Camelot, la patria della cavalleria

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-   -   La leggenda della Pieve di Monsperone (http://www.camelot-irc.org/forum/showthread.php?t=2537)

Clio 07-05-2018 00.00.57

Oh come mi faceva impazzire quel gioco.
Quel contrasto, quello sguardo, il tono.. tutto, tutto mi mandava fuori di testa!
"Ma tu sei un bravo bambino, non è vero?" guardandolo negli occhi con aria lussuriosa e lasciva "Se farai il bravo non vedo perchè dovrei punirti, non credi?".
Il mio sguardo, il mio tono, il tocco della mia mano sulla sua, tutto lasciava trasparire quanto mi stesse eccitando, quando la cosa stesse diventando infuocata e intensa.

Lady Gwen 07-05-2018 00.05.57

Mi baciò ancora e ancora.
Un bacio proibito, lussurioso.
Staccai appena la bocca dalla sua.
"Allora andiamo di sopra..." sussurrai.
Dopotutto, era giorno, e dovevamo far qualcosa, se non potevamo tranquillamente passeggiare in giardino.
E poi, non c'era gusto nell'eternità se non la si godeva liberamente, no?

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Guisgard 07-05-2018 00.10.11

“Oh, madama...” disse Aegos con tono da cucciolo, trattenendo a stento una risatina “... siete così buona.” Sorridendo impacciato, guardandole la generosa scollatura, per poi tornare a fissare i suoi occhi.
Si avvicinò il taverniere.
“Madama ha già scelto cosa mangiare per colazione?” Chiese.



“Andare...” disse sorridendo malizioso Elv “... sopra?” Guardando Gwen. “E a fare cosa, mia bella vampira?” Con tono ironico, ma anche caldo.

Lady Gwen 07-05-2018 00.12.26

Sorrisi maliziosamente.
"A finire quello che avevamo iniziato nel bosco..." sussurrai divertita.

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Dacey Starklan 07-05-2018 00.15.18

“ È un piano semplice il vostro, non troppo difforme dalla realtà e per questo semplice da ricordare , senza cadere in sospette contraddizioni.
Funzionerà.”

Rimasi con lo sguardo rivolto verso la città che iniziava a intravedersi oltre i bei campi verdi .

Non tradire il cavaliere avrebbe portato alla morte di un uomo, al quale dovevo essere destinata, avrebbe permesso a Reddas di compiere la sua vendetta e avrebbe creato un vuoto di potere in città, forse a vantaggio persino di mio fratello ma avrebbe macchiato la mia coscienza di sangue per sempre.
Tradire invece il cavaliere, svelando il suo tentativo di uccidere il barone, mi avrebbe messa in buona luce dinanzi a quest’ultimo, avrebbe aumentato il mio buon nome e quello di famiglia e probabilmente mi avrebbe garantito una migliore condizione di vita a palazzo oltre che naturalmente lasciare la mia coscienza immacolata.

Mi resi conto che io volevo ciò che poteva essere il meglio per me, per il mio solo tornaconto.
Purtroppo ancora non conoscevo il barone tanto da avere la certezza che la mia vita sarebbe migliorata con o senza la sua esistenza.
Poteva essere un buon marito, e io sarei vissuta nel prestigio e nel lusso, o invece un pessimo consorte ma sempre dal nobile lignaggio e alta posizione nel governo.
E io avevo intenzione di rendere più che veritiero il motto “ dietro a un grande uomo c’è sempre una grande donna.”
Ma con lui morto sarei comunque potuta finire con qualcuno di peggiore.
E questa era una prospettiva che volevo evitare a tutti i costi.

“ Non manca ancora molto, vi converrebbe indossare già la maschera.”

Al cavaliere ora che si stava raggiungendo il centro città.


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Clio 07-05-2018 00.26.06

La situazione era sempre più calda, sempre più intrigante e seducente.
Quello sguardo da cucciolo mi faceva perdere ogni controllo.
La mia mente fissava quegli occhioni azzurri immaginando scenari egualmente lussuriosi ed eccitanti.
Poi si avvicinò il taverniere a chiederci per la colazione, e io guardai Aegos con uno sguardo inequivocabile, dove la risposta era chiara nella mia mente e nei miei oggi.
tE!
Poi risposi soltanto, con un sorrisetto divertito.
"Della focaccia andrà benissimo.." annuendo "Tu vuoi qualcosa, piccolo?" con un tono premuroso, come se parlassi con un bimbo cuccioloso.
Ma il mio sguardo era sempre più carico di lussuria.

