Apprezzai le parole di Set, anche se non erano abbastanza forti quanto quelle di Phoemnis.
Era tempo di dimostrare proprio a quest’ultimo, il mio essere Margherita.
Mi accettai con un tecnico circa la posizione di alcune luci quindi raggiunsi il mio palco.


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"Beh, l'idea è buona, ma per avere qualche speranza di essere assunto ho bisogno di referenze..." disse Elv a Gwen "... mi proponi tu? Magari con una sana e solida raccomandazione?" Divertito.

A Dacey fu indicato il centro del palco che fungeva da set, con il regista indaffarato con le ultime cose prima dell'inizio.
“Dacey...” disse infine “... sei pronta, cara? Mi raccomando... ti voglio sensuale, decisa, tentatrice, con una forza erotica vitale ma raffinata. Devi convincere Faust che pur di averti, pur di avere la tua virtù val ben la pena dar via l'anima... chiaro? Immagina di essere al cospetto di Faust... nell'ombra troverai di certo Mefistofele... parla a Faust, stregalo, seducilo, illudilo.” Guardò tutti gli altri. “Azione!” Dando il via alle riprese.

Risi divertita.
"Sì, sì, me ne occuperò io, non preoccuparti..." con un enorme sorriso.
Forse non tutto il male veniva per nuocere, magari il caso aveva voluto che lui perdesse il lavoro in redazione, ma comunque fosse, averlo vicino non mi sarebbe dispiaciuto affatto.https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...10d39d010d.jpg

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L'uomo guardò Destresya con i suoi occhi azzurri e tenendo in mano il bicchiere ghiacciato.
Cominciò a sorseggiarlo.
"I soldi non mi interessano..." disse "... non ho mai rubato nulla per il solo denaro... non cercavo sfide... no... ma giustizia... riscatto sociale..." bevendo "... in effetti vi è qualcosa nell'Elyseum che mi affascina... da sempre... come la donna di un altro che non si riesce a conquistare..." sorridendo.

"Bene." Disse raggiante Elv. "Finiamo di magiare e poi si va al castello." Entusiasta a Gwen.
Addentò ancora quel panino, ma poi gettò il restò nel piatto.
"Come fanno gli Americani a mandar giù solo panini simili io non lo capirò mai..." bevendoci sopra la Coca Cola.

Sorrisi mentre annuivo, era bellissimo vederlo di nuovo entusiasta, praticamente raggiante, col suo bellissimo sorriso ad illuminarlo ed ero felice di poter essere io ad aiutarlo.
Risi di cuore quando gettò il panino nel piatto, con divertimento.
"Oh io sono tranquilla e felice, col mio "cibo ipocalorico"..." dissi,divertita, facendogli il verso.

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Era uno strano ladro, non che io conoscessi molti ladri a dire il vero, ma me li ero sempre immginati diversi.
Non rubava per denaro, sembrava una sorta di eroe tormentato del passato.
Lo guardai, scrutandolo attentamente.
Si diceva che madame Destresya leggesse nel pensiero, ma in realtà ero solo brava ad osservare e a comprendere il cuore di chi mi stava di fronte.
Ma quell'uomo, Cristiano, era davvero strano, non riuscivo a comprenderlo fino in fondo, anche se ovviamente sarebbe stato impossibile con così poco tempo a disposizione.
Ma ciò che disse mi incuriosì.
"Interessante metafora.." con un lieve sorriso enigmatico "...posso chiedervi di cosa si tratta?" fissandolo negli occhi "qualunque cosa sia, con me avrete l'opportunità di girare indisturbato per il castello, dunque qualunque cosa stiate inseguendo.. sarà vostra... dal canto mio vi darò tutto l'aiuto possibile..." senza togliere mai lo sguardo dal suo.

"Si si, ridi..." disse Elv a Gwen "... ma solo chi mangia cibi fritti, unti e pieni di salsine varie è davvero felice, non lo sai?" Divertito.

Roteai gli occhi con un sorriso sornione.
Poi mi sporsi appena di lato, avvicinandomi al suo viso.
"Intendi questa salsa?" col tono appena più basso, riferendomi alla piccola goccia che ne era rimasta all'angolo del suo labbro.
Allora mi avvicinai ancora e la raccolsi, assaporando appena il suo labbro con le mie.
Poi mi staccai da lui.
"Discreta, in effetti..." dissi piano, con un vago sorriso.

