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Ecco, bingo, un punto per il soldato.
"Sì, in effetti sì. Il sergente Elv" risposi "Sono... Sono la sua ragazza" dissi infine. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Il soldato guardò Gwen.
Uno sguardo che la mise a disagio. "Attenda." Disse soltanto. Passarono lunghi minuti. Poi uno spincino nel portone si aprì ed apparve un soldato che la invitava ad entrare. |
Il suo sguardo mi imbarazzò, come quello di tutti quei soldati, ma che avevano da guardare tanto?
Poi andò via, mi fece attendere un po' e un altro soldato mi invitò ad entrare, dunque entrai e lo seguii. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Gwen fu fatta entrare e condotta nell'ufficio del comandante.
Lui la fece accomodare. "Mi spiace..." disse "... comprendo il suo stato d'animo... domattina partirà un gruppo di militari per cercarli... sperando abbiano fortuna..." |
Fui fatta accomodare nell'ufficio del comandante.
Annuii gravemente, nessuno poteva immaginarlo. "A tal proposito, volevo sapere se potrei prenderne parte" iniziai, poi mi venne in mente la scusa suggerita da Clio "Ho anche alcune competenze di infermieristica, se vuole, un'infermiera potrebbe far comodo, in una situazione simile." Già, una mezza bugia poteva essere sempre d'aiuto. Okay che le mie conoscenze non sarebbero potute servire per un ospedale, ma sapevo abbastanza per poter essere utile qui e cercare Elv. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
L'aria era calda intorno a noi, calda e carica di tutta l'atmosfera infuocata che si stava creando tra noi.
Il mio battito accelerava sempre di più, la pelle di lui mi sembra persino più calda a furia di accarezzarla, tastarla, toccarla, assaporarla in quello che non era più un massaggio ma più un modo per scoprici. Poi quella sfida, quel nome in premio, che mi accese ancora di più. Mi alzai appena mentre si voltava, ma lo stesso sentii il suo corpo tra le mia gambe piegate, sentii e assaporai ogni movimento senza mai togliere il mio sguardo dal suo. Quando poi restò davanti a me, mezzo nudo, in tutto il suo splendore, restai ad osservarlo per un lungo istante, a cavalcioni su di lui. Entrambi evitammo di commentare quanto fosse sconveniente quella posizione, quanto lo sentissi sotto di me, in tutta la sua potenza, quanto percepissi la sua eccitazione crescere sempre di più, farsi ardente e salda. Allora presi di nuovo l'olio e glielo feci colare su tutto il petto, senza smettere mai di guardarlo negli occhi, lasciai poi le mie mani scorrere sulla sua pelle, chinandomi di lui per raggiungere il collo, per poi tornare indietro, e quei movimenti delle mie braccia in realtà riflettevano movimenti di tutto il mio corpo, compreso il bacino che piano, premendo su di lui si muoveva in modo ritmico, creando un contatto sempre più sensuale, sempre più proibito. Oh, avrei avuto il suo nome... e non era l'unica cosa che volevo, ormai questo mi appariva nitido e chiaro nella mia mente. |
“In verità non si potrebbe...” disse il comandante a Gwen “... nel suo interesse... è sicuramente pericoloso esplorare l'altra parte dell'isola... ma... immagino impazzirebbe se restasse qui ad attendere... quindi non mi opporrò, ma sappia che lo ritengo molto pericoloso...”
Il capo guardò Clio negli occhi, per poi voltarsi, con lei a cavalcioni sopra di lui. Si alzò appena per farlo girare, con la vestaglia tutta arrotolata contro i suoi fianchi ed il petto nudo davanti a lei. Tornò a sedersi sul suo datore di lavoro, riprendendo il massaggio. Ma in quella posizione lui non poteva nascondere la sua eccitazione e la cameriera percepiva tutto, tutta la sua virilità prorompente, sebbene attutita dalla vestaglia arrotolata. Lei si muoveva quasi ritmicamente sopra di lui nel toccarlo, tastarlo e massaggiarlo sul petto nudo. Lui si beava di quel massaggio, guardandola negli occhi compiaciuto. |
Lo ascoltai attentamente e avrei mentito se non avessi ammesso a me stessa di essere rimasta sorpresa dalle sue parole.
"La ringrazio, comandante. Sono felice che abbia compreso la mia situazione. Non si preoccupi, sono pienamente consapevole e responsabile di eventuali rischi e conseguenze" annuii. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
"Bene, abbiamo uno stanzino libero, munito di un lettino." Disse il comandante a Gwen. "Provi a riposare un'ora o due... domattina la farò svegliare, così partirà insieme agli uomini del caporale Musain."
E la fece accompagnare nello stanzino per riposare. |
"Grazie, signore, davvero."
Mi fece accompagnare e subito ne approfittai, stendendomi e sperando di riposare meglio di oggi pomeriggio, soprattutto in vista di ciò che stavo per fare. Mi addormentai pensando ad Elv, ai suoi bellissimi occhi neri, a ieri notte, alle parole di Clio e il suo abbraccio prima che partissi. Già. C'era sicuramente un motivo se eravamo arrivate qui ed avevo intenzione di andarlo a salvare in quella foresta. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
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