Guisgard 07-05-2018 00.28.55

“Ah, perfetto...” disse Elv a Gwen, fissandola con malizia ed un lampo di lussuria negli occhi neri “... andiamo, dunque... prego, dopo di te...” prendete la mano di lei e salendo insieme nella stanza al secondo piano.



Monsperone era ormai visibile.
Le sue mura circolari e merlate, i torrioni alti e quadrangolari, i palazzi signorili che svettavano e le guglie romaniche che scintillavano sotto i raggi del Sole mattutino.
Reddas annuì a Dacey, per poi indossare una rozza maschera per attuare il suo piano.
“Il mio nome sarà Rosso...” disse a lei “... non scordatelo.”
arrivarono presso la porta della città, dove mercanti, artigiani e contadini entravano ed uscivano dalla città.
Il carretto entrò nelle mura, ritrovandosi nelle strade già pullulanti di passanti, con le botteghe tutte aperte ed attive.
Dopo un po' arrivarono davanti al Palazzo Baronale, dove due soldati fermarono il carretto.
“Chi siete?” Domandò uno dei soldati. “Perchè portate quella maschera?”
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Lady Gwen 07-05-2018 00.33.48

I suoi occhi erano di nuovo neri, ora che l'effetto immediato della trasformazione era scemato ed era sazio.
Come anche i miei sarebbero stati sicuramente più verdi del solito.
Sorrisi maliziosamente.
Poi salimmo ed entrammo in camera.
Subito lo baciai, avvicinandomi a lui con sensualità felina.
E in quel bacio iniziai lentamente a dirigermi verso il letto.

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Guisgard 07-05-2018 00.41.14

“Qualcosa di dolce, madama...” disse Aegos con la voce camuffata per sembrare infantile, goffa, fanciullesca “... molto dolce... posso mangiarlo, signore?” Fissando Lys.
Il taverniere rise sotto i baffi, credendo che quello fosse un bambinone ingenuo, un po' ridicolo.
“Abbiamo focacce molto buone, madama.” L'uomo rivolto alla donna.



Arrivarono in camera e si baciarono.
Un bacio carico di desiderio, di lussuria, caldo, avvolgente, fatto di labbra, di lingue.
Un bacio che continuò con le mani di Elv che fameliche strinsero Gwen nel suo abito, disegnando ogni sua forma, ogni sua piega.
Poi lei si avvicinò al letto e lui restò a guardarla.
“Spogliati, Gwen...” disse con tono lascivo, a metà fra un ordine accennato ed una preghiera sussurrata.

Lady Gwen 07-05-2018 00.48.42

In quel bacio c'era tutto quel desiderio che aveva cominciato a crescere e che era stato improvvisamente interrotto.
Ma mai spento.
Quello mai.
Sorrisi al tono con cui pronunciò quelle parole.
"È un ordine o un'implorazione? Anche i vampiri sanno implorare?" dissi piano, guardandolo negli occhi con un ghigno malizioso, mentre con lentezza iniziavo ad abbassare piano una manica a partite dalla spalla.

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Dacey Starklan 07-05-2018 00.52.33

“ Rosso... rosso come il sangue...”

Mormorai piano, udendo quale soprannome si era dato Reddas per la messinscena che avrebbe avuto luogo da lì a poco.

La mia amata città era finalmente sotto i miei occhi.
Anche se lontana solo per una notte, ne avevo sentito inevitabilmente la mancanza e sentivo fremere il mio corpo di impazienza man mano che il carretto procedeva con il suo passo lento.

Eccoci alle porte del palazzo, eravamo così vicini...

“ Stolti! Non mi avete riconosciuta? Il Maresciallo ne sarà deluso.
Fatemi entrare e fate entrare questo buon uomo che mi ha salvata mentre voi soldati, voi non siete neanche stati capaci di trovarmi nei boschi!”