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"Si tratta di un antico affresco..." disse lui a Destresya "... risale al XIV secolo ed è rimasto in una chiesa Domenicana per secoli... poi, circa una trantina d'anni fa un miliardario di Uaarania lo comprò ad una asta dopo che l'affresco fu confiscato dal governo... quel miliardario, un vecchio ed eccentrico amante dell'arte, dopo ciò sparì nel nulla..."

Elv si gustò quel fuori programma, per poi sorridere a Gwen.
"Guarda che così mi fai venire ancora più voglia di rimpiangere la notte che ci hanno interrotto..." disse malizioso.

Sorrisi anche io, con malizia ed un enorme sorriso.
"Meglio, almeno ci impegneremo per compensare con altre serate... Dovrà servire a qualcosa averti più vicino, oltre che a risolvere il fitto mistero..." guardandolo.

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Lo ascoltai attentamente.
"Interessante..." guardandolo "E sa per certo che si trova all'Elyseum? Venga con me e lo porti via da lì, ci sono già dei sospetti per le morti su un certo fantasma.. probabilmente n altro ladro, ma qualcosa c'è.. io l'ho visto!" sispirai.
"Aspetti!".
Presi ad armeggiare con la borsa, e ne tirai fuori il mio computer, che aprii davanti a Cristiano per mostrarle quello che ero riuscita a scoprire col mio sopralluogo nella galleria.
"Vede? Vede quella figura?" indicandola "Quando ero lì non mi sono nemmeno accorta della sua presenza, ed era così vicino.." sospirai "Ecco perchè mi serve il suo aiuto..." posando lievemente la mano sul suo polso "la prego.." guardandolo negli occhi.

"Ah, interessante..." disse Elv malizioso "... quindi posso sperare che oltre a ronde notturne al castello, potrei anche passare a trovarti in camera?" A Gwen.

Sorrisi.
"Chissà... Se riuscirai a fare buona impressione sul grande capo e ad entrare al grande castello della principessa..." von aria furbesca.

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"Male che vada scalerò il balcone della principessa..." disse Elv accarezzando con fare sensuale la mano di Gwen.

L'uomo guardò con attenzione l'immagine mostra dal computer di Destresya.
"Si direbbe qualcuno travestito..." disse "... deve trattarsi di un altro ladro... dopotutto l'Elyseum è pieno zeppo di tesori..."

Ridacchiai.
"Non è male come idea..." convenni, seguendo la sua mano sulla mia.
Sì, mi piaceva da matti questa soluzione, ero contenta di averci pensato.
"Noto che ti sei già diretto verso il lato ludico della cosa... Eh, tutto questo assenteismo sul posto di lavoro..." dissi, con voce vaga, ma divertita sotto sotto.

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Annuii alle parole di Cristiano.
"Esatto, un altro ladro, travestito, che se ne va in giro ad ammazzare la gente a cuor leggero.." sospirai "Ho ricevuto delle minacce, per me e per i miei assitenti.. non sono tranquilla, ma non voglio rinunciare, ci sono troppo vicina.. troppo!" sospirai.
"Allora, mi aiuterà?" guardandolo negli occhi intensamente, quasi volessi leggergli dentro.

"Ah, beh..." disse Elv a Gwen "... sei la mia diretta superiore, no? Quindi devo rispondere a te del mio eventuale assenteismo sul posto di lavoro..." facendole carezze sensuali ed esplicite sul palmo della mano.

Sorrisi davvero intrigata.
"In effetti non hai tutti i torti... Touchè..." mormorai divertita, mentre continuava quel suo sensuale solletico sulla mia mano e quasi sentivo girare la testa a quei movimenti delle sue dita, così lenti e studiati per farmi impazzire.

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"Quindi" disse Elv senza smettere di giocare con la mano di Gwen in modo provocante, sensuale, eroticamente esplicito "deve ingraziarmi la mia titolare, no? Cercare di fare buona impressione su di lei..." malizioso "... sai, è una donna molto rigida sul lavoro... impettita, efficiente... chissà... mi chiedo come sarà invece nell'intimità della sua camera... magari fra le lenzuola, nuda, col volto accaldato..."

Lo ascoltai curiosa, sorridendo per quelle carezze così sensuali ed esplicite.
E sorridevo maliziosamente.
"Pensare che era lì lì per scoprirlo..." dissi, a bassa voce.
"Ma è integerrima, sa? Non sarà certo questo a convincerla..." con aria furba.

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"Vedremo..." disse lui guardando Destresya per quello sfiorarsi, quel tocco di lei sul polso dell'uomo "... verrò con lei... visiterò il castello per rendermi conto della situazione... per capire l'affresco in che modo è sorvegliato..."

