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L'uomo e il giovane se ne andarono col dipinto mentre io rimasi abbracciata a Guisgard ed ebbi un sussulto.. "Ma Tesoro.. Come faceva a sapere questo professor Ordifren che tu sei qui? Lo hai sentito?" mentre giocherellavo coi suoi capelli. Ero proprio curiosa ora di capire chi fosse questo dottore.
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“Come detto in precedenza” disse divertito Herbert a Nyoko “qui non ci sono demoni. E comunque in tutta confidenza dubito tu possa essere adatta a risolvere questa situazione.” Ridendo com'era suo solito. “Devi farne ancora di strada per diventare un Angelo di prima categoria, amica mia.”
Gwen ed Elv lasciarono l'auto del colono e si avviarono all'interno della stazione, dove nello spiazzo adiacente l'ingresso c'era il punto in cui giungevano gli autobus. Era un primo pomeriggio soleggiato del Giovedì Santo ed i due giovani dovevano attendere l'arrivo di un autobus. “Beh, almeno andremo via prima di sera.” Disse lui. “Giuro non ci tornerò più qui.” “Mi sembra semplice...” disse il rampollo ad Altea “... avrà inviato Stainyus al castello e lì Ergolin gli avrà detto che ero ospite qui da te.” Candidamente. “Capisco che a te il dottor Ordifren non piaccia, anche se ne ignoro il motivo, ma non troverai mai nulla di strano nel suo modo di fare. E' il miglior uomo del mondo.” Sorridendo. |
Giungemmo nello spiazzo in cui avremmo potuto prendere un autobus e tornare a casa.
"Sì infatti, non vedo l'ora di tornare in città..." sospirando. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Lo guardai soddisfatta dalla sua risposta e lo baciai sulle labbra.. Ero vicinissima a lui ma si doveva andare da Taylor. Avrei desiderato amarlo e finalmente essere sua e lui mio.. "Magari mi convincerai tu non pensi?" sfiorando la guancia per poi accarezzare il suo collo e guardandolo negli occhi.. "Penso dobbiamo andare dal dottor Taylor".
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“Già.” Disse annuendo Elv a Gwen.
Pochi minuti dopo videro arrivare da lontano un autobus. “Eccolo, finalmente.” Fece Elv. Ma in quel momento, dal binario, arrivò correndo un ragazzino. “Per favore, aiutatemi...” raggiungendo i due giovani. “Che ti succede?” Chiese Elv guardandolo agitato. “Mio nonno...” con affanno il piccolo “... mio nonno... è scomparso nella brughiera... non riesco a trovarlo... aiutatemi, per favore...” preoccupato. Il rampollo subito arrossì per quegli atteggiamenti di Altea ed un po' deluso annuì quando sentì che dovevano andare dall'avvocato Taylor. Di gran lunga avrebbe preferito restare a casa con lei naturalmente. Ordifren stava nudo in piedi davanti alle sue ragazze che, tutte sporche del suo impeto vitale, gli sorridevano e lo accarezzavano ovunque. “Oh si, piccola mia...” disse a Clio accarezzandole la testa e guardandola lercia del suo seme “... tutte brave siete...” teneramente con i suoi occhi rossi che ora tendevano a tornare chiari. Continuò ad accarezzarle, fino a quando un tepore le raggiunse, poi più nulla. Si risvegliarono tutte in una stanza ben arredata, sotto le coperte di un grande e comodo letto. |
Finalmente arrivò il pullman, ma mentre lo stavamo raggiungendo, spuntò un ragazzino che cercava aiuto per suo nonno.
E ci risiamo, di nuovo. Era mai possibile che non riuscissimo ad andarcene? Alzai le mani guardando. "Non mo esprimo..." dissi solo, perché ora ne avevo veramente abbastanza di questo posto, e poi non poteva chiedere alla polizia? Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Vidi nel suo volto la delusione e mi compiacqui.. "Vuoi che andiamo domani? Preferisci restare qui... Possiamo cenare nel salottino laterale della mia camera.. Dimmi tu ciò che vuoi" rimanendo fissa sui suoi occhi azzurri.
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Com'era bello, com'era imponente su di noi, com'era eccitante con quell'aria soddisfatta, con quel tono da pelle d'oca, lo sguardo che mi rivolgeva.
