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Erano proprio loro a cantare quelle arcaiche parole, per un momento nessuno mi rispose poi una ragazza si accorse e mi fece cenno di andare con loro.
Sorrisi, non comprendevo il motivo ma le presi la mano e mi feci trascinare in quel girotondo allegro e pure grottesco, volevo pure comprendere cosa stesse accadendo "Ma siete attori?" chiesi alla ragazza, sempre capisse la mia lingua. |
Ormai, ahimè, mi ero svegliata del tutto ed a quel punto mi alzai, avvicinandomi alla finestra della camera.
Magari, da lì avrei avuto qualche informazione in più su chi fosse a cantare quella strana melodia. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gwen si avvicinò alla finestra e guardando in basso si accorse di quell'assurda processione.
Vide che c'era anche Altea in mezzo a quella gente vestita in modo così incredibile. Loro coinvolgevano la De Bastian, in quelle danze rituali e fuori dal tempo. |
"In realtà ci sto lavorando, o meglio, sto indangando, madama." Disse Threnz a Des. "Ma ora la mia macchina del Tempo è fuoriuso purtroppo..." scuotendo il capo.
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Mi sembrò di essere in una recita di fine anno di una confraternita universitaria, come se mettessero in scena uno spettacolo uscito da un'altra dimensione.
Cose da non credere. Ma chi era che si dilettava in cose simili? Notai poi con stupore che, in mezzo, c'era anche Altea. Ah, ecco cosa c'era di strano in quella tipa. Bah... Comunque, continuai a guardare per curiosità. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Non rispondevano, e mi trovai in quelle strane danze che non comprendevo e fermai la ragazza..."Chi siete?" stavolta ero proprio stranita. E Lennox non sentiva nulla? Alzai il volto e vidi la scienzata pazza osservarmi, possibile non si facesse proprio gli affari suoi, purtroppo era vittima della sua inutile supponenza.
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"Beh allora ripariamola!" dissi, con disinvoltura, fingendo di non notare come fosse diverso il suo sguardo e tono nei miei confronti e in quelli di Regna.
"Che cosa serve per ripararla, quest'epoca ha tanti difetti ma la tecnologia non manca di certo!" spiegai. |
Gwen guardava dalla sua camera, mentre Altea era in mezzo a quella gente che danzavano e recitavano incomprensibili litanie, senza rispondere alle sue domande.
Ma ad un tratto tutti loro si fermarono ed apparve qualcuno. Gwen lo riconobbe subito, ero il vecchio grottesco incontrato nella sala di Lilith. Gridò qualcosa verso quelli che danzavano, in una lingua sconosciuta, spaventandoli e facendoli scappare. Poi fissò Altea e scoppiò in una risata terrificante. https://thumbs.gfycat.com/GrayCrimin...restricted.gif |
"Oh, ma lei è gentilissima, signora..." disse Threnz a Des "... ma io non posso accettare... vede, non ho denaro con me ei componenti costano parecchio... non potrei mai ripagarla..."
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Tutti improvvisamente di bloccarono e, con mia somma sorpresa, apparve quell'uomo strano che avevo visto nella stanza rituale.
Inaspettatamente, gridò qualcosa alle persone presenti e quelle scapparono, poi guardò la donna e scoppiò a ridere. Mah... Era sempre tutto più strano, troppo strano davvero. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Ma fu un attimo per rovinare quel momento di magica celtica allegria, che riportava quasi alle storie dell' Irlanda e altri celtici paesi.
Un uomo davvero orribile apparve e parlò loro, nella loro lingua e tutti corsero via spaventati. Rimasi io con lui, mi fissava e rideva e incrociai le braccia "Che ridere!" esclamai "Se aspettate mi metta ad urlare come una donnetta isterica vi sbagliate, avanti sputate il rospo, chi siete, cosa volete e chi erano quelle persone e questo castello è di Lord Lennox" osservandolo col mio solito fare imperscrutabile. |
L'uomo continuava a ridere, sprigionando un alone di malvagità, senza badare alle parole di Altea.
Ma poi un fendente attraversò l'aria e l'uomo smise di ridere. "Va..." disse lennox con la spada in pugno, ciningendo Altea per un fianco "... via! Ti dico di andartene!" Gridò, per poi pronunciare arcaiche parole nella stessa lingua con cui l'uomo aveva scacciato gli altri. E quello andò via, sparendo nella sera. Tutto ciò sotto gli occhi di Gwen. |
"Beh mi ripagherà sistemando l'anomalia di questo maledetto tempo che io cerco di sistemare da anni senza riuscirci!" sospirai.