Ero davvero furiosa per quello. Il mancato soccorso da parte delle milizie o forse la loro inettitudine per aver fallito nelle mie ricerche, per questo me la presi coi primi due soldati che mi si pararono davanti, distogliendo anche la loro attenzione da Reddas e la sua strana maschera.

“ Forza, aiutatemi a scendere e portare il cavallo nelle scuderie, e avvisate mio fratello che mio ritorno.”




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Guisgard 07-05-2018 00.59.38

Elv guardò Gwen e sorrise, con uno sguardo sensuale.
“E' un ordine...” disse piano “... come piace a te...” accarezzandosi le labbra con la lingua “... su... vediamo che sapore hai, signora della congrega...” guardandola tutta.



I soldati restarono sorpresi nel vedere Dacey su quel carretto.
La riconobbero e subito si scusarono, per poi obbedire ai suoi ordini.
Il carretto fu fatto entrare e lei condotta nella parte del nobile del palazzo, dove incontrò suo fratello.
“Dacey...” disse il Maresciallo “... eccoti.” Sorpreso e sollevato di rivederla. “Ero in pena... la tua scorta non aveva saputo dare tue notizie. Ho mandato soldati nel bosco a cercarti. Ho anche fatto giustiziare i paggi per non essere stati in grado di proteggerti, mentre la tua ancella Silvia l'ho fatta mettere ai ferri. Ma dimmi cosa è successo!”

Lady Gwen 07-05-2018 01.06.03

Trattenni un risolino, limitandomi a sorridere, mentre seguivo millimetro per millimetro il tragitto della sua lingua sulle labbra.
L'eccitazione era palpabile adesso, di nuovo, come sempre quando i nostri occhi si incontravano e lì nasceva tutto.
Lentamente sfilai una manica, poi l'altra.
Poi tolsi l'abito.

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Guisgard 07-05-2018 01.12.19

Gwen lentamente si spogliò, sotto gli occhi eccitati di Elv.
Un sorriso perfido e perverso tinse il suo volto pallido, compiaciuto per il bel corpo della vampira.
Ad un tratto però, con Gwen tutta nuda davanti ad Elv, qualcuno bussò alla porta.
“Gwen...” disse da fuori Ivan “... posso?”

Dacey Starklan 07-05-2018 01.17.16

Una volta dentro rallentai il passo, solo per godermi appieno la sensazione di essere tornata a casa.

“ Se hai giustiziato i paggi avresti dovuto far lo stesso con i tuoi soldati... incapaci di trovare una dama in pericolo”

Dissi ancora un po’ stizzita prima di procedere verso mio fratello, stringendolo in un caldo abbraccio.

“ Ero a passeggio, andavo verso un antico palazzo diroccato sulle colline e... Ci siamo ritrovati dinanzi niente meno che un lupo! Così vicino alla città!
Come puoi immaginare il mio cavallo è impazzito di paura, ha preso a correre e non c’è stato modo di farlo fermare.
Mi sono resa conto di allontanarmi ma credevo che la scorta fosse riuscita a tenere l’andatura...
Sono caduta a terra, la zampa del cavallo intrappolata in una tagliola ed ho perduto i sensi.”

Presi una pausa, approfittando di una brocca d’acqua posata su una mensola per servirmi da bere e ristorare la mia gola secca.

“ Mi ha trovata un uomo, mi ha offerto riparo per la notte e mi ha riportata qui.
Ho dato disposizioni che il suo cavallo venisse portato nelle stalle, il mio salvatore è un artista, ho pensato di permettergli di esibirsi qui, come sempre piccolo gesto della mia gratitudine.”

Presi un secondo sorso d’acqua e ripresi a parlare.

“ Il barone è già tornato?
Sento di essermi persa tutto nella mia brevissima assenza.
Perché vorrei incontrarlo, il prima possibile e non obiettare ti prego. Devo sposarlo, voglio sapere che tipo sia, coi miei occhi.”

Con dono deciso, un pochino severo rispetto a quello che solitamente usavo per mio fratello.

“ Ed ora, abbi il buon senso di liberare dai ceppi Silvia! Ho un aspetto orribile e temo che il mio odore sia ancora peggio, ho bisogno della mia ancella per darmi una sistemata.”



