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La ferita era profonda.
Beh, meglio quella di uno stupro, poco ma sicuro. Dovevo trovare il modo di cicatrizzarla. Ero ferma in quel punto da un'eternità quando avrei dovuto andare avanti e aiutare Best, maledizione. Anni e anni di corse e ora ero impedita in quel modo, incapace di avanzare verso il girone successivo. Ferma, quando lui aveva più bisogno di me. Gozzlon era vivo! e avanzava verso di me. "Capitano!" gli dissi "Sei vivo! Devi uscire da qui..". |
Uno dei palazzi....quanti ne aveva...poteva venire a rilassarmi in un altro momento..no, Shushan...poteva andarti peggio.
Ad un tratto si presentò un uomo dalla pelle scura.."Ahimar" feci un cenno col capo "Non sono abituata a tutto questo..mi sento spiazzata, magari potrei fare una cavalcata a cavallo, ci so andare..ma qui a Palazzo chi mi accompagnerà?" alzai le spalle.."Oppure mangiare...a proposito pranzerò o cenerò col Principe?". |
Oh, ecco, bravo tesoro
Ribelle e collaboratrice va bene, ma qua si esagerava. Però... C'era qualcosa dietro. Lo sapevo! Mi sembrava troppo strano tutto quell'interesse di Doc per quella gente, in fondo che differenza avrebbe fatto una persona piuttosto che un'altra? Eppure, stavolta il motivo c'era eccome. ''Chi sono questi due?'' chiesi ad Elv, perché non avevo ancora idea di loro, di questa realtà e di tutto ciò che mi era piovuto addosso in un attimo senza che me ne accorgessi. Continuavo comunque a pensare che fosse una missione suicida, anzi, omicida, visto che era doc che voleva mandarci lì facendoci rischiare grosso e le cose andavano complicandosi. |
Gozzlon si trascinò fino ad Elise e la guardò.
La guardò a lungo, senza dire nulla. Strisciò ancora, a fatica e dolorante, fino a raggiungere una delle pistole di Kabut. La prese, la strinse e la puntò contro di lei. "Va all'Inferno tu e quel traditore..." disse. Un attimo dopo uno sparo echeggiò intorno a loro. |
"Non potete lasciare il palazzo." Disse Samira a Shushan. "Però potete mangiare tutto ciò che desiderate. Quanto al principe... forse cenerà con voi... forse..."
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"Bene" alzandomi "A che ora si serve la cena? Ora? Altrimenti mentre aspetto Ahimar potrebbe portarmi nella biblioteca del palazzo" sorridendo all'eunuco.
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"Lance è uno dei nostri migliori uomini..." disse Doc a Kara "... anzi, forse il migliore... e poi c'è sua moglie Jennifer... dobbiamo tirarli fuori da lì."
"Ammesso che siano ancora vivi." Elv. "Un motivo in più per fare in fretta." Fissandolo Doc. "Immagino mi convenga propormi come volontario..." annuì Elv. "Si, converrebbe..." annuì Doc "... sei una delle nostre poche possibilità..." "Non so perchè, ma non mi sento affatto lusingato." Sarcastico Elv. "Comunque accetto..." |
Lo vidi avvicinarsi e prendere una pistola di Kabut.
Ottimo, almeno sarebbe stato pronto nel caso qualche ateo fosse spuntato dal nulla. Ma poi la puntò verso di me, che lo guardai incredula. Quelle parole.... aveva capito, aveva capito che ero lì per salvare Best. "Che vuoi fare?" feci solo in tempo a dire, prima di sentire uno sparo riecheggiare nell'aria. |
Bah, poteva essere chiunque, ma rischiare la vita per qualcuno che forse era già morto mi sembrava esagerato...
Intanto, il pensiero non mi allettava, ma non potevo lasciare Elv da solo. ''Dunque? da dove si comincia?'' ad Elv, mettendo le mani sui fianchi. |
Castiel fermò l'auto ed io presi un gran respiro.
Cercai di controllarmi ma non ci riuscì. Così mi getti fra le sue braccia, abbracciandolo e sentendo il volto inumidirsi dal pianto. "Mi sono spaventata tanto..." dissi carezzandogli la nuca. Non mi importava nulla, in quel momento, quell'uomo, non ho idea del perché, mi suscitava emozioni forti e belle e l'idea di perderlo... Di averlo perduto, aveva fatto troppo male. Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
Il motore dell'aeroscafo era compromesso, così fummo costretti a scendere e proseguire a piedi in quella fetida palude melmosa.
