Raggiungemmo il salone, ma non mi staccai dal barone, nel frattempo osservavo se era stato pulito a dovere per iniziare i lavori.
Osservai pure i due periti davanti a me ma non mi intromisi ma guardai il barone per un attimo "Pensateci bene Barone De Goth prima di vendere il castello, per me sarebbe un immenso dispiacere, mi ci sono affezionata" sorridendogli con fare affabile.

“Si, forse restare qui in casa per voi è la cosa migliore, signori...” disse Missan a Gwen e ad Elv.
Poi qualcuno bussò alla porta.

La servitrice e Plot avevano già cominciato a pulire il salone, dandogli un aspetto più ospitale e curato.
Qui Fessen e Destresya avevano atteso l'arrivo del barone.
Era ormai il tramonto e l'imbrunire tingeva piano il profilo antico di Sant'Agata di Gothya.
“Non immaginavo vi stesse tanto a cuore il mio castello, Altea...” disse sottovoce il barone a lei.

Il salone era stato pulito a perfezione, quel tanto per iniziare i lavori e ciò mi gratificò.
Udii la voce del barone, come un alito di vento, nelle mie orecchie e provai un brivido e lo guardai negli occhi "Oh si milord" a bassa voce "O non sarei qui, tengo tanto a questo castello quanto a voi, mi siete entrati entrambi nel cuore" sospirando appena vicino al barone.

Annuii, per poi guardare Elv.
Bussarono di nuovo ed ero certa che stavolta fosse la polizia.
Così andai ad aprire, facendomi coraggio per parlare di quell'argomento che ancora mi provocava tanto dolore.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

Ma prima che il barone potesse rispondere ad Altea o rivolgersi ai due periti, nel salone arrivò Plot che gesticolando portò una notizia alla servitrice.
"Milord..." dise lei al barone "... Plot ha detto che in città un uomo è stato sbranato... si teme che il lupo sia giunto a Sant'Agata di Gothya..."
"Forse sarete in pena per vostro nonno..." il barone ad Altea.

"Pensate davvero sia un lupo...strano tutti quei cacciatori chiamati a Sant' Agata non sono stati in grado di uccidere il famigerato lupo".
Poi le parole del barone ed annuii "Si sta facendo buio, non penso sia cauto andarsene in questa situazione, domattina andrò a vedere la situazione, mio nonno ha la scorza dura" sedendomi in una poltroncina francese, lasciando il barone parlare coi due periti.

Arrivò il barone in compagna della stessa donna che era con lui prima.
La servitrice ci presentò.
“Signor Barone, la vostra devota servitrice ci ha accompagnato nei sotterranei, tuttavia ci chiedevamo se potessimo accedere a degli archivi per comprendere le fasi di evoluzione di queste stanze, è un lavoro lungo e anche noioso ve lo confesso..” Ridendo appena da oca “E ci richiederà tempo, ora non voglio privarvi della vostra servitrice, dunque sarebbe un problema per voi se continuassimo le ricerche da soli?” con il sorriso ebete da oca ingenua.
Quando poi arrivo il servitore cacciai un grido spaventata, aggrappandomi a Fessen.
“Co.. come sbranato?” Con due occhi increduli.

“Si, un lupo pare stia sbranando molte persone...” disse il barone a Destresya “... prima nel bosco ed ora anche in città...” pensieroso “... volete accedere agli archivi del castello? Certo...” ed ordinò la servitrice di accompagnarli nella stanza dove erano conservati e lasciarli lì a consultarli.
La servitrice annuì e li accompagnò nella stanza degli archivi, lasciando di nuovo soli Altea e De Goth.

La donna si spaventò per il fatto dell' uomo sbranato, forse non conosceva gli ultimi accaduti.
Io mi alzai e passai col vestito rosso alzando lo strascico e guardando dalla finestra l' arrivo dell' imbrunire. Da lassù potevo dominare Sant' Agata di Ghotya e pure osservare cosa stesse accadendo.
De Goth aveva congedato i due periti ma io rimasi in silenzio ad osservare la cittadina.

