Camelot, la patria della cavalleria

Camelot, la patria della cavalleria (http://www.camelot-irc.org/forum/index.php)
-   Piazzale (http://www.camelot-irc.org/forum/forumdisplay.php?f=21)
-   -   La Sinfonia dell'incantato Verziere di Chanty (http://www.camelot-irc.org/forum/showthread.php?t=2090)

Guisgard 23-05-2013 19.07.58

Clio e Masan giunsero così a Sant'Agata di Gothia.
La città racchiudeva nel suo cuore la parte antica, con le sue costruzioni medioevali.
Chiese, palazzi, torri, bastioni, il tutto racchiuso dalle poderose mura alto medievali.
Il cielo cupo e inquieto pareva avvolgersi su di essa, abbandonando tinte spente e variegate sulle pareti rocciose su cui era adagiato il centro abitato.
“Giuliano il filosofo...” disse Masan “... un filosofo però che non seppe riconoscere il mutato senso della sua epoca, che non fu in grado di individuare la svolta epocale che aveva investito l'impero e il mondo allora civilizzato. Un uomo elevato alla soglia imperiale, ma troppo piccolo per comprendere l'evoluzione, non solo religiosa, ma anche politica, sociale ed economica che stavano vivendo l'Occidente Latino e l'Oriente Greco. E così, il povero Giuliano, imperatore e filosofo, si ritrovò solo ad essere un piccolo momento di passaggio, come tanti altri che lo avevano preceduto in passato, come Galba, Otone, Vitellio... e la sua morte, tanto misteriosa quanto paradossale, forse disegna alla perfezione l'effimero senso del suo breve regno.” Sorrise. “Perdonate la lezione gratuita e pedante. E' la storia che lo dice, non io. Anzi, a me sta pure simpatico questo imperatore, visto che a tratti mi appare come un nostalgico sognatore. E infondo lo siamo un po' tutti, no? Sognatori o nostalgici...”
L'auto entrò finalmente in città e subito Masan, come chi conosce bene il luogo, raggiunse un grosso parcheggio.
“Venga...” spegnendo l'auto “... sono in debito di un pranzo, no?” Rise. “Il ristorante di cui le parlavo non è molto distante.” Aprì la portiera e fece scendere Flender. “Vai, amico mio... fatti un bel giretto... ci ritroveremo fra poco.”
Condusse poi Clio in quel ristorante.
Era caratteristico.
“Qui troverà” dando alla ragazza uno dei menù, dopo essersi seduti ad un tavolo “piatti tradizionali e tipici. I sapori di una volta insomma. Del resto dobbiamo calarci in questa realtà per poterne comprendere ogni aspetto. Sia vecchio che nuovo. E dopo mangiato le farò vedere la chiesa. Così molte delle sue curiosità saranno soddisfatte.”
Arrivò il cameriere.
“Ci porti il meglio che avete.” Esclamò Masan. “Ci rimettiamo nelle sue mani.”
“Non resterete delusi, signori.” Versò loro del vino rosso e si allontanò.
“Brindiamo alla nostra ricerca...” fece Masan “... e al nostro sodalizio...”

Clio 23-05-2013 19.39.50

Feci schioccare la lingua sul palato mentre Masan tirava fuori la tiritera su Giuliano.
"Io credo che l'abbia capito troppo bene..." Sussurrai, guardando fuori.
"Proprio per questo cercò di fermarlo.. Ma era troppo tardi, lui troppo complesso, e non ha avuto nemmeno il tempo... Comunque ha fallito, questo glielo concedo... Ma per me l'aver tentato è già molto importante.. " sorrisi "si sbaglia se pensa di poterlo accomunare a imperatori brevi.. Per molti è un eroe... E lo sarà sempre...".
Terminai in un sussurro.
Fui felice del cambio di argomento, non avevo voglia di litigare per cose ormai passate.
Quando finalmente arrivammo al ristorante, mi guardai attorno come una bambina in gita scolastica.
Era davvero pittoresco, non mi aveva ingannata.
Seduti al tavolo approvai in silenzio la sua scelta di rimettere la decisione all'oste.
Alzai il calice e brindai con un sorriso leggero.
"Alle nostre ricerche, dunque...".
Bevvi un sorso contenuto e fui lieta di apprezzarne la qualità.
"Squisito... Devo dire che sono davvero curiosa di vedere questa strana chiesa... Mi parli un po' degli aspetti logistici, lo scavo, le strutture di cui possiamo usufruire, le sistemazioni... Tutte le cose pratiche che non ho ritenuto importanti quanto speculare sul motivo per cui fu edificata la chiesa..".
Bevvi un altro sorso.
"E che forse, invece, erano più importanti..".

Guisgard 24-05-2013 01.08.10

Masan sorrise a quelle parole di Clio su Giuliano l'apostata.
“Mi sembra chiaro” disse “che per lei quell'imperatore rappresenta qualcosa che va ben oltre la sua mediocre figura storica. Quanto agli eroi, sin dall'antichità, questo termine ha assunto vari significati. Conosco gente oggi che ritiene, ad esempio, Maximilien de Robespierre, Lenin o Mao Tse Tung degli eroi, nonostante i milioni di morti che le loro esistenze hanno accumulato. Ma discutere di queste cose con una bella ragazza mi sembra sciocco. Anche perchè i suoi occhi azzurri potrebbero convincermi di qualsiasi cosa.”
Raggiunsero così quel parcheggio e poi il ristorante.
Alla fine il cameriere servì loro dei piatti tipici.
Gnocchetti al tegamino e poi dell'ottima carne di maiale come secondo.
“La chiesa” fece Masan “come detto sorge su territori che appartenevano alla famiglia ducale. Quindi presumibilmente la costruzione è stata costruita forse come voto. Le caratteristiche architettoniche sono differenti dai modelli diffusi in questi territori. Almeno prima della conquista di Sygma. Allora abbiamo provato a delineare due ipotesi... la prima vede una maestranza di Sygma giunta qui, probabilmente per volere dei Taddei, proprio per costruire quella chiesa. La seconda invece ritiene che la chiesa sia stata costruita col proposito di imitare lo stile delle chiese di Sygma. Infatti, come le dissi, questa chiesa richiama in tutto e per tutto, sebbene con proporzioni minori, la grande chiesa di Santa Caterina a Sygma. Entrambe le ipotesi però pongono per la sua costruzione una data posteriore alla conquista di Sygma. Ma ciò che ci ha stupito è qualche altra cosa. L'edifico presenta, alle spalle dell'abside, un nartece che collega la chiesa con una piccola cappella. Essa è circolare, con quattro esedre che sorgono dal muro perimetrale. E nella cappella abbiamo ritrovato una lastra marmorea che reca un'incisione... Cappella del Fiore...” lo sguardo di Masan si fermò per qualche istante in quello di Clio “... ora abbiamo rivoltato tutte le fonti di archeologia e storia Cristiana come un guanto e né i Testi Sacri, né quelli Patristici e neanche tutti gli scrittori e poeti più celebri, da Lattanzio a San Damaso, a San Paolino da Nola, a Prudenzio hanno mai citato un Fiore come simbolo Cristiano. Neanche nelle più antiche costituzioni Ecclesiastiche, come la Didaché o la Tradizione Apostolica, vi è tale simbolismo. Si potrebbe pensare a Rosa Mistica, uno degli epiteti della Vergine Maria, ma francamente mi sembra una forzatura voler vedere un legame qui. Fiore è una definizione troppo generica. Perchè allora i cattolicissimi Taddei hanno edificato questa chiesa, imitando lo stile di quelle di Sygma e dedicandola non a San Michele Arcangelo, protettore di Capomazda, ma ad una Santa invece veneratissima in quel regno? Anche perchè in tutto questo territorio vi sono chiese e grotte consacrate al Primo Angelo di Dio.” Sorseggiò altro vino. "Ma credo sia giunto il momento di andare a vederla da vicino la nostra chiesa."

elisabeth 24-05-2013 12.46.18

Seduta nel divano accanto Ingrid.....presi il te dalle mani di Freinz......" certo il cioccolato era meglio......"...sorseggiavo da quella tazza di finissima porcellana cinese...potevo vederne il fondo....mentre Liam...mi elencava i suoi timori.....e cercava di riassumere cio' che stava accadendo........i Massoni......come potevano intervenire....se non erano gia' intervenuti....mi alzai e poggiai la tazzina sul tavolo in ebano...era lucido prezioso...cosa non era preziosa in quella casa........mi voltai verso Liam...Freinz ed Ingrid...." Liam perdonami sono stata prelevata ieri mattina dalla mia clinica prima di un intervento...da chi..sarei una maga se lo sapessi...sono stata portata bendata in un parcheggio enorme, a quel punto mi hanno tolto la benda e mi hanno fatta passare attraverso un tunnel...fetido....a quel punto...la luce mi trovo in Castello all' interno di un tempio.....e chi compare ?....Oydo......mi offre un dolcissimo bicchiere di vino...e poi....mi porta in una sala operatoria....da urlo, bellissima.....e li' una corazza.....una corazza stupenda non potevo togliere gli occhi da quel tubo che conteneva.....la richiesta...?...dovevo studiare il modo di applicare quella corazza ad un uomo attraverso le terminazioni nervose....il nome della corazza ?...Arconte meccanico.........io non credevo alle mie orecchie..come avrei potuto ? e li' arriva il Dot.. Venth....e come un cavaliere mi salva dalla situazione e mi riaccompagna in ospedale......figurarsi dopo un ora il Dott. Venth muore....e io..cosa faccio scappo come una matta.....rompo cellulari sfascio cancelli di ville altrui......e chiamo Ingrid............e mi pare logico Liam che tu mi chieda come diavolo non ti avevo avvertito........il tempo Liam il tempo......dove ero il cellulare non funzionava.....e il Dott. Oydo..non me lo avrebbe fatto usare........ora voi mi dite che c'e' stato un furto al museo e mi parlate di Robert.....Robert era un Fratello.......ecco..perche' sentendo la Taddei Company alla radio mentre cercavo di togliermi i tizi dal paraurti della macchina non mi aveva lasciata indifferente...........Noi conosciamo i segni Maestro Liam....qui in questo momento ci sono tre Maestri che conoscono i segni........il film che mi avete fatto vedere..credetemi..non assomiglia per nulla alla corazza in possesso del Dott. Oydo..........Ora io credo che questa storia incominci a prendere un piega piu' umana e che incominciamo ad avvicinarci a chi forse sta combinando piu' guai che altro.....Robert era un Fratello.......magari potremmo unire altri di noi...ma noi tre penso siamo in grado di dare una mano........."......Ingrid mi guardo...in maniera torva..gia'lei amava fare la marmellata...e questo mi fece venire da ridere