"Vedremo..." disse Elv fissando Gwen "... vedremo uanto saprà resistere al mio fascino..." prendendo la mano di lei, per poi lambirla con le labbra e la lingua.

Dovetti zittire il gemito che nacque spontaneamente dentro di me a quel contatto, reprimendo un brivido.
"Siamo in un locale pieno di gente, te ne sei accorto?" gli chiesi, a bassa voce, con espressione sorniona.

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Sorrisi alle parole di Cristiano.
"Oh, va benissimo, benissimo!" annuii.
Non chiedevo di meglio che avere una possibilità, ritrassi la mano sul suo polso, nel rendermi conto che l'aveva notato, con un vago rossore sulle guance.
"Dobbiamo trovare il modo di presentarla all'interno... non so, potremmo dire che ho ingaggiato una guardia del corpo, dopotutto, con tutte quelle morti, ci può stare che una star come me si tuteli, non trova? E così potrà seguirmi ovunque nel palazzo e anche girare da solo, con la scusa di occuparsi della mia sicurezza!" sorridendo "Che gliene pare? Ha un'idea migliore?".

Lo guardai stupita.. "All'Elyseum? Chissà perché vogliono una consulenza, cosa potrebbe essere successo" pensierosa sopra di lui.. "Posso farti da assistente?" baciandolo.

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"Allora" disse Elv senza smettere di accarezzare con fare sensuale la mano di Gwen "usciamo da questo locale ed andiamo a casa mia, no? O hai paura di sudare?" Malizioso.

Sorrisi appena.
La proposta era allettante...
"Più che altro, ho paura che Phoemnisk in persona ad un tratto irrompa in camera per tirarmi dai capelli fino al castello..." divertita e sarcastica.

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"Tu puoi farmi tutto ciò che vuoi, tesoro..." disse Hiss prendendo Altea a cavalcioni su di lui, per poi baciarla in un gioco di labbra ed un groviglio di lingue.
La baciava e la teneva a sè con le sue mani forti e virili, facendola sentire sua.
Tutta sua.

"Beh, se lei mi dice che sarei credibile come guardia del corpo" disse lui a Destresya "per me va bene." Divertito. "Mi dia un pò di tempo per preparare un borsa e partiremo."

Ad un tratto mi trovai sopra di lui.."Ehi ehi..signor scrittore ed archeologo medioevale...se fa così andrà a finire che non le daranno l' onore di scoprire che vi sta all' Elyseum di così strano..un po' mi turba visto ho pure la formula di quella Aframateria...dai prepariamoci...il resto a dopo" alzandomi e stiracchiandomi.

Lo guardai sorridendo divertita.
"Non vedo proprio perchè non dovrebbe essere credibile!" guardandolo tutto.
"La aspetto qui mentre si prepara.." guardandolo negli occhi con un sorriso.

"Eh, il grande capo..." disse Elv a Gwen, senza smettere di giocare in modo sensuale con la sua mano "... un vero peccato..." sorridendo malizioso "... beh, allora che si fa? Si va al castello per attuare il nostro piano?"

Sorridevo con un vago sorrisetto mentre scuotevo appena la testa.
Era incredibile.
Poggiai le dita sulle sue labbra, per avere la sua attenzione e farlo smettere con quella tortura a cui in altri momenti mi sarei abbandonata.
"Già, mi sa proprio di sì..." risposi.
Un vero peccato, già, ma era solo rimandato.

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Hiss sorrise ad Altea e la seguì con lo sguardo mentre si alza e si stiracchiava nuda davanti a lui.
"Ehhh... si, sarà meglio andare o dovrò fare una mezza dozzina di docce fredde..." malizioso.
Così si prepararono e con l'auto di lui andarono all'Elyseum.

Ci avviammo verso l' Elyseum, ero un po' perplessa, speravo la cosa non fosse pericolosa per Hiss.."Mi raccomando" una volta arrivati all' Elyseum "Pondera tutto con attenzione, lo sai che questi posti sono un po'...pericolosi" scendemmo dall' auto e presi la sua mano.

Cristiano andò a prepararsi e dopo poco più di mezz'ora tornò da Destresya.
In auto allora partirono alla volta di Uaarania.
Attraversarono le curve che tagliavano la scogliera, con un panorama mozzafiato, lasciando il litorale Flegeese e dirigendosi verso la repubblica Uaarase.
"Quel castello non solo è pieno di tesori" disse lui durante il tragitto "ma anche di secolari misteri..." guardando dal finestrino.