Camelot, la patria della cavalleria

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Altea 02-04-2014 17.08.06

Sorrisi leggermente a quelle parole di Tyssen.."Si..dobbiamo stare uniti..è una impresa troppo pericolosa e dobbiamo giocare pure di astuzia".

Guisgard 02-04-2014 17.13.00

Tyssen annuì a quelle parole di Altea.
“E' vero.” Disse sorridendo.
Ma proprio in quel momento si udirono delle grida giungere dalla strada.
Tutti si voltarono in quella direzione e videro una donna correre verso la folla.
“Aiutatemi!” Urlava disperata. “Aiutatemi, in Nome del Cielo!”
Li raggiunse e cadde davanti a loro in lacrime.
“I miei bambini!” Strappandosi le vesti. “I miei bambini!”
“Cosa è accaduto ai vostri figli?” Chiese uno degli organizzatori.
“Sono andati a giocare e non sono più tornati!” Gridando la donna. “Sono del bosco, lo sento! E la bestia li ucciderà!”

Altea 02-04-2014 18.23.30

La donna era disperata...certo qualsiasi mamma lo sarebbe stato.
Mi avvicinai a lei e cercai di rassicurarla..."Vedrete..troveremo i vostri bambini..state tranquilla".
Mi rivolsi alla gente e ai cavalieri.."Mi sembra ora non è il momento di pensare a quella arma..anzi se fosse per me chiederei di darcela..per il bene di quei bambini...sono indifesi e potrebbe succedere il peggio..dobbiamo andare subito".
Older si avvicinò a me e mi portò il cavallo forte e robusto..Cruz..che presi nel maniero di Elvet..."Se nessuno vorrà venire....zio caro...dovrò chiedere aiuto al pastore e andare io stessa a cercare di riprenderli".

Eilonwy 02-04-2014 18.51.38

Lyon mi spiegò che il suo amico Ozy si era dato alla fuga per non nuocere più gli abitanti del borgo.
Questo era un vero e proprio guaio!
"Mi spiace, Messere!.....Allora questo è un addio!?!.... Pregherò per voi e il vostro amico. Adesso devo proprio andare!....Volentieri vi aiuterei, ma Gioia Antiqua mi aspetta e ho già perso molto tempo. Cercate di ritrovare e proteggere Messer Ozy e questo chierico!...Addio!" gli dissi salutandolo ed abbracciandolo.

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Montai su Dante insieme a Jack e Tisin mi si appoggiò sulla spalla destra.
Lasciammo quel remoto luogo e proseguimmo verso la città di Gioiosa Azzurra.

Clio 02-04-2014 23.33.39

Abbracciai mio padre e gli spiegai la nuova situazione.
"Vi saluto di nuovo, dunque... E mi rincresce di dovervi informare che dovrò lasciare qui la vostra spada... Ha lo stemma di famiglia, e non posso rischiare di essere scoperta.. Ne prenderò una anonima nella nostra collezione.." Lo abbracciai un'ultima volta e mi avviai verso i miei appartamenti.
Giunta davanti alla porta di quella che un tempo era stata la camera di mia madre, esitai per un momento. Poi, decisi di entrare.
Dovevo prenderlo.
Aprii un mobiletto e presi una boccettina preziosa.
Non avevo tempo di stare a riflettere.
All'interno c'era una potente tintura che mia madre aveva fatto arrivare dall'Oriente quando iniziò a vedere fili bianchi tra i suoi capelli neri.
Era il suo segreto.
Ora, poteva essermi utile.
Raggiunsi così la mia stanza, e scelsi gli abiti che avrei indossato. Non li avevo mai voluti perché mi sembravano troppo eccentrici. Ora, però, erano perfetti.
Iniziai così a prepararmi. Mi ci volle un po', ma alla fine stentavo a riconoscermi nell'immagine riflessa nello specchio.
Ma se tutto quello poteva salvare il regno, meglio così. Non dovevo nemmeno pensarci due volte. Mi chiesi cosa avrebbero pensato i miei ragazzi.
Non era ancora mezzogiorno, lasciai la casa di mio padre per raggiungere la locanda dove sapevo che avrei trovato i miei uomini.
Entrai, li raggiunsi di soppiatto, e rubai il boccale ad uno di loro, per poi sedermi tra Vortex e Borel.
"Allora, signori.. Avete pensato ad un nome per la nostra compagnia?" Bevvi un sorso, per poi restituire il boccale al proprietario "Per la vostra gioia abbiamo un diplomatico a carico, ordini di Gheorgis... Sostiene che ci sarà utile, me lo auguro per lui.." Sorrisi "E' tutto pronto per il resto? Possiamo partire o devo ordinare pure io?".

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Guisgard 03-04-2014 01.00.29

Tutta quella situazione, unita alle parole di Altea, contribuì a far nascere un vivace mormorio tra i cavalieri.
“Avanti...” disse infine uno di quelli “... avete sentito, no? Dei bambini si sono perduti nel bosco. Cosa stiamo aspettando? Andiamo a cercarli!”
“Si!” Esclamò un altro cavaliere. “E magari, se saremo fortunati, scoveremo quel dannato cinghiale!”
“Un momento...” prendendo la parola un altro dei contendenti “... il bosco è grande e aggirarsi in quel luogo non è la cosa più semplice... infondo è pur sempre la tana di quel cinghiale ed addentrarsi senza un piano potrebbe essere pericoloso... direi allora di organizzarci e valutare tutto con calma... dopotutto siamo qui per conquistare la spada e non certo per farci massacrare da un cinghiale.”
E molti furono d'accordo con quelle parole.
Intanto la madre di quei bambini, temendo di essere abbandonata al suo destino, gridò ancora di più, fino quasi a perdere i sensi.
Ma davanti alla determinazione di Altea, Tyssen fu l'unico a farsi avanti.
“Si era detto di essere una squadra, no?” Fissando l'avventuriera. “Dunque verrò io con voi a cercare quei bambini.”
Prese il suo cavallo e pochi istanti dopo si diresse verso il bosco insieme ad Altea.
I due galopparono fino a raggiungere una radura piccola ed irregolare, dove Tyssen, scendendo da cavallo, cominciò ad esaminare il terreno in cerca di tracce.
“Guardate qui, milady...” mostrando ad Altea qualcosa raccolto a terra “... una bambola... ed è sporca di sangue...”
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Guisgard 03-04-2014 01.18.54

