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Dove pensavamo di trovare il barone vi era un uomo ordinario, che mangiava.
Probabilmente era un servitore, a giudicare dal suo aspetto. “Buonasera!” Fissandolo gentilmente “Sapreste dirci dove potremmo trovare il barone?” Chiesi all’uomo. Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
Elv prese il biglietto e lo lesse.
“No, nulla...” disse a Gwen “... è una frase senza senso... inoltre c'è anche un errore... le e della parola vero è accentata... povero Arcibald... si vede che il morbo prima di flagellargli le carni gli aveva già alterato il cervello...” riconsegnando il biglietto a Gwen. “Se così è stato” fece Missan “allora per lui è stato davvero terribile. Arcibald era colto, raffinato ed amava molto gli enigmi. Perdere il senno per uno come lui è stato davvero atroce.” Rammaricato. |
Plot guardò Destresya e con dei gesti fece capire a lei ed a Fessen che era muto.
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Battei le palpebre alzando le sopracciglia, dubbiosa.
Poi ragionai. "Giusto. Un enigma. È un enigma! Una frase in codice!" dissi ad Elv. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Elv guardò Gwen e sorrise.
"Dai, non ha nessun senso..." disse "... il povero Arcibald aveva probabilmente già visto il suo senno andare in malora... chissà, avrà scritto quel biglietto nel delirio del morbo che lo consumava." |
Era muto, quel ragazzo non poteva parlare.
Gli sorrisi, gentilmente. "Andiamo a cercare il barone, allora, signor Swan!" con la voce da oca che serviva per la mia copertura. |
"Certo, dottoressa." Disse Fessen stando al gioco e sorridendo a Destresya. "Prego, dopo di voi." Con un cenno galante.
Cominciarono a girare per il castello, ma sembrava diverso. Anche la servitrice pareva essere sparita. Arrivarono davanti ad una scalinata. Una rampa saliva, l'altra scendeva. |
L'attesa sembrava così lunga, guardai la stanza. Mi sentivo un po' come la favorita ducale che trepidante aspettava il suo amore celato.
Ad un tratto sentii qualcuno bussare alla porta, per sicurezza presi un lenzuolo di sera e lo poggiai sul corpo nudo e dissi lievemente "Chi è?" ma aprii la porta lentamente. Inviato dal mio PRA-LX1 utilizzando Tapatalk |
Non mi davo per vinta.
Ero sicura che avesse un significato. Entrai in casa e ci riflettei su. Ad un certo punto, leggendo certe lettere insieme, ci arrivai. Presi una penna e scrissi l'anagramma sotto la frase. Concordo del vèro calo Elv è d'accordo con loro Ma... Come faceva Archibald a saperlo? E cosa stava tramando lui alle mie spalle? Questo era proprio il colmo. Avevo notato uno suo strano comportamento nei loro confronti, ma questo era troppo. Presi il biglietto con la soluzione e lo mostrai proprio ad Elv. "Ti ho sentito metterti d'accordo con Stainov, prima. Avete detto di essere d'accordo su tutto. Dimmi cosa state combinando" pronunciai tutto in una volta, il miei occhi fissi nei suoi e il tono duro e deciso che non ammetteva repliche. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Nessuno, il castello sembrava essere deserto.
Possibile? Meglio per noi, che potevamo girare indisturbati. Ci ritrovammo davanti a una scalinata. Salire o scendere? Guardai Fessen. "Cosa dici, dove dovremmo andare?" pensierosa "Per trovare il conte forse sarebbe il caso di salire, ma quanti segreti si nascondono nelle segrete?" fissandolo pensierosa. |
Altea aprì la porta lentamente, con indosso solo il lenzuolo, trovando sulla soglia lo sguardo gelido e sprezzante della servitrice.
La fissava quasi con odio. |
Elv guardò Gwen negli occhi, per poi sorridere beffardo.
“Arcibald era ormai andato, la testa non lo aiutava più...” disse prendendo il biglietto e leggendolo “... e tu stai qui a decifrare le cose scritte da un pazzo mentre moriva?” Ridandole il biglietto. “Complimenti.” Sarcastico. |
“In una situazione simile” disse Fessen a Destresya “il mio istinto mi dice sempre di scendere in basso. Lì si trovano i vizi e le debolezze umane, madama.” Guardandola malizioso. “Ma siete voi il capo, dunque scegliete voi dove andare...”
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Mi avvicinai a lui, sempre fissandolo.