Gwen andò ad aprire la porta e trovò Azzy sulla soglia.
"Oh, cara..." disse lei con la sua faccia dai tratti rugosi e teatrali "... hai saputo? Un uomo è stato sbranato davanti al nostro portone! Io e Stainov siamo tornati poco fa e la polizia ci ha raccontato tutto!"

No.
Ancora peggio.
Era Azzy.
Avrei preferito cento interrogatori con la polizia, piuttosto.
"Sì... Era... Era un nostro carissimo amico di vecchia data..." risposi, cercando di far uscire la voce.
"Vi ringrazio per il vostro pensiero..." con un sorriso.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

De Goth guardò Altea andare alla finestra e guardare fuori l'imbrunire su Sant'Agata di Gothya.
“Mi piacerebbe conoscere ora i vostri pensieri, Altea...” disse il barone.

“Oh, cara...” disse con la sua voce stridula Azzy a Gwen “... mi spiace da morire... vorrei fare qualcosa per voi ora... dimmi cosa possiamo fare io e Stainov per voi... ti prego!”

"Venite vicino barone, forse li udirete..o forse potrei confessarverli. Perché questa cittadina vive nell' oblio, superstizione e nella pena, eppure è così bella...e poi voi..sentimento indefinito..mi prendete per una ragazzina che ha sempre avuto tutto per capriccio vero?" mi voltai osservandolo "Forse mi avete fatto crescere, nonostante il mio animo cupo, non sono quella ragazza spensierata voi pensate a volte, forse per il mio carattere...e so tra poco ci dovremmo lasciare, voi venderete questo castello e partirete" sospirando.

La faccia spaventata da povera ragazza sempliciotta mi venne particolarmente bene, il barone ci permise di andare a visionare gli archivi, e la servitrice ci accompagnò.
Iniziamo così a consultare quelle carte.
“Trovato qualcosa di interessante?” Dando un’occhiata in giro mentre mi rivolgevo a Fessen.

Sospirai appena.
"Purtroppo non c'è nulla che qualcuno possa dare... Siamo tutti sotto scacco di questo maledetto flagello e sembra non ci sia nulla per fermarlo..." scuotendo la testa.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

"Oh, vedrai che qualche cacciatore alla fine ucciderà quel lupo." Disse Azzy a Gwen. "Perchè stasera no venite a cena da noi? Così non starete soli in questa triste sera."

Sospirai con tono sconsolato.
No, non lo avrebbero preso.
Per il semplice fatto che non era una comune bestia a cui si dava normalmente la caccia, ma questo lei non poteva saperlo.
Annuii al suo invito e stavolta fui io ad abbracciare lei, cercavo conforto e lo cercavo da qualsiasi parte io potessi trovarlo.
Inoltre, benché me ne lamentassi di tanto in tanto, ormai erano gli unici amici che ci fossero rimasti qui e anche se magari non potevano aiutarci, ci stavano vicini.
"Grazie..."

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

Azzy rispose a quell'abbraccio di Gwen tenendola stretta fra le sue braccia.
“Ci siamo io e Stainov per ogni vostro bisogno...” disse la vecchia “... su, sono certa che quel lupo sarà catturato molto presto...” accarezzandole i capelli rossi “... potete salire su quando vorrete... a noi fa sempre piacere avervi con noi...”

Ricambiò il mio abbraccio, accarezzandomi affettuosamente i capelli.
Le sorrisi ed annuii.
"Saremo su fra poco..." le dissi allora.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

"Comincio subito a preparare la cena allora." Sorridendo Azzy. "Stainov sarà felice di avervi a cena! Ad anche io!" Entusiasta. "A dopo!" Ed andò via.
"Chi era?" Chiese Elv.