Ero come in adorazione, completamente soggiogata da lui. Avevamo allungato le mani, toccandolo ovunque come fosse una reliquia oscura. Quando ci diceva "brave" poi, andavo fuori di testa, mi sentivo pulsare tutta. Ma poi, sentii come un tepore tutto intorno a me... e mi addormentai. Non che mi fossi resa conto di essermi addormentata, ma considerando che mi svegliai completamente nuda e ancora impiastricciata in un letto comodo e immenso letto, lo diedi per scontato. Le ragazze erano tutte intorno a me, mi tirai per un attimo su, mi guardai intorno e poi mi lasciai ricadere nuovamente sul morbido cuscino. "Oh ragazze..." sospirai, guardando il soffitto "È da perderci la testa..". Mi persi per un momento nel ricordo di quanto era stato, i momenti, le sensazioni, ogni cosa, mi beai così per lunghissimi istanti. Poi mi puntellai coi gomiti, guardandomi intorno più seriamente. "Ma dove siamo, secondo voi?" cercando i dettagli della stanza "Nella sua camera da letto?". |
Lo guardai male e posai il libro nella sua credenza.
"Bene. Allora è inutile che io resti a perdere il mio tempo. Sono ancora alla ricerca di mio fratello. Grazie per avermi illuminato e rinfrescato le idee. Ora tu puoi pure benissimo tornartene in laradiso, a seguire le tue mansioni da angelo obbediente e perfetto e diventare il cocco di papà. Io resto qui a farmi gli affari miei e cercare mi fratello, caduto sulla terra ingiustamente!" gli dissi trattenendomi dall'urlare per poi dargli le spalle e fare per andarmene. È vero che non ero un gran che come angelo, ma essere insultata da un damerino come lui decisamente no, non lo accettavo! Abbandono la nave! Come ho già fatto dieci anni fa. Inviato dal mio LG-M160 utilizzando Tapatalk |
“Noi stiamo per andare via...” disse Elv al ragazzino “... vedi? Quello è il nostro autobus che ci riporterà in città... va alla polizia, vedrai che sapranno aiutarti.” Sorridendo al ragazzo.
Questi guardò lui e Gwen con aria affranta. Pochi minuti dopo arrivò l'autobus. Il rampollo sorrise ed arrossì subito a quelle parole di Altea. “Ecco...” disse timidamente “... ecco... si... mi piacerebbe restare qui...” guardandola tutta, imbarazzato ed eccitato. Herbert scoppiò a ridere per quella reazione di Nyoko. Ma ad un tratto sentirono dei rumori. Era tornato Stainyus e con lui c'era anche Pavel. “E' tornato il padrone di casa...” disse Herbert “... che facciamo?” Era una stanza grande, arredata con gusto e sfarzo. Il letto era ampio, a più piazze e tutte loro, ancora nude e sporche, stavano sotto le coperte. “Ehi...” disse Kyra “... come siamo finite qui?” “Siamo ancora tutte insozzate...” ridendo maliziosa Lys. “Si, ma il dottor Ordifren ha soddisfatto solo Clio però...” protestò Viki. Ad un tratto qualcuno bussò e senza attendere oltre entrò. “Ben svegliate, ragazze.” Entrando il gobbo e guardandole con occhi da pervertito. “Immagino vi occorra un bel bagno, no?” Ridendo lascivo. |
Elv rispose al ragazzino e quello lo guardò dispiaciuto.
No, eh. Il senso di colpa no. Un attimo dopo arrivò il pullman. Dopotutto noi non potevamo nulla, la polizia sarebbe certamente riuscita a trovarlo, noi avevamo mole meno possibilità. "Beh, andiamo?" ad Elv. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
"Bene...allora..prima la cenetta e poi...chissà" sorridendo maliziosamente.."Vai nello stanzino vicino alla mia camera, su un manichino troverai un vestito da uomo fatto da me elegante, indossalo, è della tua misura".