"Bene. Facciamo finta che quello sua solo un pezzo di carta. Ma so bene quello che ho sentito mentre parlavi con Stainov. Avete detto che eravate d'accordo su tutto e voglio sapere di cosa stavate parlando" insistetti ancora, irremovibile. La situazione non mi piaceva, per niente. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Era sera ormai e dalle finestre chiuse si intravedevano i tetti e le guglie di Sant'Agata di Gothya illuminate.
“Eravamo d'accordo su come far avere il mio lavoro a quell'artista presentatomi proprio da Stainov.” Disse Elv fissando Gwen amaramente. “Se non mi credi puoi venire con me quando porterò la mia tela a Stainov.” Prendendo la giacca. “Ora scusami, ma ho bisogno d'aria. Esco a fare due passi. Ah, puoi chiuderti dentro, così ti sentirai più sicura, nel caso temessi io venga ad ucciderti.” Sarcastico. Allora uscì. |
Rimasi stupita nel vedere la servitrice ma finsi indifferenza.. "Scusate, cosa volete?" stringendo il lenzuolo è guardandola in malo modo "Questa è la mi stanza, spero abbiate un buon motivo per essere qui".
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Gli occhi della servitrie avevano un fondo di crudeltà nel fissare Altea.
"Rivestitevi." Disse con disprezzo. "Il barone non verrà stanotte. E neppure in tutte le altre notti da qui alla fine dei tempi. Sua moglie, Layla, è l'unica donna della sua vita." Ad un tratto, da fuori, attraverso la finestra socchiusa della camera, si udì il canto di una donna. |
Ascoltai la risposta e rimasi attenta.
Non sapevo perché, ma non mi convinceva. Perché Archibald avrebbe dovuto avvisare, se fosse stata una cosa così semplice? Doveva esserci altro, ma decisi che per ora non avrei infierito. "E sia, voglio crederti" dissi allora. Alzai appena un sopracciglio, mentre prendeva la giacca e anche io presi il soprabito. "Oh, caro" con un sorriso sornione, avvicinandomi a lui e dandogli un leggero bacio "La tua testa salterebbe via dal tuo collo anche se solo ci pensassi" sorridendo. "Ma si dà il caso che nessuno di noi due possa vivere senza l'altro, dunque sono certa che entrambi eviteremo accuratamente questo passaggio" con aria divertita. "Su, andiamo. Penso che anche a me farà bene un po' d'aria" uscendo dalla porta. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Risi alle sue parole.. "Pensate di darmi imposizioni? Si vede benissimo che siete invidiosa del barone e tenete ancora a Lady Layla". Ad un tratto udii il canto di una donna dalla finestra e andai a vedere.. "Trucchetti" dissi a voce alta senza farmi impressionare.
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Per me puoi fare come vuoi.” Disse Elv scostante a Gwen..
Così uscirono di casa, immergendosi nella sera di Sant'Agata di Gothya. Lui appariva scontroso e sulle sue. |
Altea andò alla finestra e guardando in basso, sul camminamento di ronda, una figura vestita con un abito lungo, capelli biondi lunghi ed un pallore spettrale.
Cantava e fra le note scandiva come una cantilena il nome di De Goth. |
Chiunque a quella visione sarebbe impazzita ma non io.. E qualcosa mi sembrava strana almeno e mi affacciai.. La mia voce echeggiava nel pallore spettrale di quella notte.. "Layla.. oggi non sei sul crostone ad aspettare il tuo amante? Perché chiami il Barone? Non lo amavi..cosa vuoi da lui.. Cerca la tua libertà".
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La figura si fermò e guardò in alto, alla finestra dove c'era Altea.
“Amore mio...” disse con la sua voce spettrale e narcotica “... amore mio... vieni da me... ci ameremo... staremo insieme... per sempre...” |
Era scontroso, si vedeva, ma non avevo intenzione di trasformare questa situazione nel litigio dell'ultima volta.
Anzi. L'unico nostro litigio in tutto questo tempo. E poi perché non ero certo arrabbiata. Dubbiosa, sì, ma non arrabbiata. Presi il suo braccio e rimasi a guardarlo, divertita. "Sai che sei carinissimo quando sei scontroso? Sei come quei cuccioli che cercano di apparire minacciosi ma sono ancora più teneri" ridacchiando. "E lo so che tanto non ci riesci a stare arrabbiato con me per più di qualche minuto" punzecchiandolo provocatoriamente. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
“Non sono arrabbiato.” Disse lui fissando Gwen con un vago sorriso. “Sono deluso ed è infinitamente peggio.”