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Lady Gwen 07-05-2018 01.17.22

Adoravo il suo sguardo, tinto di quel desiderio folle ed eccitato, e il suo sorriso.
Adoravo tutto e tutto mi faceva impazzire.
Poi, la porta.
E la voce di Ivan.
Sospirai e chiuso gli occhi.
Poi mi rivestii e mi appoggiai con la schiena al baldacchino, le braccia incrociate al petto.
"Sì, entra..." con tono calmo.
Speravo davvero fosse urgente.
Solo che se fosse stato Nikolaj glielo avrei detto chiaramente, ma ad Ivan non lo avrei mai detto, gli volevo troppo bene per farlo.

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Guisgard 07-05-2018 01.28.14

Il Maresciallo apparve pensieroso a quelle parole di Dacey.
“E sia, farò liberare la tua ancella...” disse “... ma prima dimmi chi è l'uomo che affermi ti abbia salvata... di chi si tratta?”



Ivan entrò e guardò sia Gwen che Elv, comprendendo di essere inopportuno.
“Scusatemi...” disse mortificato “... ma di sotto abbiamo scoperto qualcosa che credo sia importante...”

Lady Gwen 07-05-2018 01.34.38

Liquidai la cosa con un gesto quando si scusò.
"Cioè? Cosa avete scoperto?" chiesi, ma in realtà stavo già camminando per scendere a vedere, tirandomi dietro Elv.

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Clio 07-05-2018 01.40.12

Vederlo fare così davanti al taverniere era ancora più eccitante!
Oh gliel'avrei dato io qualcosa di dolce da mangiare, altrochè!
"Oh sì che puoi... ma solo se farai il bravo!" con aria eccitata "Dopo la torta ti darò io qualcosa di molto dolce da mangiare.." con lo sguardo che pregustava già la colazione in camera.
"Sì, grazie ci porti la focaccia, ho davvero fame!" fissando intensamente Aegos.
Avevo fame, sì, avevo fame di lui.
Avevo fame di quei finti occhi da cucciolo, della sua bocca calda e invitante, del suo corpo su di me.
Volevo tutto e quell'attesa era sempre più eccitante ma insoportabile.
"Non vedo l'ora di mangiare io qualcosa di dolce..." sussurro, sporgendomi piano su di lui, e lanciando un'occhiata più in basso per vedere la sua eccitazione.

Guisgard 07-05-2018 01.40.22

Gwen ed Elv scesero di sotto, seguendo Ivan.
Dal pianterreno i tre vampiri raggiunsero, da una scala laterale, i sotterranei della torre.
Era un luogo umido e semibuio.
Scesero fino ad una larga conca in muratura, ciò che restava della vecchia fossa biologica della torre.
Al centro vi era una botola, sotto la quale c'era una grata arrugginita.
“Sembra un pozzo...” disse Ivan.
“Ed anche bello profondo...” Nikolaj “... ho tirato un paio di sassi, senza udire nessun rumore...”

Dacey Starklan 07-05-2018 01.40.31

“ Fa in modo che sia liberata subito e che mi prepari un bagno, mi sento così sudicia...”

E lo ero a causa della notte passata fuori, in quel rudere, tra mattoni fatiscenti, assi rosicchiate dalle termiti, la terra fredda e la pietra dura .

“ Chi è ? Te l’ho detto. Un artista di strada, si fa chiamare Rosso. Porta una maschera strana e buffa che usa per dilettare la gente nei suoi spettacoli.
È stato gentile e rispettoso nei miei confronti, fortunatamente.”


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Lady Gwen 07-05-2018 01.47.44

Seguimmo Ivan, che ci condusse fino nei sotterranei della torre.
Scendemmo, scendemmo, finché non trovammo Nikolaj nei pressi di quello che sembrava essere un pozzo coperto da una grata arrugginita.
Che sembrava anche molto profondo.
Mi inginocchiai e guardai giù.
"Secondo voi dove porta? È parecchio profondo e siamo in mezzo al bosco, dove potrebbe mai condurre?"

