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I due giovani sembravano aver superato il normale turbamento dopo la rivelazione sulla storia di Gwen e continuarono la loro cena in un'atmosfera più rilassata e piacevole.
Poi, nel bel mezzo della serata, il telefonino di Elv squillò e lui rispose. Ad un tratto la sua espressione mutò, dipingendo un certo stupore, misto a curiosità sul suo volto. Come se dall'altra qualcuno gli stesse rivelando un che di fortemente insolito. "Beh, si..." disse lui annuendo "... certo..." segnando un indirizzo su un foglietto bianco "... credo di poter essere lì nel primo pomeriggio... benessimo... a domani." E Staccò. |
Quella chiacchierata alleggerì molto l'atmosfera, contrariamente a come pensavo, in effetti.
Poi, ad un certo punto il suo cellulare squillò e mentre parlava vidi delle strane espressioni sul suo viso. Di stupore ed incredulità. Poi, segnò un indirizzo e staccò. "Cosa succede? Ci sono problemi?" chiesi per sicurezza. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"No, nessun problema." Disse tranquillo Elv a Gwen. "Ho ricevuto una richiesta di visita. Per domani. Verso il primo pomeriggio." Fissandola.
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Annuii lentamente.
"Ti... Ti spiace se ti accompagno?" gli chiesi "Sì, insomma, da quando ti hanno aggredito non mi fido della gente di questo posto... Succedono troppe cose strane in questi giorni..." scuotendo la testa. "Sempre che non ti dia fastidio, ovviamente" fissandolo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"No, che non mi da fastidio." Disse sorridendo Elv a Gwen. "Anzi. Piuttosto... devo però confessarti che si tratterà di una visita alquanto bizzarra credo..." divertito.
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Sorrisi anch'io contenta.
Poi, lo osservai nel suo sguardo divertito. "Cos'è, hanno scoperto una rara specie di serpente alato, come quella strana divinità messicana?" divertita, mentre finivo la pizza e prendevo un sorso di birra. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Mizzar era compassato e gentile, non lasciava trapelare nulla di strano, nulla che potessimo usare contro di lui nella nostra indagine.
Ma poi ci alziamo, e quando Fessen nominò il recente omicidio, e lui cambiò completamente. Quel viso, quell'espressione, qualcosa di oscuro e inaspettato. Allora era vero che nascondeva qualcosa. Io e Fessen ci scambiammo un lungo sguardo. "Oh si, é stato un omicidio terribile..." con aria da ochetta spaventata, che si impressiona per niente, per vedere la sua reazione. |
"Il proprietario di un importante albergo..." disse Elv a Gwen "... il suo cane non sta bene e lui è disperato... non solo per affetto, ma perchè egli crede che quel cane sia il perfetto antifurto." Con una smorfia.
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"Perdonatemi..." disse Mizzar a Fessen e a Destresya "... ho letto anche di quell'omicidio... è... è terribile... assurdo..." scuotendo il capo "... io studio gli animali da sempre... eppure mai ho veduto in essi il male che invece dimora nell'animo di certi uomini..."
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"Sarà parecchio grosso e inquietante allora..." divertita, mentre prendevo posto sul divano con la birra ormai dimezzata.
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"Beh, lo spero per lui." Disse divertito Elv a Gwen. "Anche se oggi come oggi nessun ladro si lascia intimidire da un cane, per grande che sia." Sedendosi accanto a lei sul divano. "L'albergo si trova sulle alture intorno a Las Baias, dove il paesaggio è incontaminato e la vista mozzafiato. Sicuramente questo proprietario è alquanto eccentrico, diciamo così."
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"Sì, i modi li trovano sempre alla fine" concordando con lui.
"Oh, non ho dubbi che lo sia, se davvero ha un case così particolare come dice" divertita, finendo la birra e mettendo sul tavolino la bottiglia vuota. "Ma immagino che domani ne sapremo di più" aggiunsi poi. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Dopo qualche istante sembrò come tornare normale, anzi, giustificare con le sue parole quell'espressione così sinistra.
"È vero, sembra proprio che sia stato un animale, se non ci fossero dei testimoni che parlano di un uomo!" annuendo con aria stupida. "Lei che è esperto di animali e uno scienziato cosa pensa possa succedere nella testa di una persona per agire in quel modo?". |
"Si, domani lo conosceremo e ne sapremo di più." Disse Elv. "Sperando comunque di rimettere in sesto il suo cane quanto prima." A Gwen. "Anche perchè il suo albergo è tra i più importanti e prestigiosi di queste coste."
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"Non vedo l'ora di vederlo, allora" entusiasta "È come se qui tutto fosse continuamente da scoprire, è meraviglioso" con aria ammirata.