Clio 24-05-2013 13.43.35

Rabbrividii.
Robespierre, Lienin e Mao erano personaggi di cui a stento sopportavo di sentir pronunciare il nome. Di certo non erano eroi per me.
"Beh, non per me... Sicuramente..".
Tuttavia, evitai di ribattere una volta ancora, rapita com'ero dalla bellezza della città.
Alzai gli occhi al cielo quando parlò dei miei occhi.
Era così difficile parlare solo di lavoro?
"Non ho intenzione di convincere nessuno... Detesto chi fa proselitismo..l le mie opinioni valgono per me, nella maggior parte dei casi non sono condivise dalla maggior parte delle persone che conosco..." Sorrisi "Non che mi importi...".
Al tavolo mi spiegò della chiesa, e in quel momento capii di non essere giunta invano.
Strabuzzai gli occhi, e rimasi con la forchetta a sospesa.
"Sta scherzando.." Dissi disorientata "Mi dica che scherza, davvero... La patristica, Lattanzio... Persino le Scritture...".
Lo guardai negli occhi "Se io sentissi parlare uno dei Taddei di un Fiore, come prima ipotesi penserei al Fiore Azzurro! È considerato una sorta di reliquia mistica, quindi non mi stupisce che gli abbiano dedicato una cappella... Certo, l'idea del voto è interessante... Ma bisogna sempre pensare perché Sygma... Beh, se è dopo la conquista tutto è più semplice... Non ci sono elementi per datarla con sicurezza?".
Finii l'ultimo boccone.
"..Conunque ha ragione, dovremmo andare..".
Masan aveva uno strano modo di comportarsi. Notai che non aveva risposto alla mia domanda sulla logistica, e prima quando gli avevo parlato della chiesa aveva cambiato argomento.
Era davvero un individuo singolare.

Guisgard 24-05-2013 19.06.27

Appena Clio nominò il Fiore azzurro, Masan restò fisso a guardarla, come se fosse incapace di dire qualsiasi cosa.
Poi, dopo qualche istante, sorseggiò del vino e finì il suo piatto.
“La comprendo, mi creda...” disse con un'espressione seria “... anche delle mie convinzioni sono geloso... proprio perchè spesso non vengono comprese veramente...” guardò fuori da una delle finestre.
Aveva ricominciato a piovere.
“Strano Maggio...” mormorò, come se parlasse fra sé “... il cielo è cupo e carico d'acqua... ho letto che i Taddei amano simili scenari... che singolari individui... cattolicissimi eppure guerrieri, vassalli della Fede ma paladini di tutto ciò che differenzia gli uomini fra loro... entrare nell'animo di simili personaggi credo sia un'impresa titanica... e questo vale anche per le origini della nostra chiesa... ad essere sinceri io li detesto... odio ciò che sono i Taddei e ciò che rappresentano... ed è solo il mio lavoro mi spinge a restare su queste terre e studiarle...” tornò a guardare la ragazza “... la chiesa dovrebbe risalire, con ogni probabilità, verso il primo quarto del XII secolo, quindi poco dopo la conquista di Sygma da parte di Ardeliano il Grande... si, andiamo. Così vedrà la chiesa e conoscerà ulteriori dettagli, come la sua ubicazione, la cronologia precisa e forse anche il motivo della sua costruzione...” si zittì all'improvviso “... cos'è il Fiore Azzurro?” Domandò poi alla ragazza.

Guisgard 24-05-2013 19.25.43

Liam ascoltò con attenzione ogni parola di Elisabeth.
“E' vero...” disse alla fine “... le corazze usate da quei misteriosi assalitori del museo non possono risalire a quella del Medioevo... ma sono una sua evoluzione...” mostrò allora a lei e a Ingrid alcuni disegni “... questa è la corazza del leggendario Arconte Meccanico... la sua forma è ricostruibile da varie illustrazioni del tempo... e osservando il filmato alla tv, mi sembrano chiari i richiami con quelle indossate dai misteriosi ladri... credo che Oydo, dopo averti parlato, abbia trovato il modo di portare a termine i suoi esperimenti... comunque hai ragione, Elisabeth... bisogna indagare. E tocca a noi, poiché la polizia non raggiungerà nessun risultato in questa storia. Abbiamo a che fare con nemici molto potenti...” fece un cenno a Freinz.
“Gli assalitori del museo” spiegò questi “sono un gruppo terroristico chiamato Tarantole Rosse. In realtà non sono semplici estremisti. Abbiamo motivo di credere che siano legati, anzi, che siano adepti di un'organizzazione molto più grande e forte... gli Illufestati.”
“Essi mirano” fece Liam “a dominare, diciamo, tacitamente questo mondo. Lo fanno con i giornali, le televisioni, persino con Internet.”
“Se sono così forti” intervenne Ingrid “perchè allora hanno bisogno di quei fanatici delle Tarantole Rosse?”
“Perchè essi rappresentano uno dei loro innumerevoli bracci armati.” Rispose Liam. “E noi ci concentreremo proprio su di loro. Dobbiamo scoprire chi sono le Tarantole Rosse e cosa stanno cercando per conto dei loro capi. Tu hai detto giusto, Elisabeth... c'entra anche la Taddei Corporation... anzi, credo che la morte di Robert de' Taddei e gli ultimi accadimenti siano collegati... per questo agiremo subito per scoprirlo... io partirò stanotte, mentre voi solo fra due giorni. Raggiungerete l'aeroporto di Capomazda, dove troverete un aereo ad attendervi. Condurrà voi tre” indicando Freinz e le due donne “in una località sicura, dove sappiamo essere sorte tracce interessanti.”
“Quale?” Domandò Ingrid.
“Sant'Agata di Gothia.” Fissandoli Liam. “E ci ritroveremo là. Colui che vi condurrà in quel luogo è un uomo di massima fiducia.”

elisabeth 24-05-2013 19.38.06

Mi sedetti al tavolino dove vi era una bellissima scacchiera.....niente fanti..niente re...solo il disegno della scacchiera....toccando un tasto....altre linee delimitavano un'altro gioco......abili scalpellini...formarono la triplice cinta.......ascoltavo Liam.....lo ascoltavo tentando di assemblare ogni cosa senza che alcun pezzo si perdesse...ed intanto pensavo a Robert...lo avevo conosciuto qualche tempo fa...un uomo semplice ma di grande valore....... " Sant'Agata di Gothia.....Liam scusa ma questa città.....e' molto antica.....e spero solo che la persona in questione sia veramente di fiducia.....in questi giorni, incomincio a perderla....dovrei anche dire qualcosa in Ospedale....sono scappata come se fossi stata un ladro...e anzi...devo risarcire quei poveracci.....ho ancora la mia macchina nella loro villa....non vorrei che qualcuno possa fargli del male pensando che magri io sia ancora da loro......queste persone ho notato che uccidono..non offrono biglietti per il pranzo....."..........

Clio 24-05-2013 23.02.55

Sorrisi nell'osservare l'espressione del professore.
"Davvero? No.. sarà che io non sono cresciuta a Capomazda, ma non ho alcun rancore verso i Taddei, anzi.. infondo,anche se avrà capito che non sono una chirichetta, sono una persona estremamente religiosa.. nel senso più antico e profondo del termine.. e apprezzo sempre chi vive la propria religiosità così intensamente.." sorrisi, mentre mi versavo l'ultimo goccio di vino rimasto nella brocca "Certo, divento una iena se mi si da dell'indemoniata, della strega o altro.. ma mi auguro che quei tempi siano ormai passati.." conclusi, facendo l'occhiolino a Masan "Lo so, lo so... sono abbastanza complicata".
Ascoltai con attenzione le parole sulla datazione della chiesa.
"Come ho già detto, questo non mi stupisce.. ma la smetterò di formulare vuote ipotesi finchè non saremo sul posto.. o rischierò di prendere dei clamorosi abbagli".
Poi, d'improvviso, quella domanda, così candida e spontanea.
Scoppiai a ridere.
"Mi prende in giro? No, perchè se ho detto qualche fesseria me lo dica, eh.. le ho detto che non è il mio campo.." osservai la sua espressione, ma capii che voleva davvero una risposta "..Non vorrà farmi credere che lei, capomazdese, laureato in Archeologia Medievale, non sa cosa sia il Fiore Azzurro? Ma non ci credo neanche morta!" lo guardai negli occhi per un altro istante "..e va bene, così se dirò qualche strafalcione sarà libero di prendermi in giro.. il Fiore Azzurro è.. vediamo un po'.. il Santo Graal dei Taddei? Le piace come definizione? magari troppo pittoresca e poco scientifica, ma è la prima cosa che mi è venuta in mente.. no, allora, seriamente.. il Fiore Azzurro è come una reliquia mistica, presente nella letteratura capomazdese più antica, il primo documento a parlarne, se non ricordo male è il Codex Nohliano... Che dovrebbe contenere la cronaca della guerra Nohlica.. e le gesta di un cavaliere che partì alla ricerca del fiore..".