Andai poi da Petronilla e le dissi di preparare la tavola con le migliori posate e servizio e di accendere tante candele sul tavolo e nel salottino, di preparare un ottima cena per due e farmela trovare pronta sul tavolo..visto volevo stare tranquilla.."Petronilla, per favore interrompimi solo se è grave" sospirando. Mandai un sms al dottor Taylor dove davo appuntamento per l' indomani al suo studio con Guisgard dicendo era ora tarda. Il pensiero di una cenetta romantica con lui mi ammaliava, finalmente gioivo..era tanto non ero felice per una cena con un uomo..forse la mia gabbia si stava aprendo..ma solamente quando avrei capito lui mi amava davvero. Mi truccai e preparai minuziosamente e poi andai nel salottino. Le luci delle candele mi inondarono col lieve e sensuale bagliore e accesi delle candele profumate orientali. E tutto era pronto per la cena...speravo solo non si fosse perso per il palazzo. http://ekladata.com/ddgU1zBfqk95s6AKXTXQDDwsmgY.jpg |
Risi a quelle parole di Vik.
"Eh, che volete che vi dica, sarà rimasto folgorato!" ridacchiando, per poi ributtarmi sul letto. "Io sono rimasta folgorata..." guardando il soffitto in estasi "È meraviglioso!" sospirai. Ero persa, completamente andata, fulminata. Non facevo che pensare alle sue mani, ai suoi occhi, ai suoi gemiti, alla sua potenza. Ehhhh... Poi entrò il gobbo senza tanti complimenti, e subito mi alzai a sedere. "Oh sì, grazie..." sorridendo, senza dar peso all'aria da pervertito "Avete un bagno che possiamo usare?" candidamente. |
Elv annuì a Gwen ed insieme salirono sull'autobus, lasciando il ragazzino a guardarli sulla strada.
L'autobus era quasi vuoto. C'erano solo il conducente e due uomini seduti, oltre naturalmente a Gwen e ad Elv. Imboccarono una delle tante stradine per lasciare la brughiera ed avviarsi verso la città. Dopo un miglio scarso il conducente notò degli uomini sulla strada che era bloccata da alcuni alberi caduti. “Ehi, voi...” disse il conducente fermando il mezzo “... che succede?” “Le piogge dei giorni scorsi hanno spezzato questi alberi bloccando il tragitto...” uno degli uomini. “Ed io dove diavolo passo?” Il conducente seccato. “Immagino facendo il giro lungo verso le Cinque Vie...” indicò l'uomo. “Accidenti!” Imprecò il conducente. Altea dopo un po' vide arrivare finalmente Guisgard con quell'abito preparato da lei e su misura per lui. Sorrideva impacciato e col viso un po' rosso. “Eccomi.” Disse guardando la stilista e la tavola. “Certo certo...” disse ridacchiando il gobbo e guardando Clio e le altre tutte sporche ancora di Ordifren. Lei poi aveva anche il trucco che le insozzava il viso. “Ecco, dietro quella porta...” indicò il gobbo alle belle ragazze “... lì c'è il bagno...” divertito e malizioso. |
Non c'era praticamente nessuno, tranne due soli passeggeri.
Il viaggio proseguì tranquillo, finché ci fu un altro impedimento. Un albero caduto. "Che tragitto sarà mai, quello delle Cinque Vie?" chiesi pensierosa ad Elv. Non ne avevo idea; non sembrava essere la via più breve, ma l'importante era andarsene, prima o poi. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Roteai gli occhi a quella domanda e lo presi per mano. Poi, con i miei poteri, ci teletrasportammo a casa mia.
"Menomale che sono io l'angelo di basso livello" gli dissi seccata e sedendomi sulla sedia. Inviato dal mio LG-M160 utilizzando Tapatalk |
Lo guardai compiaciuta, con quell' abito stava una meraviglia, era sempre più bello ed impacciato.
Io ero persa in quella bellezza candida e misteriosa e gli feci un cenno.."Dovresti spostare la sedia per farmi sedere...e tu ti metterai davanti a me..è di tuo gradimento?" mentre il mio sguardo percorreva la sua figura. |
“Non ne ho idea...” disse Elv a Gwen, per poi rivolgersi al conducente, chiedendogli del nuovo tragitto.
