![]() |
Sollevai sarcasticamente un sopracciglio, quando la donna rispose al posto suo.
Sì, storia interessante, bellissima, ma non era quello che avevo chiesto. Annuii poi a Lennox. "Sembra decisamente l'idea migliore" commentai, d'accordo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Si, celare al resto del mondo questa tomba ora è la sola cosa da fare." Disse lui a Gwen e ad Altea, per poi rimettere a posto il pesante basamento dell'altare. "Grazie, signore..." alle 2 "... non volevo portare da solo questo fardello e vi ringrazio di avermi ascoltato." Annuendo.
|
Sentii la passione travolgente di Cristian, quel bisogno che avevamo di stare l’uno a contatto con l’altra e, mentre i suoi baci si fecero più intensi, gli afferrai i lembi della maglia per poi togliergliela.
Le sue mani, poggiate su tutto il mio corpo, infiammarono la mia pelle al loro passaggio. Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
Annuii mentre rimetteva tutto a posto.
"Non si preoccupi" con un sorriso cortese. In realtà, non mi ero aspettata di venirne coinvolta, perchè come detto non amavo entrare nel privato di chi non conoscevo, pretendendo anche il contrario, ma già che c'ero non avevo potuto sottrarmi. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Queennie in quei momenti di pura passione, di eccitazione folle riuscì a togliere la maglietta a Cristian, mentre lui la bacia su tutto il viso, non più solo sulla bocca.
Lei sentiva le labbra del ragazzo scivolare e strusciare sulle sue guance, sul mento, sugli zigomi, per poi scendere lungo il collo, iniziando a leccarlo. Ma Queennie poteva anche toccare e tastare i suoi muscoli asciutti, il torace ben fatto e sodo. La chiesa era avvolta da una cupa atmosfera. Quel Crocifisso capovolto era inquietante. Lennox, rimesso a posto l'altare, pregò Altea e Gwen di uscire con lui. "Ma forse qualcuno sospetta che la tomba non sia lontana dal castello..." disse "... quegli androidi... sono il segno che qualcuno ha cercato, forse utilizzandoli..." e montò in sella. |
Fui sollevata, in realtà, quando andammo via.
Dopo un po', l'aria era molto pesante e cupa. Drizzai poi le antenne. "Dice che gli androidi sono stati usati per questo?" con tono incuriosito e forse anche allarmato. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Non riesco ad immaginare un altro motivo della presenza di quei pezzi..." disse lui cavalcando con Gwen ed Altea "... temo perciò sia così, dottoressa."
La brughiera era immersa ora nel pomeriggio estivo, prossimo al tramonto. I 3 galoppavano fra stretti sentieri. "Cercherò se vi sono altri componenti di androidi nel castello." Lui. Dopo un pò arrivarono al castello. |
Rimuginai su quella possibilità.
Certamente, avrebbe dato una bella svolta alle nostre indagini, era sicuro. "Sì, ciò interesserebbe anche a me" dissi "Peraltro, a questo punto, c'era qualcosa di cui forse potrei discutere con lei.." Affiancandolo col mio cavallo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
I 3 cavalli continuavano a galoppare verso il castello.
Quando furono presso il portone, Gwen si affiancò col suo destriero a quello di Lennox. "Ma certo, dottoressa." Disse fissandola. "Mi dica pure..." |
Eravamo ormai vicini al palazzo e Lennox acconsentì ad ascoltarmi.
