lui a malincuore.."Si, e poi qui non sarebbe al sicuro, e magari con la tranquillità sapremo molto".
Mi avvicinai a lui con Seriolino sulle spalle e continuammo quel cammino.."Secondo te...la Gioia dei Taddei era realtà o farsa..siamo qui appunto...e loro non stavano di notte nella brughiera..che stupidaggini vero? Sto solo cercando di sviare il discorso, mi sta inquietando...stavolta penso ci sia in ballo qualcosa di strano e pericoloso". |
Tutto sembrava perduto, e forse lo era davvero.
La velocità cresceva sempre di più, la macchina era fuori controllo e tutto intono a noi vorticava in una corsa impazzita. Il suo corpo contro il mio era l'unica cosa che avesse senso in quel momento, e quel bacio tutto ciò che contava per me, l'unica cosa che poteva tenermi attaccata alla vita in un momento di morte. Poi la situazione precipitò e mi fece sbalzare via, lontano. Un freddo senza pari mi strappò dalle sue braccia. E poi.. il buio. |
Elv guardò Gwen ed a quelle sue parole la prese fra le braccia e la baciò.
La baciò come se il mondo non avesse un domani, come se il tempo non esistesse e come se oltre loro non esistesse null'altro. La baciò con drammatica passione ed un impeto che la fece sentire donna come non mai e soprattutto sua. “Abbiamo di meglio per cui preoccuparci...” disse Hiss ad Altea, procedendo con Seriolino sulle spalle “... e poi questo luogo è già inquietante di suo, che senso ha quindi parlare di spettri e demoni?” Sarcastico. Continuarono, fino a quando l'imbrunire rese incerto il cammino. “Non vorrei dirlo...” mormorò Hiss “... ma abbiamo buonissime possibilità di esserci persi...” Il buio. Il silenzio. Il nulla. Poi una forte luce, quasi accecante quasi destò Clio dal suo sonno. Riaprì piano gli occhi, pochi istanti per abituarsi alla luce e cominciò a vedere cosa c'era intorno a lei. E vide qualcosa. https://blog.screenweek.it/wp-conten...1/monolito.jpg |
Lo guardai in attesa di qualcosa, una reazione, una risposta.
E quella reazione, quella risposta, arrivò. Arrivò direttamente dalle sue labbra, che si poggiarono sulle mie, possedendole con impeto, passione. Intanto mi stringeva, mi faceva sentire sua forse per la prima volta, come se questo fosse stato il nostro primo bacio, nonostante non lo fosse. Scherzosamente, mi era venuto in mente di dirgli che doveva farmi rimanere contrariata più spesso, se questa era la ricompensa, ma solo il pensiero di staccarmi dalla sua bocca mi attanagliava, così rimasi in silenzio, con le mani affondate fra i suoi capelli corvini. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
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