Un viaggio, come una storia, offre sempre la possibilità di vivere avventure.
Talvolta con l'intendo di aiutare qualcuno in difficoltà, altre volte per la fama personale ed altre volta ancora si affronta l'avventura quasi per caso.
Ma il viaggio di Eilonwy e dei suoi compagni verso la misteriosa Gioia Antiqua aveva spinto i nostri avventurieri ad abbandonare il giovane Lyon ed il suo amico all'incanto imposto loro dalla malvagia e potente Isolde.
Così, la compagnia riprese il cammino verso la sua meta.
“Certo che mi faceva davvero pena quel povero Lyon...” disse durante il tragitto Jack “... spero per lui e per il suo amico che risolvano quel gran guaio...”
“Un giorno forse” mormorò il merlo “qualcuno ucciderà quella terribile strega, mettendo così fine a tutti i suoi oscuri incantamenti. Anche se” aggiunse “reputo molto improbabile questa ipotesi che invece definirei alquanto remota.”
“E' così potente quella strega?” Chiese Jack.
“Ho conosciuto molti valenti cavalieri” rispose il merlo “ma, ahimè, nessuno in grado di affrontarla e vincerla.” Guardò poi la strada. “Tornando al nostro viaggio... ora che ci penso la bussola l'aveva messer Flees... dunque non potremo più utilizzarla per trovare la strada...”
“Ci affideremo al nostro istinto!” Esclamò Jack ridendo.
E proprio in quel momento si accorsero che il sentiero di divideva in più direzioni, con un cartello di legno a pochi passi da loro.
E sul cartello vi erano le seguenti indicazioni:

Tylesia (diritto)
Alvignan (sinistra)
Oczanum (destra)

Guisgard 03-04-2014 02.06.50

Clio raggiunse i suoi compagni presso la locanda, sedendosi subito al loro tavolo.
E nel vederla così, con i capelli tinti, restarono alquanto sorpresi.
“Capitano...” disse meravigliato Borel “... siete proprio voi? Per poco non vi riconoscevo!”
“Già...” fece Ertosis “... ed io stavo quasi per farvi delle avance!” Sorridendo.
“A cosa si deve questo improvviso cambiamento, capitano?” Fissandola Vortex.
“Entrando parlavate di un diplomatico...” sorseggiando il suo vino Porturos “... di chi si tratta? E perchè diavolo dobbiamo portarcelo dietro?”
“Già, l'idea non mi piace per niente...” scuotendo il capo Vortex “... invece di semplificarci le cose, temo che questo finirà per complicarcele ancora di più...”
“A proposito di semplificare o complicare...” mormorò Borel “... chiedevate del nome da usare per la nostra compagnia di mercenari... beh, ne stavamo discutendo fra noi quando siete arrivata... e si era pensato di prendere in prestito quello dei Gufi Scarlatti...”
“Idea che ci è stata suggerita da quel tipo...” disse Vortex indicando Guisgard che in quel momento stava uscendo dalla locanda “... quello che sta lasciando la locanda e che voi forse conoscete già, capitano... beh, devo dire che la sua idea non mi dispiace affatto...”
“Si, anche io credo sia una cosa fattibile.” Annuì Borel.
“A me invece” intervenne Ertosis “quel tipo non mi piace affatto. Si da troppe arie!”



Intanto, in uno dei meandri del Palazzo Reale, dove nessuno poteva accedere, due figure discutevano fra loro circa le sorti del regno e gli esiti della spedizione che avrebbe portato Clio ed i suoi compagni nella misteriosa Gioia Antiqua.
“Ormai ci siamo...” disse la figura incappucciata “... la spedizione lascerà a breve la capitale...”
“Volete che siano uccisi appena lasciata la città, maestro?” Chiese la donna.
“No...” mormorò la figura incappucciata “... volgeremo il tutto a nostro favore...”
“Ritenete che possano arrivare davvero a Gioia Antiqua, maestro?”
“Il difficile” spiegò la figura “non è arrivarci, ma uscirne vivi... ed a me importa che vi arrivino... e una volta là ho già ideato cosa fare...”
“Volete che raccolga informazioni sui membri della spedizione, maestro?”
“No, non è importante...” rispose la misteriosa figura “... li controlleremo per tutto il tragitto...” rise appena “... poveri sciocchi... non sanno che nulla accade senza che io lo sappia...” fissò la donna davanti a lui “... noi apparteniamo ad una rara razza di individui capaci di pensare... e quando noi pensiamo i nostri nemici sono poi impotenti...” alzò appena il capo, tanto da mostrare il suo volto da sotto quel cappuccio.
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Altea 03-04-2014 14.56.51

I cavalieri non avevano intenzione di salvare quei bimbi, la madre quasi svenne per la tensione e chiesi di aiutare quella povera donna.
Tyssen, a mia sorpresa, si rese volontario a venire con me e cercare i bambini...presi il cavallo e chiesi di procurarmi pure arco e frecce.
Subito seguii Tyssen in una veloce corsa che ci fece giungere in una radura....vi era un silenzio surreale e si ruppe con la voce del cavaliere.
Mi avvicinai a Tyssen, egli teneva in mano una bambola macchiata di sangue e la osservai attentamente..."Non vorrei fosse dei bimbi..speriamo non sia successo nulla" osservai il terreno e vidi delle orme e alcune tracce di sangue..."Guardate Tyssen..seguiamo quelle tracce, ma non vicini..se la belva dovesse uscire ci aggreddirebbe entrambi, seguiamole separati, in modo in caso di attacco uno dei due possa intervenire".
Sospirai cercando di rimanere lucida...estrassi la spada e baciai la Croce di rubino sull'elsa..."Signore..aiutaci" e feci cenno a Tyssen di proseguire e seguendo le orme ci inoltrammo in dei cespugli.