"Per me è una missione, mi creda, e l'aiuto volentieri..." fissandolo negli occhi intensamente. Avrei voluto dirgli di portarmi con lui, lontano da tutto quel mondo, in qualunque altro tempo, ma mi sembrava troppo sfacciato. |
"Sarà un piacere essere al suo servizio, madama." Disse Threnz baciando la mano di Des, senza togliere mai lo sguardo dai suoi occhi.
Il bacio sulla sua mano indugiò ancora, con le labbra appena dischiuse. |
L'uomo ride ancora più forte senza rispondere ed era terrificante.
Davvero, davvero terrificante. Non potevo credere di averci anche parlato, poche ore fa. Senza che me lo aspettassi, arrivò Lennox, scacciandolo in quella lingua arcaica ed infatti quello andò via, sparendo senza indugio. Però... Che cosa strana e curiosa. Certo che il Principe, comunque, nascondeva parecchi scheletri nell'armadio, che volesse ammetterlo o no. Insomma, quel tipo era pur sempre nel suo palazzo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Il mattino giunse presto, con un Sole caldo, ma non ancora afoso, sulla brughiera, investendo di luce il catello.
Gwen si svegliò, ricordando tutto, ma poi realizzando che era stato solo un sogno. Anche Altea si svegliò, scoprendo che era stato tutto un sogno. |
"Oh addirittura?" con un sorriso divertito ma di chi apprezza eccome.
Quel gesto d'altri tempi, letto solo sui libri e racchiuso nei sogni di ragazza quando ancora non ero immersa nel disprezzo per questo mondo. Quel contatto delle labbra sulla mia mano, che mi procurò un brivido lungo la schiena, un sussulto e un battito di cuore. Lo fissai intensamente negli occhi, sentendo il cuore acellerare. Non mi era mai capitato di sentirmi in quel modo. Certo è che non era nemmeno mai uscito un perfetto cavaliere fuori dal tempo direttamente nel mio giardino. Sarei rimasta così per sempre, ma mi rendevo conto che avevamo una missione da portare a termine. "Venga Don Threnz, non vorrà vedere solo il mio giardino di quest'epoca, andiamo a cercare i pezzi mancanti e salvare il mondo!" continuando a fissarlo per poi fargli l'occhiolino. |
Mi svegliai sentendo il calore del Sole sul viso e non appena realizzai, sollevai la schiena sedendomi sul letto.
Mi guardai attorno spaesata, guardai altrettanto spaesata la luce mattutina ed onestamente non potevo capire cosa stesse succedendo. Che fosse stato un sogno? Possibile? Beh, tutto poteva essere. Erano scadute cose ben strane, in questi giorni, nella mia vita ed ormai non mi stupivo più di nulla. Indugiai ancora in po' nel letto, poi andai in bagno ed iniziai a prepararmi per la colazione. E per andarmene, come speravo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Da oggi sono al suo servizio, madama." Disse galante Threnz, ma con gli occhi ardenti su Des. "Decida lei come procedere." Con un lieve inchino.
Gwen si alzò per prepararsi, ma il suo cellulare squillò. Era il numero di Elv. |
Appena mi alzai, venni scossa da un suono al quale quasi non ero più abituata.
E per di più, era il numero di Elv! Mi precipitai subito a rispondere, senza aspettare oltre. "Elv, per l'amor del cielo" sospirando "Da ieri non riuscivo a chiamarti in alcun modo..." passando la mano fra i capelli, ma molto più sollevata ora. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Sorrisi a quelle parole e a quello sguardo.
"Oh attento che potrei approfittarmene!" sorrisi, divertita e lievemente spensierata. Che strana sensazione, strana ma bellissima. E non mi sentivo nemmeno in colpa perché non stavo trascurando la missione, anzi. "Beh per prima cosa mi serve sapere quali sono i componenti che mancano, così la porto nel negozio giusto!" spiegai. |
"Ehi, finalmente..." disse Elv a Gwen "... è da ieri che cerco di chiamarti, ma eri irraggiungibile... si può sapere che fine hai fatto? Hai trovato uno spasimante in quel castello?" A metà tra il sarcastico e il fastidio.
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Alzai gli occhi in su.
"Ovvio, il principe del castello, chi altro" altrettanto sarcastica io, per poi sospirare. "Questo posto è assurdo, la strada per raggiungerlo è interrotta e non ho trovato un modo per tornare, quando stava già facendo sera e per di più il telefono era completamente isolato, da impazzire..." massaggiandomi la fronte. "Diciamo che mi sei quasi mancato..." aggiunsi poi, con un sorriso ed un tono più sornioni. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Sei proprio una..." disse Elv, per poi scoppiare a ridere "... un'impunita, ecco!" Divertito a Gwen. "Dai, inviami la posizione tramite il cellulare e verrò a prenderti io."