“Si, allungheremo di un bel po'...” quello facendo la manovra “... purtroppo è la sola strada rimasta...” Così l'autobus tornò indietro e ad un bivio imboccò la direzione per le Cinque Vie. Nyoko e Herbert si ritrovarono in un attimo a casa di lei, teletrasportati. “Bel numero di magia.” Disse ridendo lui. “Ma dubito questi effetti speciali ti renderanno un Angelo di classe superiore se poi non risolviamo il mistero che affligge queste zone.” Con la sua risata irritante. Il rampollo sorrise impacciato, aiutando poi Altea a sedersi. Si sedette anche lui. La guardava tutta. “Che bello essere qui...” disse. Ad un tratto il cellulare di Altea squillò per un sms del misterioso spasimante dell'assicurazione: “Ho la prova che quel ragazzo non è il vero Guisgard de'Taddei. E' tutta una grossa truffa in cui sono invischiate più persone. Direi di raggiungermi ma potrebbe essere pericoloso. Se scoprono che ti ho rivelato tutto per te è un grosso rischio. Cercherò di farmi vivo io...” |
"Grazie mille!" sorrisi affabile al gobbo.
Presi il lenzuolo e me ne avvolsi attorno una parte per lasciare il resto alle altre. Com'erano belle, in quel carnaio di perdizione, sembravano tanti demoni pronti a portare alla perdizione chiunque fosse passato di lì. "Avanti, fanciulle, chi viene con me?" facendo l'occhiolino mentre con la mano facevo svolazzare il resto del lenzuolo, divertita. "Un bel bagno caldo è quello che ci vuole!" con un sorrisetto malizioso. |
Come previsto, la strada sarebbe stata più lunga.
Come avevo già detto, l'importante era tornare. Cercai allora di rilassarmi mentre guardavo fuori, pensando al viaggio e non a tutto quello che lasciavamo nella brughiera. Tutti gli omicidi, le sparizioni, l'incidente, lo spettro, niente di niente. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
"Senti... Io non avevo nessuna intenzione di risolvere nessunissimo mistero! Volevo aiutare quel ragazzo ma a quanto pare ha già preso la sua decisione e sai una cosa? Non mi importa il diventare un angelo di alto livello o rimanere di basso livello, perché qui, sulla terra, siamo tutti uguali! Tutti, in un modo o nell'altro, dobbiamo guadagnarci da vivere ed io, che ormai sono qui da dieci anni, so cosa vuol dire!" gli dissi nervosa.
"L'unico sbaglio che ho fatto è stato chiedere aiuto a voi! Avrei dovuto fregarmene sin dall'inizio!" dissi nervosa. Inviato dal mio LG-M160 utilizzando Tapatalk |
Era tutto così bello e tranquillo quando ad un tratto arrivò un sms, avevo dimenticato di spegnere il cellulare.."Scusa tesoro.." guardai quel sms e divenni fredda.
Non era possibile...guardai Guisgard...ma poi io stavo bene con questo ragazzo..fosse stato Guisgard vero o meno...questo Guisgard dè Taddei era un dilemma..da scoprire, ma per ora volevo godermi questo attimo ma volevo palesare la verità sul vero rampollo del casato dei Taddei, era giusto pure per Sir Taddeo e risposi.."Siete la seconda persona che accusa questo ragazzo di non essere il vero Taddei, addirittura l' avvocato Bell sostiene sia morto..quindi non vi sia più...quando vorrete vedermi fatemi sapere. Ne parleremo di persona..a presto." inviai l' sms. Poi lo sguardo andò sui suoi occhi azzurri e dissi.."Apri lo champagne..è bello fresco..e poi vi sono delle fragole ti piacciono? Raccontami di te, da dove vieni esattamente e di cosa ti occupavi prima di venire qui" mentre la mia gamba si sollevò per strofinarsi contro la sua con un sorrisetto malizioso. |
L'autobus intraprese la nuova direzione e Gwen si abbandonò a guardare il panorama dal finestrino per distrarsi.
