"Si, veramente!" Sbuffai "Le mie soldatesse sanno come far parlare chiunque.." con sguardo severo.
Una volta dentro, trovammo la vecchia con Missan, e ovviamente Runa che lo teneva d'occhio.
Uno sguardo di intesa con la mia soldatessa, uno sguardo che indicava la vecchia e non presagiva niente di nuovo.
Guardai poi la vecchia con uno sguardo intimidatorio e deciso.
"Non ci avete detto tutto.." con un tono che non ammetteva repliche "Dove sono i nostri compagni? Non ho pazienza..." sbuffando "E avrei preferito dormire stanotte, invece che star qui a cercare quei due...".
La guardai ancora, intensamente.
"Voi sapete qualcosa, e vi consiglio di collaborare!" Intimai "Non possono essere scomparsi nel nullafacente e di certo non di loro volontà..".

Nessuno rispose, né si fece avanti, a quelle parole di Eeila.
“Forse il tuo abbigliamento disinibito ha attirato qualche guardone...” disse ironico Hiss, per poi estrarre la spada “... qui però non sembra esserci
nessuno...” facendosi serio.
Un attimo dopo un terrificante latrato echeggiò intorno a loro.

Lo guardai sulle difensive, seria, mentre si avvicinava.
Successe tutto in fretta e subito non ebbi modo di oppormi, ma un attimo dopo mi liberai finalmente dalla sua stretta e lo colpii.
"Come osate?" esclamai con profonda rabbia e disgusto nella voce alta che risuonava nella stanza, e speravo anche fuori, così che Elv sentisse, o almeno lo speravo, mentre indietreggiavo.

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Lavaros guardò ancora Astral.
Guardò il suo viso, i suoi occhi, la sua bocca e poi ricominciò da capo a fissarla.
Il suo sguardo si fece intenso, caldo, avvolgente e si avvicinò ancor più a lei.
E la baciò.
Catturò le labbra di lei con le sue, assaporandole e succhiandole.
Premette con desiderio e slancio sulla bocca della ragazza, fino a farla schiudere.
Ed allora la invase con la sua lingua calda.

"Ah si...e non sei geloso se mi guardano?" baciandolo con passione "Comunque si, qui sembra deserto ma questa casa..Hiss...nasconde molte verità e si dovrebbe osservarla meglio, infatti non per altro il Fuoco di Petria ci ha portato qui.." ma dopo quelle parole udimmo un latrato.."Ma che succede..oddio non può essere veramente la bestia di cui parlano" e mi strinsi a lui.."Che dici andiamo a vedere? Se la vediamo...rischiamo?" fissando negli occhi azzurri e la sua mano che teneva la spada.
"Lo sai che così armato e quello sguardo così sicuro sei troppo affascinante..se non fosse per questa situazione.." poi tornai seria.."Decidi tu Hiss...potremmo provare a vederla almeno".

“Invece si.” Disse la vecchia ad Elyse, senza tradire emozioni. “Li ha presi la brughiera. Come ha fatto con altri prima di loro.”
“La brughiera?” Aegos. “Che diavolo significa?”
“Quello che ho detto.” Ribadì la vecchia.

Seth rise.
“Mi piace il tuo sapore.” Disse a Cassandra. “Mi piace davvero.” Divertito. “Sicuro che la mia offerta non ti soddisfi? La mia assistente...”
Entrò allora l'uomo deforme.
“Legala alla sedia.” Ordinò Seth.
Lo storpio afferrò Cassandra e la mise sulla sedia.
Aveva una presa d'acciaio, di cui era impossibile liberarsi.
E la legò.

Ci mancava solo quello adesso.
La brughiera che rapisce le persone.
Alzai gli occhi al cielo.
Mi sembrava un'assurdità.
"Che cosa assurda!" Esclamai "Cos'è questa storia?" Sbuffai.
"Se sono nella brughiera andremo a cercarli!" Guardando Aegos.

Notai il suo sguardo danzare su di me, sul mio viso, e intanto lo vedevo avvicinarsi, sempre di più al mio viso. Sentì come un'ondata di fulmini dentro di me, quando mi sfiorò con le sue labbra. Che cosa mi stava facendo? Penso di averlo letto da qualche parte... Forse l'ho visto fare a qualche coppietta in visita allo zoo. Ma allora... Mi stava baciando. Era qualcosa di incredibilmente bello, il modo in cui giocava con le mie labbra, era qualcosa di... Indescrivibile. Schiuse le mie labbra e lo sentì invaderemi con la sua lingua, cosa che non mi aspettavo per niente... Nulla di quello che stavo provando, era previsto. Il cuore... Dannazione il cuore! Voleva uscirmi dal petto ed io non riuscivo a fermarlo. Istintivamente afferrai la sua faccia con le mani, come a non volerlo staccare da me. Gli carezzai le guance, la mascella e il collo, sentendo quel contatto così vivo e vicino.