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Clio 03-04-2014 16.46.24

Scoppiai a ridere a quelle parole di Ertosis, per poi scuotere la testa.
"Eh, me la sono giocata davvero male.. Mi sono persa l'opportunità di vedere la tua faccia dopo un no! Dev'essere esilarante.. Comunque, ho pensato che fosse una buona idea, il messo di Gioia Antiqua mi ha visto, dopotutto... Già è strano vedere una donna in uniforme, se dovesse vedermi arrivare, magari gli verrebbe un sospetto... Invece così ci sono meno possibilità che mi riconosca.. Lui o chiunque altro... Quanto al diplomatico, beh.. Evidentemente siamo troppo rozzi per capire la democrazia secondo il senatore... Io comunque sono stata chiara, non posso pensare a lui, se si sa difendere, bene.. Altrimenti avrà vita breve.. Speriamo che possa davvero esserci utile e non sia un peso!".
Ascoltai poi la proposta di chiamarci Gufi Scarlatti.
"Sí, potrebbe funzionare... Sono stati banditi dal regno, dopotutto! Solo che, come sapete che non sono mai stati a Gioia Antiqua? Ve l'ha detto Guisgard? Beh, certo lui li conosce bene.." Guardando verso la porta.
Sorrisi ad Ertosis "Senti chi parla, secondo me potreste diventare ottimi amici.. È lui che ha portato le ragazze in caserma, ieri mattina facendomi imbestialire... Ma mi ha anche salvato la pelle un paio di volte... Chi lo capisce è bravo.." Sorrisi, osservando i miei soldati "Bene, mi piace questo piano.. Mi sembra molto rischioso, certo, ma ha un suo perché... Però adesso dovete smetterla di chiamarmi capitano, so che ci avete messo tanto ad abituarvi, ma non solo siamo tra di noi, siamo anche in incognito... Siamo mercenari non soldati..

Eilonwy 03-04-2014 17.24.26

Mi dispiacque come non mai abbandonare Messer Lyon e Messer Ozy.
Mi sentivo così in colpa!
Isolde l’ avrebbe, prima o poi, pagata cara di tutte le sue crudeltà e i suoi terribili malefici.
“Già…..caro amico mio!....Ci vorrebbe un cavaliere veramente in gamba per sconfiggere Isolde. Cosa darei per ucciderla io stessa!....Quella fattucchiera sì che dovrebbe finire al rogo, al contrario di tutte quelle pulzelle, donne e streghe bianche innocenti che l’ Inquisizione brucia ogni giorno per diletto!....Ma come avete detto voi, nessuno ci è mai riuscito. Ci vorrebbe un uomo……e perché no anche una donna, che fosse forte e potente quanto Isolde e……e la scaraventasse all’ Inferno come fece l’ Arcangelo Michele con Lucifero” risposi al merlo Tisin.
Citazione:

“Tornando al nostro viaggio... ora che ci penso la bussola l'aveva messer Flees... dunque non potremo più utilizzarla per trovare la strada...”
“Ci affideremo al nostro istinto!” Esclamò Jack ridendo.
Risi candidamente e scossi la testa.
Mi ripresi dalla risata, tirai fuori dalla tasca la soprannaturale bussola e li rassicurai: “Guardate cosa ho qui!....La nostra famigerata e magica bussola!....L’ ho presa dalla tasca di Sir Flees quando mi ha baciata e l’ ho sostituita con quella mia normale. Scommetto che manco si è accorto dello scambio!”.
Giungemmo ad un trivio e a quel punto consultai la prodigiosa bussola.

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elisabeth 03-04-2014 17.39.53

Don Auster.....gelido come la coltre di neve che ricopre la povera gente.....gelido come il vento che soffia dal nord......ma io..io in che posizione ero.....ero nella mesogna più grande, e non sapevo come uscirne...ricordai per un attimo come avevo conosciuto Daizer......come c'eravamo presi i cavalli.......e perchè lo avevo pagato...doveva accompagnarci soltanto nel bosco e aveva fatto più del suo dovere.....quella storia non lo toccava ...... e il suo silenzio me lo confermava.......era lì che mi guardava.....forse ero stata poco donna, nel senso in cui si potesse conoscere lo sguardo di un uomo......." Don Auster.....credete ciò che più vi aggrada......il matrimonio e' uno.....ed e' stato ufficiato.....e penso che mio marito la pensi come me....se pensa il contrario come una moglie devota seguirò ogni sua decisione....."......

Guisgard 04-04-2014 00.39.33

“Andiamo, il matrimonio è un Sacramento che va rinnovato, poiché simboleggia l'Amore perpetuo che nasce ogni volta, ogni nuovo giorno e per tutta la vita.” Disse Don Auster ad Elisabeth. “E poi” aggiunse l'inquisitore “se non si afferma il falso, non vi è nulla di male a ribadire ciò che si è giurato già una volta.”
“Ah, facciamola finita!” Esclamò Daizer, prendendo poi la mano di Elisabeth nella sua. “Amo mia moglie come il primo giorno e se tornassi indietro la sposerei altre mille volte! E se questo serve a soddisfarvi e a permetterci poi di andare via da qui, allora sono pronto a prendere di nuovo Elisabeth come mia sposa!” Rise appena. “A meno che lei non si sia pentita di avermi come marito.” Facendo l'occhiolino alla donna.
“Bene.” Soddisfatto Don Auster. “Allora avrò io stesso l'onore di rinnovare i vostri voti nuziali.”