Citazione:

“e per riconoscenza ho qualcosa anche io per lei...” e le mostrò una pagina strappata da un vecchio libro, su cui era raffigurato un antico codice “... il Codex Nolhiano... il più antico documento conosciuto che parla del Fiore Azzurro...”
D'un tratto mi tornò in mente quella colazione con il giornalista, e le sue parole su quell'antico codice. Feci mente locale cercando di ricordarmi dove avevo messo quella pagina che mi aveva donato.
"Comunque, come dicevo, il Fiore Azzurro è un simbolo, un miraggio... Fiorisce in territori particolari, ma potrebbe sbocciare ovunque, se non ho capito male.. ma quel che so per certo è che la sua fioritura è preceduta da degli eventi straordinari, non mi chieda quali che non me li ricordo proprio... in sostanza, però, potrebbe rappresentare molte cose, ma nessuno è riuscito a trovarlo, o... se lo ha trovato non lo ha scritto da nessuna parte..." con un sorrisetto sarcastico "...secondo alcuni studiosi, mi pare di capire, esso è legato alla celebre Gioia dei Taddei, la maledizione che da secoli colpisce i signori di Capomazda... beh, almeno così si dice, no?".
Presi un profondo respiro.
"Soddisfatto della spiefazione? Mancava qualcosa? Adesso mi vuol dire perchè mi ha fatto spiegare tutta questa storia?".
Mi alzai dalla sedia, posai il tovagliolo in un angolo del tavolo e indossai la giacca.
"Per strada, però.. o qui, a furia di chiaccherare, faremo tardi.." dissi con un sorriso.

Guisgard 25-05-2013 00.53.24

“Quella persona” disse Liam ad Elisabeth “gode di tutta la mia fiducia. Se così non fosse non l'avrei voluta per questa storia.” Si accese una sigaretta. “Quanto alla tua macchina, non dartene pensiero. Manderò qualcuno a recuperarla. E penserò io a risarcire quelle persone. Tu da ora dovrai avere in mente solo questa missione.”
“Tu pensi sempre a tutto, vero?” Fissandolo Ingrid.
“Si.” Annuì Liam. “Il mio ruolo mi impone di farlo. Bene, non credo occorra altro. Direi di salutarci ora. Ci ritroveremo a Sant'Agata di Gothia fra due giorni. Sarò io a contattarvi.” Si voltò verso Freinz. “Pensa tu ad avvertire l'ospedale. E' inutile per ora che Elisabeth ritorni lì. Non voglio correre rischi inutili.”
Salutò tutti loro e andò via.
“Ho fatto preparare due stanze per voi.” Disse Freinz alle due donne. “Avete bisogno di riposare. Domattina quando ci ritroveremo per la colazione chiariremo gli ultimi punti prima di partire.”
Così, Elisabeth ed Ingrid furono accompagnate da una domestica nelle loro stanze.
La notte trascorse rapida e l'indomani il chiarore del giorno destò Elisabeth da quel sonno, che i fatti accaduti il giorno prima avevano reso lungo e profondo.

Guisgard 25-05-2013 01.15.13

“No, affatto...” disse Masan a Clio “... non credo che lei sia poi così complicata... anzi, penso che infondo sia una ragazza molto solare, solo tutt'altro che scontata e banale. Mi piace immaginarla sognatrice, perennemente con la testa altrove, gelosa dei suoi pensieri e delle sue emozioni. Come un'eroina di un romanzo d'appendice.” Sorrise. “Oh, ma scusi... probabilmente sto dicendo un sacco di sciocchezze. E lei è venuta fin qui per vedere quella chiesa e non certo per sentire cose del genere.” Chiamò il cameriere per il conto. “Comunque non sono Capomazdese. Sono qui solo per i miei studi e ad essere sincero non sono un profondo conoscitore dei miti di queste terre.” Guardò verso le cucine, ma il cameriere tardava a farsi vivo. “E' sempre così in questi piccoli ristoranti. Mi sa che farò prima a pagare direttamente alla cassa. Mi scusi un momento...” e andò a pagare.
“Il Santo Graal è un'altra Cosa...” all'improvviso qualcuno alle spalle di Clio “... è la Reliquia più importante della Cristianità e i Taddei sanno cosa rappresenta...” era un vecchio seduto ad un tavolo vicino “... il Fiore Azzurro invece è qualcosa di diverso... qualcosa che lei e gli altri non potete capire... solo i Taddei conoscono il suo vero significato e valore... poiché esso è l'unica loro salvezza...” fissò Clio “... stia attenta alla tela rossa delle tarantole...”
“Eccomi.” Ritornando Masan. “Tutto apposto. E sono stati molto carini, visto che mi hanno regalato questo...” e mostrò alla ragazza una spilla di vetro colorata, a forma di fiore “... pare ce ne sia uno diverso per ogni cliente... chissà, magari somiglia a quel Fiore Azzurro di cui mi parlava...” e lo mise nella mano della ragazza.
http://www.finisilvia.com/foto/spill...%20azzurro.jpg

Guisgard 25-05-2013 02.07.40

Capitolo VII: La Compagnia dei Falchi


“<<Ahimè,>> disse Edmond sorridendo <<ecco senza dubbio i segreti che avrà lasciato il cardinale; e questo buon abate, vedendo in sogno questi muri tutti risplendenti, si sarà illuso con ricche speranze!>>”

(Alexandre Dumas, Il Conte di Montecristo)


Guisgard continuava a guardare il monitor, dove quelle misteriose parole racchiudevano un oscuro senso che sembrava sfuggirgli.
“Siero...” disse senza staccare gli occhi da quell'arcano “... ancora questa parola... la stessa usata da Frate Nicola... e ora riportata anche in questo strano indovinello...” sbuffò “... che sia una sorta di parola chiave, una specie di codice? Ah, caro zio...” mormorò piano, come se stesse parlando a se stesso, nonostante nella stanza ci fosse anche Talia “... forse l'avevo sempre saputo... si... le storie di quella maledizione, sulla condanna della nostra famiglia, l'esilio da Sygma... erano ossessioni per voi... ossessioni e nulla più... forse è questo palazzo... si, questo palazzo che col tempo è divenuto una sorta di sarcofago, di cripta... con tutti i suoi fantasmi e i suoi deliri... è dunque questo il vostro testamento spirituale? povero zio... e pazzo devo esserlo anche io... che me ne sto qui a cercare di decifrare enigmi senza senso, mentre l'industria di famiglia e l'intera città sembrano andare a rotoli...” pigiò un tasto e chiuse quella finestra in cui si leggevano le parole dell'arcano “... si voltò finalmente verso Talia “... mi perdoni...” sorridendo amaramente “... neanche un degno pranzo sono riuscito ad offrirle... ma solo questo inutile giro in questa casa degli spettri, con i suoi assurdi segreti... segreti che hanno la stessa consistenza della neve al Sole... la farò subito accompagnare a casa sua, o ovunque vorrà...”
In quel momento entrò Kuon.
“Hai scoperto qualcosa, signore?” Chiese il fedele maggiordomo.
“Solo una speranza...” fece Guisgard “... la speranza che la pazzia non sia ereditaria, visto che per un momento mi ero convinto che il silenzio di questo palazzo potesse animarsi e che i suoi fantasmi potessero rivelarmi chissà quali segreti...” scosse il capo, con un sorriso beffardo e malinconico “... ho bisogno di riflettere... fate accompagnare la signorina ovunque vorrà, vecchio mio...” indicando Talia.
http://whatculture.com/wp-content/up...n_bale_011.jpg

Talia 26-05-2013 12.39.44

Ero rimasta indietro, in disparte e silenziosa... non era mia abitudine essere particolarmente silenziosa o tenere per me i miei pensieri, ma li mi sentivo quasi un'intrusa... mi era sembrato quasi di essere entrata abusivamente nella vita di quell'uomo, nella sua casa, nella storia della sua famiglia... una clandestina, lì... una persona fuori luogo...
E me ne ero rimasta in silenzio, pensando... misurando ogni gesto dell'uomo di fronte a me ed ogni sfumatura della sua voce, riflettendo su quei versi senza però aver il coraggio di intervenire...
Come intervenire, infatti, in un momento tanto personale?
Come intromettersi senza risultare inopportuni, superbi e sciocchi?
Quando, dunque, spense in fretta e si voltò verso di me, mi sorprese e mi colse alla sprovvista.
"Mi perdoni..." dissi allora, dopo qualche momento "Lei mi troverà inopportuna ed invadente. Si trova in un momento difficile, in fondo, ed io mi rendo conto di non aver alcun diritto di essere qui... mi rendo conto di essere di peso e di intralcio. Tuttavia... tuttavia, una cosa mi permetto di dirle, signor de' Taddei... non accantoni quell'enigma con leggerezza, la prego! Io mi intendo un poco di parole... in effetti, le parole sono il mio mestiere... o, per lo meno, lo erano fino a poco tempo fa, quando..." esitai, lievemente a disagio "...quando ho lasciato Sygma. E posso dirvi che l'enigma che avete appena letto è tutt'altro che il delirio di un pazzo... al contrario, è molto raffinato invece! Sembra meticolosamente studiato..."
Tacqui e lo fissai...
"Ed ora, se desidera che tolga il disturbo, non c'è bisogno che incomodi Kuon... non ho una meta, infatti... sono arrivata solo stamattina a Capomazda. E... ironia della sorte... ho assistito al funerale di suo zio e poi, per caso, ho incontrato lei..."