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Guisgard 07-05-2018 01.57.28

“Oh, madama...” disse fintamente ingenuo Aegos a Lys “... si? Davvero? E cosa mangerete? Una focaccia? Al miele? Marmellata? O dei biscotti? A me piacciono con le nocciole, signora!” Mostrando un fanciullesco entusiasmo, ma fissando quella scollatura con occhi famelici.



Il Maresciallo guardò Dacey, per poi chiamare uno dei soldati.
“Fa liberare l'ancella...” disse al militare “... e fa venire qui l'uomo giunto al palazzo con mia sorella.”
Pochi istanti dopo un paggio condusse Rosso al cospetto del Maresciallo e sua sorella.
Quello mostrò un teatrale saltello, accennò una giravolta e mostrò un vistoso inchino.
“Ai vostri ordini, signore!” Esclamò.
“Chi sei?” Il Maresciallo.
“Chi può dirlo...” mormorò Rosso “... un cialtrone, un mendicante, un innamorato... chi può dirlo...”
“Sei un buffone.” Sprezzante il Maresciallo.
“Ai suoi ordini!”
“Perchè quella maschera?”
“Perchè sono troppo brutto” lesto Rosso “e temo che la mia bella resti disgustata dal mio volto!”
“Detesto i pagliacci ed i commedianti come te...” mormorò il Maresciallo “... ma ti sono grato per aver riportato mia sorella qui sana e salva.”
“Ho detto che era una fata!” Rosso indicando Dacey.



“Chi può dirlo...” disse Nikolaj guardando la grata “... di certo molto in basso...”
“La grata non sembra molto resistente...” Elv “... è arrugginita... un calcio e si spezza...” fissando Gwen.

Lady Gwen 07-05-2018 02.03.08

"Bah... Chissà..." guardando ancora giù.
Poi guardai Elv.
"Beh, siamo vampiri, la forza non ci manca" con tono fra il tranquillo e l'ovvio "Quindi potremmo tranquillamente toglierla. Ma poi?"

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Clio 07-05-2018 02.03.55

"Oh mangerà qualcosa di davvero buono...." sporgendomi ancora di più sul tavolo verso di lui "Mangerò un pasticcino che il mio piccolo tiene nascosto nei pantaloni..." con una voce eccitata, calda e sensuale "E ho talmente fame che potrei mangiarmelo in questo momento, qui, davanti a tutti..." con la voce scossa dalla passione.
Sì, speravo che quelle focacce arrivassero presto per poter continuare quel gioco ardito nella nostra camera da letto.
E lì sì che avrei saziato la mia fame.

Dacey Starklan 07-05-2018 02.07.45

Reddas ora Rosso comparve perfettamente integrato nella sua nuova veste di saltimbanco.
Io quasi lo invidiavo per quella prontezza, quella capacità di improvvisazione, per la faccia tosta con cui sosteneva una parte usando la menzogna.

“ Suvvia, sii paziente per questa volta. Sono in debito con questo signore.”

Mormorai per ammansire mio fratello, poggiando una mano al suo braccio.
Sapevo fin troppo bene l’avversione di lui per i pagliacci, i giullari e i buffoni.
Era piccolo e già aveva deciso di mal sopportarli, tanto che alla sua festa di compleanno , forse dei dieci anni, decise che era meglio usare un bastone contro la schiena dell’artista facendolo contorcere piuttosto che guardare le sue studiate acrobazie.

“ Vi sarà garantito un pasto caldo e un luogo dove passare questa notte, se lo desiderate.”

Guardando il cavaliere mascherato da buffone, cercando di leggere nei suoi occhi qualcosa.
Che fosse esitazione, o profonda determinazione.

Guisgard 07-05-2018 02.15.39

“Poi vedremo cosa nasconde...” disse Nikolaj a Gwen, tirando via la grata che si sbriciolò fra le sue mani.
I pezzi di ferro caddero di sotto, senza fare rumore.
“Deve essere davvero profondo...” Ivan.
“Magari è un pozzo...” fece Elv.
“Chissà, sarà la porta degli inferi.” Ridendo Nikolaj.



“Oh, madama...” disse fintamente imbambolato Aegos a Lys “... ma io non ho nascosto nessun pasticcino nei pantaloni... davvero... non dico bugie alla padrona...” deglutendo eccitato “... io sono bravo, signora...” con aria imbarazzato, ma occhi virili e famelici.