Sorrisi nel vedere accendersi il suo entusiasmo, nonostante le circostanze.
Andò via, quando Elv mi raggiunse e gli raccontai tutto.
Stasera avevo davvero bisogno di qualcuno che stesse accanto a noi, che ci supportasse, ero anche disposta a tollerare quella piccola maleducata pur di una serata in compagnia.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

Elv annuì ed apparve anche lui lieto dell'invito degli Stainov.
Allora si prepararono e poco dopo salirono dai due vecchi.
Subito Azzy le accolse con calore e Stainov abbracciò Gwen e poi suo marito.
"Venite, ho stappato per voi una bottiglia speciale..." disse il vecchio, offrendo loro del buon vino.

Anche Elv fu contento della serata e dopo che mi fui preparata a dovere, indossando un abito nero e la veletta sul viso come di confaceva al lutto, salimmo su.
Anche Stainov ci espresse la sua vicinanza, con affetto e cortesia.
Sorrisi prendendo il bicchiere.
"Non voglio proporre un brindisi, dacché questa in cui ci troviamo non è circostanza lieta, ma vorrei ringraziarvi a nome di entrambi per esserci vicini in un momento così difficile."

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk
https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...36306de9a2.jpg

“Per noi siete della famiglia.” Disse Stainov a Gwen.
“Oh, si!” Stridula Azzy.
Allora si misero a tavola, dove la vecchia servì del fagiano poco cotto e della verdura condita malissimo.
Per tutta la cena Stainov fu attento a non toccare l'argomento Aribald, parlando invece dei suoi viaggi.
“Cosa pensate del fantomatico lupo?” Chiese di getto Elv a Stainov.

Sorrisi ai due stringendo forte la mano di Elv nella mia, guantata di nero.
Poi ci sedemmo a tavola e almeno oggi cercai di non attenzionare la cucina poco rassicurante di Azzy.
Per tutto il tempo, Stainov evitò accuratamente l'argomento Archie e dentro di me lo ringraziai infinitamente per questo.
Poi, Elv gli chiese del fantomatico lupo e restai ad ascoltare.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

“In tutta sincerità” disse Stainov ad Elv “io non credo si tratti di un lupo. La mia impressione, la mia opinione è che si tratti di un animale diverso... forse un felino... non so, una lince, o magari una iena... chissà, potrebbe essere scappata da un circo o da uno zoo... ma escluderei un lupo.”
Elv guardò Gwen.

Bene, neanche Stainov pensava ad un lupo.
In compenso, però, pensava ad altri animali.
Ricambiai l'occhiata di Elv.
"Si è saputo che i primi morti nel bosco facevano parte di un circo, avevano degli animali, pensate possa essere tutto collegato?"

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

“Avete tutta la vita d'avanti...” disse il barone ad Altea “... la mia invece trascorre nella solitudine e nel rimpianto...” guardando dai vetri di una finestra l'imbrunire che calava piano su Sant'Agata di Ghotya “... la serva avanza veloce, come il crepuscolo dell'esistenza... sono stanco, appena i periti andranno via mi ritirerò per riposare...”
Intanto, nella sala degli archivi, Fessen e Destresya cercavano qualcosa d'interessante per la loro missione.
“Nulla...” il conte “... solo vecchi documenti demaniali...”
Ma proprio in quel momento Destresya notò un atto notarile con sopra il nome Uaarania.

"Si, potrebbe essere..." disse Stainov a Gwen "... dopotutto il circo era fermo nel bosco, dove guarda caso sono poi avvenuti i primi massacri..."
"Io continuo a credere invece che la causa potrebbe essere una malattia..." intervenne Elv.
"Che discorsi tetri!" Esclamò Azzy. "Suvvia, dobbiamo distrarci e pensare ad altro!" Ridendo.
Il pomeriggio volgeva verso il tramonto.
Azzy allora si alzò e portò in tavola una torta farcita.
tagliò una fetta per ognuno, offrendola a ciascuno con entusiasmo.
Anche stavolta la torta era quasi impossibile da mangiare.