Com'era bella la brughiera sotto i raggi obliqui del Sole pomeridiano, tra bagliori verdastri di giallo e rosato, lungo la campagna che si tingeva di lunghe ombre tra dossi e fossati ammantati di fiori e foglie. Nuvole lontane, dense e bianchissime, parevano disegnare orizzonti di fantastici viaggi e luoghi perduti, lasciando luccichii dorati e di cobalto nei ruscelli che zigzagavano nella radura campestre. Un cartello indicava prossime le Cinque Vie e vecchie magioni abbandonate dormivano quiete sogni d'altri tempi. “Se il tragitto più lungo rende necessaria una sosta ditemelo pure.” Disse il conducente ai passeggeri. Il gobbo vide Clio svolazzare in quel lenzuolo che l'avvolgeva ancora imbrattata da ciò che era successo con Ordifren. Anche le altre erano in condizioni simili, suscitando nel deforme servo dello scienziato pensieri tutt'altro che puri. Appena le ragazze furono chiuse in bagno per pulirsi, lui subito si accovacciò contro la serratura e cominciò a spiarle voglioso. Herbert rise a quello sfogo legittimo di Nyoko. La sua risata era sempre più irritante. “Beh, quel ragazzo è invischiato in questo mistero più di quanto pensi.” Disse divertito. “Vuoi aiutarlo? Allora diamoci da fare!” Ad un tratto un bagliore invase la stanza. Apparve una giovane donna. “Sono Lia...” ai due angeli “... sono stata inviata per voi...” sorridendo con candore. Il rampollo sorrise ad Altea e prese lo champagne. “Mi occupavo della mia casa e dei fiori della mia serra...” disse aprendo la bottiglia “... io adoro i fiori... sogno di vedere un giorno il leggendario Fiore Azzurro...” Ma poi la gamba di Altea si strofinò contro quella di lui ed il ragazzo cominciò a diventare paonazzo ed a guardarla con un sorriso ebete ed impacciato. |
Presi lo champagne che aveva versato e sorseggiavo mentre la mia gamba continuava a giocare sulla sua, quel suo essere timido era meraviglioso..era strano dopo tutto quello accaduto tra noi ancora avesse pudore verso me.."Il leggendario Fiore Azzurro? Parlamene, ti prego..sono curiosa..ti piacciono i fiori...e io che fiore sarei per te?".
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Era bellissimo il paesaggio a quell'ora.
Le nuvole erano dense, ma candide e spruzzavano il cielo già attraversato da sfumature tutte diverse, per il primo pomeriggio. "Per ora no, grazie" risposi al conducente, poi ritornai a guardare fuori. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Finalmente eravamo in bagno, pronte a tornare candide e immacolate... beh, non che lo fossimo mai state a dire il vero.
Però l'idea di non sentire più il suo odore su di me non è che mi piacesse molto. Lasciammo cadere il lenzuolo, e restammo nude in quella stanza che in un attimo si riempì di vapore. La vasca era enorme, una di quelle vasche idromassaggio che possono contenere più persone... una vera delizia. Immediatamente pensai a tutte le sozzerie che avrei potuto fare con Ordifren lì dentro, oh sì, non vedevo l'ora. L'avevamo riempita di sapone e ora l'acqua irrequieta ribolliva di un aroma dolce che non sapevo definire. Mi ci immersi completamente, facendo cenno alle ragazze di seguirmi. "Oh sorelle..." lavandomi i capelli, il viso "Potrei abituarmici a tutto questo..." divertita, per poi schizzare ridendo un po' d'acqua addosso a Kyra, scatenando così una battaglia fatta di spruzzi e bolle di sapone. |
“Tu che fiore...” disse il rampollo ormai imbarazzato dalla gamba di Altea contro la sua “... una rosa...” paonazzo “... si...” annuendo timido “... però se fai così... io non riesco a parlare...” deglutendo.
L'autobus continuava il suo tragitto tra quelle verdi lande misteriose e bellissime. Gwen continuava a fissare quel panorama bucolico e selvaggio, quando ad un tratto vide qualcosa nella campagna. Fu un attimo ma le parve di aver visto un corpo steso nell'erba. Clio si immerse nella grossa vasca e subito le altre la seguirono. Prima cominciarono a lavarsi, poi a giocare fra loro, schizzandosi contro l'acqua ed il sapone. Giocavano allegre e maliziose tra il vapore ed il profumo delle essenze, mentre il gobbo le spiava lasciavo dalla serratura. Più le guardava più si eccitava. |
Sorrisi ma senza deriderlo alla sua ultima frase e staccai la gamba...volevo conoscerlo, sapere di più di lui..sentirlo parlare ed aprirsi.. "Una rosa" deglutendo.. come tutte le rose mandate dal misterioso ammiratore.."E' il mio fiore preferito..hai indovinato..e me le doneresti..di che colore?" sorridendo perplessa.."E raccontami di questo Fiore Azzurro che sogni" poggiando le mani sul tavolo attenta ad ascoltare.
