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Arrivammo nello spiazzo della chiesa, dove trovammo Asputin.
Osservai tutta la scena, per poi osservare la botola. Assicurai la mia stretta attorno alla mano di Theris ed iniziai a scendere, cercando di pensare a qualcosa per salvarci la vita. Inviato dal mio Archos 90 Copper utilizzando Tapatalk |
Nyoko a fatica raccontò tutta la sua drammatica storia al poliziotto.
Ma appena lei ebbe finito, l'uomo cominciò a fissarla con occhi strani. Occhi grandi che ad un tratto si fecero bianchi. Poi del sangue uscì dalla sua bocca e cadde a terra morto. Allora Nyoko vide Wolfetta, che teneva in mano una lunga lama insanguinata. “Sciocca e petulante ragazza...” fissandola “... mi hai costretta ad uccidere questo idiota...” http://66.media.tumblr.com/71cea39bb...xsovo2_250.gif |
Gwen e Theris si fecero coraggio, scendendo nella botola segreta, subito seguiti da Asputin, Seth e tutti gli altri.
La botola si richiuse e si ritrovarono nella cripta sotterraneo della chiesetta. E da lontano, ancora ben nascosti, E'hiss e Gaynor osservarono tutto. |
Era buio, ma lui allungò le mani, sporgendosi in avanti cercando il corpo di Vivian.
E la trovò stesa all'indietro, docile, calda, invitante. Lui si chinò con il viso sul petto nudo di lei, cercando con le labbra i suoi seni, trovandoli. Cominciò così ad assaporarli, uno alla volta, facendola vibrare ed ansimare per il piacere, mentre con le mani tolse via l'ultima parte della veste che la copriva. E tutta nuda cominciò a baciarla ovunque, facendola godere come mai aveva osato immaginare. A tal punto che Vivian dovette tenersi con le mani stretta alla spalliera del letto, tanto era il piacere forte e travolgente. E lui giocò a lungo con lei, fino a quando la ragazza fu incapace di resistere oltre. Allora la prese e la fece sua con passione, liberando nella stanza i sospiri, i gemiti e le grida di piacere di lei. https://e2.pdexcdn.com/videos2024/1015908143948763.jpg |
Scendemmo giù, seguiti da tutti gli altri.
Quando fummo tutti giù, la botola si chiuse e noi ci ritrovammo nella cripta della chiesa. A quel punto non ci restava altro da fare se non capire come sopravvivere. Inviato dal mio Archos 90 Copper utilizzando Tapatalk |
Il cibo venne servito e per un po' lasciai che tutti mangiassero in silenzio.
Quindi presi coraggio e iniziai a parlare. " Professore... " tenendo lo sguardo su Ordifren, " volevo cogliere l'occasione per ringraziarvi. Mi avete accolto in questa casa e mi avete subito fatta sentire a mio agio, la benvenuta. Ma c'è di più... Grazie a voi ho conosciuto anche il dottor Misk che" tentennai, mi sentivo come una scolaretta sotto esame. " Ho avuto modo di passare del tempo con il dottore e... Ho scoperto che molte cose ci accomunano, e questo ha portato una certa vicinanza tra noi e anche una complicità che..." presi un altro respiro, " professore voi siete stato per me quasi come un padre, accogliendomi in casa vostra, e per questo odiavo l'idea di mentirvi e nascondervi qualcosa e in un certo senso desidero tanto la vostra benedizione" allora allungai una mano a stringere quella di Misk, " per noi è importante" |
Ascoltai Ernot....e strinsi i pugni.."È certezza o lo pensate? Perché io ho consegnato nelle mani di Guisgard un libro dove vi sono tutti gli appunti su come mio marito e il professore hanno progettato la spada..è custodito qui perché..temo quelle persone lo cercano. E lui ha finto indifferenza...come può non fidarsi di me" giocando col bicchiere.."A questo punto tarderà a venire? Io non lo vedo in giro e mi ha fatto saltare nuovamente un appuntamento tra noi..e io non sono una bambola" stavolta con determinazione.