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Certo, rideva. Io non ci trovavo proprio nulla da ridere e continuavo a trovarlo ogni secondo più ripugnante e deplorevole.
Ad un certo punto entrò quell'uomo deforme; quel maledetto aveva una presa simile ad una morsa e tutti i miei tentativi di liberarmi furono vani, infatti mi ritrovai legata, mentre lo guardavo con sguardo truce.
Speravo davvero che Elv arrivasse, entrasse, per qualsiasi motivo, o sarebbe stata la fine.

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Ogni momento, ogni attimo era perfetto per baciarla, per toccarla e stringerla.
Così Hiss afferrò Eeila e rispose al bacio di lei.
Fece sua la bocca della bella sacerdotessa e ne assaporò l'essenza.
Fu subito un gioco di lingue, caldo ed umido.
Ma ad un tratto qualcosa interruppe quella loro passionalità.
Un latrato terrificante.
“Non credo sia un animale conosciuto...” disse lui, stringendo lei per proteggerla “... nessuna belva ha un simile verso... meglio tornare in paese...”
Ma anche i loro cavalli erano spaventati, al punto da essere imbizzarriti.

Lavaros continuò a baciarla.
Giocava con le sue labbra e la sua lingua ed Astral sentiva sensazioni nuove, travolgenti, eccitanti.
Provava uno sconosciuto fuoco crescere in lei, fino ad avvamparle il viso.
E mentre la baciava cominciò ad accarezzarla ovunque, in punti che accesero ancor più sensazioni nuove ed ardenti.

Mi strinsi a lui, il cuore batteva forte per quel latrato e per quel contatto che mi pervadeva sempre, ancora più forte di prima.
"Si, hai ragione..sembra un verso diabolico..meglio tornare in paese, diremo cosa abbiamo visto e sentito".
Ma i cavalli erano imbizzarriti e presi il mio nero destriero accarezzandolo.."Stanno avvertendo qualcosa di terrificante e la vicinanza di qualcosa che desta loro paura" accarezzavo il cavallo per calmarlo.

Il modo in cui mi baciava faceva eco ai modi in cui mi toccava. Io non sapevo davvero cosa mi stesse facendo, sapevo solo che era bellissimo, e non volevo che si fermarse. Era buono, accidenti era davvero buono, la sua bocca, la sua lingua, tutto era buono. Le sue carezze su di me erano fuoco, anzi no, erano... Oh, non so più cos'erano, stavo andando a fuoco.

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“C'è qualcosa nella brughiera...” disse la vecchia “... qualcosa che gli zingari temono, che persino le bestie selvatiche rifuggono... qualcosa di oscuro...”
“E come ha potuto prendere i miei compagni?” Chiese Aegos.
“Sono usciti un'ora fa...” la vecchia “... li ho veduti dalla mia finestra... forse erano usciti per prendere aria, o forse per cogliere delle arance dal giardino... dopo un po' erano spariti...”
Aegos guardò allora Elyse.

"E dircelo subito invece di mettere su tutta questa commedia?" Sbuffai.
Quanto odiavo le persone poco collaborative.
Alzai gli occhi al cielo.
"Qualunque cosa sia, dobbiamo trovarli, e capire che diavolo si nasconde nella brughiera..." scossi la testa "Roba da matti!".

Cassandra si ritrovò seduta e legata su quella sedia.
Allora Seth le si avvicinò.
“Posso lavorare sul tuo cervello...” disse a lei “... si posso agire sulla tua psiche e renderti come più mi piace... posso persino farti innamorare perdutamente di me...” fissandola.

I cavalli erano imbizzarriti e non sembravano volersi calmare.
Hiss allora li prese per le redini e cercò di tranquillizzarli.
“Dobbiamo cercare di calmarli, Eeila...” disse “... altrimenti sarà impossibile montare in sella...”

Lo guardavo sempre più sconvolta.
Ma dove diamine ero finita?!
Quello doveva sicuramente essere l'Inferno di cui alcuni parlavano.
"Voi siete solo un folle che ha perso la ragione e non sa di cosa parla..." ribattei, con disprezzo.

