Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 15-04-2016 00.21.38

“Qui gli ordini li do io.” Disse l'uomo ad Altea. “Ora tutti a bordo ed il primo che mi darà noie lo butterò a far compagnia ai pesci.”
Quando furono tutti saliti sulla piccola barca, l'uomo mollò la cima e l'imbarcazione si allontanò dal molo.
Raggiunsero un canale laterale per evitare che le fregate li notassero.
Questo era almeno il piano di quell'uomo.

Dacey Starklan 15-04-2016 00.22.46

<< Va bene >> divertita per il suo sbuffo.

<< Vieni tu con me per una buona volta. Vorrei che tu venissi. Sono sicura che vedendo quel poco capirai perché mi piace tanto >>

Assicurai i Taddei nella mia bisaccia e continuai a lavorare, prima facevo prima avrei finito

Guisgard 15-04-2016 00.22.48

“Aspetta...” disse Costanza a Gwen “... esci di nuovo? Di già? Senza neanche mangiare qualcosa? Non ti sembra di stare esagerando ora?”

Lady Gaynor 15-04-2016 00.23.20

Non feci neanche in tempo a muovere qualche passo che un'altra potentissima cannonata fece crollare un muro. Mi ritrovai così per terra, sporca di polvere e con qualche pietra addosso. Mi sentivo intontita, per cui portai una mano alla testa per massaggiarla un po'. Quando la ritirai, notai che era sporca di sangue.

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Guisgard 15-04-2016 00.24.10

“Non contarci.” Disse Charlie a Dacey. “Ho altro a cui pensare. Quel cavaliere è di certo l'ultimo dei miei pensieri.” Scuotendo il capo.

Clio 15-04-2016 00.25.52

Risi a quelle parole del ragazzo.
"Certo, come no.." Scuotendo la testa.
"Mi sembrava di essere stata abbastanza chiara.." Dissi.
"Peggio per te.." Mormorai piano, tra i suoi capelli scuri.
Così, strinsi ancor più la presa e poi lo colpii forte alla nuca, in modo da fargli perdere conoscenza.
Buttai la testa all'indietro e sospirai.
Non ci voleva, no, decisamente.
Poi sentii quei passi.
Qualcuno si stava avvicinando.
Maledizione!
Poi ebbi un'intuizione: se era un donnaiolo nessuno si sarebbe stupito di trovarlo in dolce compagnia, magari addormentato dopo una lunga e intensa notte di passione.
Così, sciolsi i capelli, sbottonai e tolsi la giacca della divisa, restando solo col raffinato corpetto, mi stesi accanto a lui e lo abbracciai, nascondendo i pugnali dietro la sua schiena, in modo che a un primo sguardo sembrassi addormentata ma in realtà ero pronta a scattare.
Lui non aveva detto chi lo aveva cercato, dunque potevano essere gli uomini di Cimas per quanto ne sapevo.
E anche se era ancora insopportabile come da bambino, dovevo difenderlo.
Anche se per farlo avevo dovuto fargli perdere conoscenza.

Dacey Starklan 15-04-2016 00.26.13

<< E allora non mi resta che andarci da sola. Non ho certo voglia di dover aspettare un uomo perché sorvegli ogni mio passo. Papà non lo faceva con la mamma e poi io so badare a me stessa zio, dovresti averlo capito >>

Altea 15-04-2016 00.26.23

Lo guardai sorridendo sarcastica visto ero riuscita ad innervosirlo ma mi chiesi perché i più stolti li dovevo trovare io...ma forse sapeva il fatto suo.
Imboccammo un canale laterale e iniziammo quella traversata...misi la mano sul viso e stavolta la brezza non era più così romantica e il mio pensiero andò alla mia famiglia ma sempre guardandomi attorno.

Guisgard 15-04-2016 00.27.20

Gaynor si ritrovò in una nuvola di polvere, ricoperta di detriti, con l'abito lacerato e la testa sanguinante.
Gli occhi le bruciavano e nelle orecchie sentiva un sibilo assordante causato dall'esplosione.
Non riusciva a capire in che zona fosse, se ci fossero altri intorno a lei ed avvertì un profondo senso di insicurezza.
Si sentiva indifesa e alla mercé di nuovi attacchi di mortaio.