Guisgard 04-04-2014 00.55.45

“Ottima mossa, damigella.” Disse il merlo nel vedere Eilonwy estrarre la bussola. “Davvero ottima.”
“Sei un vero portento, Eilon!” Esclamò Jack.
La ragazza allora consultò la bussola davanti a quel cartello.
E come responso la straordinaria bussola segnalò ben tre edifici Sacri, legato ciascuno ad una delle tre località indicate dal cartello.
Così, la bussola indicò la Cappella di Santa Maria al Castello per Alvignan, la Chiesa di Sant'Erasmo per Oczanum e infine la Cattedrale della Santa Croce per Tylesia.
“Allora?” Fece Jack. “Dove si va?”

Guisgard 04-04-2014 01.09.53

Altea e Tyssen, secondo quanto proposto dalla bella avventuriera, si separarono per seguire quelle tracce di sangue.
La vegetazione era folta e tutt'intorno, all'improvviso, era calato un innaturale silenzio.
Come se il bosco volesse trattenere il respiro.
Ad un tratto ad Altea parve di udire qualcosa.
Prima un rumore vago e lontano, poi come un mormorio.
Una voce bassa e stanca, simile a quella di un bambino.
Di colpo alcuni uccelli volarono via da un cespuglio, facendo sobbalzare l'avventuriera.
Poi, un attimo dopo, un verso indescrivibile, rabbioso e feroce, si diffuse nell'aria.
Tutto allora accadde in un momento.
Altea vide comparire una sagome grossa ed indefinita, scura e rapidissima che, fuoriuscendo da un cespuglio, cominciò a caricare verso di lei.
Poi una scure lanciata verso quella bestiale sagoma, che però non riuscì a ferirla e finendo così per rimbalzare su di essa come se avesse colpito un pezzo di ferro.
Allora, in quegli attimi concitati, Altea udì Tyssen che gridava.
Il cavaliere la raggiunse, spingendola via e salvandola dalla carica di quella furia selvaggia.
La bella avventuriera ebbe solo il tempo di udire, un momento dopo, Tyssen urlare dal dolore.
Altea finì infatti in un fossato, perdendo così subito conoscenza.
Si svegliò in un comodo letto.
Era in una stanza con le tendine abbassate.
E nell'aprire gli occhi si accorse di non essere sola in quel luogo.

Guisgard 04-04-2014 02.22.56

“Non credo proprio di poter andar d'accordo con quel tipo...” disse Ertosis a Clio, gettando uno sguardo verso la porta, dove Guisgard stava uscendo “... si vede subito che è uno sbruffone, un pallone gonfiato!”
“Parliamo di cose serie ora...” fece Borel “... allora è deciso, saremo i Gufi Scarlatti... beh, visto che non volete farvi chiamare capitano, diteci allora in che modo dobbiamo rivolgerci a voi...” fissando Clio.
“Già...” intervenne Vortex “... dovete trovare un nome adatto al capo di una compagnia di mercenari...”
“Un nome da donna scaltra, autoritaria, che sa cosa vuole...” sorridendo Ertosis “... insomma, la mia donna ideale!” Ridendo.
“Beh...” mormorò Borel “... se non riusciamo a trovare un nome che ci soddisfi, possiamo sempre chiederlo a quel cavaliere...” indicando con un cenno del capo la direzione della porta “... mi sembra abbastanza ferrato in questo genere di situazioni. E poi, non so, ma a differenza di Ertosis io invece credo che quel tipo sappia il fatto suo.”
“Andiamo, vecchio mio...” Porturos a Borel “... sai meglio di me come il nostro Ertosis sopporti poco qualcuno in grado di togliergli il boccone da bocca...” rise.
“Cosa intendi dire?” Fissandolo Ertosis.
“Prova a guardare verso la porta, amico mio...” rispose Porturos.
Tutti allora guardarono in quella direzione, assistendo così ad una curiosa scena.
“Questi forse non basteranno, cavaliere?” Fissandolo negli occhi la ragazza.
“In verità” fece Guisgard con la borsa di lei in mano “credo siano un buon gruzzolo per una fuga romantica... lo si capisce dal peso...”
“Allora qual'è il problema?” Chiese lei. “Sono i risparmi che ho messo via negli ultimi mesi.”
“E' proprio questo il problema, bellezza...” sorridendo Guisgard “... non potrei mai approfittare di te...”
“Ma perchè?” Stringendosi a lui. “Vi piaccio, no? Me lo avete detto quella sera, rammentate?” Sotto la Luna...”
“Eh...” fece lui “... si dicono tante cose sotto la Luna... e comunque, sai bene di piacermi...”
“Voi siete innamorato di me, lo so per certo!”
“Angelo, sarei un pessimo affare per te...” prendendo la mano di lei “... sono una testa calda, uno scavezzacollo... e poi...”
“Poi?”
“Poi mi innamoro di continuo, dunque è come se non mi innamorassi affatto.”
“Un'altra notte soltanto...” stringendosi ancor più lei a lui “... datemi solo un'altra notte... e vi convincerò a portarmi con voi...”
“Eh, bellezza...” sospirò lui “... temo che potresti essere molto convincente...”
“Cosa farete una volta giunto a Sygma?” Con occhi languidi lei. “Senza una donna?”
“Beh...” scostando le braccia di lei dal suo collo “... immagino sarò impegnato un bel po' per far valere i miei diritti sull'eredità di mio zio... e non credo che basterà la mia parola di gentiluomo per convincere eventuali oppositori...”
“Allora” disse lei “se non verrò con voi mi ucciderò!”
“Anche questo è un pessimo affare, Angelo mio.” Sorridendo Guisgard. “Poi finirai all'Inferno.”
“L'Inferno forse non esiste!” Decisa lei.
“Molti invece affermano il contrario” fissandola lui “dunque non c'è da dubitarne.” Facendole l'occhiolino.
“Ho capito!” Esclamò lei. “C'è un'altra donna!”
Guisgard rise.
“Si, ne sono certa!” Irritata lei.
“Mi spiace deluderti, ma nessuna mi sta aspettando, né tanto meno pensando.” Sorridendo ancora il cavaliere.
“Giuratelo!” Pretese lei. “Giuratelo che per voi esisto solo io!”
“Un poeta latino” disse lui “affermava che un bacio è il miglior giuramento, poiché anche se celasse una menzogna sarebbe ugualmente dolce...” si avvicinò a lei e la baciò.
“Siete un bugiardo...” sussurrò lei con le sue labbra ancora su quelle di lui “... e spero davvero che l'Inferno esista... così da potervi vedere lì a bruciare...” e tornò a baciarlo.
“Ora devo andare, piccola...” sussurrò lui.
“Un altro bacio, cavaliere...”
“Per oggi sei già stata baciata abbastanza...” facendole ancora l'occhiolino lui “... qualcosa vorrai pur conservare per i tuoi clienti, no?”
“Sei un lurido...”
“Ah...” zittendola lui con un dito sulle labbra “... una signora non dice nulla di sconveniente...”
Rise, le mostrò un vistoso inchino e la salutò.
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Altea 04-04-2014 14.47.55

