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"Si, ma tu non hai la diplomazia come dono di natura." Disse seccata Nasia a Gwen. "Ed io non vorrei finire nei guai per colpa tua, Gwen. Quello è il capitano Goz e tu non puoi trattarlo così, chiaro?"
Intanto, al Malvarosa, Altea e Sette chiedevano del misterioso proprietario. "In effetti è un tipo particolare il signor Mass..." fece Pilo "... un uomo che non avrei mai pensato di incontrare... al massimo di trovarlo in qualche vecchio romanzo d'appendice... a volte mi chiedo se non sia nato non solo nel posto sbagliato, ma anche nel secolo sbagliato." Sorridendo il pianista. |
"Davvero un tipo interessante" pensando al libro del Sir che era naufragato per colpa dei pirati eretici "Pure io sono un animo romantico pure ribelle. Ma possiamo nel frattempo prendere qualcosa da bere e mangiare, sono affamata ed assetata. Da dove arriva Mr. Mass?" a Pilo.
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La guardai sconvolta.
"Dunque, è questo il problema alla base di tutto ciò, non è vero? La tua faccia" esclamai, con disprezzo "Strano, non mi era mai sembrato che tenessi chissà quanto alla tua... Reputazione" sibilai. "Che pena..." scossi la testa e lasciai la stanza. A quanto pareva, avrei risolto io il mio problema, visto che a lei importava solo di se stessa. Non avevo bisogno di nessuno, men che meno di lei. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Certamete, siete nostri ospiti." Disse Pilo ad Altea, che poi chiamò subito un cameriere per far servire loro da bere e da mangiare ad uno dei tavoli, nonostante il locale fosse ancora chiuso al pubblico. "Non ho idea da dove salterà fuori il capo... sarà una sorpresa anche per me." Ridendo il pianista.
Allora Altea e Sette presero posto e cominciarono a mangiare. |
Mi sedetti e iniziai a mangiare "Non sa da dove uscirà fuori...forse dal cilindro magico come un gioco di prestigio? Tu hai mai visto il tuo cliente?"
osservando Sette perplessa. https://images.glamour.it/gallery/49...1546162083.jpg |
A quelle parole sorrisi e mi voltai di scatto e sorrisi divertita.
"Oh riscuotere crediti non è certo il mio lavoro, gliel'assicuro!" cercando nell'ombra la sua figura. "Ma se teme i creditori non dovrebbe aprire la porta così facilmente, non crede?" con aria divertita. |
Nasia chiamò più volte Gwen, ma la ragazza indispettita uscì dalla stanza.
La zia allora attese che le passasse il broncio. Intanto, al Malvarosa, Altea mangiava con Sette ad uno dei tavoli. "Si, l'ho incontrato..." disse lui "... abbiamo trattato su un certo carico di spezie... e in quell'occasione l'ho conosciuto..." mangiando. |
"E perché si nasconde, non ama farsi notare e non si sa quando arriva..sono cose inventate oppure vere?" sorseggiando del vino bianco fresco "Mi sembri serio...che è successo?" osservandolo.
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"E' stato il vento..." disse la voce a Destresya "... io e lui siamo soci... ci togliamo dai guai a vicenda, sebbene io non ho ancora avuto modo di sdebitarmi con lui..."
La voce proveniva da una piccola mansarda, dalla quale si vedeva un uomo appoggiato su un'apertura in legno delle scale. Era di bell'aspetto, moro e con gli occhi azzurri. Il viso pulito ed i modi alquanto originali. https://i.pinimg.com/originals/f8/12...04f5f9d2fe.jpg |
"E' un tipo particolare, che non ho ancora ben inquadrato..." disse Sette ad Altea "... strano? Ti sembro strano? Forse sei tu ad essere troppo presa dal proprietario del locale, non credi?" Fissandola un pò infastidito.
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Non mi voltai quando mi chiamò, ma il fatto che non avesse replicato voleva dire che sotto sotto sapeva che avevo ragione.
