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Elv annuì a Gwen.
"Si, andiamo..." disse prendendola per mano. Dal giardino scivolarono verso l'abitazione, protetti dal buio della sera. Qui, raggiunta una finestra, Elv cominciò a forzarne la maniglia. Un attimo dopo la finestra si aprìe scavalcò. "Vieni..." alla zingara. "In verità" disse Ernò ad Altea "non ho molte idee in proposito... sono solo straconvinto che non siano di origine naturali questi strani fenomeni..." "Già, appunto." Il Borgomastro. "Non hai idea di ciò che dici." Il medaglione di Altea confermò alla regina che il ragazzo era sincero, oltre che confuso. Dacey sporgendosi verso il fenditoio cercò di capire la natura di quei rumori, ma poco dopo essi cessarono di colpo. Inoltre quello spazio era troppo stretto per tentare di passarci dentro. "Ehi..." disse ad un tratto Gobbo "... cosa fate chinata lì in terra?" Stupito. "Avete forse visto un topo?" Si era appena svegliato. |
Riuscii a mettermi in contatto col capo, finalmente.
E come sempre metteva a dura prova il mio autocontrollo con quelle immagini così spinte, provocanti. Io cercavo sempre di rimanere immobile, con aria composta e professionale, dopotutto sono un soldato dell'Idea, non certo una delle sue sgualdrine, e guai se qualcuno osava insinuare qualcosa. Ciò però non mi rendeva certo insensibile a situazioni così squisitamente eccitanti, fatte di erotismo puro, di eccessi e libidine... anzi! Tuttavia, l'unica cosa che contava per me era la missione, l'organizzazione, Uaarania, l'idea, non avevo certo tempo di avere un uomo, anche perchè non mi sarei mai sottomessa a nessuno, nessuno a parte il capo, ovviamente, ma era diverso. Chinai rispettosamente il capo a quelle sue parole. "Sì, signore, sono arrivati tutti e tre..." annuii. Cercai di nascondere il rossore sulle guance quando mi chiese se ero soddisfatta... sapeva, sapeva della ramanzina fatta a Taddeon e Fantasma. "Non mi permetterei mai di mettere in dubbio la volontà del Capo... gli elementi sono ottimi, devono solo comprendere il proprio posto, ma non temete, impareranno sul campo, è sempre difficile all'inizio..." con un sorrisetto enigmatico. Effettivamente avevo avuto diverse volte problemi all'inizio con sottoposti che mal sopportavano di essere guidati da una donna, ma poi ero riuscita a guadagnarmi il loro rispetto, e così avrei fatto anche questa volta. "L'androide di Chartesius sarà pronto tra qualche giorno, Capo... credete valga la pena aspettare?" chiesi, senza mai togliere gli occhi da quella visione. |
Ci avvicinammo all'abitazione, Elv forzò la finestra ed entrammo.
La cosa mi convinceva sempre meno. Vivevamo un po' di espedienti, sì, era vero, ma ci avevamo impiegato parecchi anni a toglierci di dosso il marchio di criminali e ladri incalliti, dunque mi pesava molto fare tutto questo. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Provai a infilare una mano ma già fu complicato e come erano apparsi i rumori terminarono rendendo di fatto inutile la mia ricerca.
Sbuffai delusa, restando seduta scomposta sul pavimento a osservare quello spazio stretto. “ Si speravo di catturarlo e dartelo per colazione!” Risposi rivolgendomi a Gobbo, spazientita perché si fosse svegliato solo ora che c’era silenzio. Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
"Non se ci voglia più coraggio a cucinarlo o a mangiarlo un topo." Disse Gobbo a Dacey, velatamente ironico. "Davvero cercavate un topo? O avete perso qualcosa? Magari invece avete trovato un tesoro." Divertito.
Gwen ed Elv entrarono così in casa. "Si, so cosa pensi..." disse lui "... ma sappi che ti sbagli..." fissandola. |
Lo guardai.
"A cosa ti riferisci?" gli chiesi, non capendo che intendesse. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
“ Ovviamente no, mi prendevo gioco di voi.”
Scuotendo la testa e decidendomi ad alzarmi per tornare al posticino che era destinato a farmi da letto quella notte. “ Non ho nulla che potrei perdere e di certo non vi è un tesoro qui... In realtà io... credevo di aver sentito dei rumori ma...” Alzai le spalle, non volevo proprio farmi prendere in giro dicendo ciò che avevo udito distintamente e da dove tali suoni sembravano arrivare. Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
“No, non c'è tempo.” Disse il Capo in mezzo a quelle due donne lascive. “Miss, dovete partire subito per Afragolopolis. La cometa Adelaide arriverà fra tre giorni.” Cominciando a baciare le due donne nude.
Poi i loro tre corpi nudi ed unti cominciarono a strusciarsi a vicenda, con gemiti e sospiri vari. “Ora andate...” lui baciando le due donne “... e non deludetemi, Miss...” Allora una delle due donne ridendo spense il collegamento. Gobbo rise. “Lo sapevo...” disse divertito a Dacey “... non dovevo parlarvi di fantasmi... vi ho suggestionata...” ridendo “... su, tornate a dormire... domani andremo via da questo posto e dai suoi spettri e spiritelli...” Ma proprio in quel momento il rumore di una catena trascinata a forza echeggiò sotto di loro. “Ma cosa è stato?” Stupito il saltimbanco. Elv sorrise. “Beh...” disse a Gwen “... immagino tu stia pensando che siamo qui per rubare, no?” |
"Ognuno ha la sua idea.."sorridendo ad Ernò visto il ciondolo mi confermò che il ragazzo diceva il vero e spezzai il pane.."Che pane morbido e dolce, il nostro è di grano scuro..e della cometa Adelaide che mi narrate, gentile Borgomastro?"
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“Molti attendono il suo passaggio credendo porti una nuova epoca di pace e prosperità...” disse il Borgomastro “... ma non sarà così...” fissando Altea “... questa inutile e devastante guerra è da secoli che opprime il reame... purtroppo un pessimo sovrano è salito sul trono... il re è un uomo egoista e assolutista...”
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