“Mia signora, siete generosa.” Disse con un inchino Rosso a Dacey. “Vi ringrazio, mia diletta.” Con fare farsesco. “Grato di ciò scriverò stanotte una poesia per voi. La notte porta consiglio e di certo nel buio la Luna non resterà sdegnata dal mio volto.” Mostrando un cenno del capo.
“Potrai restare al palazzo cinque giorni per le tue buffonate.” Mormorò il Maresciallo. “Non uno di più.” Guardò Dacey. “Il barone è atteso per oggi.”
Allora Reddas guardò Dacey con uno sguardo eloquente dietro la sua maschera.

Dacey Starklan 07-05-2018 02.19.40

“ La mia generosità non è che poca cosa rispetto al vostro aiuto.
Non mi dovete niente.
Neppure una poesia.. ma se vi sentite ispirato, non sarò certo io a fermare la vostra arte.”

Fui sorpresa ma compiaciuta udendo quella concessione, per una volta mio fratello non mostrava il suo lato indisponente ma quello ospitale e grato.
Erano solo cinque giorni ma rispetto agli standard del Maresciallo, erano già molti.

“ Il barone qui, oggi...”

Non mi sfuggì allora lo sguardo del cavaliere a quella notizia, sguardo che non ricambiai tuttavia.

“ Credo sia giunto allora per me il tempo di andare a prepararmi a dovere per un simile incontro.”



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Clio 07-05-2018 02.22.37

Mi faceva impazzire, letteralmente.
Era davvero bravo, oh se era bravo il mio meraviglioso stallone tramutato in cucciolo tenero e impaurito.
"Ma davvero?" guardandolo lussuriosa a quelle parole in cui negava di avere il pasticcino "E se io non ti credessi?" con aria furbesca "Magari non ci credo!".
Allora allungo la mano sotto il tavolo a toccare il membro eccitato e pieno che Aegos nascondeva sotto quei pantaloni... o per lo meno, che mi auguravo vivamente nascondesse.
"E se poi lo trovo..." guardandolo con aria lasciva "Se poi lo trovo me lo posso mangiare?".

Lady Gwen 07-05-2018 02.27.45

Quando Nikolaj tirò via la grata, quella si sbriciolò fra le sue mani.
Non mi facevo persuasa che fosse un pozzo, ero convinta che ci fosse molto di più là sotto.
"Già, se poi fossimo proprio noi a trovarla..." sarcasticamente alla sua battuta.

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Guisgard 07-05-2018 02.33.53

Dacey si ritirò nella sua stanza, dove poco dopo arrivò Silvia.
Visibilmente indolenzita, con qualche livido e graffio sul collo e lungo le braccia.
Entrò e nel vedere Dacey scoppiò a piangere.
“Oh, madama...” disse gettandosi ai suoi piedi “... pensavo di non uscire viva dalle segrete...”



“Oh, madama...” disse Aegos in quel suo ruolo da cucciolo intimorito “... ma non ho pasticcini...” poi lei allungò la mano sotto il tavolo, raggiungendo i suoi pantaloni e trovando la sua virilità imperiosa.
Lui divaricò ben bene le gambe per permettere alla sua padrona quanto fosse maschio il suo stalliere.
“Ma, madama...” fingendosi scandalizzato, con la voce intimorita, ma lo sguardo eccitato da morire “... non si fa... non si fa!”



Elv rise a quella battuta di Gwen.
“Io vado a vedere...” disse Nikolaj.
“E se è pericoloso?” Ivan. “Ho brutte sensazioni...” mormorò.

Lady Gwen 07-05-2018 02.36.26

"Al massimo può succedere che cadendo lì sotto gli salti via la testa, o che finisca infilzato su un paletto, o che atterri su un falò. Di più non credo..." sarcastica, alle parole di Ivan.

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Dacey Starklan 07-05-2018 02.38.41

Comprensibilmente provata dalla prigionia, la povera Siliva mi si parò davanti in lacrime.

“ Su, alzati per favore.”