E come avrebbe potuto essere diversamente? Mi ritirati in un salottino che fungeva da giardino d'inverno, l'arredamento era misto fra vittoriano e liberty e le ampie vetrate offrivano una meravigliosa vista sia il giardino esterno che sull'isola. Non sapevo cosa fare e come fare, non sapevo da dove partire. Sembrava che quell'incapace di Goz volesse a tutti i costi incriminare Elv o gli scienziati, per un motivo che non capivo e sembrava che qualunque cosa io dicessi per lui fosse automaticamente falsa. Era un pallone gonfiato, un bastardo che aveva raggiunto per chissà quale raccomandazione ai piani alti la sua carica e certamente non gli avrei permesso di danneggiarmi, nè me, nè Elv. Quanto ad ora, dovevo provare a calmarmi e fare il punto della situazione. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Affatto, anzi mi sono stupita tu abbia detto a quel Pilo io volevo conoscerlo, sono venuta qui anche perché volevo capire il tuo lavoro, ero curiosa di vedere questo tuo cliente in quanto lo definivi misterioso ma niente di più" alzando le spalle e finendo il vino bianco, poggiai il bicchiere sul tavolo.
Presi il diario del naufrago e andai nella ultima pagina, solitamente le carte topografiche venivano disegnato all' inizio o alla fine. Mi sentivo a disagio, era strano...prima stavo molto bene con Sette, avevo trovato l' entusiasmo. Ora mi sentivo scomoda, forse addirittura estranea in quella situazione. |
"Davvero un ottimo alleato!" sorrisi, mentre mi voltavo verso la voce, scoprendo così che apparteneva a un bell'uomo dagli occhi azzurri.
"E così è lei l'eroe a noleggio..." fissandolo intensamente con aria divertita "Ero davvero curiosa di vedere che faccia avesse!" risi piano. |
Gwen cercava di calmarsi, di mandare giù la rabbia e di tornare lucida per ragionare meglio.
Poco dopo sentì un'auto arrivare ed era quella dell'avvocato di Nasia. La donna voleva tutelarsi contro ogni imprevisto. Intanto, al Malvarosa, Altea e Sette erano seduti a mangiare. "Allora ti basta chiedermelo..." disse lui sorridendole "... chiedimi ciò che vuoi sul mio lavoro e te lo dirò." Gentile lui, mentre lei sfogliava le ultime pagine del diario, dove c'erano disegnate vecchie mappe delle Flegee. Nello stesso istante, alla Scogliera degli Oleandri, Destresya aveva conosciuto quell'uomo. "Interessante..." lui saltando giù dalle scale con una certa agilità "... in effetti non è più tempo di eroi, lo riconosco e quindi ci sta che quelli come me possano appartenere ad una razza rara." Divertito. "Beh, allora ne apprifitti... non ne troverà altri di eroi come me su questa isola." Facendole l'occhiolino. "Può chiamarmi, come fanno tutti, Mister Si." Porgendole la mano. |
Vidi in giardino arrivare un'auto e vidi che era quella dell'avvocato.
Questa situazione stava diventando gigantesca e avrei solo voluto spaccare la faccia a quel maledetto idiota che mi aveva messa in questo casino enorme. Anzi, ci aveva messi in questo casino. E ora avrei preferito eclissarmi in un'isola deserta e sparire. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
L'avvocato restò circa un'ora, poi andò via.
Dopo un pò Gwen sentì arrivare una seconda auto. Stavolta era la Jeep di Elv. |
L'avvocato restò un'ora circa, vedendo quando andava via la sua macchina dal parco.
Dopo dopo, però arrivò un'altra macchina ed era la jeep di Elv. A quel punto, scesi in giardino ed andai a raggiungerlo al cancello. Avevo più che mai bisogno di parlargli circa quanto era successo ed il suo arrivo era stato veramente provvidenziale. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Osservavo le mappe, magari portavano a qualcosa di importante. Le parole di Sette mi distrassero e dissi subito "Mi sembra strano questa persona commerci in spezie, è la verità. Non voglio tu mi nasconda nulla, ti ho dato la mia fiducia".
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Lo osservai scendere le scale divertita, seguendo con lo sguardo ogni suo passo.