"Abbiamo in corso una sorta di indagine, per capire chi sia a modificare androidi e a spedirli in giro a far danni, avendo sul loro sistema centrale" iniziare, sperando di non essere troppo tecnica. "Non so se ha sentito di un furto in una chiesa, ma pare ci fossero dietro delle persone che hanno agito attraverso gli androidi per saccheggiare degli oggetti e subito si è pensato a delle messe nere, ma... Dal momento che lei mi sta fornendo quest'altra ipotesi..." Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Messe nere..." disse Lennox fissando Gwen "... esiste ancora chi crede a queste sciocchezze? Nel mio castello sui Carpazi abbiamo annali vecchi di secoli e non ho mai letto di chi praticava queste cose. Le messe nere, i sabba e tregende credo siano invenzioni di tempi molto più recenti, così come le streghe e tutto il resto." Scuotendo la testa. "Chi crede a queste sciocchezze non può definirsi un vero credente. Soprattutto chi ha bruciato donne in passato per simili accuse. A me hanno insegnato che nei Vangeli si parli d'Amore, di fratellanza, di carità." Sorrise amaramente. "Perdoni lo sfogo, ma a Uaarania mi hanno perseguitato a causa della mia religiosità e quindi non posso essere calmo di fronte a queste cose." Guardando Gwen. "Molto più interessante il suo discorso tecnico, dottoressa... infatti ho letto qualcosa circa l'evoluzione dei robot, ma confesso di non averci mai creduto davvero."
|
Mi sarebbe piaciuto sapere cosa pensava in merito al bambino, ma tutta quella parte di storia la tenni per me.
"In realtà la penso come lei, solo che le persone con cui sto lavorando al momento insistono per seguire questa pista" ammisi. "La parte tecnica non è ben chiara nemmeno a noi, si tratta di qualcosa al di là delle capacità del centro" aggiunsi poi, senza fronzoli "Per quanto possiamo essere all'avanguardia." Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Purtroppo in queste cose" disse Lennox a Gwen "non credo di poterle essere utile. Per quando mi affascinino le meraviglie tecnologiche della vostra società, temo che le mie conoscenze siano alquanto differenti e votate a discipline più, come dite voi nel mondo civilizzato, umanistiche." Sorridendo.
I 3 erano così giunti al castello. "Porterò i cavalli nelle scuderie..." lui a Gwen e ad Altea "... poi dirò a Maleva di preparare la cena per stasera." Annuì. "Dottoressa, ho dato ordine che le sia data una stanza fino a domani, quando potrà tornare in città." E andò nelle scuderie. |
"In realtà la capisco, anche io per il novanta per cento del lavoro mi affido a chi è specializzato in scienza e tecnica robotica" ammisi ridendo.
Poi, tornammo al palazzo e mentre riportavamo i cavalli nelle scuderie mi disse che mi aveva fatto assegnare una stanza. "La ringrazio molto, davvero" dissi, per poi andare a vedere la mia camera. Volevo anche provare a chiamare Elv, perchè davvero mi urtava il pensiero di non potergli parlare, come se essere lontana non fosse già abbastanza. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gwen provò a chiamare ancora Elv una volta in camera, ma il suo cellulare era ancora isolato.
La stanza però era accogliente. Non certo sfarzosa, ma alquanto comoda, con una larga finestra che dava sul bellissimo scorcio della brughiera. Ma poi ad un tratto il suo cellulare squillò. https://media-cdn.tripadvisor.com/me...a-finestra.jpg |
Niente, totalmente isolato.
Provai a godere della bella camera con vista che mi era stata assegnata, anche se non riuscivo a rilassarmi. Saltai, poi, quando sentii il telefono squillare e fui subito più fiduciosa, anche se non sapevo cosa aspettarmi. "Pronto?" con tono di attesa e incredulità. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Dottoressa..." disse la voce meccanica di Jon "... mi aiuti... sono prigioniero..." parlava in modo in certo, come e la sua energia fosse al limite "... mi a... iu..t.. i..." e si interruppe la chiamata.
|
Mi bloccai ancora una volta, perchè non poteva essere Non.