Non amavo particolarmente chi si lasciava andare a tali dimostrazioni di disperazione, tanto più che ora non ve ne era bisogno dato che aveva riacquisto la libertà.

“ Cerca di dimenticare quei brutti momenti, non accadranno più, stanne certa.
Suvvia, asciuga quelle lacrime.”

E nel dirlo le porsi uno dei miei fazzoletti, di quelli ricamati con il monogramma.

“ Aiutami a lavarmi e prepararmi per l’arrivo del Barone, dopo di che ti concedo la giornata libera. Ne avrai di sicuro bisogno.”


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Guisgard 07-05-2018 02.45.18

“Allora vado...” disse Nikolaj a Gwen.
Si calò in quella botola, o forse pozzo.
Pian piano scese di sotto.
“Sta attento!” Gridò Ivan.
Poco dopo non si sentiva più nulla.



Silvia si ricompose, anche se non era facile e cominciò ad aiutare Dacey a prepararsi.
Ad un certo punto si udirono squilli di trombe, poi un gran vociferare nel cortile del palazzo.
In città suonavano anche alcune campane.
“Sua eccellenza è giunto.” Disse un araldo dal cortile. “Sua signoria il barone è tornato!”

Lady Gwen 07-05-2018 02.47.47

Nikolaj scese di sotto e noi attendemmo.
"Ehi, stai tranquillo..." con la mano sulla spalla di Ivan.
Poi si sentirono meno rumori.
"Allora? Come va laggiù?"

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Dacey Starklan 07-05-2018 09.36.54

Lasciai a Silvia qualche minuto, osservando quel viso rigato dalle lacrime.
Doveva ritenersi fortunata, lei, per essere soltanto finita in cella, vista invece la macabra sorte dei paggi.

Durante un bel bagno ristoratore, dove mi concessi parecchi momenti per rilassarmi, lasciando che l’acqua calda e piena di aromi lambisse la mia pelle udii dapprima una campana e poi voci concitate.

“ Presto, aiutarmi, devo essere pronta tra breve!”

Quasi urlai a Silvia, non volendo perdere altro tempo, impaziente com’ero di conoscere finalmente quell’uomo e probabilmente decidere del suo destino.

Sebbene di fretta, non accettai niente di meno che la perfezione mentre sceglievo abito e accessori.
Per facilitare Silvia però, rinunciai ad una acconciatura elaborata, già tanto era il tempo necessario affinché la mia chioma scura si asciugasse.
Gioielli preziosi e un soffice abito in rosa antico, pieno di balze, tulle, pizzi e decoro finemente incisi sulla morbida stoffa.

Uscii dalla mia stanza facendomi portare da uno dei domestici nella sala dove era atteso finalmente il barone.

http://st1.bollywoodlife.com/wp-cont.../2017/07/2.jpg


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Altea 07-05-2018 14.55.04

Il momento era caldo ed eccitante quando il piede di Icarius tornò a sanguinare e li guardai "Ma Icarius.. Non ti ho toccato il piede, meriteresti di essere preso a colpi di spada pure nell'altro".
Mi vestii e uscii nel corridoio vedendo un servo.. "Scusate sono la futura sposa del ragazzo ferito, Genevieve" dovevo continuare la parte ovviamente "Sapete il dottore lo ha cucito al piede ma si è riaperta la ferita e non può muoversi assolutamente o si dissangua, potreste chiamarlo e farlo venire in stanza?" dandogli dei soldi.. "Devo tornare da lui o potrebbe rischiare la vita".
Entrai in stanza e dissi tutto ad Icarius mentre toglievo le bende e mettevo un lembo della mia gonna al piede.