Annuii, anche se poco convinta.
Chiaramente, non potevamo raccontare a Stainov il resto della faccenda, non potevamo raccontarlo a nessuno, dunque cercavo anche io di farmi persuadere da teorie più logiche e concrete.
Non riuscii a emulare l'entusiasmo di Azzy, non ero psicologicamente predisposta, adesso, a scherzare e parlare di argomenti allegri.
La perdita di Archie era ancora troppo recente per permettermi di passare oltre.
Ci servì ancora una volta una fetta di torta ed era come sempre immangiabile, ma come sempre accettai di fare buon viso a cattivo gioco.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

Azzy tagliò un fetta di torta in più e la mise in un piattino.
“Vado a portarla a Jesse.” Disse sorridendo e tutta contenta andò nella camera della bambina.
“Ancora qui quei due?” Urlò questa dalla sua camera ad Azzy. “Perchè continuano a venire?”
“Perchè li abbiamo invitati e sono ben accetti!” Urlò Azzy.
“Tanto faranno la stessa fine di quel lurido maiale del loro amico!” Ridendo Jesse. “L'ho udito dalla mia finestra... urlava come un porco mentre crepava!” Divertita.
“Basta!” Isterica Azzy.
Elv guardò Gwen.

Niente, non c'era niente in quell'archivio!
Iniziai a sbuffare e a guardarmi attorno, ma possibile che non ci fosse niente?
Guardai dappertutto, quando stavo per perdere le speranze, vidi un atto notarile di Uaarania.
Subito lo presi e lo mostrai a Fessen.
"Ehi, guarda qui.." porgendoglielo.

Azzy portò una fetta di torta a Jesse e cercai di essere psicologicamente pronta, ma non ci riuscii.
Le sue parole scossero ufficialmente il mio sistema nervoso, inesorabilmente.
Strinsi un lembo del vestito per trattenere le lacrime, visto che sarebbe stato uno spettacolo raccapricciante, ma non resistetti.
"Scusate" mormorai.
Uscii di filato dal loro appartamento e mi rintanai nel nostro, dando sfogo al dolore ancora fresco, come il sangue che aveva appeno preso a sgorgare dai miei occhi.https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...bb1beb19f1.jpg

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

“Interessante, madama...” disse Fessen a Destresya, per poi prenderlo ed aprirlo per leggerlo.
“E' un atto in cui si autorizza alcuni architetti giunti da Uaarania di poter attuare modifiche all'impianto del castello...” spiegò il bel conte “... la data è di un bel di tempo fa... risale infatti a pochi giorni dopo la morte di lady Layla, moglie del barone De Goth...”

Gwen corse via, sconvolta, mentre Elv la chiamò.
Lei però uscì dall'appartamento degli Stainov e raggiunse il suo, dove restò lì da sola per lunghi istanti.
I minuti trascorrevano lenti.
Passò un'ora, poi due.
Era da sola mentre fuori il tramonto si avvicinava.

Fissavo intensamente quel documento.
Era molto molto importante, me ne accorsi immediatamente.
Parlava di alcuni lavori fatti in casa, poco dopo la morte di Lady Layla, molti anni prima.
"Guarda in che zona della casa!" dissi a Fessen "È lì che dobbiamo iniziare a cercare!" entusiasta.

Ascoltai il barone che inesorabilmente vendeva la sua vita all' oblio e al destino più solitario.
Afferrai le sue mani preoccupata "Barone, vi sentite poco bene? Solitamente di notte siete sveglio, pure voi avete molto da vivere e da dare..forse la vostra vita riserva un mistero che non avete svelato mai e questo vi fa logorare l' anima?".

“Non lo specifica...” disse leggende Fessen “... parla solo di questi lavori, in modo vago... fu proprio il barone a richiedere personalmente l'intervento di questi architetti da Uaarania... altro non dice...” guardando poi Destresya.