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“Perchè è l'unica strada che qualcuno ha saputo descriverci...” disse Zoren a Gwen “... ma non lasciarti suggestionare da ciò che ha detto il locandiere... vedrai che giungeremo presto a Suession.”
Si incamminarono lungo quel sentiero, mentre il cielo andava di nuovo ad annuvolarsi. Poco dopo prese a piovere. “Accidenti...” mormorò il mago coprendo se stesso e Gwen col suo mantello “... piove su una strada sconosciuta... peggio non può andarci...” E mentre camminavano sotto la pioggia, i quattro ad un tratto intravidero una cosa nel bosco, appena fuori il sentiero. https://pseudointellectualreviews.fi...chitecture.jpg |
“Già...” disse Ehiss a Dacey “... qualcuno sembra stia giocando con noi come il gatto col topo...” si avvicinò alle bambole appese all'albero.
Erano sporche e graffiate, come se fossero state strappate dalle mani di bambini mentre ancora ci giocavano. “Qualcosa di macabro e di oscuro avviene in queste lande...” mormorò il cavaliere “... e noi ci siamo dentro...” Pochi istanti dopo riprese a piovere. |
Sospirai annuendo a Zoren, sperando che avesse ragione.
Più avanzavamo, più il cielo si annuvolava. Infatti poi venne a piovere e Zoren coprì me e lui col suo mantello. "Guarda, c'è una casa laggiù..." parlando a voce alta per sovrastare il rumore della pioggia e indicando l'abitazione. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
" Ser per l'ultima volta. Vi prego, vi prego andiamo via di qui. Non so ancora che deve accadere per convincervi. Mi dispiace per i bambini scomparsi, davvero molto ma devono vedersela quelli della città... Noi...noi abbiamo un altro obiettivo ricordate? E abbiamo da risolvere i nostri misteri, come i dieci anni passati in una notte. E mi avete promesso aiuto per ritrovare mio zio. Non possiamo stare qui tra vecchi alberi, bambolotti e voci strane. Torniamo a prendere Ammone e il vescovo e lasciamo questo posto. Ora"
Terminai e le prime gocce di pioggia presero a bagnare il mio viso dandogli un tono più cupo |
“Raggiungiamola...” disse Zoren a Gwen e agli altri.
Corsero così verso quell'abitazione, che appariva come una grande villa nobiliare che solitamente funge da ritrovo itinerante per marchesi e baroni lungo sentieri che tagliano boschi e foreste. I quattro la raggiunsero e Zoren bussò con decisione alla porta, visto che continuava a piovere incessantemente. Poco dopo qualcuno aprì. Era una donna anziana, dall'aria gioviale, due grandi occhi chiari ed un espressione sorpresa. “Bontà Divina...” disse fissandoli “... cosa fate nel bosco con questo tempaccio?” |
Per la mia non modesta esperienza,doveva trattarsi di una villa nobiliare.
Zoren bussò veementemente alla porta e poco dopo apparve una donna anziana che sembrava abbastanza affabile. "Volevamo raggiungere Suession, ma ha iniziato a piovere. Di grazia, potreste offrirci un riparo?" Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Ehiss si guardò intorno ancora per qualche istante, per poi voltarsi e fissare Dacey, sul cui viso scendevano le gocce di pioggia.
E su quel volto il cavaliere lesse ansia e paura. “Si...” annuì infine “... vi riporterò in città...” asciugandole con le dita il viso bagnato dalla pioggia “... andiamo o vi buscherete un malanno...” Spronò il cavallo e galopparono verso Sant'Agata di Gothia. |
La mia espressione fu naturalmente di sollievo ma vi era anche una lieve irritazione per il fatto che ci era voluto quel discorso a convincere il cavaliere.
Doveva essere la sua indole quella di voler salvare tutto e tutti ma doveva ammettere che la sparizione dei bambini andava oltre il normale e non potevano bastare le nostre sole forze. " Vi ringrazio Ser" accennando appena un sorriso dal suo gesto di premura e ricambiai sistemando meglio il mantello sulle sue spalle. Finalmente il cavallo prese la direzione verso la città dalla quale non vedevo l'ora di andarmene |
“Ma certo...” disse la donna a Gwen e agli altri “... entrate o vi prenderete un malanno sotto l'acqua...” invitandoli ad entrare “... prego, sedetevi pure... Melina! Sissi!” Chiamò. “Venite, presto!”
Dal piano di sopra scesero altre due donne anziane, anch'elle dall'aspetto bonario e gli occhi chiari. “Abbiamo ospiti...” la donna che aveva aperto la porta alle altre due appena scese. “Benvenuti...” disse una di queste “... io mi chiamo Melina e queste sono le mie due sorelle... Sissi e Tunetta.” Indicando le altre due. “Questi signori” Tunetta alle due sorelle “erano diretti a Suession e la pioggia li ha sorpresi lungo il cammino.” |
La donna molto gentilmente ci fece entrare e chiamò poi le sue due sorelle.
Sembravano tutte molto ospitali. "Vi ringraziamo molto per l'ospitalità. Riprenderemo il cammino appena possibile" a Tunetta. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
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