elisabeth 26-05-2013 14.47.49

Ogni cosa diventa ristoratore....dopo una lunga marcia..ma l'odore di lenzuola pulite e di un comodo letto fa sprofondare chiunque in un sonno che non ha limiti......quasi a pensare di non esistere....perché anche il respiro diventa silenzio....La sera prima mi concessi una doccia e mi venne dato il cambio per la notte e i vestiti per l'indomani......qualcuno era stato nel mio appartamento e aveva scelto per me.......ormai mi facevo poche domande......Liam mi aveva già illuminata...questa era una missione, mi alzai....e dopo essermi lavata mi vestii....per raggiungere Ingrid..di cui sentivo la forte risata svedese....e Freinz.
Entrai nella sala da pranzo che mi fu indicata da un maggiordomo......erano già seduti al tavolo ricoperto di quotidiani.....avevano il mio stesso abbigliamento completo giacca e pantaloni nero e camicia bianca Freinz aveva la cravatta noi per fortuna no......."Buongiorno, siamo tutti freschi e riposati a quanto posso vedere, devo dire che ho dormito come un sasso.......allora..posso condividere la vostra gioiosa conversazione ?.....posso anche avere del caffe' ....cosi' continuo a svegliarmi....Freinz, grazie per avermi portato il cambio da casa.....siete dei Fratellini fantastici.....".....sorseggiai il mio caffe'.....mentre mille pensieri affollavano la mia mente e un pensiero molto particolare si insinuo' nella mia mente......."...prima che incominciamo ad avere chiara questa situazione....mi chiedo....so di essere Massone....ma non uno 007.......questo potrebbe fare la differenza.........ora perdona il mio divagare Freinz.....possiamo andare avanti....".....

Clio 27-05-2013 00.59.02

Alzai lo sguardo verso Masan, e ancora una volta mi ritrovai immersa in quegli occhi così indecifrabili.
"I romanzi di appendice?" dissi con uno sguardo sorpreso e poco convinto "..se voleva farmi un complimento, devo dire che ci è andato molto lontano.." con uno sguardo di sufficienza "..comunque ha ragione, preferisco parlare di lavoro..".
Lo osservai alzarsi e andare in cerca del cameriere, e apprezzai il fatto che mi avesse offerto il pranzo.
La cavalleria esiste ancora, dunque...
Sorridevo, fissando un punto indefinito nel muro davanti a me, quando una voce mi fece quasi sobbalzare.

Citazione:

“Il Santo Graal è un'altra Cosa...” all'improvviso qualcuno alle spalle di Clio “... è la Reliquia più importante della Cristianità e i Taddei sanno cosa rappresenta...” era un vecchio seduto ad un tavolo vicino “... il Fiore Azzurro invece è qualcosa di diverso... qualcosa che lei e gli altri non potete capire... solo i Taddei conoscono il suo vero significato e valore... poiché esso è l'unica loro salvezza...” fissò Clio “... stia attenta alla tela rossa delle tarantole...”
Mi voltai di scatto, con un sorrisino divertito dipinto sul volto.
"Santo cielo, io.. stavo scherzando.." dissi piano, senza smettere di sorridere. Ma quando vidi lo sguardo del vecchio la mia espressione cambiò radicalmente.
Divenni seria in un istante, ed ascoltai con attenzione le sue parole.
Stavo per ribattere, quando Masan tornò con quella spilla. Alle mie spalle, il vecchio che aveva parlato non c'era più.
Presi tra le mani il piccolo gioiello azzurro, ancora turbata dalle parole del vecchio.
Che cosa voleva dire con quell'avvertimento? La tela delle tarantole...
I terroristi che avevano minacciato la Taddei Corporation non si chiamavano mica Tarantole Rosse? Ma cosa c'entrava tutto quello con me?
Fissai la spilla per alcuni istanti, pensando al significato che potevano assumere quelle parole.
"Beh, di certo non è il mio fiore preferito.." dissi appuntando la spilla alla giacca "..ma potrò fare un'eccezione, solo perchè il gestore di questo posto non mi conosce.." dissi ridendo, e feci l'occhiolino a Masan.
"Cosa dice, andiamo a vedere finalmente questa chiesa di cui abbiamo tanto parlato?".

Guisgard 27-05-2013 01.27.15

Freinz fissò Elisabeth e sorrise.
“Per carità.” Disse “Degli 007 proprio no. Almeno non io.” E sorseggiò un po' del suo caffè d'orzo. Perchè siamo Massoni?” Fissando poi le due donne. “Per ricostruire il Tempio di Gerusalemme? O erigere cattedrali qui e là?” Sorrise. “Quando l'Ordine fu fondato, il principale intento era uno solo... servire Dio e aiutare i propri fratelli, in nome di questa parentela spirituale che accomuna tutti gli uomini. Ebbene, amiche mie, qualcosa di remoto, quanto potente e oscuro, minaccia l'umanità. E questo invisibile nemico, proprio come il serpente nell'Eden, è penetrato silenzioso nel nostro mondo. Ha inviato i suoi angeli neri per un disegno che ancora ci sfugge, ma che senza dubbio mira a seminare i fiori del male. Da sempre la Massoneria agisce nell'ombra. E oggi siamo chiamati a fare altrettanto, contro un nemico implacabile che annovera anche i nostri nomi nella sua lista nera.”
“Perchè vi fanno così paura questi terroristi?” Chiese Ingrid.
“Perchè non sono terroristi.” Rispose Freinz. “Sono molto di più. Sant'Ireneo diceva che la più grande vittoria del demonio è stata quella di farsi credere una favola. Ma noi non commetteremo questo sbaglio.”
Ingrid fissò Elisabeth.
“Appena fatto colazione e preso il necessario, ci recheremo all'aeroporto, dove ci attende il nostro uomo.” Sentenziò Freinz.

Guisgard 27-05-2013 01.53.05

Masan annuì e lui e Clio lasciarono il ristorante.
Ritornarono all'auto e dopo aver richiamato Flender, uscirono dal parcheggio.
“Vedo che i miei complimenti e i miei doni” disse Masan mentre guidava “non riescono a suscitare, non dico un grazie ma neanche un sorriso.” Rise. “Forse ho gusti particolari, lo ammetto. Ma da piccolo, ricordo, leggevo ogni giorno, da un quotidiano che mi dava mio nonno, un racconto ad episodi. Era una sorta di romanzo d'appendice e la protagonista era una ragazza non molto diversa da lei. Era figlia di un capitano di marina e sognava di prendere il mare su una nave sotto il suo comando. Non so, sarà sciocco e banale, ma in molte cose quella ragazza mi ricorda lei. Da qui quello che voleva essere un complimento. Quanto alla spilla, beh, mi è stata data dal padrone del ristorante e non avendo altra accompagnatrice o ragazza con me, mi è sembrato carino farne dono a lei. E' solo un pezzo di vetro colorato e può anche gettarlo via. Mi aveva fatto pensare a ciò che mi aveva detto circa quel Fiore Azzurro...” guardò nello specchietto il suo cane sul sedile posteriore “... eh, amico mio, meglio dedicarci al lavoro, cosa dici?” Rise di nuovo, per poi cominciare a fischiettare un vivace motivo.
Poco dopo arrivarono ad un campo racchiuso da paletti e nastri.
Sul posto vi erano alcuni furgoncini e un paio di fuoristrada.
“Eccoci.” Fermando l'auto Masan. “Ora vedrà la sua chiesa.”
Scesero dalla macchina e l'archeologo indicò a Clio un gruppo di alberi, tra i quali si intravedeva un'antica struttura.
Era la chiesa di Santa Caterina.
http://us.123rf.com/400wm/400/400/ja...9-architet.jpg

Guisgard 27-05-2013 02.20.23

Guisgard fissò Talia senza interromperla.
“Se posso permettermi...” disse Kuon “... ritengo che la signorina sia molto arguta e perspicace. E per quanto può valere, anche io credo che quelle parole siano tutt'altro che vuote o assurde.”
L'ultimo dei Taddei, allora, fece qualche passo verso la parete e restò a fissare il dipinto di una battaglia.
“E' un quadro particolare...” mormorò Guisgard “... da piccolo venivo qui apposta per guardarlo... restavo per un bel po' a fissarlo... non so, forse mi colpiva il fatto che fosse stato realizzato con soli due colori... il bianco ed il nero... mio zio diceva che raffigurava una battaglia, tra cavalieri bianchi e cavalieri neri, buoni e cattivi... ma io, pur guardandolo con attenzione, non riuscivo a vedere quelle cose... per me c'erano solo i cavalieri bianchi... allora, una sera, mio zio abbassò le luci della stanza... e poi mi disse di guardare il quadro con ancora più attenzione... io fissai i miei occhi su questa tela... fino a quando, quasi per magia, come un negativo, dal chiaroscuro che dominava la scena, vidi emergere pian piano le linee nere... sembravano prendere forma e scivolare accanto alle sagome dei cavalieri bianchi, come quando un liquido viene versato su una tovaglia... e alla fine, davanti ai miei occhi, finalmente la scena si presentava completa... vedevo chiaramente i cavalieri bianchi che combattevano contro quelli neri... il male, disse mio zio, si annida sempre accanto al Bene... i giusti, concluse, vengono sempre messi alla prova e sono continuamente chiamati a combattere...” si voltò verso Talia “... allora, eroina senza dimora e senza meta, mi dica...” sorrise “... perchè è venuta proprio qui a Capomazda? Ma prima dovrei conoscere il suo nome, no? Vuole dirmelo, o devo indovinarlo io? Sono bravo a questo genere di giochi, sa? Nell'indovinare i nomi, intendo.”