"Già..." risposi a mio marito "Speriamo di essere altrettanto fortunati... Ercole e Ardea ne sono sempre usciti vivi... Vivi e senza malaria..." terminai con una smorfia. Mentre camminavamo, notai qualcosa in lontananza. "Lance, guarda laggiù... C'è una luce... Chissà cos'è..." Inviato dal mio PRA-LX1 utilizzando Tapatalk |
Samira annuì a Shushan.
“Vi chiamerò io quando la cena sarà pronta.” Disse. Poi ordinò all'eunuco di condurla nella biblioteca del palazzo. Era un'ampia sala a due piani, con testi e rotoli molti antichi e pregiati. Tutte le discipline, le materie e le nozioni conosciute al mondo sembravano essere custodite lì dentro. Ma Shushan non potette leggere nulla, in quando tutto era scritto in arabo. |
Lo sparo, la sua luce, il suo eco, l'odore di plasma fuso e poi di fumo nell'aria.
Gozzlon aveva gli occhi spalancati su Elise, con la pistola ben salda nella mano. Ma non aveva sparato. Aprì appena la bocca e ne uscì sangue vivo. Poi si accasciò senza vita. Allora Elise lo vide. Vide Best a pochi passi da lei con la pistola in pugno. L'aveva salvata. |
Elv guardò Kara perplesso.
“Fammi capire...” disse “... vuoi venire anche tu? E' escluso. E' troppo pericoloso. Sei una giornalista, non una guerrigliera.” |
L'auto si fermò e Diahnne si lanciò in lacrime fra le braccia di Castel.
Lui allora la strinse e le accarezzò dolcemente il capo. “Tranquilla...” disse piano, con tono rassicurante “... è tutto passato... stai bene e conta solo questo... quanto a me...” sorridendo e guardandola negli occhi “... non sai che gli Angeli sono puro spirito? E che non possono perciò essere uccisi?” |
“Che diavolo sarà adesso...” disse sbuffando Lance “... non sembra sia un aeroscafo...” a Jennifer “... beh, avviciniamoci ad agio...”
La prese per mano e cominciarono ad avvicinarsi verso quella misteriosa luce. Più si avvicinavano, più diventava nitida. Proveniva da una sorta di grotta che si affacciava su un canale d'acqua putrida. “Sembra che in quella grotta ci sia qualcuno...” perplesso Lance “... ma chi? Chi?” |
Annuii e mi trovai in quella biblioteca...era molto ampia e ben fornita..."Il principe è una persona colta nota..sicuramente sarà pure un uomo di una certa età, non penso un uomo giovane abbia tutta questa cultura, ma io non conosco la vostra lingua..volete leggermi una poesia, qualcosa possa allietarmi l' animo?" mi sedetti in una poltrona e guardai fuori dalla finestra, vidi la cinta muraria..per un attimo la mia mente andò altrove, mi parve di udire la voce sicura di Hiss, la sua risata...ohh..e se fosse salvo..magari farebbe di tutto per salvarmi.
Poi ogni barlume di speranza si dissolse e guardai l' eunuco..."Una sull' amore". |
Lo guardai e gli sorrisi fra le lacrime.
"Mi hai fatto morire di paura, però..." dico guardandolo per poi baciarlo. Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
Ci avvicinammo piano alla luce, che sembrava provenire da una grotta.
"Che facciamo, amore?" chiesi a Lance "Se c'è luce, dentro deve esserci per forza qualcuno... E se fosse pericoloso?" Inviato dal mio PRA-LX1 utilizzando Tapatalk |
Per un momento mi sembrò, di sentire lo sparo tutto intorno a me, sentirlo rimbombare nelle orecchie, forte e potente.