Tutto avvenne in fretta...quel mormorio di bambino e poi subito apparire una belva indefinita da un cespuglio e come disse Enar ebbi solo il tempo di vedere i suoi occhi..rossi come il fuoco degli Inferi.
Riposi la spada e presi l'arco in mano vedendo la belva caricare verso me...ma qualcuno aveva già pensato a colpirlo con una scure senza scalfirlo.
Presi la freccia e puntai verso la belva lanciando la freccia proprio puntando a uno dei suoi occhi ma non ebbi il tempo di realizzare se avessi accecato l'animale, udii Tyssen urlare e lanciarsi verso me.
Mi trovai a volare nel vuoto sentendo Tyssen urlare di dolore...e poi il nulla.

Mi svegliai da quel torpore..mi trovai in una stanza, in un bello e comodo letto, ero in penombra e vidi una sagoma.
Mi alzai dal letto dolente..."Che è successo? Dove mi trovo...dove sono Tyssen e i bambini?".
Osservai quella sagoma cercando di avere risposte e capire dove fossi.

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Eilonwy 04-04-2014 15.06.10

Sorrisi ai miei amici e compagni d’ avventura.
“Eh eh….e poi quel pivello di Flees dice che sono troppo ingenua!....L’ho sempre detto che sembro sempliciotta, ma, alla fine, è solo ciò che sembro!” scossi leggermente il capo ancora ridendo “Allora vediamo un po’!.....La mappa della bussola dice che per ognuna delle tre vie e tre città c’è una chiesa. Alvignan ha la Cappella di Santa Maria al Castello, Oczanum ha la la Chiesa di Sant'Erasmo e Tylesia ha la Cattedrale della Santa Croce. Io direi di prendere quella per Tylesia per due validi motivi: 1) La bussola segna che tra Tylesia e Gioia Antiqua c’ è solo un giorno di viaggio, al contrario delle altre due località che hanno tre giorni; 2) Il Fiore Azzurro inizialmente stava a Tylesia (difatti il nome completo è “Il Mistico Fiore Azzurro della Tylesia”), quindi potremo anche raccogliere più informazioni su questo miracoloso tesoro. Voi….voi che ne pensate, amici miei?” domandai alla fine.

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Guisgard 04-04-2014 16.47.57

Qualcuno si avvicinò al letto dove si trovava Altea.
“Non dovete agitarvi...” disse una voce “... non siete ferita, a parte qualche graffio dovuto alla caduta, ma comunque vi siete presa un grosso spavento...” era il pastore Enar “... prendete un po' di questo decotto...” porgendole una scodella calda “... vi sentirete subito meglio...” si sedette accanto al letto “... dei bambini non sono state trovate tracce... siete stati attaccati da quella bestia... poco dopo devono essere giunti i cavalieri della giostra che trovando il vostro amico ferito lo hanno poi riportato in città... voi invece eravate finita in un piccolo fossato e per questo non vi hanno vista... fortunatamente sono passato un'ora dopo ed i miei cani hanno fiutato il vostro odore... e vi ho portata qui da me per curarvi.”

Guisgard 04-04-2014 16.54.37

“Il vostro ragionamento è giusto, damigella.” Disse il merlo ad Eilonwy. “In effetti Tylesia è più vicina ai confini del regno rispetto alle altre due località, dunque di conseguenza è anche quella meno distante, almeno in via teorica, da questa fantomatica Gioia Antiqua.”
“In via teorica?” Ripetè Jack.
“Si.” Annuì il merlo. “La bussola non può indicarci le distanze esatte riferite in giorni di marcia, ma solo segnalarci la distanza dei luoghi sacri dalla capitale o dai confini del regno. Tylesia è dunque, fra le tre località segnate sul cartello, quella più vicina ai confini, dove dovrebbe trovarsi Gioia Antiqua. Ma di sicuro, oltre questo, non c'è nulla.”
“Tu parli come se quella città fosse quasi una leggenda.” Osservò Jack.
“Esiste, certo...” rispose il merlo “... ma attorno al suo nome circolano tante leggende, dunque tutto va preso con prudenza.”
“Allora dove si va?” Chiese Jack.
“Damigella Eilonwy ha proposto Tylesia, dunque direi di seguire la freccia per quella città.”
“Bene, andiamo allora!” Esclamò Jack.
Presero così la direzione per Tylesia.
E dopo qualche ora avvistarono una locanda lungo la strada.
E sull'insegna recava come nome “La locanda della villana”.