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Clio 07-05-2018 15.48.32

Cominciavo a perdere la pazienza, cominciavo ad essere fuori controllo, a non riuscire contenere la mia eccitazione che si faceva sempre più intensa, sempre più viva in quel gioco ardito solo nostro.
Ma quanto era bello a fare gli occhioni da cucciolo?
Erano persino più eccitanti di quelli di Icarius perchè al ragazzo veniva spontaneo, Aegos invece stava accontentando un mio capriccio e la cosa rendeva tutto ancora più intrigante.
Quando poi cercò di difendersi per la storia del pasticcino, i miei occhi erano diventati praticamente rossi per l'eccitazione folle.
"Scommettiamo che lo trovo? E poi cosa farai, se io lo trovo e scopro che mi hai mentito?" con la voce calda, e tutto il mo corpo che stava per esplodere.
La mia mano si insinuò all'interno dei suoi pantaloni, afferrando il mio prezioso pasticcino, rendendomi conto di quanto fosse solido, e sicuramente gustoso.
"Su piccolo, non ci vede nessuno!" gli sussurro all'orecchio, continuando la commedia, per poi guardarlo negli occhi intensamente.
"Se la colazione non arriva nei prossimi dieci secondi pianto qui tutto e ti porto di sopra, che vedi te come ti mangio!" con lo sguardo folle nel suo.

Guisgard 07-05-2018 16.23.05

Nikolaj scomparve nel buio e nel silenzio di quella misteriosa botola.
Gwen lo chiamò, ma nessuno rispose.
“Ehi...” disse Ivan “... Nikolaj, ci senti?” Gridò.
Ma non ci fu alcuna risposta.
Elv allora avvicinò la lampada alla bocca della botola, scoprendo che in realtà si trattava di un pozzo apparentemente molto profondo.
“Non si vede nulla...” mormorò il novello vampiro.



Dacey fu finalmente pronta ed uno dei servi la accompagnò nella sala grande, dove era atteso il barone.
Pochi istanti e la porta si aprì, facendo entrare il Maresciallo, Fagianus, alcuni soldati ed infine il barone.
Aveva abiti borghesi, di certo ricevuti durante la sua cattività, con il viso appena lambito da una smorfia di stanchezza.
Era in buona salute ed anche discretamente in forma.
I suoi occhi erano neri e penetranti, inarcati ad arte per concedere al suo sguardo un vago senso enigmatico.
Il viso regolare, i capelli lunghi e scuri, la barba incolta, la bocca piccola e racchiusa da un sorriso velato.
Tutti lo trattavano con cura, tradendo però anche una sincera ammirazione.
Lui allora notò Dacey.
“Mio signore...” disse il Maresciallo “... questa è mia sorella Dacey.” indicando la ragazza.
“Siete la cosa più bella che abbia visto dalla mia scarcerazione, madama...” accennando un inchino col capo lui “... prima della luce del Sole e del conforto della mia città.” Fissandola, per poi baciarle la mano.



Il servo annuì ad Altea e andò a chiamare un medico, che evidentemente non era nella taverna.
Lei tornò in camera e cercò di sistemare alla meglio il piede di Icarius.
“Fa male...” disse lui dolorante “... mi brucia... il taglio è proprio insopportabile...” lamentandosi.



Quel gesto di Lys, lo stringere il membro virile di Aegos, le fece capire quanto di poco fanciullesco avesse in realtà il suo stalliere.
Se la commedia sembrava realistica al punto da far sorridere il taverniere, ciò che trovò la padrona nei pantaloni di lui tradiva ogni sospetto o dubbio.
Aegos la guardò negli occhi, con un lampo di orgoglio per come era prepotentemente dotata la sua virilità.
“Ma, madama...” disse lui fingendosi scandalizzato e mostrando un'ingenuità falsa quanto gli argomenti di un anticlericale “... è una cosa sozza fare così... da maialini...” deglutendo eccitato e trattenendo un risolino, sempre con gli occhi in quelli di lei.
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Altea 07-05-2018 16.28.38

Sospirai.."Icarius, il servo deve trovare il dottore nel paese, e portarti fuori sarebbe doppiamente pericoloso..ma sai che i veri guerrieri, quelli di un tempo, forti e temprati si cucivano la ferita a carne viva?" guardandolo con intesa...perché era così..fiacco.."Ti vuoi tirare fuori un po' di carisma per l' Amore del Cielo?" arrabbiata "Mi fai innervosire più di quell' essere che mi ha sposata, chi ti piglierebbe a te" sbottando.
Presi del rum e glielo porsi.."Bevi...almeno forse ti addormenti e sopporta, ci manca sentano le grida e torna Lui".
"Vuoi ti racconti una storia per distrarti?" mentre tenevo alto il piede.


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