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" Una navetta!" esclamai notando un movimento nel cielo.
" Proviamo ad attirare la sua attenzione, magari ci daranno un passaggio!" Iniziai ad alzare la braccia in aria e la mia tecnica parve funzionare perché la navetta sembrava avvicinarsi. |
A bordo dell'Etimasia si erano ormai accorti di Dacey e di suo padre.
La grandiosa nave volante si fermò a poche centinaia di metri dal palazzo e fece scendere una capsula. Questa raggiunse il suolo, si aprì ed al suo interno apparve uno dell'equipaggio. “Presto, entrate.” Disse alla ragazza e ad Oberon. |
Esitai un attimo ma quando la navetta si fermò a terra un membro dell'equipaggio e ci invitò a salire.
Guardai mio padre prima di decidere e salire, anche se ero riluttante. Stavo abbandonando il principe così e mi sentivo in colpa. |
La nave volante iniziò a sorvolare l' area..il Palazzo ormai stava crollando tra fumo e fiamme..il droide indicò la giusta posizione e trovarono, fortunatamente, gli altri dispersi.
Mi misi in disparte chiudendo per un attimo gli occhi...io me ne andrò ma tu rimarrai sempre con me, mio amato capitano, e per l' eternità perchè è dall' eternità che siamo assieme e ci cerchiamo. Aprii gli occhi, nascosi il volto ma una lacrima scese sulla pietra facendola cambiare colore..speravo solo non me la avrebbero presa..era l' unica cosa mi sarebbe rimasto di lui. |
Dacey era titubante.
Pensava a Taddeus. Ma suo padre la spronò ad entrare nella capsula. “Non c'è più tempo, Dacey...” disse “... restare qui e morire renderà vano ogni sforzo fatto dal principe...” “Si, presto, salite!” Il militare nella capsula. “Tra pochissimo ci sarà l'impatto della cometa!” |
Eravamo tanti a bordo di questa nave ed io potei solo rimanere in disparte. La spada spenta nel mio pugno. Non mi ero mai sentita così abbattuta. Mi guardavo in torno. Cosa sarebbe accaduto adesso? Che fine avrebbe fatto il mondo? Mia madre? L'avrei mai più rivista? E il mio villaggio? Nella mia mente, brillarono dei ricordi. Una me bambina che correva fra le strade soleggiate di quel piccolo villaggio. I bambini e le loro madri per strada a giocare, persone con le loro bancarelle piene di leccornie. Tempi sereni e spensierati, pieni di gioie. Mi salirono le lacrime a quei ricordi così vivi in me. E alla fine piansi, in preda ad una paura così forte, un senso di fallimento, vergogna e disagio. Volevo tanto essere con mio padre in quel momento. http://uploads.tapatalk-cdn.com/2016...71867e24e1.jpg
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Ancora riluttante obbedii a mio padre, sapevo bene che aveva ragione. Così io e lui seguimmo l'uomo sulla navetta.
Stavo tentando di non pensare al peggio, allo scontro tra il mostro e il principe per non aggiungere anche l'imminente arrivo della cometa sull'isola. Non pareva esserci più molta speranza per il principe e dentro di me mi incolpavo per non averlo salvato. |
Tutti quanti erano a bordo.
Ad un certo punto altre due persone furono recuperate, un uomo anziano ed una donna. Per fortuna, inaspettatamente, l'equipaggio vide anche Icarius e scendemmo di quota per prendere anche lui è la ragazza bionda con cui si trovava. "Sembra che presto ci saremo tutti. Possiamo farcela, ne sono sicura" sorridendo e accarezzando il viso di Gillen. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
A bordo dell'Etimasia c'erano sentimenti contrastanti.
Altea era preda della malinconia, avvertendo un vuoto sconosciuto fino ad allora. Come se una parte di sé restasse in quei luoghi,in quelle terre ed in quei mari. Nyoko invece ripensava a suo padre. Ad un tratto la ragazza avvertì il calore di un abbraccio. “Presto saremo salvi e torneremo a casa, Nyoko...” disse Erien “... i tuoi genitori e tutto il nostro paese saranno fieri di te...” Gwen infine sentiva la speranza gonfiarle il cuore. Forse davvero c'era salvezza da quell'olocausto galattico. La capsula risalì e dentro vi erano anche Dacey e suo padre. “Dobbiamo solo recuperare Icarius e potremmo andarcene!” Rsclamò Tyson. Allora di nuovo la capsula fu fatta scendere, stavolta sullo stagno dove c'erano Icarius e Clio. |
Ero grata a tutte quelle persone sconosciute per averci permesso di salire a bordo, ed essere quindi in salvo.
Tuttavia la malinconia e la tristezza dominavano il mio animo. " Che dovrei fare papà? Credi sia ancora vivo e... Io voglio sapere dov'è, come sta...voglio che ci sia anche lui qui" confessai candidamento a mio padre, con gli occhi leggermente lucidi. |
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