Clio 04-04-2014 16.58.52

Osservai quella scena coprendomi la bocca con la mano, per tentare di nascondere una risata sommessa.
"Oh, cielo.." Mormorai ridendo "davvero ci sono donne tanto petulanti? Come possono pensare che gli uomini le sopportino? Andiamo... Come fa una donna a fidarsi di uno così?".
Era davvero esilarante. No, non ero affatto pentita di essere quella che ero.
"Dovrete smettere anche di darmi del voi, non mi ero mai accorta di avere a che fare con dei gentiluomini.." Sorrisi "Un nome, dite? Non lo so... Non sono brava in queste cose... Com'era? Una donna autoritaria, scaltra che sa quello che vuole eh? Mmm.. Mi vengono in mente solo riferimenti troppo raffinati, e di certo un mercenario non conosce la mitologia o la letteratura..." Scossi la testa "Di certo non posso essere Gufo Scarlatto.. Continuiamo con gli animali colorati? Piuttosto, come ci occupiamo di lui? Diciamo che è stato ucciso, che l'abbiamo cacciato? O magari che è stato catturato..." Guardai Porturos "tu che dici, ne ha viste tante... Hai qualche suggerimento? Ho come la netta sensazione che se mi avvicinassi adesso a Guisgard subirei le ire della donzella abbandonata.." Risi "Ed è meglio per lei che non succeda.. E poi, andiamo... Possiamo farcela da soli! Dobbiamo pensare come mercenari.." Dissi, prendendo un sorso di vino da un boccale.
"Però, non possiamo starcene qui tutto il giorno, dobbiamo partire... O troviamo un nome in fretta o lo faremo per la strada... Per adesso potete anche chiamarmi soltanto capo, il secondo di Gufo lo chiamava così..".

Altea 04-04-2014 17.00.13

Ad un tratto capii chi fosse davanti a me..Enar il pastore che racconto' l'accaduto.
Bevvi il decotto . ."Mi avete salvato la vita. Anzi sono stata miracolata due volte oggi".
Mi sentii meglio e mi alzai . ."Quella bestia è un diavolo, chissà come stanno quei bimbi..riportatemi in paese gentilmente".

Guisgard 04-04-2014 17.19.38

“Allora per adesso vi chiameremo così, semplicemente capo...” disse Borel a Clio “... anzi, ti... meglio cominciare subito a farci l'abitudine...” finì di bere il suo vino “... bene, come ha detto il nostro capo, è inutile star qui a poltrire... dunque, signori, andiamo... quanto a Gufo Scarlatto, beh, ci verrà in mente qualcosa lungo la strada...”
Così si alzarono ed uscirono dalla locanda.
E mentre salivano in sella ai loro cavalli, vedendo Guisgard che montava sul suo destriero, Borel gli si avvicinò.
“Forse vi farà piacere sapere” rivolgendosi al cavaliere “che la vostra idea ci è piaciuta non poco.”
“Davvero?” Fissandolo Guisgard. “Me ne compiaccio. Anche se, confesso, non ricordo cosa vi avrò mai detto di così geniale.”
“La storia dei mercenari.” Fece Borel.
“Ah, si, rammento.” Sorridendo il cavaliere.
“Abbiamo solo un problema ora...” mormorò Borel “... dove prendere Gufo Scarlatto se qualcuno chiederà sue notizie.”
“Un bel problema.” Ridendo appena Guisgard.
“Suggerimenti?”
“Forse i vostri compagni” disse il cavaliere “non sono tanto propensi a chiedere il parere del sottoscritto.” Lanciando una rapida occhiata verso i suoi compagni.
“Non siete voi che dovete piacere loro” replicò Borel “ma solo le vostre idee.”
“Molto saggio.” Annuì Guisgard. “Beh, io, fossi in voi, non mi avventurerei in quella città con una compagnia che porta quel nome senza poi poter disporre del legittimo titolare.”
“Dunque?”
“Quel che ho appena detto.” Rispose il cavaliere. “Troverei un Gufo Scarlatto. E se poi il vostro capitano muore comunque dalla voglia di comandare la brigata, beh, potrete sempre spacciarla per sua moglie.”
“Un uomo simile può prendere moglie?” Stupito Borel.
“Perchè no?” Esclamò Guisgard. “I mercenari ne fanno di sciocchezze!” Rise di gusto. “Dunque io al vostro posto sceglierei uno della compagnia per fargli fare la parte di Gufo Scarlatto.”
“Idea non affatto malvagia!” Annuendo Borel, per poi voltarsi verso Clio e gli altri.

Clio 04-04-2014 17.31.05

Così, uscimmo dalla locanda e ci preparammo a partire. Vidi poi Borel avvicinarsi a Guisgard, non sentivo le loro parole ma mi accorsi che andavano d'accordo e se la ridevano.
Mi avvicinai a loro.
"Mi fa piacere che vi divertitate tanto, ma dovremmo andare Borel..." Salutai poi Guisgard con un cenno del capo "Cavaliere, buon viaggio.." Sorrisi.
Per poi voltarmi verso i miei uomini.

elisabeth 04-04-2014 17.33.35

No...Daizer...che stai facendo......il matrimonio e' il matrimonio, mio Dio...ci stiamo spingendo così oltre che finiremo per non poter tornare indietro......il suo sorriso era caldo e mi stava difendendo....e io ero da difendere in quel momento......strinsi la sua mano..." Ti seguirei in capo al mondo Daizer.....che il Signore ci protegga......"......e il viso tondo e paffuto di Don Auster.....divenne luminoso......avevamo preso in giro lui o noi.....