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Aggrottai la fronte, ma poi inevitabilmente sorrisi scuotendo la testa.
"Avrò imparato da te, tu che dici?" gli feci notare, senza giri di parole, mentre agognavo la risata che sentivo al telefono. Mi era davvero mancato, nell'assurda giornata che era passata. "Non insistere, o penserò che ti sono mancata anch'io" commentai, quando mi disse di inviargli la mia posizione. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Dai, inviami la posizione e vengo a prenderti." Disse Elv a Gwen.
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"Va bene, va bene" ridacchiai e subito gli inviai la posizione via messaggio.
Mi sentivo inondata di un nuovo ottimismo ed una nuova aura di buonumore ed era davvero una bellissima sensazione. Pensai, inoltre, che avrei dovuto anche avvisare il centro per dirvi di venire qui a recuperare i pezzi degli androidi e cercare di capire cosa accidenti ci facesse Jon qui. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Continuammo a baciarci, lasciando che la passione ci travolgesse.
Avevo finalmente trovato un uomo che, almeno per quella notte, sarebbe riuscito a stare al mio passo. Sentii la sua mano arrivare fino al mio reggiseno, quando, improvvisamente, il mio telefono squillò. “Scusa, un attimo.” dissi per poi afferrarlo per prendere la chiamata “Queenie, Williams.” risposi. Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
Threnz sorrise e baciò di nuovo la mano di Des, accompagnando al tocco delicato, ma caldo, delle sue labbra, una lieve carezza con le dita.
"Dal Tempo e dal luogo da cui provengo" disse con tono cortese, modi affabili ma sguardo penetrante "la più grande ispirazione per ogni cavaliere è servire una nobildonna, così come quella dello scienziato è trovare un'aristocratica mecenate, madame." Sorrise. "Ed io, milady, sono l'uno e l'altro. Ossia nobile e uomo di scienza." Con un lieve inchino. Elv salutò Gwen e chiuse la telefonata. Un attimo dopo la ragazza, dai vetri della sua camera, notò il principe impegnato nel giardino a curare alcuni dei suoi fiori. "Pronto..." disse agitata la voce di Save al telefono "... capo... vogliono entrare... ho chiuso la porta ma non resisterà..." in sottofondo Quennie sentiva dei rumori, come se qualcuno stesse per sfondare la porta di casa "... capo... non so chi siano... forse una banda rivale della nostra... capo..." la porta fu sfondata "... chi... chi siete? Andate via... bastardi... no... noooo... noooo!" E dopo un grida lacerante la tlefonata si interruppe. |
Chiusi la chiamata con Elv, molto di più di buon umore rispetto a prima.
Finii di prepararmi e vidi dal finestra il Principe intento ad occuparsi di alcuni fiori, come il giorno prima. A quel punto, scesi per avvisarlo. "Vedo che qui ci si dedica al giardinaggio di prima mattina" dissi ironicamente, avvicinandolo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Il principe sorrise nell'udire la voce di Gwen e si voltò.
La ragazza notò allora un cespuglio da cui sbocciavano delle stupefacenti rose nere. "I fiori, dottoressa, sono come l'umore di una bella donna..." disse "... ossia riconoscono il tocco e la presenza del loro padrone. Ed il suo umore, stamani, mi sembra molto fresco e vivace. La telefonata le ha fatto bene." Sorridendo con un lieve inchino. Sapeva infatti della telefonata di poco fa fatta ad Elv. https://www.soloecologia.it/wp-conte.../rosa-nera.jpg |
Tutto accadde improvvisamente, l' uomo era davvero orribile ma sentii una mano salda cingermi e mi accorsi era Lennox, mi difese ma pronunciò pure lui quelle parole arcaiche.
Mi svegliai nel mio letto....era stato un sogno? Ma io stavo leggendo e il libro non era vicino a me, se mi fossi addormentata. Rimasi perplessa perchè era il secondo sogno che accadeva, non poteva essere un caso, e se entrassi in una sorta di trance? Comunque non ci pensai e mi vestii di fretta per uscire dalla stanza e osservare il castello, ma sempre turbata. |
Altea dopo quell'inquietante sogno, molto diverso da quello fatto nei giorni precedenti, si preparò e lasciò la sua camera.
Camminando nei corridoi da una finestra strombata vide il principe nel giardino con Gwen. Era primissimo mattino. |
"Ma che meraviglia" dissi spontaneamente, vedendo quelle bellissime rose nere.