Aveva un che di misterioso ma anche di guascone che mi divertiva. "Mister Sì, sembra il nome di un uomo che non deve chiedere mai.. dico bene?" facendogli l'occhiolino, per poi stringere la mano che mi porgeva. "Destresya!" guardandolo negli occhi. |
Gwen raggiunse il cancello, dove Elv era appena sceso dalla sua Jeep.
"Ehi..." disse lui "... come stai? Ti sei ripresa un pò?" Guardandola. Inanto, al Malvarosa, Altea era con Sette. "Non ci vedo nulla di che ad essere sincero..." lui a lei "... avendo un locale le spezie servono per aperitivi e vari cocktail, no?" Bevendo. |
Sorrisi alle sue parole, raggiungendolo.
"Devo davvero credere che tu sia venuto qui solo per chiedermi come sto?" gli chiesi sorniona, con un sorriso divertito attraverso le sbarre del cancello. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Certo" dissi con noncuranza "Stavo osservando queste mappe, tu che hai navigato molto conosci queste zone?" mostrando il diario. Se lui faceva il sostenuto l'avrei fatto pure io.
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"In realtà" disse lui stringendo la mano a Destresya "Mister Si è un nomignolo che mi è stato dato dagli altri... forse per la mia scelta di vita... e come tutte le storie degne di essere raccontate ha per protagonista una donna." Facendole l'occhiolino.
Nel frattempo, al Malvarosa, Altea aveva mostrato il diario e le sue mappe a sette. "Si..." lui guardandole "... sono le isole della costa Flegeea... in verità il dettaglio e la precisione cartesiana non sono al 100%, dato che sono state disegnate circa 3 secoli fa, ma nel complesso sono riportate abbastanza bene..." fissò Altea "... come mai tanta curiosità per il diario di quel naufrago?" Intanto, Elv era tornato alla casa di Nasia. "Forse volevi che tornassi per una dichiarazione?" Lui divertito a Gwen. |
Alzai gli occhi in su in un'espressione pensierosa.
"Sì, ma alla polizia, forse..." con sarcasmo. "Speravo che tornassi. Non avevo modo di contattarti e volevo parlarti circa ciò che è successo stanotte alla laguna. Andiamo dentro" aprii il cancello e gli feci segno di seguirmi fino al giardino d'inverno dove mi trovavo prima che lui arrivasse. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Elv seguì Gwen fino al giardino.
"Avanti, dimmi tutto... ti ascolto..." disse lui, mentre il cielo sopra l'isola tornava ad addensarsi di dense e grigie nuvole che il vento portava dall'estremo orizzonte del mare. |
Tornammo al piccolo salotto e ci sedemmo sin uno dei divani accanto alle alte vetrate liberty.
"Il capitano Goz è stato qui circa un'ora fa. Mi ha fatto domande sull'accaduto e ha anche detto di potermi far incriminare per falsa testimonianza solo perchè sostenevo che tu e gli scienziati foste innocenti. In parole povere, tesoro, credo di poter affermare che siamo nei casini" snocciolai, con un falso sorriso candido. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Non so perchè ma lo immaginavo!" con un sorriso divertito "Sarei curiosa di conoscerla dunque questa storia, anche se trovo terribilmente poco elegante iniziare la conversazione con una donna parlando di un'altra, non crede?" fissandolo con aria enigmatica.
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"Lo so..." disse Elv annuendo a Gwen "... il capitano Goz non crede che esista un animale qui sull'isola in grado di ridurre così un gruppo di persone... lo stesso Holus si è dimostrato scettico sulla possibilità che un coccodrillo faccia una simile strage, anche perchè a suo dire qualcuno di quei turisti si sarebbe potuto salvare dall'aggressione di quel tipo di animale... per questo ho deciso di tornare alla laguna e scoprire quale altro animale può aver compiuto la strage..."
Intanto, alla Scogliera degli Oleandri, Destresya è con Mister Si. "In realtà" lui a lei "la storia è molto meno romantica di quel che può sembrare, visto mi sto riferendo a Madama Avventura." Con un vistoso inchino cavalleresco. |
Ascoltai attentamente le sue parole.