Eilonwy 04-04-2014 17.58.51

Entrammo nella “Locanda della Villana”.
I tavoli erano stracolmi di leccornie e occupati da molte persone, le quali quando entrammo ci guardarono con curiosità. Probabilmente perché non ci avevano mai visto da quelle parti.
“Ehilà….salve a tutti!” salutai con un sorriso di circostanza.
Mi avvicinai alla locandiera che stava dietro il bancone.
“Buongiorno signora!....Potremo, per favore, avere una stanza per due? Io e mio cugino Jack abbiamo fatto un lungo e faticoso viaggio. Domani dovremo partire di nuovo. Va bene qualunque stanza per noi due!” dissi a braccetto con Jack, che aveva nascosto i capelli bianchi sotto il cappuccio poiché sarebbe stato strano vedere un giovincello con quel tipo di colorazione.
La locandiera ci guardava anche lei in modo vivace ed insolito. Era una donna di mezza età con corti capelli rossi, gli occhi verdi-marroni, le guance rosee, la pelle abbronzata, un neo vicino alla bocca e un sorriso quasi da folletto dei boschi.

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Guisgard 04-04-2014 18.22.51

Don Auster sorrise ed annuì a quella scena.
“Benissimo...” disse compiaciuto “... fate preparare il tutto per la cerimonia... avverrà nella cappellina.” Rivolgendosi poi al suo segretario. “Ora lasciamoli un momento soli... del resto il momento lo richiede.” Ed uscirono lasciando soli nella stanza Elisabeth, Daizer e la ragazza.

Guisgard 04-04-2014 18.26.29

Enar annuì a quelle parole di Altea.
Uscì e preparò il carro.
Aiutò poi la donna a salire sopra e lasciarono quel posto, diretti in città.
Quando vi giunsero però vi era un'atmosfera quasi surreale.
Poca gente era per le strade ed ovunque si respirava un clima di oppressione e paura.

Guisgard 04-04-2014 18.28.10

“Si, certo, ragazzi.” Disse la locandiera ad Eilonwy.
Li accompagnò al primo piano, dove mostrò loro una cameretta piccola ma accogliente.
Invitò poi i due ragazzi a tornare giù per cenare.
Fra i tavoli si udivano strani discorsi.
Qualcuno accennava ad un ponte sospeso.
Altri ad un enigma.
Altri ancora a qualcosa di oscuro e terribile.

Guisgard 04-04-2014 18.29.47

“Io e questo cavaliere stavamo appunto parlando del viaggio, capitano...” disse Borel a Clio.
“Lasciate perdere...” Guisgard a Borel, con tono sarcastico “... il vostro capitano è un tantino acida ogni volta ci sono io in giro... le farò questo effetto...” sorrise appena “... e forse so anche il perchè... ma ditele di non preoccuparsi, resterà un segreto tra me e lei...” e prese a canticchiare, accomodando le redini del suo cavallo.

Clio 04-04-2014 18.43.25

"Un segreto, davvero?" Sorrisi "Vi avevo detto che io non amo i segreti o i sotterfugi, mi dispiace ma ho raccontato ogni cosa a mio padre, al mio secondo... Non vedo perché dovrei essermela presa.. Ha funzionato, no? Avrei raccontato tutto anche ai miei uomini se voi non aveste trasformato la caserma in un bordello.." Continuai sarcastica "E comunque piantatela con quell'aria da vittima, vi ho solo augurato buon viaggio, non mi sembra di essere stata scortese..." Scossi la testa.
Mi voltai verso Borel "Andiamo, Nestos e il diplomatico ci staranno aspettando... Poi mi racconterai cosa vi divertiva tanto parlando del viaggio" sorrisi.

Altea 04-04-2014 18.45.09

Arrivati nel paese vi era silenzio...tutta la atmosfera festaiola era andata a svanire per prendere posto a paura e oppressione.
"Messer Enar...ma che succede..sicuramente niente di positivo".
Scesi dal carro e ringraziai ancora per avermi salvato..sicuramente avrebbe avuto la mia fiducia.
Mi diressi verso i padiglioni dei cavalieri...essi farfugliavano tra loro e fermai uno di loro..."Milord..sono lady Altea...ditemi che è successo a milord Tyssen..portatemi subito da lui".
Guardai tutti...ora forse in loro vi era la convinzione che uccidere quella belva era una impresa ardua?

Guisgard 04-04-2014 18.49.57

Nel vedere arrivare Altea che chiedeva di Tyssen, quei cavalieri si scambiarono varie occhiate.
“Milady...” disse uno di quelli “... lasciate perdere... non sarà un bello spettacolo... né per voi, né soprattutto per il vostro amico...”

Guisgard 04-04-2014 18.54.17

“Oh, ma io non parlavo dell'avventura presso quei mercenari...” disse Guisgard quasi con indifferenza “... parlavo di un qualcosa di più intimo... che riguarda solo me e voi...” continuando a sistemare le redini del cavallo “... un segreto che non rivelate neanche a voi stessa, temo...” sorrise “... comunque, vi ringrazio del buon viaggio... altrettanto a voi ed ai vostri uomini...”
Borel fissò Clio incuriosito, per poi accennare un vago sorriso.