Guisgard 15-04-2016 00.31.44

A quelle parole di Dacey, lo zio si voltò di scatto, le si avvicinò e poi la schiaffeggiò.
“Se non riesci a capire che mi preoccupo per te” disse “allora davvero non ho altro da dire. Io non so com'erano i tuoi genitori in fatto di educazione, ma io non sono loro. Ho il mio modo di proteggerti e so che ho sempre fatto del mio meglio. Forse non sarò mai come tuo padre, ma sei la persona a cui più tengo al mondo e tutto ciò che faccio e dico è per il tuo bene.” E andò nel retrobottega.

Lady Gwen 15-04-2016 00.35.04

Sospirai appena e diedi ordine ad una domestica di portare del the con dei biscotti sedendomi poi al tavolino della veranda vicino l'ingresso.
"Sono riuscita a far avere lo spettacolo a quelle persone, devo andare fino in fondo."

Lady Gaynor 15-04-2016 00.35.28

La testa mi sanguinava e avevo tutte le ossa ammaccate. Mi guardavo intorno cercando di capire dove fossi, ma ero troppo intontita. Mi feci forza e mi rimisi in piedi, nonostante la paura di restare uccisa sotto i bombardamenti, ma anche un solo passo mi recava dolore.

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Guisgard 15-04-2016 00.37.20

Clio simulò quella situazione ed attese.
Sentì così dei passi tra la vegetazione.
Erano dei cavalli.
Due.
Un attimo dopo intravide tra i cespugli due uomini a cavallo, abbigliati come signorotti locali ma dai modi grezzi.
“Lo troveremo...” disse uno dei due all'altro.
“E dopo?” Chiese il secondo.
“Metteremo fine alla nostra faida.” Annuì il primo.
Tutto ciò mentre Icarius giaceva senza conoscenza e Clio gli stava sopra.

Dacey Starklan 15-04-2016 00.40.19

Rimasi di sasso, immobile, impreparata a quel gesto che più che fisico, vissi come uno schiaffo morale.

Una doccia gelata che uccise il mio sorriso nel giro di un istante.

Non era mia intenzione farlo arrabbiare, non lo era mai stato. Cercavo solo di affermare me stessa in qualche modo e in questo caso avevo miseramente fallito.

<< Zio Charlie..>> entrai nel retro ignorando il dolore alla guancia, ignorando il fermento di rabbia che avevo dentro, decisi di ignorarlo perché avevo compreso la motivazione che aveva portato mio zio a quel gesto.

<< Ti voglio bene, scusami tanto >> lo abbracciai forte.

Lui l'uomo che mi aveva cresciuta, più di un padre, di un amico, di un fratello. L'unico uomo che sapevo mi sarebbe sempre stato accanto e che mi avrebbe protetta.

<< Se... Se tu vuoi che >> faticai a continuare con un nodo in gola,<< se pensi che per me sia meglio allora smetterò di andare alla Marchesa delle Rose>> sospirai , quella rinuncia sebbene ancora ipotetica, mi faceva già soffrire.

<< Sai che farei tutto per te, come tu lo hai fatto per me >>

Guisgard 15-04-2016 00.43.22

L'imbarcazione scivolava lenta sulle acque, cercando di non attirare l'attenzione delle fregate all'imbocco del porto.
A bordo tutti erano preoccupati ed impauriti.
Altea si guardava attorno in balia di vari pensieri.
“Diteci...” disse uno dei passeggeri all'uomo che governava la barca “... dove siamo diretti?”
“Non voglio essere seccato.” Sbottò l'uomo.

Guisgard 15-04-2016 00.45.59

“Beh, se hai ottenuto il consenso per lo spettacolo” disse Costanza sedendosi accanto a Gwen “non vedo perchè tu ora debba ancora prodigarti in modo così esasperato. Cos'altro devi fare? Ora spetta a quegli artisti preparare il tutto. Il tuo compito è finito, no?”

Lady Gwen 15-04-2016 00.48.31

Bene, e ora?
Cosa dovevo rispondere?
" In realtà oggi lord Rovolin voleva parlare col titolare dello spettacolo e volevo esserci anch'io, visto che ho fatto da intermediario fin'ora."
Conciso, logico e inoppugnabile. Non poteva dire nulla.
O almeno, lo speravo.

Altea 15-04-2016 00.49.11

A quella risposta lanciai una occhiataccia all' uomo..."È inutile parlare con lui...Non ne ricaveremo nulla". Speravo solo fosse uno stupido uomo e non un imbroglione..e se fosse stato un mercante di schiavi? Non volevo nemmeno pensarci e presi dal bustino la spilla rimanendo in silenzio, la sfioravo come una carezza...in questi momenti si pensava ai propri errori commessi nella vita.