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Eravamo lì, ninfee oscure a giocare col nostro laghetto artificiale.
Questo adoravo di noi, in qualunque situazione ci trovassimo non perdevamo la voglia di scherzare, di giocare, di divertirci. Ora non sapevamo come Ordifren ci avesse fatte addormentare tutte e portate in quella camera, non sapevamo quando sarebbe tornato o che ne sarebbe stato di noi. Ci importava qualcosa? No di certo. Eravamo lì nel bagno a giocare come se niente fosse. Dopotutto come si può resistere alla tentazione in una vasca così grande, con oli profumati, bolle di sapone e l'eccitazione frustrata e repressa in corpo. Cioè... loro, vale per loro. Il mio corpo è contemporaneamente sfinito e soddisfatto come mai lo è stato in via sua, ma certo non mi tiro indietro a quel gioco sbarazzino e divertente. Ci lanciavamo addosso l'acqua, facevamo un po' a botte in quella vasca, ci tiravamo il sapone, ridevamo spensierate. Siamo il caos, l'ordine non fa proprio per noi. |
Il viaggio proseguiva, lento, tranquillo, come se nulla fosse.
Ad un certo punto saltai, perché mi sembrò di aver visto un corpo nell'erba. "Mi è sembrato di vedere qualcuno nell'erba..." ad Elv "Non so, non mi sembrava vivo..." inquieta. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Stavo per andare ad aprire la porta per farlo andare via.
"Non mi interessa, sparisci!" dissi notando poi un bagliore e poi una figura comparire nella stanza. "Grandioso. Un altro angelo che si sente supremo!" dissi irritata. Inviato dal mio LG-M160 utilizzando Tapatalk |
Prima però che il rampollo parlasse, ad Altea arrivò un altro sms del misterioso spasimante:
“Temo di essere stato scoperto. Forse possono arrivare a te. Lascia la brughiera e vai in città. Ti contatterò io appena la situazione sarà più tranquilla. Ti amo...” Elv guardò subito dal finestrino. “Ehi, signor conducente...” disse “... fermi, fermi questo autobus!” “Che succede ora?” Fermando l'autobus il conducente. Elv però non rispose e subito si catapultò fuori dall'autobus cercando fra i cespugli dove aveva detto Gwen di aver visto quel corpo. Subito il conducente scese con lui. Allora trovarono qualcosa. Quel gioco. Le ragazze vi si abbandonarono divertendosi, mentre il gobbo le spiava lascivo dalla serratura. Guardava quei corpi nudi bagnati nella vasca, che si toccavano, che si divertivano. Kyra e Lys ridendo cominciarono ad insaponare Clio, mentre Viki ed Ellie fecero lo stesso con Vivian e Jackie. Lia era apparsa in mezzo a Nyoko e a Herbert. “Suvvia, non litigate fra voi.” Disse. “Altrimenti non riuscirete a trarre nessuna soluzione da tutto ciò.” “Sei stata inviata per sgridarci?” Chiese Herbert. “No, per guidarvi.” Lia. “Eravate a buon punto per risolvere questo mistero... il libro... tutto ruota attorno a quel libro... lì è il segreto di tutto...” |
Elv fece fermare l'autista e prima che me ne accorgessi, era già fuori.
Anche l'uomo scese e sembravano aver trovato qualcosa. Allora scesi anche io. "Che avete trovato?" chiesi, avvicinandomi. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Oh bene, era arrivato l'angelo che cercavo.
"Grazie mielle, Lia" le dissi sincera. "Almeno un angelo serio è rimasto in paradiso!" dissi canzonatoria nei confronti di Herbert. "Allora torniamo alla villa di Stainyus. Ovviamente adesso sarà in casa e riprendere il libro sarà più che complicato" dissi riflettendo sul da farsi. Inviato dal mio LG-M160 utilizzando Tapatalk |
Gwen scese dall'autobus e si avvicinò ad Elv ed al conducente che stavano immobili a guardare l'erba.