Altea 04-04-2014 19.14.06

A quelle parole rabbrividii...Tyssen...come lo aveva ridotto..il bel Tyssen che tutte le donne amavano.."Per favore" mi rivolsi ai cavalieri presenti.."egli mi ha salvato la vita..altrimenti non sarei qui..ditemi cosa gli è successo..come è ridotto e se è in fin di vita".
Vidi una tenda illuminata e un via vai di persone...Tyssen era li ma non entrai per suo rispetto e guardai quegli uomini aspettando risposta.

elisabeth 04-04-2014 20.41.23

Sorrisi a Don Auster......" Vi ringrazio .......il nostro matrimonio sarà solido come una roccia.....non avrei mai immaginato ".......E tutti andarono via per preparare l'evento......per preparare le mie nozze.......le mie nozze.....non era nei miei progetti, non era nei miei pensieri......e poi l' Amore, non conoscevo neanche Daizer......mi aveva dimostrato tanto...anche in quel momento....mi aveva tolto da condanna certa......." Daizer......voi state per sposare una perfetta sconosciuta......non sapete neanche che carattere ho......potrei essere isterica.....ma una cosa devo confessarvela......"...la ragazza si sedette a terra incrociando le gambe.....e ci guardava sorridendo...ma sempre chiusa nel suo silenzio........" Daizer...io sono una Donna che voi profani chiamate Maga.....in realtà siamo siamo Donne di conoscenza la natura e l'universo sono parti di noi........quella che avete sentito nominare prima Isolde e' la mia parte nera....e' mia sorella.....siamo state divise ...alla nascita......io ho vissuto con mio padre.....e molti altri uomini saggi...modificando la mia natura e le mie forze sono diventate positive..........la mia vita si svolgeva nelle grotte insieme ad altre donne che studiavano il comportamento della vita...............questa sono io Daizer.......io ho paura.....ho molta paura.....Fra Saverius e Favelius..sanno che non siamo sposati......infondo saranno le prime nozze.......spero che comprendano il motivo per cui lo stiamo facendo...."...mi allontanai da lui per andare alla finestra...c'era fermento per le strade..certo..Don Auster rinnovava la promessa di matrimonio di due che potenzialmente potevano essere il male fatto persona.........." Pensi ...che come ogni donna avrei diritto ad un abito da sposa ?.........che stupida vero ?.....voi vi state sacrificando unendovi ad una sconosciuta ....e io penso all'abito.........non pretenderò nulla da voi........non dovete darmi nulla......vi giuro che non mi vedrete mai piu'.....una volta finito tutto...riavrete la vostra libertà ".......cercai di sorridere......ma sapevo che il matrimonio ..non avrebbe risolto i nostri problemi....

Eilonwy 04-04-2014 22.06.01

La locandiera ci fece vedere una stanzetta con due letti messi a letto matrimoniale, una vasca, un piccolo caminetto e un comodino con le cose da bagno e gli asciugamani.
La brava donna ci invitò a scendere per la cena.
Tornai in camera con Jack, poiché entrambi sapevamo che per me questo non era possibile.
Versai l’ acqua calda del calderone, che stava nel focolare, nella vasca.
“Jack, di grazia, potresti voltarti?....Devo spogliarmi! Vai anche a dire che non posso scendere per la cena perché…..perché sto male, sono molto debole e preferisco mangiare in camera con te. E non mi guardare con quel sorrisetto accattivante!.....Non è carino guardare una dama mentre si denuda. Forza….girati, discolaccio!” dichiarai ridendo affettuosamente.

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Mi tolsi gli abiti maschili e li posai su un letto. Quando fui nuda, mi immersi nella calda vasca.
Il giorno diede il passo alla notte.
Le mie mani divennero palmate e più affusolate, dalla cintola in giù mi squamai, le gambe si unirono e i piedi si allungarono e si trasformarono in sottili e trasparenti pinne.
“Ora se vuoi, puoi anche guardare!” e dopo aver esclamato questo, gli feci un’ innocente linguaccia.

Clio 05-04-2014 01.18.57

No, certo, possibile che mi fosse passato di mente?
Lui sapeva. E se non si fosse trattato del principe ereditario sarei stata felice di condividerlo coi miei ragazzi.
Perché era di quello che parlava, cos'altro?
Non comprendevo perché sostenesse che non lo avevo svelato a me stessa, ma non mi importava.
Guardai Borel scuotendo la testa, come se non capissi di cosa stava parlando.
"Avanti andiamo.. Abbiamo una missione da compiere.. Non possiamo più rimandare la partenza!" Dissi ai miei uomini.

Guisgard 05-04-2014 01.19.27

Daizer sorrise appena a quelle parole di Elisabeth.
“Immagino” disse “che se ora pretendessimo abiti nuziali, quell'inquisitore impiegherebbe un attimo a capire che non siamo mai stati sposati fino ad ora.” Il tono era calmo, come a volerla rassicurare. “E non c'è alcun bisogno che mi parliate di voi, di cosa siete e cosa avete fatto fino a oggi. Dimenticate che io sono un contrabbandiere? Dunque siamo nella stessa barca. E poi” aggiunse “non ho mai giudicato una donna in base a ciò che gli altri dicono di lei. Altrimenti non sarei diverso da coloro che le bruciano sui roghi.” Mise una mano in tasca ed estrasse qualcosa avvolta in un panno. “Questa collana” mostrando alla donna ciò che era custodito in quel panno “l'ho presa da una nave che batteva bandiera portoghese... dovevo consegnarla ad un ricco hidalgo spagnolo... ma per il momento potrà esserci utile...” mise allora al collo della donna quel prezioso monile “... ecco...” guardando Elisabeth con quel gioiello “... anche senza abito nuziale sarete comunque una sposa da invidiare...” sorridendole ancora.
Anche la ragazza, che li fissava, sorrise a quella scena.
“Venite...” fece il contrabbandiere, prendendo Elisabeth per mano “... la cerimonia ci attende... e dopo finalmente potremo lasciare questa città...”
E si avviarono verso la cappellina.
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Guisgard 05-04-2014 01.25.07

“Milady...” disse il cavaliere ad Altea “... il vostro amico... ecco, quel dannato cinghiale gli ha portato via una gamba... ora i medici stanno cercando di scongiurare un'infezione... ma se sopravviverà, restare comunque senza più una gamba... mi spiace...”


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