Non poteva! Era smembrato, nei sotterranei di questo palazzo! Avrei voluto non essere così sola e spaesata come lo ero ora, ma le mie preghiere erano destinate a rimanere inascoltate, per ora. Mi sedetti sul letto sospirando, cercando di capire come fare per uscire da questa situazione assurda simile ad un tunnel. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gwen era sola, sconfortata, ma ad un tratto sentì la vecchia campana del castello, che dall'esterno appariva fuoriuso e persino spaccata, suonare in modo leto, solenne, persino funereo.
Poi, un istante dopo, dal soffitto udì dei passi. Sopra la sua camera c'era la sala in cui aveva trovato l'altare e quel libro sul culto di Lilith. |
Come se già non fossi disperata di mio, sentii la campana del palazzo suonare in modo cupo, lugubre e macabro.
Ma era tutto così inquietante, qui? Mi ci ero proprio trovata... Sentii poi dei passi, sopra, dove c'era la stanza con l'altare ed immaginai che quel tipo strano ci fosse tornato. Onestamente, non vedevo l'ora di andar via e che fosse già domattina. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Il suono della campana non si sentì più, così come i passi al piano di sopra.
Ad un tratto Gwen sentì qualcuno canticchiare una canzone in qualche dialetto slavo. Era Maleva che scendeva le scale e probabilmente era stata lei a camminare in precedenza al piano superiore. Poi qualcuno bussò. "Signorina..." disse la vecchia dall'altra parte della porta "... le occorre qualcosa?" Con la sua voce stridula e gracchiante. |
I passi si interruppero, ma poco dopo mi sembrò che si trattasse della zingara.
Arrivò poco dopo dietro la mia porta. "Sto bene, non mi occorre nulla, grazie" dissi, pur mentendo, ma sapevo che non avrebbe potuto darmi ciò di cui avevo veramente bisogno. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Lennox rimise a posto la tomba, per ora era certamente la cosa più sensata da fare.
Poi tornammo al castello, legai da sola Cruz e tornai da lui ascoltando il discorso della donna sul fatto degli atti vandalici nella chiesa, e la risposta di Lennox. Ricordo fu l' ultima chiamata fatta, proprio col cappellano il quale era allarmato da tutto questo e ora scopro furono degli androidi, ma ne avrei parlato poi a Lennox. "Bene" osservando Lennox "io vado nella mia stanza, ho bisogno di una doccia e di cambiarmi" sorridendogli "Ma per qualunque cosa, sai dove trovarmi". Ed entrai avviandomi a farmi una doccia rinfrescante preoccupata però per Lennox e cosa nascondeva il fatto della tomba dell' avo e soprattutto di questi androidi. |
Cristian cominciò a baciare il mio viso, concentrandosi non più solo sulla bocca.
Toccai i suoi muscoli sodi, il torace asciutto. Non era abbastanza. Passai una mano sui suoi capelli, stringendoli un poco. Poi, tirandolo a me, lo costrinsi a baciarmi di nuovo, per poi cingergli il collo con le braccia. Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
La vecchia ridacchiò stridula e andò via, lasciando sola Gwen con la sua solitudine.
Giunse il tramonto sulla brughiera e poi uno splendito crepuscolo estivo, addolcito dall'aria più fresca. Arrivò così l'ora della cenna e Maleva tornò a bussare, avvertendola che il principe stava attendendo nella corte. Poi la zingara andò a bussare anche alla porta della camera di Altea, per dirle che Lennox attendeva per cominciare a cenare. L'atmosfera nell'auto si era fatta incandescente. Cristian stingeva sul suo petto nudo e muscoloso il corpo di Queennie, riprendendo a baciarla con una foga e una passione che sembrava non esaurirsi mai. "Queennie..." disse gemendo, per poi infilare la mano sotto la maglietta di lei, arrivando fino al reggiseno. La ragazza sentì le dita di lui scivolare sotto l'elastico, trovando il suo seno sodo e perfetto. Un attimo dopo squillò il cellulare di Queennie. |
Feci una smorfia all sai risata stridula, ma cercai di non farmi venire i brividi.