Guisgard 15-04-2016 00.52.41

“Non ti ho mai vietato nulla” disse lo zio di Dacey con tono cupo “e non comincerò adesso. Ora scusami, ho del lavoro da fare...” e portò fuori alcune casse di legno per l'inventario.
Quello schiaffo aveva fatto male anche a lui.

Guisgard 15-04-2016 00.56.03

Costanza a quelle parole di Gwen mostrò una smorfia di perplessità, per poi annuire.
“Speriamo solo che lo spettacolo vada in scena presto” disse “e che questa storia finisca il prima possibile.”

Lady Gwen 15-04-2016 00.59.01

Sospirai mentre sorseggiavo il the.
"Mi spieghi perchè ti dà tantobfastidio? Quando ti rassegnerai al fatto che non sono più una bambina che deve soli seguire le regole e obbedire? Sono cresciuta, adesso. " fissandola, seria in viso.

Guisgard 15-04-2016 01.01.37

La barca continuava il suo lento e silenzioso scorrere sulle acque, con quell'uomo dai modi bruschi sempre attento a non farsi scoprire dalle fregate.
“Siamo fortunati” disse “che continuino a sparare sulla costa... almeno lasceranno in pace noi...”
“Che razza di uomo siete?” Una donna tra i passeggeri. “Non pensate a chi è rimasto a Baias?”
“Meglio loro che noi.” Fece l'uomo. “Comunque siamo diretti verso la piccola isola di Bivaros... è poco battuta e forse non ci scopriranno...” guardando poi Altea.

Dacey Starklan 15-04-2016 01.03.15

Ricacciai una piccola lacrima.

<< E allora lo decido da me. Lascerò perdere lo spettacolo . Almeno quello >>

Mi affrettai dallo zio, << ti do una mano *

Guisgard 15-04-2016 01.04.56

“Se fossi cresciuta davvero” disse Costanza a Gwen “allora smetteresti di comportarti come una sciocca adolescente, attratta da situazioni inutili e che poco si legano alla tua educazione aristocratica.” La fissò. “Non pensi che quegli artisti ti stiano sfruttando forse? Approfittano delle tue conoscenze a corte? E' così difficile capirlo?”

Guisgard 15-04-2016 01.07.48

Gaynor cercò di rialzarsi ma avvertì un forte capogiro e si ritrovò a terra.
Le orecchie continuavano a sibilarle in modo insopportabile e gli occhi bruciavano per la polvere ed il fumo.
Un attimo dopo perse totalmente conoscenza.

Guisgard 15-04-2016 01.11.10

Lo zio non disse nulla e lasciò che Dacey gli desse una mano con quelle casse.
Poco dopo arrivò un calesse davanti alla bottega.
“Salute.” Disse gaio Pepino. “Avete udito la novità? Pare che si terrà uno spettacolo e per pochi intimi. Non certo qualcosa di adatto a tutti, ma solo degno di essere rappresentato davanti ai pezzi grossi. E non indovinerete mai la trama del suddetto spettacolo.” Ridendo.
“Dacci un taglio.” Sbottò Charlie.
“Sei di cattivo umore oggi?” Fissandolo Pepino.

Lady Gwen 15-04-2016 01.13.13

"Credimi non è così" accennando una risata isterica, per poi tornare subito seria "E se pensi che farò la fine di tutte le brave ragazze aristocratiche, totalmente inutili e stupide, che hannovcome unico obiettivo quello di sposare un nobile ancora più ricco di loro che le mantenga e le sfoggi albpari di trofei ben lustrati alle occasioni mondane, hai sbagliato persona" la guardai per un'ultimo istante e poi uscii, andando ben oltre il palazzo, dove avrei dovuto trovare Velvot.
Come poteva anche solo pensare una cosa del genere? Evidentemente, c'era qualcosa di sbagliato in lei se traeva certe conclusioni, non certo in loro o nell'uomo che amavobpiù della mia stessa vita.

Guisgard 15-04-2016 01.16.46

Gwen lasciò inquieta e dispiaciuta il palazzo, senza dare a costanza la possibilità di replicare.
Uscì dal portone e poco più avanti, sotto un grosso pino, vide una figura distesa.
Era Velvot che riposava beatamente.

Lady Gwen 15-04-2016 01.25.13

Quella breve discussione con Costanza aveva in parte soffocato la gaiezza di quella mattina, ma ritrovai subito il buon umore quando vidi Velvot che riposava beato sotto un pino.
Sorrisi mentre mi avvicinavo silenziosamente, senza il minimo rumore, per poi baciarlo e coglierlo di sorpresa, dal momento che aveva gli occhi chiusi.
"Allora anche tu hai bisogno di riposare, ogni tanto..." dissi piano, scherzando e riferendomi alla stupenda mattinata trascorsa ad amarci nella mia camera, quando esistevamo solo noi due e nient'altro.