Non ne avevo mai viste ed era uno spettacolo stupefacente. Sorrisi a Lennox, ma poi rimasi molto sorpresa. Sapeva della telefonata? Bah... Magri poteva essere passato fiori dalla mia camera mentre parlavo. Comunque, mi mangiai la foglia. "Sì, devo dire di sì, abbastanza" ridacchiando "Ma le consiglio di andarci piano col concetto della donna col suo padrone. Non so come siate abituati in Oriente dalle sue parti, ma qui non è un concetto molto apprezzato, com'è giusto che sia, se vuole il mio parere" con un tono sornione, ma non molto giocoso. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Mi perdoni, la mia poca conoscenza della vostra lingua mi porta a simili malintesi, dottoressa." Disse lui a Gwen. "Intendevo dire che l'uomo è colui che protegge la propria amata. Quando vorrà e sarà possibile mi permetta di invitarla nel mio paese. Esso è piccolo, isolato e circondato dai Carpazi, ma di certo sappiamo riconoscere il valore delle nostre donne. Dopotutto, narra la Bibbia, i destini degli uominii e degli Angeli è stato deciso da 2 donne." Ancora con un inchino del capo. "Ma voglia lei, dottoressa, perdonare ancora una volta il goffo modo che ho di esprimermi." Notando poi che aveva apprezzato le rose nere con lo sguardo. "Prego... ne scelga una e voglia accettarla come dono per il mio cattivogusto nell'esprimermi." Indicando le rose nere.
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Attraversando i corridoi vidi Lennox fare giardinaggio tranquillamente, non era proprio turbato lui e assieme vi era la scienzata.
Uscii in giardino pure io, era mattino presto e i fiori col loro profumo inebriavano l' aria rendendola più gradevole. Mi avvicinai, osservai Lennox e sfiorai una rosa nera senza parlare, ovviamente volevo vedere le sue mosse ma mi guardai attorno se vi fossero segni della sera prima e dell' ipotetico sogno. |
Arrivò Altea e non scorse alcun segno nel giardino della processione e tutto il resto visto in sogno.
Lennox si voltò e vide che lei accarezzava una delle rose nere. "Buongiorno, madama..." disse il principe baciando la mano della De Bastian. Un bacio però caldo, con le labbra appena dischiuse, come se succhiassero pino la pelle bianca di lei. "Ha riposato bene?" Chiese. "Le piacciono le mie rose?" Chiese gentile, con gli occhi nei suoi. |
Ridacchiai annuendo.
"Non si preoccupi, può capitare di capirsi male, non è certo un colpo di Stato" lo tranquillizzai. Sorrisi poi interessata le rose e ne scelsi una come mi aveva detto, mentre Altea arrivava. "Grazie per la rosa e per l'invito nel suo paese. I Carpazi sembrano un posto magico ed arcaico e sono davvero curiosa" annuendo entusiasta. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Niente...nessun segno...udii le parole di Lennox con la scienzata ma si avvicinò a me "Buongiorno a voi mio caro Principe" sentendo le sue labbra calde sulla mia mano, un lieve brivido mi percorse e incatenai il suo sguardo col mio "Oh si, le sue rose sono meravigliose, perchè curate con il vostro amore. Se ho dormito bene, no affatto...ho sognato un grottesco festino, vi era poi un uomo molto malvagio e...voi mi avete salvata, il tutto contornato da una lingua strana ed arcaica, ma forse è solo suggestione" stringendo forte la sua mano.
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Lennox guardò Altea negli occhi e sorrise.
"Nei racconti del ciclo Bretone di re Artù, madama..." disse dopo aver udito il sogno di lei "... la regina Ginevra fu rapita dal malvagio Maliagant e condotta a Gorre, un misterioso reame dal quale nessuno poteva più tornare... per secoli poeti, mecanati, pittori e filologi hanno cercato di scoprire quale luogo reale si celasse dietro il nome Gorre... in realtà è una vana ricerca... Gorre simboleggia un ruolo irreale, ultraterreno... forse è la terra stessa dei sogni... infatti pochi riescono a tornare con i propri sogni... per questo fra tuti i cavalieri di Camelot soltando sir Lancillotto riuscì a giungere a Gorre, sconfiggendo Maliagant e salvando la regina Ginevra." Con un vago sorriso. "Se le mie rose le piacciono, milady, allora darò loro il suo nome... da oggi la rosa nera sarà chiamata Altea." Poi guardò Gwen. "Grazie per aver scusato il mio errore, dottoressa." Con tono gentile. |
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