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"Dobbiamo allontanare quella bestia..se è una bestia..hanno paura del Fuoco vero?"
Invocai gli spiriti e le divinità di Fuoco e Luce e formai una barriera di fuoco non alto, onde evitare che la vegetazione prendesse fuoco..."Altro sistema utile sarebbe ucciderla...ovvio" con un ghigno sadico e uno sguardo guerriero.

Era un tripudio di calore.
Baci, carezze, tutto sembrava ardere fra loro.
Lavaros la stringeva a sé ed Astral poteva avvertire interamente il corpo di lei contro il suo
Ogni muscolo, ogni movimento, ogni slancio di quel bellissimo e giovane mercenario.
Ed i suoi baci, le sue carezze erano sempre più audaci, più sicure, più sensuali.
Ad un tratto, mentre la lingua di Lavaros giocava con la sua, Astral sentì la mano di lui scivolare nel suo vestito, fino ai suoi seni.

Seth rise a quelle parole di Cassandra.
Allora si voltò verso i suoi alambicchi e preparò una siringa.
“Ecco...” disse “... questo siero può cancellare la tua mente... come una tabula rasa... ed io poi potrò riscriverci ciò che voglio... anche farti innamorare perdutamente di me...”
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Quel fuoco intorno a loro sembrò proteggerli dai misteri della brughiera.
Alla fine Hiss riuscì a calmare a fatica i cavalli.
“Meglio tornare al paese...” disse ad Eeila.

Non vidi cosa stava facendo mentre era voltato, ma ne approfittai.
A volte dimenticavo di avere ancora la magia, ma ora era l'occasione di usarla, come avevo fatto questa mattina.
Sfregai le mani fra di loro, fino a sentire un calore che sviluppò sempre più, fino a scindersi in piccole fiammelle nei miei palmi.
A quel punto, bruciai le corde e mi liberai, alzandomi.
Afferrai il primo oggetto che trovai sul tavolo dove avevano messo Elv e pensai che forse serviva a loro per sezionare animali... o persone... Sembrava un coltello, ma con la lama più piccola.
Meglio che niente.
"Io non ne sarei così sicura" mormorai, avvicinandomi a lui e puntandogli la lama contro la schiena.
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Il fuoco ardeva e scaldava, trassi energia persa e la diressi verso Hiss.
I cavalli si calmarono e salii in groppa al nero destriero.."Si, meglio aproffittare, torneremo per prendere quel codice segreto...li vi starà qualche importante soluzione" e spronammo i cavalli.

Sentendo la lama dietro la schiena, Seth alzò le braccia e lasciò cadere la siringa a terra.
“Sei furba...” disse a Cassandra “... ti ho sottovalutata... ed ora? Vuoi uccidermi per averti baciata? Beh, ne p valsa la pena...” sorridendo.

In groppa ai loro cavalli, Hiss ed Eeila galopparono via, verso il paese.
Lo raggiunsero dopo una lunga cavalcata.
Qui c'era ancora agitazione in strada, sebbene molte persone erano rientrate nelle loro abitazioni.

Ritornammo in paese, la gente era ancora spaventata ma molti si erano ritirati in casa.
"Dovremmo parlare con qualcuno di fidato..forse monsignor Kimsy, mi sembra sia stato mandato da un vescovo..almeno spero non sia lui uno dei due camuffati, come hai detto..torniamo in stanza, è meglio..domani col favore del Sole e del giorno ne parleremo con lui" accarezzandogli il viso.

Sorrisi quando vidi che alzava le braccia e la siringa andava in mille pezzi sul pavimento.
"Diciamo più per l'intenzione di usarmi come una delle tue cavie per i tuoi esperimenti malati. Comunque, dovrei prenderla come un'offesa, il fatto che tu mi abbia sottovalutata..." mormorai, fintamente dispiaciuta.
Poi schioccai le dita e lui cadde privo di sensi come quei due uomini quando avevo salvato Elv.
Ne approfittai per lasciare la stanza e aggirarmi con cautela nella villa, in cerca di Elv, avendo cura di conservare la lama nella tasca del mantello.

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“Si, hai ragione...” disse Hiss annuendo ad Eeila “... torniamo in camera... riposeremo, così che domani saremo pronti per riprendere la nostra caccia... anche io credo che possiamo parlare con monsignor Kimsy...”
E tornarono nella loro camera.

Messo fuorigioco Seth, Cassandra lasciò il suo laboratorio.
Andò così in cerca di Elv.
Però ad un tratto sentì dei passi dietro di lei.
Era l'uomo deforme che si era lanciato al suo inseguimento.