Mi riposai fino al tramonto, quando fui avvisata che la cena era pronta. Feci un bel respiro ed uscii dalla camera, raggiungendo il principe. Volevo solo andare a dormire e svegliarmi direttamente all'indomani mattina, sul punto di tornare a casa. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Si Maleva arrivo, sto scegliendo il vestito e vengo subito" mentre osservavo il guardaroba e stranamente trovai pure i miei vestiti, inclusi quelli disegnati da me, oltre alti di antico stile. Scelsi uno che faceva parte della mia collezione estiva.
Mi vestii e mi truccai accuratamente e scesi nella sala per la cena in quella fresca serata. https://i.pinimg.com/564x/17/40/c8/1...2e2eda0e43.jpg |
Gwen ed Altea scesero nella corte per la cena, trovando il bel principe ad attenderle.
Lui se ne stava in piedi a guardare la brughiera avvolta dalla sera nascente, per poi voltarsi all'arrivo delle 2 donne. Fra loro era certamente Altea quella abbigliata in modo più elegante, visto che Gwen cominciava ad essere oppressa da quel luogo, così diverso dalla città a cui era abituata. Tuttavia Lennox, uomo d'altri tempi, fu galante e gentile con entrambe, domandando loro cosa voler mangiare e che vino stappare per l'occasione. Ma il bellissimo principe lanciò più di uno sguardo verso Altea, sempre premuroso e dego padrone di casa per ricambiare la sua passata ospitalità. |
Arrivò anche la De Bastian e fummo pronte per iniziare.
Nemmeno i modo gentili del principe riuscivano a farmi tollerare facilmente il mio soggiorno, anche se erano ben accetti. Notai più di uno sguardo dell'uomo verso la De Bastian, così magari lei avrebbe potuto evitare ridicole sceneggiate, ma questo lo tenni per me mentre mangiavo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Ci sedemmo e notai il suo sguardo su di me, sguardo che non comprendevo se per amore o per gesto di ringraziamento, sarebbe stato avvilente se non fosse stato per amore visto mi aveva posto una scelta ovvero se fossi rimasta nel castello avrei rinunciato a mio marito per lui...cosa che avevo fatto.
"Prego, siete voi il padrone di casa, mi fido del vostro buongusto" sorridendo con sguardo malizioso, fissando i suoi occhi azzurri, poi mi voltai verso la donna che continuava a fissarmi in malo modo..in questo castello si respirava più acidità che mistero, mi stupivo una ragazza così giovane fosse talmente astiosa. |
Lennox fece assaggiaere ad Altea e a Gwen piatti tipici della sua terra, tutti accompagnati da un vino molto pregiato che lui stappò appositamente per loro.
La cena trascorse così, tra discussioni e racconti da parte del principe. "Le sere terminano presto nella brughiera, signore." Disse infine lui. "Sarà bene ritirarci. Il catello non è ancora funzionale e non abbiamo energia elettrica. Vi uguro la buonanotte..." e si ritirò. |
I piatti erano tutti buonissimi e mi risollevarono un po' l'umore, insieme all'ottimo vino.
Dopo le chiacchiere, la cena terminò ed il principe ci consigliò di ritirarci, a causa dell'elettricità. "Seguiremo il suo consiglio. Grazie per l'ottima cena e buonanotte" sorridendo. A quel punto, mi ritirai anch'io. Non vedevo l'ora di riposare e risvegliarmi direttamente a quando fossi stata in grado di andarmene. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Fu una serata davvero piacevole, assaggiare i piatti delle Terre di Lennox fu una scoperta interessante, ero una open minded e così ero aperta a ogni conoscenza.