Clio 27-05-2013 14.13.00

Sorrisi, guardando fuori dal finestrino.
"Non ho sorriso?" dissi, fingendomi sorpresa "..mi scusi, non me ne sono accorta.. beh, doveva essere particolare quella ragazza.. già mi immaginavo un'eroina romantica e sdolcinata.." risi "..E comunque la spilla è carina, come vede si intona anche alla mia maglietta..". E feci l'occhiolino a Masan.

"Per te..".
Una voce familiare, alle mie spalle, mi fece sobbalzare e per poco non rovesciai la birra che tenevo in mano.
Mi voltai.
"Per la miseria, mi hai fatto prendere un accidenti.." dissi sorridendo al ragazzo che mi stava di fronte.
Poi, il mio sguardo si abbassò sulla mano aperta con un pacchettino, fatto alla buona, in bella vista.
"E quello cos'è?" dissi, con lo sguardo accigliato.
"Aprilo, su.. è per te.. te l'ho detto.." disse lui con un sorriso.
Presi il pacchettino con mani tremanti, il cuore batteva a mille. Mi aveva fatto un regalo, pensai, l'aveva preso apposta per me, e per nessun'altra.
Mi imposi di calmarmi e di restare concentrata, farneticazioni inutili non mi sarebbero servite.
Aprii l'incarto, al suo interno trovai una spilla con raffigurata un'aquila in volo.
Trattenni il respiro.
"Ti piace?" disse lui, tutto contento.
Tentai di reprimere il luccichio nei miei occhi, perchè non lo vedesse.
"Se mi piace? E' stupenda.. solo tu potevi farmi un regalo del genere, grazie..".
Non ci ero affatto riuscita, i miei occhi brillavano come mai avevano fatto.
Di slancio, lo abbracciai.
Fu un istante solo, ma sapevo che avrei portato con me le emozioni di quel momento per molto tempo.
POtevo sentire il battito del sue cuore, il suo respiro, il fruscio dei suoi capelli.
Mi staccai immediatamente, e ripresi la birra in mano per nascondere il tremore che si era impossessato delle mie mani.
"Ordino per te?" dissi con noncuranza, guardando dall'altra parte del bancone.
"Si, grazie.. una Guinnes..." disse lui, sedendomi accanto.
Finii la mia media e ne ordinai altre due mentre appuntavo la spilla sulla spalla del giubbotto.
"Si comincia.." disse lui con un sorriso, rivolgendo lo sguardo al grande televisiore sintonizzato sulla partita di quella sera.
Sorrisi e anuii.
Le nostre birre, intanto, erano arrivate.
"Alla nostra, allora.." dissi alzando il bicchiere per brindare "..e alla vittoria..".
"A noi e alla vittoria.." rispose lui sorridendo, facendo tintinnare i due boccali.


Un brivido mi percorse la schiena, nel ripensare a quel momento e, istintivamente, portai la mano alla spalla dove, su un altro giubbotto, in un'altra vita, quell'aquilotto era stato appollaiato per lungo tempo.
Sospirai, con gli occhi chiusi, ripensando a quell'abbraccio.
Erano anni che non mi veniva in mente.
Chissà come mai.. adesso basta, smettila.. guai a te se ci pensi un minuto di più...
Trassi un profondo respiro e guardai la strada davanti a me.
Finalmente, poi, arrivammo alla chiesa.
Scesi dalla macchina e mi diressi immediatamente verso l'antica struttura.
"E' davvero molto bella.." dissi a Masan. E mi diressi direttamente verso la cappella del Fiore.

Talia 27-05-2013 16.11.26

Mentre parlava, mi ero avvicinata al quadro...
mi ero avvicinata quasi senza rendermene conto, fissandolo...
il bianco e il nero, la luce e l'ombra...
fissavo il quadro e la mia mente fluttuava tra ricordi confusi a studi e a sogni...
Infine, a quella domanda, mi voltai di scatto e lo fissai.
"Il mio nome..." mormorai "Oh... avete ragione... non ve l'ho ancora detto..."
Esitai...
potevo dire che il mio nome e il motivo per cui ero a Capomazda erano collegati?
Forse non lo erano direttamente, ma di certo lo erano in un rapporto di causa-effetto... quella sorta di turbine nel quale mi sembrava di essere sprofondata nell'ultimo anno...
esitai forse per un momento troppo lungo, ma me ne accorsi in tempo...
"Talia!" dissi allora "Il mio nome... il mio nome è Talia... è un nome un po' insolito, temo..."
Sorrisi appena...
"Quanto al motivo per cui sono a Capomazda... beh... diciamo che avevo bisogno di cambiare aria... di... di fuggire alle pressioni, ecco!"

elisabeth 27-05-2013 16.19.11

Niente 007 a quanto pare...solo Liberi Muratori....." Bene ..siamo in tre quindi Giusti...per la perfezione ci penseremo dopo, avete ragione anche se il nostro compito e' quello di edificare...ma non stiamo parlando certamente di palazzi, la segretezza e' fatta solo di riserbo per chi non comprenderebbe la conoscienza, non perché ci sono gesti o atti cattivi che germogliano in noi....ma come sapete, ciò che ci dà il senso della cecità ci fà stare male....La notte ci fà paura....ma solo perché e' più difficile poter vedere oltre il nostro naso......Freinz , le tue sorelline saranno pronte in men che non si dica...il tempo di prendere le borse e potremo seguire ciò che Liam ha predisposto....".....guardai Ingrid...." Carissima.....andiamo a mettre in pratica ciò per cui abbiamo levigato la nostra pietra grezza..."......andai in camera e presi borsa e pc....un ultima occhiata allo spechhio...infondo ero comunque una donna...con tutti i suoi pregi e difetti..ed accarezzai il rametto di acacia che brillava sul bavero della mia giacca......era tempo di mettere fine a questa storia.....anche se diventava difficile comprendere quale storia, per la prima volta in vita mia........brancolavo nel buio.....gia' ma io ero negata per gli enigmi......ritornai cosi' nella sala da pranzo e trovai tutti pronti..." Bene, possiamo andare....."

Guisgard 27-05-2013 19.10.50

Clio scese dall'auto e corse subito verso la chiesa, impaziente di vedere la Cappella del Fiore.
“Lei...” disse all'improvviso qualcuno “... lei, dove sta andando? Non sa che questa zona è vietata al pubblico?” Era una donna.
“Dottoressa Solder...” avvicinandosi Masan, con accanto sempre il suo fedele Flender “... le presento la dottoressa Clio Lester, dell'Università Cattolica di Capomazda.” Indicando la ragazza.
“Ah, mi perdoni.” Sorridendo la dottoressa Solder. “Vedendola arrivare da sola, senza il professor Masan, ho pensato fosse una curiosa. Come può ben immaginare, molte persone cercano di avvicinarsi al centro scavi. Sono lieta di averla qui.” Stringendole la mano.
“La dottoressa Lester” fece Masan “è impaziente di vedere la chiesa.”
“Allora a lei l'onore, professore.” Annuendo Solder. “Io devo sistemare alcune cose. Vi raggiungerò tra qualche minuto.” E si allontanò.
Masan allora condusse Clio nella chiesa.
La struttura, come aveva spiegato Masan, si presentava in uno stile caratteristico, ancora ben conservata al suo interno e con ampie porzioni di affreschi intatti che permettevano, se bene per lunghe linee, di farsi un'idea dell'aspetto originario della chiesa.
“Questo stile” spiegò alla ragazza “come può vedere è molto raro nel ducato, mentre invece diffusissimo a Nord, soprattutto a Sygma.”
La grande aula quadrangolare definiva e racchiudeva il corpo principale dell'edificio sacro, con nicchie che si aprivano sui lati, nelle quali appariva ciò che restava dell'antica decorazione parietale.
Sulla destra vi erano affreschi che descrivevano la vita di Santa Caterina e in particolar modo richiamava l'attenzione una nicchia con un piccolo altare.
“Questa nicchia” indicandola Masan “probabilmente conteneva qualcosa legato a Santa Caterina. Forse una reliquia, chissà. Per ricostruire l'interno della chiesa” continuò “ci siamo basati sulla grande chiesa di Sygma, visto che questa ne richiama la forma e l'ubicazione. In particolare, dove qui abbiamo la nicchia della Santa, nella stessa posizione a Sygma vi è una nicchia che ospita varie reliquie di Santa Caterina, tra cui la sua testa. Insomma, chiunque sia stato il committente, ha voluto riprodurre in tutto e per tutto la chiesa di Sygma in questo luogo. L'unica differenza” aggiunse “con la chiesa di Sygma è quel nartece che si apre nell'abside. Attraverso esso si arriva alla Cappella del Fiore. Unica parte di questa chiesa a non essere presente in quella di Sygma.” E condusse Clio attraverso il nartece, ritrovandosi poi entrambi nella cappella.
Si trattava di un'aula mono absidale, con copertura a volta, sorretta da quattro semi colonne che si aprivano nella muratura.
La volta presentava raffigurazioni simboliche, come frutti, viti, pesci e colombe.
Al centro della volta vi era l'Agnello di Dio sotto una conchiglia d'oro, adagiato su un fascio di Croci d'oro.
Subito sotto la volta vi era una fascia decorativa, con scene tratte dalle Sacre Scritture.
Apparivano Abramo e Sara, Giacobbe e Rachele, Davide e Betsabea.
Nell'abside dominava invece l'immagine del Cristo Cosmocratore.
Mentre a terra, davanti all'altare, una lastra nel pavimento mostrava un Fiore stilizzato ripetuto quattro volte, che racchiudeva una Croce Greca.
Il Fiore era essenziale al punto da apparire irriconoscibile.
“Questa cappella” mormorò Masan “è il vero mistero della chiesa. Credo che tutto qui sia simbolico e nasconda un suo linguaggio... un linguaggio ora come ora indecifrabile, impenetrabile...”
http://www.nuok.it/wp-content/upload...a7-592x444.jpg