Sorrisi alle parole di Hiss, la sintonia che vi era in noi era unica.
Entrammo in camera e mi sedetti in una sedia.."Abbiamo rischiato..ma allora veramente vi è qualcosa in quella brughiera..e se.." azzardai mentre mi massaggiavo i piedi e gambe "Se la bestia fosse lo spirito di quell' eretico..il Rosso..chi era, ci dovrebbero essere degli annali con le sue condanne...si Kimsy potrebbe aiutarci".
E lo guardai maliziosamente..."Dobbiamo riposare no?"

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Non lo trovavo da nessuna parte, speravo almeno che fosse ancora qui nella villa, almeno prima o poi sarei riuscita a trovarlo.
Ad un certo punto sentii dei passi concitati alle mie spalle, mi voltai e vidi quell'uomo deforme inseguirmi
Venni assalita dal panico.
E ora?
Continuai a correre, cominciando ad un certo punto a scagliare le stesse fiammelle che prima avevano bruciato le corde contro di lui, nel tentativo di seminarlo.

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Eeila cominciò a massaggiarsi i piedi e le gambe davanti a Hiss.
“Lo spirito dell'eretico...” disse lui guardandola “... ne hai di fantasia, eh? Comunque domani vedremo cosa monsignor Kimsy ci dirà...” avvicinandosi a lei, per poi inginocchiarsi “... si, dobbiamo riposare... ed un bel massaggio aiuterà la mia sacerdotessa a riposare meglio...” sorridendo malizioso.
Cominciò così a massaggiare con cura i piedi di lei, le sue caviglie, salendo poi lungo il polpaccio.
E continuò, con delicatezza, con sicurezza, ma anche con sensualità.
Le sue dita si muovevano sotto la pianta dei piedi, sul tallone, tra le dita, salendo sulle caviglie, poi sulle ginocchia, fino ad accarezzare l'interno coscia più volte.
E mentre la toccava, la massaggiava, i suoi occhi erano in quelli di lei.

Cassandra cominciò a correre, sempre inseguita da quell'uomo deforme.
Iniziò allora a lanciare altre fiamme verso di lui.
Ad un tratto lo sentì gridare.
Lo storpio era avvolto di fiamme e correva all'impazzata.
Sbattè allora contro una vetrata, la sfondò e finì nel giardino, consumato dal fuoco e trafitto dalle schegge di vetro.

"Non ho fantasia..però vi è un legame tra quella casa e quella bestia o cosa vi sta dietro".
Poi vidi Hiss ai miei piedi e vederlo in ginocchio mi provocò una sensazione tra il compiaciuto e il desiderio.
Mi lasciai scivolare su quella sedia mentre lui massaggiava con sensualità i miei piedi, le gambe...lentamente e leggermente gemetti al tocco della sua calda mano nel mio interno coscia.
I miei verdi occhi incrociarono i suoi azzurri che mi guardavano.."Ti piace, vero, vedermi piena di piacere e desiderio?" dissi a voce bassa lasciando scivolare la spallina con sensualità e sporgendomi prendendo il suo volto.."Ci vorrebbe un bagno ristoratore, che dici?" massaggiando il suo viso.

Più correvo, più continuavo a lanciare fiamme, molte delle quali colpirono e avvolsero completamente l'uomo, il quale, correndo all'impazzata, sbattè contro le vetrate e finì di sotto.
Era un'immagine raccapricciante e mi sentii male, molto male a quel pensiero, ma nn avevo potuto fare altrimenti.
Allora ricominciai a camminare in cerca di Elv.

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Hiss sorrise con malizia, con un lampo di lussuria e desiderio che attraversò i suoi occhi azzurri.
“Sei la sacerdotessa” disse “e ho giurato di servirti, no? Dunque ben venga quel bagno se è ciò che desideri, signora...” continuando a massaggiarle tutte le cosce nude.

Le grida dello storpio ed il fuoco che lo consumava attirarono alcuni uomini armati.
Ormai l'allarme era stato lanciato.
Cassandra era noi corridoi quando una mano afferrò il suo braccio ed un'altra finì sulla sua bocca per evitare che urlasse.

Nei suoi occhi lessi desiderio e lussuria..speravo vi fosse altro..ma mi aveva detto mi amava da morire.
Sorrisi mentre quel massaggio procurava un piacere forte che accendeva il mio desiderio sempre più intensamente.
Le mie gambe si aprirono di più assecondando quel massaggio.."Abbiamo una vasca proprio come quella a Serenica, sul pavimento...con tante bolle e poi olii essenziali e molto altro..quindi..sarà rilassante..o eccitante" e sospirai più forte.