"È finita.." pensai Ma poi mi accorsi che la pistola di Gozzlon era rimasta immobile, e che lui stesso si stava accasciando a terra. Spalancai gli occhi, incredula... che cosa stava succedendo? Allora mi voltai e lo vidi. Lo vidi lì, con la pistola in pugno, bello come un eroe d'altri tempi. Il mio eroe, il mio partner, il mio amore. "Best.." sussurrai, incredula e meravigliosamente felice mentre spalancavo lo sguardo azzurro a cercare il suo. Non mi era mai apparso così bello come in quel momento, mentre correva in mio soccorso. Sorrisi pensando alle volte in cui mi prendeva in giro per il mio essere un pilota, un guerriero, ma poi guardandomi con quei meravigliosi occhi azzurri mi sorrideva e mi diceva che tutte le donne devono essere salvate. E ora eccolo lì, avevo gli occhi che mi traboccavano d'amore mentre gli correvo incontro, zoppicando per via della ferita. "Mi hai salvata..." felice, dannatamente felice. Allora lo abbracciai forte, stringendolo a me, sentendo il calore del suo copro contro il mio. Nascosi il viso contro la sua spalla, per poi alzare lo sguardo a cercare il suo. E lui nel mio sguardo poteva leggere ogni cosa, ogni pensiero, sensazione, emozione che mi procurava. "Ti adoro, lo sai?" luccicando felice, gustandomi il suo viso, il suo sorriso, il suo respiro. Restai lì a contemplarlo per un lungo istante, e poi lo baciai. Lo baciai come forse mi sembrava di non aver mai fatto. Lo baciai con un'intensità e una foga di chi ha visto la morte in faccia e l'unica cosa a cui pensava era che non avrebbe più rivisto quel sorriso, sentito quelle braccia attorno a sé, assaporato il sapore di quelle labbra. Lo baciai con tutta me stessa, come la regina salvata dal suo cavaliere, come la più fortunata delle eroine d'amore. Perché lo ero. Averlo con me, averlo tutto per me, mi rendeva la donna più fortunata del mondo. |
“L'amore non esiste.” Disse ad un tratto una voce che Shushan già conosceva. “Non qui nel deserto. Esiste la passione che dura solo l'istante di una notte, come un fiore che sboccia al crepuscolo e appassisce all'albeggiare ed i cui petali come sogni volteggiano via nell'incanto rosato dell'aurora nascente.” Era l'uomo dell'orchidea. "E' un'antica poesia di un poeta persiano."
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Quel bacio di Diahnne e Castel non seppe resistere.
La strinse con passione e la baciò con impeto. Un bacio profondo, caldo, umido, che sembrò destare la ragazza da ogni paura, scaldarla, rassicurarla e farla sentire donna come solo lui sapeva fare. |
“Infatti, non mi fido...” disse Lance a Jennifer ora che erano arrivati davanti alla grotta.
Ad un tratto sentirono canticchiare. Era una voce anziana, con un accento straniero, orientale. E proveniva proprio dalla grotta. |
Si strinsero e si baciarono.
A lungo, con passione, slancio, trasporto. Best la stringeva forte, virile. Quel bacio durò come un infinito istante. “Mi adori...” disse lui sulle labbra di Elise “... pensavo di più...” assaporando con la lingua le labbra di lei. |
Udii quella voce a me conosciuta..era lui l' uomo dell' orchidea..udii quelle frasi..una poesia stupenda ma amara..."Voi" guardandolo con disprezzo "Mi avete imbrogliata, avete imbrogliato me e forse pure Hiss, magari avete manomesso il suo aeroscafo vero? L' Amore esiste...io lo amerò per sempre e non avrò nessun altro uomo sia chiaro..e voglio sapere cosa gli è successo..." mi sedetti nuovamente dopo quella sfuriata...era ora di finirla con questa storia.."Lasciatemi libera...o almeno ditemi è vivo..siete voi il Principe vero?".
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Mi avvinghiai a lui, non mi volevo più staccare e per un attimo non esisteva più nient'altro, se non solo io, lui e quell'auto.
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Quel canticchiare all'interno della grotta mi meravigliò non poco. Non solo la voce sembrava quella di un anziano, ma le parole avevano un suono straniero, di tipo orientale.
"Lance questa faccenda è alquanto strana..." Inviato dal mio PRA-LX1 utilizzando Tapatalk |
“Il vostro amico è morto perchè le corse clandestine sono pericolose.” Disse l'uomo a Shushan. “Io il principe?” Sorrise. “Purtroppo no... sono solo il suo Visir...” con un inchino “... avete un desiderio da esprimere? Qualunque cosa... sono stato inviato dal principe per realizzarlo...”
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Quel bacio divenne sempre più avvolgente, caldo, penetrante.
Diahnne e Castel si baciavano con passione e foga, con le mani di lui che si muovevano agili ed esperte sul vestito di lei. Poi cominciarono a scivolare sotto la stoffa, raggiungendo la pelle incandescente della ragazza. Fuori intanto il pomeriggio andava spegnendosi in un sognante e muto crepuscolo dai riflessi indachi e rossastri. |
“Assurda direi...” disse Lance a Jennifer.