Guisgard 27-05-2013 19.56.12

Così, Elisabeth, Ingrid e Streinz lasciarono la villa e si diressero all'aeroporto di Capomazda City.
“Mi dica...” disse Ingrid al dottore “... abbiamo già i biglietti prenotati?”
“Non viaggeremo su un aereo di linea.” Spiegò Streinz. “Ma su un aereo privato, noleggiato per noi da Liam. Un aereo che ci condurrà direttamente a Sant'Agata di Gothia.”
Dopo un po' arrivarono all'aeroporto.
Tramite un auto che li stava attendendo raggiunsero uno degli hangar nel lato Ovest.
Qui vi trovarono solo un aereo.
Si trattava di un vecchio piper.
Ad un tratto si udì qualcuno fischiettare.
“Arriva qualcuno...” fece Ingrid.
“E' il nostro uomo.” Annuì Streinz.
Un attimo dopo apparve un uomo.
Era alto, robusto e con indosso una tuta da pilota con la parte superiore arrotolata attorno ai fianchi.
“Il signor Hunz?” Chiese Strainz. “Gem Hunz?”
“Dipende.” Rispose l'uomo. “Dipende da cosa cercate...”
“Siamo le persone che devono raggiungere Sant'Agata di Gothia.”
“Ah, certo...” annuì l'uomo “... allora si... sono io Gem Hunz... anche perchè ho ricevuto solo un anticipo.” Rise.
“Il resto, come pattuito, lo riceverà appena atterrati a Sant'Agata di Gothia.”
“Beh, doveva dirmelo che si viaggiava con due donne.” Fissando Elisabeth e Ingrid.
“Perchè, non le piacciono le donne?” Domandò la svedese.
“A me?” Sorpreso Gem. “A me piacciono da morire, signora. Solo che, per molti, avere donne a bordo può essere indice di negatività.” Rise di nuovo. “Ma io ed il mio amico non abbiamo problemi su questo.”
“Il suo amico?” Ripetè Ingrid.
“Si, il mio gioiellino.” Indicando il piper Gem.
“Voleremo su questo coso?” Stupita Ingrid.
“Si, signora.” Sorrise Gem. “E si fidi... le sembrerà di fare l'amore.” E le fece l'occhiolino.
http://www.sorrentosposi.it/userfile...ssel-Crowe.jpg

Guisgard 27-05-2013 20.39.13

Guisgard sorrise.
La ragazza era accanto a lui ed insieme erano rimasti a fissare quel quadro.
“Talia...” disse “... Talia... mi piace questo nome!” Esclamò. “Non le piace il suo nome? Preferiva uno più comune?” Sorrise di nuovo. “Io lo trovo invece molto bello. Beh, almeno comincio a conoscerla un po'... ora conosco il suo nome, so che è giunta qui senza meta, per fuggire da non specificate pressioni... ma non mi dispiacerebbe se fosse in fuga da, non so, un matrimonio combinato... fa molto romanzo, no?” Le fece l'occhiolino. “Poi so che un po' le piacciono gli enigmi, anche se non ha lasciato che indovinassi il suo nome... ah, le dirò che avevo in mente almeno due o tre nomi che sembravano fatti apposta per lei.” Sorrise ancora. “Il mio invece è Guisgard. E' un nome che praticamente mi è stato cucito addosso prima del mio concepimento. Sa, nelle famiglie di vecchie tradizioni nulla è lasciato al caso.” Guardò Kuon. “Vero, vecchio mio?”
“Nulla accade per caso.” Fece il maggiordomo. “E dovresti saperlo bene tu.”
“Già, vero...” annuì Guisgard. “... allora, signorina, Talia...” tornando a fissare la ragazza “... sentiamo, perchè le parole di quell'arcano le sono sembrate così particolari? Perchè le trova così raffinate e studiate? Ah, se riuscirà a convincermi, prometto di sdebitarmi. E invece di un pranzo, le offrirò una cena. Sa, per festeggiare il fatto di non essere nato in una famiglia di matti.” Aggiunse sarcastico.

Clio 27-05-2013 21.03.11

"Io? Oh, mi scusi.." farfugliai arrossendo.
Poi Masan mi presentò e strinsi la mano della dottoressa, sorridendo.
"Ottimo, non vedo l'ora.." dissi a Masan, senza smettere di sorridere.
Lo seguii così all'interno della chiesa, e osservai stupefatta ogni particolare, ascoltando le parole di Masan.
Era davvero spettacolare, un piccolo pezzo di Sygma in territorio ducale, se me l'avessero raccontato non ci avrei creduto.
Inforcai gli occhiali che riservavo solo alle occasioni in cui erano strettamente necessari e posai lo sguardo su moltissimi elementi.
Seguii poi Masan nella cappella del Fiore e qui restai davvero col fiato sospeso.
Tutte quelle immagini, i simboli, erano studiati alla perfezione.
"E' incredibile.." sussurrai, sempre più rapita dalla visione "..a parte lo stile che è, effettivamente sygmese in tutto e per tutto.. ma qui… queste immagini.. nessuna di loro è messa qui a caso.. è come se fossero legate tra loro.. è soltanto un'impressione, però.. ma di certo nascondono molto di più di quello che raffigurano.. e quei fiori.." mi chinai per osservarli meglio "..sono così.." cercai la parola giusta per definirli, ma non la trovai.
"..Davvero magnifico.. direi che c'è molto lavoro da fare.. Posso avere le riproduzioni fotografiche di tutti gli affreschi, i dipinti anche incompleti, insomma di tutto quello che può riguardare l'iconografia e la simbologia in generale, per favore? E ovviamente il resoconto dell'analisi sulle parti inscritte.. mi serviranno le foto di tutte le iscrizioni ritrovate.." mi guardai attorno "..beh, si.. servirà anche la planimetria ma basterà quella che ha mostrato ad Asevol..".
Mi voltai verso Masan e sorrisi, raggiante.
"..Bene, direi che è ora di mettersi al lavoro.. se non c'è altro che devo vedere, mi dica dove posso sistemare le mie cose e lasciare libero il mio povero gatto che mi starà odiando…" risi "..questo posto è davvero incredibile.. lo so che l'ho già detto ma.. davvero.. non ho parole.." alzai le spalle sorridendo "..Magari la chiesa è un ex-voto perchè qualcuno dei Taddei ha trovato il Fiore, e non potendolo scrivere a caratteri cubitali per paura che.. boh, che lo rubassero, magari, ha costruito questa chiesa.. come ringraziamento.. ma perchè Sygma?" mi guardai intorno pensierosa "..beh, magari invece è una mappa.. una mappa per trovare il Fiore.." dissi con un sorrisino divertito "..perchè no? Infondo un mito ha valore nella misura in cui qualcuno crede che sia reale..".

Guisgard 28-05-2013 01.16.24

Masan sorrise davanti all'entusiasmo di Clio.
“Si, questo luogo è incredibile.” Disse. “Anche io credo che nessuna di queste immagini sia stata messa a caso. Come i personaggi della Bibbia...” indicando gli affreschi “... perchè proprio quelli? Mancano molti Grandi della Bibbia... Adamo, Eva, Abele, Caino, Isacco, Giuseppe, Giosuè, Sansone, Dalila, solo per fare dei nomi... ah, se guarda dopo l'affresco che raffigura Giacobbe e Rachele, potrà notare altri due personaggi... deve guardare con attenzione, perchè la muratura è coperta dall'intonaco che si è staccato dalla volta... vede? In quel punto che sto indicando...” fece segno Masan “... lì, può vedere Mosè e Sefora...” fissò Clio e sorrise nuovamente “... le farò avere tutto il materiale necessario. Quanto al motivo che cela questa costruzione... ovviamente ora non abbiamo alcun elemento per dar corpo ad un'ipotesi convincente, tuttavia spero di raccogliere presto dati importanti. Naturalmente grazie al suo aiuto. I suoi alloggi saranno insieme a quelli di tutta la spedizione archeologica. Risediamo in un albergo alle porte della città. Molto carino devo dire. Ah, quasi dimenticavo... abbiamo raccolto varie iscrizioni conservate nella chiesa, ma forse la più misteriosa è quella che si trova in questa cappella, sul lato destro dell'altare... venga...” e giunti presso l'altare, Masan mostrò a Clio quell'iscrizione:

“Tre uomini si trovano in un Giardino meraviglioso e fissano un bellissimo Fiore.
Il primo si contenta di ammirare il Fiore senza però toccarlo mai.
Il secondo decide di vendere tutto ciò che possiede e acquistare quel Giardino, anche se non sceglierà mai di cogliere il Fiore.
Il terzo, infine, coglie il Fiore, ma solo per sottrarlo alla vista di tutti gli altri e conservarlo nella sua dimora.
Chi fra i tre uomini possiede veramente quel Fiore?”

elisabeth 28-05-2013 15.19.09

Quante volte ero andata all'aeroporto......mai avuta ansia, viaggi di lavoro o di piacere....ma in mente avevo avuto altri pensieri...questa storia era diventata....un pensiero grande, non avevo ancora compreso, quello che mi stava succedendo.....avevo in mente l' Ospedale e tutto quello che avevo lasciato.....non era nelle mie abitudini abbandonare il mio lavoro se non per cose importanti........quella era una cosa importante..?...ma quanto ?....arrivammo a destinazione e una macchina ci porto' negli Hangar da dove partono i piccoli aerei privati.....scesi dalla macchina e seguii Ingrid ed il Dottor Streinz.....Il sole era caldissimo ma l'aria sembrava gelida....sino a quando un tipo alquanto allegro...non si presento' vicino ad un piccolo aereo.....devo dire non molto giovane...la carriera di quell'aereo era visibilmente lunga.....il tipo...era di quelli che se ne fregano del mondo intero......la sua tuta completa a meta'..lo faceva sentire sicuro. tanto sicuro di se...da poter dire spiritosaggini.....Ingrid era un donnone e se si infuriava....era pericolosa...la sua calma svedese aveva i suoi tempi, molto ristretti..... il Dottor Streinz sorrideva....speravo per lui che il suo pensiero non fosse in piena condivisione col pilota sexy......." Signor Gem....piacere di conoscere lei , il vostro vecchio compagno di giochi erotici e il vostro sex appeal......credo che siano su tutti i giornali siete famosissimi per questo........ma abbiamo un problema di tempo e sperando che siate anche un ottimo pilota.........portateci a Sant'Agata di Gothia.....e se nel frattempo riuscirete anche a farci vivere l'apice del piacere.......vi giuro che vi darò un premio in denaro.......ma adesso faccia il bravo o uscirò fuori dalla mia borsa sette gatti neri e sarà un problema per voi......donne e gatti....un vero misto di disgrazie......."....parlando...ero finita a puntargli un dito sotto il naso.......era finito il tempo della superstizione.... ma chi diavolo conosceva Liam..un uomo fidato.....incominciavo a perdere la pazienza.....