“Non avvicinarti, non è un bello spettacolo...” disse Elv alla giovane. C'era infatti un cadavere riverso nell'erba. “Oh, Cielo...” il conducente “... è... è senza testa...” “Si, è stato decapitato...” mormorò Elv. “Io posso solo darvi consigli” disse Lia a Nyoko “ma non mi è concesso concedervi aiuti diretti.” “Quindi cosa facciamo ora?” Chiese Herbert. “Come detto da Nyoko” Lia “dovete tornare da Stainyus e prendere il libro. Ma non sarà facile.” Aggiunse. |
Raggiunsi Elv, ma mi bloccò subito.
Perché anche quell'uomo era senza testa. "È incredibile, non c'è modo di mettere fine a questo massacro..." mormorai, sospirando e scuotendo la testa. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
“E' uno spettacolo terribile...” disse Elv, mentre il conducente dell'autobus si ritrovò a vomitare tra i cespugli.
“Bisogna avvertire la polizia...” Elv a Gwen, per poi guardarsi intorno. Fu allora che notò qualcosa. Era la testa del cadavere a poca distanza dal corpo. “Sembra un uomo abbastanza giovane...” fece Elv “... ben vestito... credo si tratti di un professionista... forse un medico, un contabile o un avvocato...” |
Eccoci lì, immerse in quella vasca di perdizione.
Non si poteva dire che ci perdevamo d'animo noi ragazze. Era così bello e rilassante giocare tra di noi, toccarci l'un l'altra, insaponarci. Eravamo capaci di dimenticare il mondo intorno a noi, di chiuderci in una stanza, fregarcene di ogni pericolo e divertirci in ogni modo ci andasse. Quella era la nostra natura e nessuno sarebbe riuscito a cambiarci. Oh, ma Ordifren non voleva cambiarci, lui ci aveva visto per quello che eravamo e gli piacevamo così, si vedeva, eccome se si vedeva. C'erano Kyra e Lys che mi insaponavano tutta, facendo a gara con le altre. Le lasciai fare, continuando a prendere bolle di sapone e buttarle in faccia a Vivian davanti a me, ridendo spensierata. "Oh ragazze.." con un tono malizioso "Immaginate se ora entrasse Ordifren...." sospirai, per poi abbandonarmi a un gemito, scivolare sull'acqua e allungare una mano sul mio corpo ora più pulito della mia anima per sopportare quell'improvvisa eccitazione che si stava nuovamente facendo strada in tutto il mio corpo, ed ero sicura di non essere la sola. "Non sarebbe decisamente eccitante?" guardandole maliziosa, con la voce alterata da quelle carezze proibite. "Da morire.." mi risposi poi da sola, immaginando il misterioso uomo che faceva capolino dalla porta e ci trasportava con sé nel suo vertice di perdizione. http://litizen.com/uploads/story_ima...reallywant.jpg |
L'autista andò a dare di stomaco, mentre io ed Elv ci guardavamo intorno.
Preferii non avvicinarmi e ascoltai Elv da lontano. "Non mi sembra ci sia altro che possiamo fare..." dissi io poi. La polizia bon avrebbe potuto fare molto, visto contro cui combattevamo, ma era qualcosa. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Elv prese il cellulare e chiamò la polizia.
L'autobus sarebbe rimasto lì fino all'arrivo di una volante. Dopo qualche minuto arrivò un'auto della polizia con un'ambulanza. Appena arrivai i militari controllarono il cadavere, lo fecero portare via dagli infermieri e poi rivolsero delle domande ai passeggeri dell'autobus ed al suo conducente. Poco dopo questi sembrava essersi in parte ripreso e quindi l'autobus poteva riprendere il suo tragitto. La stanza era intrisa di vapore, con la vasca che traboccava di sapone e schizzi d'acqua. Clio e le altre ragazze ci sguazzavano dentro, insaponandosi e lavandosi maliziose. “Ohhh, non dirlo così...” disse Kyra eccitata a Clio. “Magari!!!” Esclamò accalorata Viki. “Ohhhh, si...” Lys toccando Vivian e facendola gemere piano. Tutto ciò, quella scena di giovane perversione era troppo per il gobbo che continuava a spiarla. Allora, vinto dalla lussuria, aprì la porta all'improvviso ed entrò, guardando le ragazze nude nella vasca. “Ragazze, la cena verrà servita a momenti...” fissandole tutte. |
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