Guisgard 15-04-2016 01.32.07

Quel bacio di Gwen, quasi fosse un incantesimo, destò all'istante Velvot, che subito aprì gli occhi e sorrise.
“Ah, dunque credi” disse divertito “che io abbia bisogno di riposare? Beh, se vuoi sono pronto a ricominciare...” facendole l'occhiolino e riferendosi anch'egli alla mattinata di passione da poco trascorsa “... ma sei strana...” fissandola negli occhi “... cos'hai? Sei inquieta? Triste?”

Lady Gwen 15-04-2016 01.39.23

La reazione di Velvot mi fece ridere, e ancor di più quello che disse dopo, sebbene con più malizia.
Poi mi rattristai per un breve istante, ma tentai di sorridere.
"Nulla di importante" alzandomi e prendendo le sue manivper farlo alzare "Andiamo, o faremo tardi alla bottega"

Guisgard 15-04-2016 01.41.46

Velvot strinse la mano di Gwen, impedendole di andare.
“Aspetta...” disse “... nulla che ti rattristi è poco importante per me... dimmi cos'è successo?”

Lady Gwen 15-04-2016 01.47.09

"Ho solo avuto una piccola discussione con Costanza, nulla di cui preoccuparsi" con un leggero sorriso, baciando dolcemente la sua mano, che stringeva la mia.

Guisgard 15-04-2016 01.55.58

“Va bene...” disse Velvot fissando Gwen “... andiamo dai...”
Si presero per mano e raggiunsero il centro cittadino, fino alla bottega di Dacey e di suo zio.
E qui trovarono anche quel buffo ometto di Pepino.
“Salve...” salutò Velvot “... siamo qui per mostrarvi il carrozzone...”
“Si, certo.” Annuì lo zio di Dacey.
“Venite, ve lo mostreremo.” Fece il mago.
Charlie allora raccomandò a Dacey di occuparsi della bottega, per poi seguire Gwen e Velvot a vedere il carrozzone, che si trovava in una piazzetta non molto lontana.

Lady Gwen 15-04-2016 02.00.28

Sembravavessersi convintò, così andammo alla bottega e il proprietario ci seguì fino al carrozzone, che si trovava in uns piazzetta non lontana.
Intanto continuavo a ripensare a quella discussione.
Pensai anche che avrei dovuto risolvere tutto questo al più presto, o la situazione sarebbe degenerata.

Guisgard 15-04-2016 02.05.13

Velvot mostrò il carrozzone allo zio di Dacey e l'uomo lo osservò con attenzione.
“E' un mezzo alquanto bizzarro...” disse “... ma di sicuro vale un bel po'.”
“Già.” Annuì Velvot.
“E sia...” fece Charlie “... lo prenderò in garanzia. Quando mi pagherete il libro il pegno si annullerà.”
“Perfetto.” Sorridendo Velvot.
Allora il mago firmò il documento valevole come ricevuta e lo zio di Dacey gli diede il libro.
Poi tornò alla bottega da sua nipote.
“Il libro è nostro!” Velvot a Gwen.

Lady Gwen 15-04-2016 02.08.32

Per fortuna l'uomo si convinse e accettò il carrozzone come garanzia.
Quando Velvot firmò, prese il libro ed io lo abbracciai contenta.
"Sono felicissima per te, amore mio."

Guisgard 15-04-2016 02.12.40

“Per noi, amore...” disse Velvot abbracciando stretta Gwen “... per noi.” Sorridendo. “Ora possiamo dedicarci al nostro spettacolo.” Baciandola dolcemente.

Lady Gwen 15-04-2016 02.16.38

Sorrisi a quel "noi" e a quel "nostro", che racchiudevano in sè quella progettualità che io tanto desideravo.
Annuii ricambiando il suo bacio, stringendolo forte quasi per scacciare quelle ultime tracce di malumore e sorridere di nuovo.

Guisgard 15-04-2016 02.21.27

Gwen e Velvot restarono così, stretti l'uno all'altro per lunghi attimi di tenerezza e complicità.
“Dai, ora dedichiamoci al nostro spettacolo...” disse lui fissandola “... sarà qualcosa di unico, magico... racconteremo davvero la Gioia dei Taddei...”


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