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“Già, siamo stati fortunati...” disse Guisgard a Clio “... togliendosi i colori dalle dita con uno straccio “... forse anche troppo... o in questo posto gli artisti vanno via come il pane, oppure oggi è davvero il nostro giorno si... ammesso che sia un bene essere invitati alla reggia...” gettò lo straccio sul tavolo e prese il biglietto lasciato da Segreno “... prepariamoci... si va in scena... questa era solo una prova...”
Chiamò poi Afiel e poco dopo erano pronti per raggiungere la reggia. |
Nemmeno a pensarlo si materializzò..sbruffone come al solito.."Vi giuro una altra volta mi chiamate schiava e davvero farete una pessima fine" e lo guardai con odio.."I pensieri sono miei e li condivido con chi li merita, belli o brutti che siano..e voi non siete in questa cerchia..vorrei fare la regina della fazione vostra contraria...magari vi darò..il..matto.." e sorrisi "vi conviene stare attento sulla vostra contesa..comunque sto cercando gli uomini erano con me a colazione" e guardai oltre la Scacchiera sentendomi in colpa..ma poi perchè..ricordai quando Burmid dava la caccia a Irko definendolo una persona scaltra..se la sarebbe saputa cavare.
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"Sia pericoloso o no, è lì che dobbiamo andare no? Dove altro potrebbero essere Irko e gli altri?" alzai le spalle "Ce la faremo.." sorrisi.
Mi preparai, indossando l'abito più prezioso, per quanto possibile, che avevo portato. Anche una semplice modella sceglie il vestito più bello che ha per andare alla reggia. Era un abito rosso con dei ricami dorati sulla gonna, le maniche strette, l'ampia scollatura a barca che lasciava scoperte le spalle e una cintura dorata che riprendeva i ricami della gonna. La stoffa non era preziosa, ma faceva comunque la sua figura. "Già, si va in scena.." sorrisi a Guisgard e ad Alfiel "Speriamo in bene..". La reggia ci aspettava. |
Ganton rise.
“Non li troverete qui.” Disse poi ad Altea. “Sono stati portati alla Scacchiera e forse a quest'ora saranno già morti. E' questo il triste destino degli schiavi. Infatti solo un prode come me può uscire vincitore da questo gioco di morte.” Spavaldo il duca. |
Guisgard, Clio ed Afiel lasciarono la bottega e si avviarono verso la Reggia.
Quando vi giunsero, il falso artista mostrò alle guardie il lasciapassare e quelle introdussero i tre all'interno del sontuoso palazzo. E in una vasta sala trovarono ad attenderli proprio Segreno. “Che piacere vedervi, mastro Boow.” Sorridendo l'uomo. “Avete fatto presto, vedo.” “In verità” fece Guisgard “mi piaceva l'idea di poter dipingere per una nobile corte e allora ho pensato fosse scortese farvi attendere. Anche perchè l'ispirazione è un attimo, una sensazione e va assecondata subito.” “Giusto.” Annuì Segreno. “Seguitemi, vi farò condurre ai vostri alloggi. I tre furono portati in una vasto alloggio, con tre camere separate al suo interno, affiancate da un grande studio in cui poter dipingere. “Sistemate pure le vostre cose, maestro.” Mormorò Segreno. “Tra breve sarà servita la cena e conoscerete l'Arconte. A dopo dunque.” Ed uscì. |
Alle sue parole trasalii..allora era un gioco di morte, pensavo fosse solo un torneo.
"Un prode eroe come voi? Vi ho già detto..non vincerete poichè non siete il più abile e furbo guerriero del regno e oltre" e sorrisi ironica.."Comunque non avete nulla di nobile..se non riuscite a conoscere una nobildonna dai gesti o dai tratti..." e scossi il capo...era inutile parlare con quello sbruffone, dovevo solo aspettare..aspettare decidessero per me..solo allora avrei scoperto la verità, alzai gli occhi al Cielo..pregando per i tre. |
Avremo addirittura degli alloggi? Non avevo capito che ci saremmo fermati.
E la nostra bella bottega? Guisgard aveva ragione, quella era stata solo una prova. Il vero spettacolo non era ancora andato in scena. La reggia era elegante e sontuosa, e l'uomo ci trattò con riguardo. Quando uscì, lasciandoci soli, mi guardai attorno. "Accidenti.." mormorai "Ci hanno dato un sacco di spazio... non l'avrei mai immaginato..". |
Ganton prese Altea bruscamente fra le sue braccia.
“Allora” disse fissandola negli occhi “non avete ancora compreso nulla! Che siate una nobildonna o una sgualdrina ora cambia poco qui! Siete stata portata in questo luogo per essere sacrificata! Si, sacrificata! Tutti lo sono, visto le incredibili prove da superare in questo gioco di morte! Sapete cos'è davvero la Scacchiera? Rispondete! Lo sapete?” Esitò. “No, non lo sapete... non potete saperlo... altrimenti piangereste già la vostra ingiusta Sorte...” |
“Chissà cosa pretendono da noi...” disse Guisgard a Clio.
Ma non riuscì ad aggiungere altro, visto che due servitori arrivarono per condurli a cena. I tre furono portati in una sala sontuosa ed arredata con gusto, illuminata da vari candelabri e impreziosita da bellissimi quadri. Su una grande tavola era stata preparata la deliziosa cena ed ad attenderli vi era Segreno. “Benvenuto, maestro.” Sorridendo l'uomo. Ma un attimo dopo le porte si aprirono ed entrò una giovane donna, dal nobile portamento. “Milady...” con un inchino Segreno “... questi è l'artista di cui vi ho parlato... mastro Boow.” “I miei omaggi, signora.” Salutandola Guisgard. Lei rispose solo con un cenno del capo, per poi sedersi a tavola con tutti loro. |
"Non permettetevi di trattarmi così..voi siete troppo agitato..no, non lo so che sia...ma non auguro la morte a nessuno, nemmeno a voi...ci hanno imprigionato tutti..con questa storia..la loro lotta..ma prendono le persone estranee per combatterla..sono dei codardi..comunque..io sono la duchessa de Bastian..e credetemi ho visto la morte in faccia più di una volta..hanno detto devono prepararmi i panni per il mio personaggio..questo non capisco..forse è meglio torni nella mia stanza...tra poco toccherà a me..e non è Dio a volere la mia morte...potrei fuggire, ma non posso lasciare quegli uomini..non chiedetemi altro vi prego" dissi con un fremito tra la rabbia e la paura.
Mi divincolai e corsi nella mia camera senza farmi notare e rimasi li, accesi una lampada e iniziai a girare nervosamente nella camera e spalancai la finestra col cuore in gola e guardai verso la Scacchiera cercando di udire qualcosa o capire che succedeva. http://i62.tinypic.com/xp5742.jpg |
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