Clio 28-05-2013 16.19.59

"Si, li ho notati.. sicuramente hanno scelto quei personaggi e non altri per un motivo preciso, e noi lo scopriremo.. non è così?" dissi sorridendo a Masan.
Lo seguii fino all'iscrizione e restai a bocca aperta. Era davvero incredibile.
"Interessante.." sussurrai, rapita "..davvero interessante... qui, gli enigmi si moltiplicano, non c'è che dire..".
Ripetei mentalmente le parole incise almeno tre volte, riflettendo sul loro significato.
Estrassi il mio smartphone dalla tasca e fotografai l'iscrizione.
"Non sarà un granchè, ma almeno avrò modo di rivederla in ogni momento.." dissi sorridendo, senza staccare gli occhi dal muro iscritto.
"Lei saprebbe rispondere a questo indovinello, professore?"
Mi voltai verso Masan e, per un istante, i miei occhi trovarono i suoi. Distolsi lo sguardo rapidamente.
"Sono rimasta davvero affascinata da tutto questo, mi creda.. farò del mio meglio per aiutarvi a ricostruire la storia e il significato di questo edificio..".

Guisgard 28-05-2013 19.56.54

Gem fissò Elisabeth e sorrise.
“Un premio in denaro...” disse “... interessante... non avevo mai pensato di intraprendere la carriera di gigolò.” Rise. “Ora però non farò altro che pensare al vostro... premio in denaro per tutto il viaggio, signora.” E le fece l'occhiolino.
“Dica...” intervenne Ingrid visibilmente infastidita “... siete davvero un pilota? O forse solo una sorta di pagliaccio? Perchè, posso assicurarla, che non siamo interessati a nessun tipo di animazione turistica durante il viaggio. Come ha detto la mia amica a noi interessa solo arrivare il prima possibile a destinazione. E' sicuro di essere adatto?”
“Eh...” sospirò divertito il pilota “... così rischiate di farmi venire l'ansia da prestazione, signore care...” rise di gusto “... però vi dirò... mi piace essere messo alla prova da due belle donne.”
“Se le do un biglietto da cinque” fissandolo Ingrid “ci risparmierà il resto della farsa?”
Gem rise di nuovo.
“Quando pensa che potremo partire?” Chiese Streinz.
“Amico mio, il tempo di fare rifornimento e poi ci alzeremo in volo come uccellini.” Rispose Gem.
“Bene, allora riempia di benzina il suo aereo.” Sbottò Ingrid. “Sperando che poi riuscirà ad alzarsi da terra.”
“Le prometto un volo che non dimenticherà, signora!” Esclamò il pilota, per poi cominciare a riempire il serbatoio del suo piper.

Guisgard 28-05-2013 20.07.28

Clio distolse rapidamente gli occhi da quelli di Masan, ma lui invece restò a fissarla.
“Certo che scopriremo tutti i segreti di questa chiesa.” Disse. “Quanto all'iscrizione, in verità non ci avevo mai riflettuto... mi sono sempre limitato a studiarla sotto un punto di vista storico e archeologico... si, in effetti è un quesito interessante... lei crede che possa nascondere un significato preciso? Magari che possa guidarci a decifrare questo enorme libro di pietra?” Indicando la chiesa. “Beh, se è così, temo che ci toccherà svelerà quest'iscrizione al più presto allora... magari, se vorrà, potremmo farlo stasera a tavola, nel ristorante del nostro albergo.” Sorrise. “Ora, visto che abbiamo visitato la chiesa e raccolto vari elementi, direi di andare in albergo, dove lei potrà prendere possesso della sua stanza e sistemare i suoi bagagli. E' d'accordo?”

elisabeth 28-05-2013 20.11.51

Ero nera piu' nera del vestito che portavo...l'ansia da prestazione.....quanto avrei voluto togliergli quel sorriso fesso dal suo viso....ma bastava la furia di Ingrid...la mia sarebbe stata esagerata......Ma Streinz era tranquillo , non era mai intervenuto........." Ingrid ti prego...facciamogli fare il pieno e vediamo di prendere il volo"......disse qualche parola nella sua stupenda e incomprensibile lingua.......meglio cosi' era impegnata a dire tutto cio' che voleva nella sua lingua alla bomba sexy.......io cominciai a passeggiare intorno al piper........credo che se potesse parlare mi avrebbe raccontato storie inaudite.....mi venne da ridere pensando al suo bizzarro padrone.....qualcosa catturo' la mia attenzione......mentre faceva rifornimento....vidi Gem prendere una giacca nera dall'areo e prendere le sigarette....aveva la foglia d'acacia all'occhiello anche lui.........feci in tempo a non farmi vedere....e andai da Streinz..." A che giochetto stiamo giocando...?......il signor Gem...e'dei nostri in incognito ?...."....

Clio 28-05-2013 21.59.57

"Certo che lo credo..." Dissi rivolta a Masan "credo fermamente che ogni elemento di questa struttura sia la tessera di un grande puzzle..." Sussurrai.
"Mi ha letto nel pensiero, stavo proprio per chiederle di accompagnarmi in albergo, come ha detto lei, continueremo questa conversazione a cena..." Sorrisi "..vogliamo andare, professore?".

Talia 29-05-2013 00.22.14

"Si..." mormorai a quella due parole "Si, sarebbe un po' come in un romanzo... E... e devo confessarle che con questa ultima affermazione si è, in un certo senso, avvicinato molto alla realtà..."
Lo fissai per un istante... poi sorrisi appena e distolsi lo sguardo...
"Ma perché..." mormorai "Perché le interessa così tanto? Le assicuro che non c'è poi molto di così... interessante, nella mia storia..."
Esitai... e ripensai all'ultimo anno di incertezza e confusione, alle parole del medico ed alla fuga da Sygma...
Ci ripensai ed i miei occhi si velarono per un istante...
"Interessante è invece il suo indovinello!" dissi poi, cambiando tono "L'indovinello e anche il resto... la storia di questo quadro..."
Tornai a fissare quel dipinto tra noi ancora per qualche istante, poi riportai gli occhi su di lui...
"Parla di una ricerca, quell'indovinello... quasi di un viaggio catartico, si direbbe... ed il premio è un 'siero'... non dà molti indizi sulla via da percorrere, eppure forse... forse... osservando questo quadro e pensando a quanto mi ha raccontato su di esso, mi viene da pensare che lei possegga, forse senza neanche saperlo, le chiavi per iniziare questa cerca..."
Tacqui, infine... e, mentre la mia voce si spegneva in un sussurro, i miei occhi rimasero nei suoi...

Guisgard 29-05-2013 01.49.57

Streinz annuì ad Elisabeth.
“Si...” disse “... il signor Gem è un uomo particolare e come detto gode della fiducia di Liam. E non solo di Liam. Se non fosse un uomo vicino a noi, non sarebbe stato coinvolto in questa storia. Non tema, dottoressa. Vedrà che Gem farà il suo dovere.”
“Bene, signori.” Fece Gem. “Il mio cucciolo ha fatto merenda ed ora è pronto ad alzarsi in volo.”
Così, le due donne e Streinz furono fatti salire a bordo del piper.
Gem si accese un sigaro e richiuse la tuta da pilota.
Montò poi anch'egli a bordo ed accese l'aereo.
Poco dopo il piper si alzò finalmente in volo.
Il decollo però fu tutt'altro che tranquillo.
Prima alcuni scossoni fecero sussultare l'aereo, poi un vuoto d'aria quasi lo risucchiò al suolo e per finire uno dei carrelli restò bloccato.
“Tranquilli!” Esclamò Gem. “E' tutto nella norma! Sarà un volo tranquillo, vedrete!”
Il piper lasciò così Capomazda City.
“Altitudine giusta, velocità di crociera ideale e visibilità perfetta...” disse Gem ai suoi passeggeri “... vi ricordo che è vietato parlare al comandante e sotto i vostri sediolini si trovano due paracaduti... dei quali uno sicuramente funzionante...” e rise forte.
http://www.illotech.it/immagini/aero...Piper%2043.jpg

Guisgard 29-05-2013 02.01.21

Così, Clio e Masan lasciarono il campo e raggiunsero l'albergo.
Alla ragazza fu poi mostrata la sua stanza e Masan la salutò per ritornare nella sua.
Ma prima di andare si accordò con lei circa l'ora in cui ritrovarsi.
Masan infatti l'avrebbe attesa nel bar dell'albergo verso le 18, così da lasciare alla ragazza il tempo di sistemare i bagagli e riposarsi per il viaggio.