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Il volto del poliziotto si contorse in una smorfia di dolore al termine del mio discorso e mi cadde davanti morto. Urlai per l'accaduto, ma impallidi alla vista dell'assassino:
"Wolfetta?" dissi sorpresa. Non potevo crederci, persino lei era coinvolta. Ma in che situazione ero finita? Volevo scappare. Anche se non sapevo dove, scappare era la mia unica scelta. Ma gli occhi di quella donna mi bloccavano. La sua gentilezza non valeva nulla? Mi ero fidata di lei inutilmente. E se già loro tre erano crudeli, allora... Il proprietario del castello, la persona a cui dovevo commissionare il dipinto, chi era? Indietreggiai lentamente, cercando di stare allerte e pronta a schivare i suoi attacchi. Non sarei morta! Non dopo anni di sofferenza. Non per mano sua. Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
Mi lasciai cadere all'indietro, dimenticando ogni cosa.
L'unica cosa a cui pensavo, l'unica cosa che desideravo in quel momento era lui. Le sue mani su di me, le sue labbra, il suo meraviglioso sguardo azzurro sul mio corpo. Lo sentii che mi cercava nel buio, ora che mi ero lasciata andare, ora che avevo lasciato che il mio cuore prendesse il sopravvento sulla ragione, mi piaceva quel buio. Mi piaceva quello scoprirsi poco a poco, quel tentennare, quel sorprendersi, quel cercare e trovare. Dapprima sentii le sue mani che cercavano e trovavano il mio corpo, che lo aspettava, poi le sue labbra sul mio seno. Così inaspettate, abili, avide, mi sconvolgevano, gettandomi in uno stato di eccitazione tale, da non capire più niente. Allora le mie mani cercavano il suo corpo, lo trovavano, lo accarezzavano, bramandolo sempre di più. Nemmeno mi accorsi quando spinse via ciò che restava del mio abito, mi accorsi solo che la sua bocca attraversò tutto il mio corpo, facendomi fremere e bruciare di un piacere talmente inteso da essere quasi insopportabile. Avevo perso totalmente il controllo, e dovetti aggrapparmi alla spalliera, quasi avessi paura di perdermi in quel mare incandescente. E forse era così, ero persa davvero. Avevo dovuto perdere me stessa per trovarlo, cancellare un'intera esistenza, cambiare nome, tutto per arrivare da lui. Ed ero grata, grata che tutto quello fosse successo. Perché mai avrei potuto avere felicità più grande di quella che mi dominava in quel momento di pura passione. Allora le mie labbra cercarono le sue, e poi scesero ad assaporare e scoprire tutto li suo corpo come lui aveva fatto col mio, in un gioco sensuale e appagante, avvolto da quel buio così complice. Eppure non era ancora abbastanza. Volevo di più, volevo tutto. Il suo corpo, il suo cuore, forse persino la sua anima. Allora finalmente i nostri corpi si congiunsero, e mi fece sua con una passione incontrollata e travolgente a cui mi abbandonai completamente finché l'estasi più totale non mi avvolse, mi sconvolse, mi travolse facendomi arrivare dove credevo non si potesse giungere in una vita intera. Una felicità talmente grande, profonda e intensa che credevo fosse troppo da sopportare, invece era lì, per noi, soltanto per noi. Un mondo racchiuso in una stanza buia in cui insieme avevamo creato qualcosa di unico, raro e prezioso. Le nostre mani intrecciate, le nostre labbra che si cercavano nel buio, i nostri corpi che si congiungevano, i nostri cuori che battevano all'unisono erano tutto il nostro mondo. E tutto ciò che mi importava, non era altro che lui, il suo respiro rotto dalla passione, il suo corpo fremente, il suo battito accelerato, il suo sguardo appassionato. Per me, solo per me. Mi sentivo la donna più ricca e fortunata del mondo ad averlo con me, senza recite, maschere o inganni. Solo io e lui persi nell'estasi più completa. |
Io ed E'hiss vedemmo i due giovani, minacciati da un gruppo di uomini armati, sparire all'interno di una botola segreta azionata da un pozzo. I due erano in evidente stato di pericolo ed io non sapevo cosa fare. Lasciarli al loro destino o rischiare la vita per aiutarli? Avremmo potuto chiamare la polizia, ma dubitavo avremmo fatto in tempo a salvarli.
"E'hiss, cosa facciamo? Chiamare la polizia richiederebbe troppo tempo... aspettiamo ancora per vedere cosa accade o tentiamo di liberarli contando sul fattore sorpresa? Sono convinta che si tratti di quella maledetta setta di Illuministici e questo dev'essere il loro covo..." Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
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