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La donna mi guardò ma diceva cose senza senso.. "Chi siete.. Chi è il vostro amore.. Forse posso aiutarvi" dovevo andare a fondo di questa assurda storia.
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Prima che la figura spettrale rispondesse, Altea, da dietro, si sentì afferrare la gola da due dita fredde ed incredibilmente forti, che subito cominciarono a stringere.
Era una morsa, una tenaglia che la stava soffocando. |
Roteai gli occhi.
"Che paroloni..." risposi, al suo commento. Deluso, sì. Doveva sperare di non essere lui a deludere me se avessi scoperto che non era vera la storia del dipinto. Speravo ardentemente che avesse ragione. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Fu un attimo.. Un attimo solo e sentii delle mani fredde sulla gola, una forza strana ma reagii e con i gomiti diedi un colpo forte all'indietro e cercando con la gamba quella della persona che stava cercando di uccidermi per farla cadere.
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Lo fissai attentamente sorridendo.
“È precisamente quello che speravo mi rispondessi...” Fissandolo Con aria altrettanto maliziosa, impaziente. Mi pesava essere lì, avrei voluto scappare via, nel nostro mondo. “Andiamo, signor segretario!” Fossi, con un tono che però tradiva quando avrei voluto essere nella nostra stanza lussuriosa in quel momento. Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
Elv non disse più nulla e con Gwen cominciarono a passeggiare per la città.
Imboccarono una stradina e poi scesero verso il castello. E qui videro una figura pallida sui bastioni. |
Altea cercò di liberarsi colpendo chi la stava strangolando.
Riuscì ad assestare un colpo all'indietro e poi fece cadere a terra il suo aggressore. Voltandosi scoprì essere proprio la servitrice. Quella da terra guardò Altea con i suoi occhi carichi d'odio che parevano farsi di fuoco. |
Fessen sorride e fece l'occhiolino a Destresya.
Così scesero nei sotterranei, ritrovandosi in un lungo corridoio buio. Alla fine di questo però provenivano dei rumori strani. |
Non mi rispose, facendomi roteare gli occhi.
Che testa... Mentre passeggiavamo, poi, si vide di nuovo la figura pallida sui bastioni, essendoci avvicinati al castello. "Guarda!" indicandola "Deve essere la donna con cui ho parlato quella sera. Avviciniamoci." Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Sentii quelle mani rese forti dall'odio scivolare e liberare il mio collo.
A terra vidi la servitrice, non parlai.. Il mio sguardo perverso in quel momento diceva molto di più. Con un gesto presi lo scrigno della favorita ducale, dove vi erano i fiori, e assestai un colpo dritto alla testa per farle perdere conoscenza mentre chiamavo con un urlo il barone. Inviato dal mio PRA-LX1 utilizzando Tapatalk |
Elv alzò gli occhi e la vide.
Vide quella donna spettrale. "Si..." disse a Gwen, per poi aprire le braccia e con un balzo innaturale, per un mortale ma non certo per un vampiro, raggiunse i bastioni dove lei stava immobile, aspettando che anche Gwen lo raggiungesse. |
Altea colpì la servitrice alla testa con violenza, ma quella invece di perdere conoscenza cominciò a contorcersi a terra, iniziando a vomitare uno strano fumo violceo dalla bocca che in breve si diffuse in tutta la stanza, facendo perdere conoscenza ad Altea.
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Balzò sui bastioni e aspettò che facessi lo stesso.
Al che io sorrisi divertita, perché deluso o no, non poteva resistere più di tanto. Balzai anch'io, agile, elegante e perfetta come un felino e lo raggiunsi. "Vieni, avviciniamoci..." gli dissi piano, guardando la figura. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gwen ed Elv balzarono sul bastione e raggiunsero la misteriosa figura.
Era pallida e spettrale, con gli occhi chiari e vaghi, le labbra incolore e l'espressione assente. Faceva freddo. L'aria era diventata di colpo tagliente ed un cupo vento sibilava fra i bastioni. https://encrypted-tbn0.gstatic.com/i...7UpI3FOBQD0df7 |
Era pallida e spettrale e stava lì ferma.
Intanto un freddo vento aveva iniziato a sibilare feroce. "Te l'ho detto che secondo me lei è proprio il fantasma... Dopotutto, come avrebbe fatto ad arrivare quassù? È impossibile per chiunque non sia un fantasma... O un vampiro come noi." Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
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