"Tu come ci sei arrivato?" voltandomi verso di lui e appoggiandomi alla spalliera del divano. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Un uomo folle può compiere qualunque misfatto..." disse Mizzar a Destresya "... le cose peggiori..." con tono cupo "... ora perdonatemi, ma devo lasciarvi. Il mio lavoro mi reclama." Ai due giornalisti.
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"Due anni fa..." disse Elv bevendo la birra "... trasferito alla clinica veterinaria... e da quel momento mi sono innamorato di questo posto." Sorridendo a Gwen. "Credo che non lascerò più questi luoghi. Sono troppo abituato alle sue bellezze. Tu invece? Quanto ti fermerai qui?"
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Sorrisi dolcemente.
Sì, era davvero un posto meraviglioso. "Io?" dissi "Beh, spero più a lungo possibile... Sono scappata di qua e di là per così tanto tempo che vorrei solo fermarmi per un po'..." con un sorriso un po' mesto, mentre il mio dito seguiva i disegni sulla stoffa del divano. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Lo fissai senza dire niente per un lungo istante.
Oh avrei scoperto che cosa nascondeva. Poco dopo ci congedò e lo salutammo cortesemente per poi uscire. Una volta soli, guardai Fessen e sospirai. "Che ne pensi?" gli chiesi. |
"Ti vedo triste..." disse Elv osservando Gwen "... forse ti mancano i tuoi amici... mi spiace..." bevendo "... è tardi... e... pensavo... se vuoi puoi restare qui... stanotte..."
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"No... Cioè, non solo... È che la mia condizione ti priva di quella finitezza di cui sono fatte certe cose nella vita, sai, godersi un attimo finché c'è e tutte quelle cose lì... Rimane tutto congelato nel tempo, tutto eterno, immutato... Può sembrare allettante da fuori, ma sapere che puoi prendere una cosa quando vuoi, in ogni momento, perché sai che sarà sempre lì per te, diventa meno divertente, poi..." risposi, poi scossi la testa "Scusa, sono discorsi troppo assurdi da fare a quest'ora..." con un sorriso incerto.
Poi lo guardai alla sua proposta. "Se non disturbo, volentieri..." risposi annuendo, mentre fra me e me pensavo a Set che avrebbe avuto tutta la stanza per sè.https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...c40614d672.jpg Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
" Non ho detto questo. Sono cresciuta in città ma nelle vacanza andavamo in questa grande casa costruita sul lago. Era una sorta di baita super lussuosa, con grandi vetrate che davano sul lago ed anche sul bosco.
Serviva per respirare aria buona. Così diceva mia madre." Probabilmente le mie parole parevano quelle di una ragazzina viziata ma non potevo negare di aver avuto un'infanzia agiata derivante dai successi dell'azienda di mio padre. "L'ultima volta che sono stata in quella casa era per la festa dei miei diciotto anni ed è stato piuttosto... intenso." Senza aggiungere dettagli, lasciandogli immaginare anche perché ciò che poteva immaginare era molto simile a ciò che era stato in realtà. Non so perché glielo dissi, forse era per fargli capire, ancora una volta, che non ero sempre seria e impostata. O forse perché una parte di me sentiva la mancanza della Dacey diciottenne. "Beh, siamo arrivati." Parcheggiando l'auto in prossimità del lago. |
“Bene.” Sorrise Elv a Gwen. “Allora stanotte finalmente potrò provare questo comodo divano letto.” Ridendo. “Da quando l'ho comprato infatti non ho mai avuto modo di provarlo.” Annuendo. “Ovviamente ti cederò la mia camera.” Divertito.
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“Beh, il nostro studioso” disse Fessen riferendosi a Mizzar “mi sembra una persona perbene e sensibile. Non so, ma ora come ora credo sia fuori da ogni sospetto, non credi?” Fissando Destresya. “Comunque voglio andare al commissariato. A quest'ora i giornalisti lavorano e magari potrò raccogliere qualche informazione extra.”
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“Ah, ecco...” disse Asso “... pare mi sia perso una festa quindi favolosa al tempo dei tuoi 18 anni...” sarcastico e sghignazzando “... si, parcheggia pure qui.” Indicò a Dacey.
Quella sponda del lago era più isolata rispetto al resto e qui l'unica costruzione che si vedeva era una piccola casa su un pontile, dietro la quale però, tra la campagna ed il lago, sorgeva un ampio spiazzo appianato, dove si vedeva un elicoterro. http://i41.tinypic.com/29pq54o.jpg |
" A quanto pare si."