Poggiai il meno sul palmo della mano, osservandolo. "Perché ho la vaga sensazione che tu sia venuto qui apposta per quest'ultima parte del tuo discorso?" chiesi, con espressione appena divertita. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"L'ho preso, lo abbiamo scelto assieme. È ovvio mi desta curiosità, pensavo magari indica qualcosa, un tesoro o altro ma va letto" chiudendo il diario.
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"Beh, mi sembra ovvio..." disse divertito Elv a Gwen "... non sai che dietro il mio aspetto piacente si cela infondo un cavaliere senza paura e senza macchia?" Ridendo.
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"Chissà, magari nasconde un tesoro." Disse divertito Sette ad Altea. "Un diario ed un tesoro... romantico, no?"
"Questi mari" una voce bassa e calda all'improvviso "sono pieni di tesori. Ma ogni tesoro, raccontano gli indigeni del posto, è protetto sempre da qualche spirito maledetto..." |
Sorrisi sorniona.
"Chissà, l'avrò intuito..." commentai, col tono ugualmente sornione. "Resta solo da capire quando andare. Goz ha detto che sarebbe tornato qui per parlare di nuovo con me e se sapesse che siamo tornati alla laguna durante il suo arrivo qui, gli sembrerebbe sospetto..." commentai pensierosa. "Dobbiamo aspettare che torni ed andare dopo che lui sarà andato via" ipotizzai. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Mi stai prendendo in giro?" non riconoscevo più Sette, prima all'emporio era diverso. Ma ad un tratto udii una voce "Si certo.. E questo spirito sta ben in guardia non si profani ciò che è sacro" guardandomi attorno cercando di capire chi aveva parlato.
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"Ehi, ferma un attimo ragazzina..." disse Elv a Gwen "... io non ho detto di andare insieme. E' troppo rischioso per te tornare alla laguna."
Intanto, al Malvarosa, Altea e Sette si voltarono di scatto per vedere chi avesse parlato. "Mass!" Esclamò Sette. Era un uomo dall'aspetto inquieto e misterioso, bruno e con profondi occhi neri, enigmatici e quasi ipnotici. "Non pensavo lei credesse negli spiriti maledetti!" Divertito Sette. "Infatti..." fumando Mass "... credo solo nella mia fortuna..." guardando lui e poi Altea con il suo sguardo scuro. http://www.ansa.it/webimages/ch_620x...883e4113e7.jpg |
Alzai gli occhi in su.
"Senti, non cominciare con la paternale, perché non sei mio padre e non ho diciassette anni, quindi sono libera di fare ciò che voglio, se lo ritengo opportuno. E adesso ritengo quanto mai opportuno tornare alla laguna, visto che siamo in questo casino insieme" fissandolo irremovibile. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Vidi un uomo, dall'aspetto tenebroso e austero e dall'animo misterioso. Scoprii era il misterioso cliente e ci guardò con quegli occhi come la notte.. "Piacere signor Mass.. La sua fortuna? Sono indiscreta nel chiedere in che consiste?".
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"Ora sono curioso..." disse Elv divertito a Gwen "... quanti anni hai, signorina?" Fissandola.
Intanto, al Malvarosa, Altea aveva finalmente conosciuto il misterioso Mass. "La mia fortuna in cosa consiste?" Lui fissandola. "Magari nell'incontrare una donna come lei..." fumando "... come sempre accadeva nelle ballate che i vecchi pescatori raccontavano quando ero piccolo e povero... per ogni marinaio, dicevano, c'è sempre una sirena che nasce tra le onde salate e le stelle più lontane..." |
Lo guardai.
"Sapevo che eri sfacciato abbastanza da chiedere ad una donna la sua età, ma voglio risponderti giusto per soddisfazione. E anche perchè sono in quella fascia di età in cui posso ancora permettermi di dire orgogliosamente quanti anni ho" commentai, con sorniona e sarcastica civetteria "Ebbene, ne ho ventidue" rivelai, con tono candido. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Sorrisi a quella frase e osservavo Sette e le sue reazioni "Siete un uomo galante noto, di uomini romantici al giorno d'oggi ce ne sono pochi.. Le sirene però possono pure essere pericolose".
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