Nel frattempo, al campo scavi, in una tenda, la dottoressa Solder era con qualcuno.
“L'esperta giunta dall'Università Cattolica ha visto la chiesa.” Disse la donna. “Ora che potremo avvalerci del suo contributo, riusciremo senza dubbio a svelare il significato di quell'edificio, così da capire il motivo della sua costruzione.”
“Vorrei avere la sua stessa fiducia...” mormorò l'uomo che era con la donna “... ma non so... e poi quella chiesa potrebbe essere stata costruita per qualsiasi motivo... potrebbe anche non avere nulla a che fare col Fiore Azzurro...” scosse il capo “... dannati Taddei... anche da morti mi ossessionano... il vecchio Robert non ha mai voluto farmi partecipe dei segreti della sua famiglia... ha rimesso nelle mie mani incarichi importanti, vitali, delle sue industrie, senza però concedermi mai la possibilità di entrare nella sua vita privata... e ora siamo costretti a scavare tra le pietre di questo posto per aver una possibilità di riuscita...”
“Purtroppo” fece Solder “non siamo riusciti a trovare il Codex Nolhiano... ma chissà, forse è nascosto proprio nella chiesa...”
“No, non voglio farmi troppe illusioni...” fissandola l'uomo “... sono certo che il Codex Nolhiano è stato ben nascosto da Robert de' Taddei...”
“Se non troveremo indizi in quella chiesa” mormorò la donna “allora torneremo a Capomazda City e rivolteremo come un guanto il Palazzo dei Taddei.”
“Si...” annuì l'uomo “... ed elimineremo il nipote di Robert de' Taddei...”

Guisgard 29-05-2013 02.36.36

“Lei” disse Guisgard a Talia “dice? Lo crede davvero?” Fissò di nuovo il quadro. “Eppure, fissando questo quadro, non riesco a trovare nessun legame con l'indovinello...” si voltò e trovò gli occhi di lei nei suoi “... si, è vero...” sussurrò “... trovo interessante invece la sua storia... e” sorrise “vorrei che fosse davvero così forse... che fosse davvero scappata da una vita infelice, soffocante...” e restò a guardarla a lungo “... non so, ma forse, se così fosse, mi sentirei meno solo credo... sapendo che anche altri, come me, vorrebbero fuggire da qualcosa...”
“Signore...” intervenne Kuon “... credo che la signorina abbia ben compreso il senso di quell'indovinello...”
Guisgard lo fissò.
“Credo anche io” continuò il maggiordomo “che quelle misteriose parole siano come una strada da percorrere...”
“In che senso?” Chiese l'ultimo dei Taddei.
“Lei naturalmente non può saperlo” fissando Talia il maggiordomo “e neanche tu, visto che tuo zio da anni ormai non aveva più contatti con loro...”
“Siete più enigmatico di quell'indovinello!” Esclamò Guisgard. “Di cosa state parlando?”
“Con i Falchi...”
“I Falchi?” Ripetè Guisgard.
“Si, la Compagnia dei Falchi, per essere precisi...” annuì Kuon “... sono dei piloti mercenari che tuo zio sovvenzionò anni fa. E ascoltando le parole di quell'indovinello non ho potuto non associare il tutto a quella compagnia...”
“Mi state dicendo che forse mio zio ha affidato a quei mercenari il Codex Nolhiano?”
“Potrebbe darsi.” Rispose Kuon. “E forse, come dice la signorina Talia, anche quel quadro potrebbe essere una sorta di messaggio in codice.”
“E cosa rappresenterebbe secondo voi?” Incuriosito Guisgard.
“Non so, ma i cavalieri bianchi mi ricordano i Taddei...” mormorò il maggiordomo “... e quelli neri invece mi fanno pensare ad un nemico oscuro ed invisibile che li perseguita...”
“Un nemico oscuro ed invisibile...” fissando il quadro Guisgard “... e chi?”
“La maledizione, signore...” disse Kuon "... la Gioia dei Taddei..."

Clio 29-05-2013 15.07.19

Salutai Masan e chiusi la porta della stanza alle mie spalle.
"..Vai, piccolino.. ma guarda quanto sei stato bravo..." sussurrai mentre aprivo la porta del trasportino ad un assonnato gatto nero, e mi accorgevo che non aveva sporcato da nessuna parte.
Lo presi in braccio e lo accarezzai dolcemente mentre andavo alla scoperta della mia stanza.
Masan aveva ragione, era davvero un bell'albergo.
"..Vai, su.. fatti una passeggiatina.." dissi mettendo giù il mio fedele felino.
Sistemai i miei bagagli e tutto l'occorrente per il mio amato gattino.
Dopodichè, andai a farmi una doccia, mi cambiai e mi misi ad spulciare il materiale che avevo a disposizione.
Due cose mi erano rimaste impresse particolarmente, le parole dell'uomo al ristorante, e quelle dell'iscrizione.
Sparpagliai i fogli sul letto, e iniziai ad osservarli uno per uno.
Quasi non mi accorsi dello scorrere del tempo, e quando alzai lo guardo verso l'orologio erano già le sei.
Rccolsi in fretta le mie ricerche, le posai sulla scrivania e mi preparai per uscire.
"..Ciao principino.. ci vediamo dopo, fai il bravo, mi raccomando.." dissi a Giuliano che si era impossessato del cuscino di sinistra del letto.
Ricevetti uno sbadiglio come risposta, e si rimise a dormire.
Uscii in fretta, sorridendo, ero in ritardo di dieci minuti.
Affrettai il passo mentre raggiungevo il luogo dell'appuntamento con Masan.

elisabeth 29-05-2013 18.43.47

Lanciai un'occhiata fulminante Streinz...odiavo conoscere le cose a rate e gli indovinelli mi davano su i nervi.......salimmo a bordo e sedetti accanto ad Ingrid......Gem....si diede una decente sistemata e si accese un sigaro.......il colmo......un sigaro nella cabina di un moscerino con le ali....le sue assicurazioni sul volo erano un disastro.....sembrava prendesse quota e invece.......che diavolo di mezzo era...." Continua a ridere ma gli stacco il collo........"....due soli parcaduti....certo il suo funzionava sicuramente.........presi un fazzolettino imbevuto dalla borsa e lo piazzai sul naso di Ingrid....." Qui non si respira......quel sigaro e' micidiale...il suo aereo...e' una bufala volante e lui e' da mal di fegato.........Sig. Gem...non le rivolgero' piu' la parola a vita ma spenga quel maledetto sigaro.....".......ecco cosa succedeva all'interno di un frullatore....me lo saro' chiesto un miliardo di volte...e oggi ne ero consapevole.....avevamo tutti un colorito verdognolo....ma nella mia mente pregavo il Grande Architetto dell' Universo......di poter atterrare......al Signor Gem...avrei pagato direttamente io il ocnto....

Guisgard 29-05-2013 19.35.06

Masan era al bar dell'albergo quando vide comparire Clio nell'androne.
Si alzò e la salutò con un cenno della mano.
La fece accomodare al suo tavolino e ordinò qualcosa da bere anche per la ragazza.
“Allora, mi dica...” disse “... è rimasta sorpresa per la nostra chiesa, vero? Eh, ammetto che anche per me è stato così. Comunque, mentre ero in camera ad aspettare che si facessero le 18, ho fatto qualche ricerca in Rete sul Fiore Azzurro di cui mi ha parlato. In verità nulla ci assicura che quella cappella sia stata edificata per una qualche ragione legata proprio al Fiore. Da ciò che ho letto, nessuno conosce l'aspetto di quel Fiore. Neanche a quale specie appartenga. E' un mito molto antico e l'unico autore moderno a parlarne è il poeta Novalis. Ma appunto penso che sia solo un mito in realtà.” Sorseggiò il suo aperitivo. “Anche se in effetti in quella chiesa sembrano esserci vari misteri... come quell'iscrizione, dove appunto si parlava di un Fiore...” e mostrò la foto dell'iscrizione fatta col suo smartphone “... ci pensavo prima, visto che mi aveva chiesto di quell'enigma... forse sceglierei il primo... si...” annuì “... mi contenterei di fissare ogni giorno il Fiore senza coglierlo mai... non so, ma saperlo là, in quel Giardino, mi da sicurezza... potrei così vederlo ogni volta... senza sottrarre ad altri la possibilità di sentirlo proprio...”

Guisgard 29-05-2013 19.51.49

Gem rise a quelle parole di Elisabeth.
“Spiacente, signora.” Disse. “Ma, vede, sono un uomo superstizioso e senza un buon sigaro neanche mi alzo in volo. E' un po' un amuleto, diciamo. Per qualsiasi altra richiesta, invece, sarò lieto di accontentarla.”
“Anche se le chiederemo di saltare giù senza paracadute?” Sarcastica Ingrid.
“Ma poi” ridendo il pilota “chi terrebbe in aria il mio angioletto?” Indicando la cloche dell'aereo.
“Fra quanto tempo arriveremo?” Chiese Streinz.
“Mezz'ora al massimo.” Rispose Gem.
Ma ad un tratto il pilota cambiò espressione.
Cominciò a controllare attentamente la strumentazione di bordo.
“Va tutto bene?” Domandò Streinz.
“Credo che stiamo per imbatterci in un temporale...” fece Gem “... tenetevi ben saldi, signori... tra poco temo ci sarà da ballare...”


Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 11.49.26.

Powered by vBulletin versione 3.8.11
Copyright ©2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.
Copyright © 1998 - 2015 Massimiliano Tenerelli
Creative Commons License