In risposta alla sua frase palesemente ironica. Il lago davanti ai miei occhi era parecchio diverso da quello che decorava i ricordi della mia infanzia ma anche questo aveva a suo modo un certo fascino. "Certo che qui non sembrano divertirsi granché." Notando come il posto fosse piuttosto solitario e isolato. "E quella casetta non è per nulla simile a quella delle mie vacanze." Allungando lo sguardo notai però qualcosa che a mio giudizio stonava con il resto. "Però c'è da dire che neanche noi avevamo un elicottero privato." Puntando il dito in direzione del veivolo. |
"Eh, cosa vuoi farci..." disse divertito Asso a Dacey "... non tutti hanno la fortuna di frequentare feste... intense!" Facendole un'occhiolino malizioso.
Si avvicinarono alla casa. "Qui lavorano alcuni miei amici..." mormorò "... si guadagnano da vivere portando i clienti in giro con l'elicottero per delle guide... ecco, se vuoi puoi anche andare via e tornare al tuo lavoro alla villa." Fissandola con fare in realtà interrogativo. |
" Forse guadagnerebbero di più se facessero qualche festa per i turisti."
Il posto era bello ma a mio parere andava valorizzato maggiormente per poter avere così un maggior flusso di clienti e un maggior indotto economico. "D'accordo allora, magari i tuoi amici possono portarti in giro in elicottero nella tua ricerca del pesce." Infilai le mani in tasca, guardandomi per un attimo i piedi. "E' meglio che torni alla villa adesso." |
"Beh..." disse Asso a Dacey "... è quello che vuoi, no? Tornare alla villa ed occuparti delle tue mansioni. Magari rifuggiandoti in quelche bel ricordo passato tra una spremuta di frutta ed un tuffo in piscina." Con tono tagliente e sorriso beffardo.
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" Lo dici come se fosse una brutta cosa."
Gli rivolsi uno sguardo infastidito, aveva davvero la capacità di irritarmi. "Ti ricordo che anche tu sei pagato per eseguire le tue mansioni alla villa. Quindi ti consiglio di non perdere troppo tempo dietro a un pesce." Mi voltai, innervosita, tornando alla macchina. |
"Tranquilla, posso badare a voi tutti alla villa senza problemi." Disse divertito Asso a Dacey. "A meno che tu stanotte non senta troppo la mancanza di un uomo alla villa... in tal caso... se lo chiedi con gentilezza, porei anche tornare prima." Sarcastico e pungente.
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"Beh, per fortuna non siamo una coppia sposata, dunque non è colpa mia per averti spedito sul divano" ridendo.
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" Ma sul serio?"
Mi girai di scatto, fulminandolo con lo sguardo e a grandi passi tornai di fronte a lui. " Per te sarà anche un gioco o un passatempo questo lavoro, per me no. Per me questa può essere l'occasione della vita per farmi un nome. Hai idea di quanto ho dovuto faticare? Non posso permettermi il lusso di andare in giro a giocare all'investigatore privato! E non devo neanche giustificarmi con te!" Aggiunsi poi alla fine, ancora più arrabbiata ma con me stessa per non essermene semplicemente andata, ignorando le sue parole. |
Elv rise.
“Beh, madame stanotte potrà riposare tranquilla” disse con un vistoso e teatrale inchino a Gwen “senza che nessun gentiluomo arrivi a turbare i suoi sogni.” Divertito. |
“Ok ok...” disse Asso alzando le mani “... come non detto... torna pure al tuo lavoro... e grazie per il passaggio.” Fissando Dacey. “Non preoccuparti, per il ritorno mi arrangerò.” Con tono piccato.
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"In che albergo andiamo? È per tuoi affari o è un mistero anche questo?".
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Sorrisi divertita e sì, abbastanza ammirata, a quel suo gesto e alle sue parole.
"E io spero che non arrivi qualcosa o qualcuno a turbare i tuoi..." sorrisi. Poi presi il suo viso fra le mani e gli posai un bacio sulla guancia. "Buonanotte, dottore..." lo salutai, poi andai in camera, preparandomi per dormire un po'. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
" Puoi chiamarmi se hai bisogno che ti passi a prendere."
Lo dissi senza pensare, nonostante fossi infastidita da quella conversazione. " Anche se è tardi." Lo dissi però senza guardarlo in faccia. |
“E' un albergo ancora chiuso per via della stagione invernale.” Disse lui ad Altea. “Devo incontrare un uomo per affari, ma non mi ci vorrà molto.” Fissandola dalla sua maschera.
Arrivarono infine davanti all'albergo. Era una struttura non troppo grande, ma scura e dallo stile poco accattivante. Al piano terra i muri erano ciechi, dove solo una finestra, ampia e quadrata, rompeva la monotonia della struttura sopra l'ingresso. |
“Io invece spero proprio di si.” Disse Elv facendo l'occhiolino a Gwen. “I miei sogni chiedono di essere turbati.” Sarcastico.
Poi lei andò a prepararsi per dormire. |
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