Il vino scendeva leggero ma ne andai cauta, certo uno champagne avrebbe finito bene la cena. A fine cena ringraziai il Principe e mi ritirai nelle mie stanze. Tolsi il vestito e lo appesi con cura, aprii un altro cassetto e trovai della lingerie interessante. Insossai una camicia da notte nera, la mia stanza era davvero grande, visto che non vi era luce accesi una lampada ad olio e decisi di leggere un libro e lo scelsi dalla libreria, ma ammettevo di sentirmi un pò inquieta sola in quella stanza. https://i.pinimg.com/564x/82/7d/4a/8...104029bd7b.jpg |
Gwen ed Altea si ritirarono, ciascuna nella propria camera.
Gwen si addormentò subito per poter risvegliarsi il prima possibile al mattino e andare via. Altea invece si cambiò per la notte e iniziò a leggere un libro. Ma poco dopo delle strane litanie si udirono nel castello. Come delle preghiere in qualche lingua antichissima e sconosciuta oggi. |
Per fortuna, nonostante fosse un ambiente estraneo, mi addormentai subito, complice la mia stanchezza.
Tuttavia, dopo un po' che avevo preso sonno, mi svegliai sentendo delle strane litanie. Come delle preghiere cantate in una lingua sconosciuta. Ero a metà fra il sonno e la veglia, ma quelli strano canto mi aveva ormai catturata. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Mi sedetti sul letto e iniziai a leggere, vi era una strana tranquillità..forse troppo strana o ero io suggestionata.
Ma ad un tratto udii delle voci, vi era una sorta di eco forse, posi l' orecchio alla porta ed udii delle parole, in una lingua antica ed arcaica. Mi misi una camicia da notte di seta nera e la chiusi e presi la lampada ad olio, uscii cosi..cercando di capire da dove provenissero. |
Gwen ed Altea udirono quelle strane voci.
La prima restò in camera, cercando di capire cosa fossero, mentre la seonda invece decise di coprirsi ed uscire a controllare. Altea aveva solo la lampada ad olio e camminava negli stretti corridoi del castello, cercando di seguire quella litania. Ma più la seguiva, più sembrava non riuscire a raggiungerla mai. Fino a quando arrivò nel cortile, sotto il cielo stellato. E qui vide qualcosa di assurdo. Al suono di flauti alcune persone parevano danzare, tutte vestite in modo stranissimo, come uscite da un film fantasy. Inoltre alcuni uomini portavano delle maschere di animali. https://lh3.googleusercontent.com/pr...nYphEVCKSt7AyA |
Seguii quella litania ma non riuscivo a comprendere da dove provenisse finchè arrivai in giardino sotto la Luna piena e a mia sorpresa vidi quelle persone, suonavano flauti, indossavano maschere di animali, qualche donna sembrava una ninfa o una fata.
Rimasi ferma ad osservare "Ma sto sognando e sono finita nel libro Sogno di Una Notte di Mezza Estate di Shakespeare?" più che altro ero stupita "Posso sapere chi siete?". |
Quelle persone,impegnate a recitre quell'arcaica litania, mentre danzavano al suon dei flauti, parvero non accorgersi delle parole di Altea.
Poi una delle ragazze la notò e le sorrise, invitandola a raggiungerli. |
Scoppiai a ridere a quelle parole.
"Mi perdoni ma se pensa che mia sorella non sia una sciocca mi viene molto difficile accettare il suo complimento..." con aria divertita ed enigmatica. "Ma comprendo la sua buona fede e la ringrazio!" cercando di non inimicarmelo subito come mio solito. Forse dovevo lasciar stare e mandare continuamente avanti Regna anche se non sarebbe stata in grado di portare la conversazione dove volevo. "E dunque una tale anomalia avrà pure una causa, no?" fissandolo negli occhi pensierosa. Quello era il vero scopo di tutto, porre fine alla barbarie che stavamo vivendo, riscoprire la vera natura della vita come i nostri avi. |
Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 20.35.19. |
Powered by vBulletin versione 3.8.11
Copyright ©2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.
Copyright © 1998 - 2015 Massimiliano Tenerelli