In quello stesso istante un ometto dai tratti orientali uscì dalla grotta, restando a guardare stupito i due coniugi. “Non dovleste essele qui...” col suo accento orientale “... non ci viene mai nessuno... non è un buon posto pel vivelci...” “La stessa cosa stavamo pensando noi...” Lance. “E' tloppo umido qui...” l'ometto “... siete quelli della televisione?” http://img.csfd.cz/files/images/film...880_86bb43.jpg |
Hiss era morto e guardai l' uomo.."Il mio amore è stato costretto a fare quelle gare, lui non lo voleva, io gli dissi di salvarsi ma lui ha gareggiato..per salvarmi" scossi il capo "Non voglio nulla grazie".
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Quel bacio, mi strinsi a lui con impeto e passione.
Adoravo sentirlo mio, solo mio. Lo stringevo e lo baciavo come se volessi rubargli il fiato. Poi quelle parole, sussurrate sulle mie labbra. Allora sorrisi, felice , immensamente felice, felice come solo lui sapeva rendermi. “Ti amo, scemo..” dolcemente, scarmigliandogli i capelli scuri. “Ti Amo...” sussurrai, baciandolo ancora. “Ti amo...” intrappolando le sue labbra con le mie. “Ti amo..” giocando con la sua lingua. “Ti amo..” sulle sue labbra. Ma non erano solo le parole, tutto di me gridava quanto lo amassi. Gli occhi, il respiro, il corpo. Tutto. |
Sentì le sue mani lungo il mio corpo. Cominciavo ad amarle, ad amare quella sensazione che mi dava, sentirle sulla mia pelle e mentre lui mi carezzata, io passavo le mani fra i suoi capelli, sentendomi terribilmente attratta dalla loro morbidezza.
Mi tolsi la maglietta e feci scendere le mani sulla sua camicia iniziando a sbottonarla. Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
Stavo vivendo una situazione surreale. Davanti ai miei occhi si era materializzato un vecchietto dai tratti orientali, che ci stava dicendo che quel putrido pantano non era un luogo ideale per viverci.
No, è veramente assurdo tutto questo... "Si, siamo quelli della televisione... E lei chi è? E soprattutto, perché vive qui?" Inviato dal mio PRA-LX1 utilizzando Tapatalk |
Best sorrise ad Elise, le sfiorò il viso e le domò una ciocca ribelle con una carezza.
Poi la baciò ancora ed ancora. Infiniti baci che assaporarono a lungo le sue labbra. Infiniti baci come se tutto il resto del mondo non esistesse più. |
Il vecchietto sorrise con uno strano ghigno.
“Pelchè amo la solitudine.” Disse. “Qui nessuno vellebbe mai a celcalmi.” Annuì. “Quindi” fece Lance “siamo dei seccatori noi...” “No, al contlalio...” scuotendo il capo il vecchietto “... voi no... in un celto senso vi aspettavo...” Lance allora guardò perplesso Jennifer. |
Il commento del vecchio mi lasciò stupita.
"Ci stava aspettando?" replicai inarcando un sopracciglio "Proprio noi? E perché mai?" Cosa poteva volere da noi un vecchio eremita, che viveva all'interno di uno scenario televisivo? Inviato dal mio PRA-LX1 utilizzando Tapatalk |
Il vecchietto ridacchiò.
“Plego, entliamo in casa...” disse a Lance e a Jennifer “... non abbiate paula... dopotutto se siete allivati fin qui siete di celto in gamba...” Lance fece un cenno a Jennifer ed i due coniugi seguirono il vecchietto nella sua strana dimora. Era arredata in modo austero, con poche cose ed un giaciglio di legno e sterpaglia. Vi erano però diversi libri. “Sembra la cella dell'Abate Faria...” mormorò Lance “... perchè dicevate di aspettare un nostro arrivo?” “Pelchè ploplio stamani ho letto una vecchia poesia...” il vecchio “... pallava di due amanti in fuga...” “Ah, ecco...” sorridendo Lance “... mi piace essere il protagonista di un libro.” Sarcastico. “Non dilei...” scuotendo il capo il vecchietto “... i due nel liblo finivano male...” accendendosi la pipa. |
Quel baciò attirò altri baci e poi carezze, sospiri.
Diahnne si tolse la maglietta e Castel la guardò con desiderio. Guardò i suoi seni ben fatti e racchiusi nel reggiseno, che subito cominciò a sganciare, mentre lei gli sbottonava la camicia. |
L'uomo dell'orchidea annuì a Shushan , mostrò un lieve inchino ed andò via, lasciandola sola con l'eunuco.
“Potevate avere la libertà.” Disse questi. “Non vi interessa andarvene?” |
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