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Ehiss e Dacey, in sella al loro cavallo, galopparono veloci sotto la pioggia e lungo il sentiero avvolto da una vegetazione folta e selvaggia.
Galopparono a lungo, per quasi un'ora, senza riuscire però ad intravedere Sant'Agata di Gothia. Anzi, più avanzavano, più sembravano penetrare in lande sconosciute e misteriose. La pioggia non accennava a fermarsi e tutto intorno a loro si faceva cupo ed inquietante. Ad un tratto il cavaliere fece fermare il cavallo. “Galoppiamo da un'ora e non si vede la città...” disse guardandosi intorno “... questi luoghi sembrano un gigantesco labirinto...” spronò di nuovo il suo destriero e ripresero a galoppare per un'altra ora, senza però riuscire a vedere le mura di Sant'Agata di Gothia. Sembravano come bloccati in quel luogo, quasi fossero vittima di un oscuro incantesimo. Alla fine però riuscirono a scorgere qualcosa. Erano i resti di un muretto di cinta, il cui ingresso era rappresentato da un alto arco ormai in rovina. Ehiss allora diresse il cavallo verso quell'arco. https://s-media-cache-ak0.pinimg.com...23b063e3e4.jpg |
La pioggia pareva non voler cessare e come il nostro forzato girare a vuoto. Perché così era. Benché avessi avuto lo strano albero come punto fisso e di conferma per la via da prendere ora la città pareva quasi scomparsa. Non ve ne era traccia nonostante le ore passate in sella nel tentativo di raggiungerla.
Poggiai le mani sulle spalle di Ser Ehiss come a incoraggiarlo a non perdere la speranza. " Ne usciremo" dissi piano speranzosa. Infine trovammo un vecchio arco, l'unico segno della presenza umana in tutto il nostro cercare e andammo da quella parte. Da vicino però mi accorsi che tutto era in rovina |
“Oh, forse non smetterà così presto di piovere.” Disse Tunetta a Gwen. “Il cielo è tutto coperto e non promette niente di buono.”
“Cosa possiamo offrirvi?” Chiese Melina. “Qualcosa di caldo? Magari un tè, o una tisana alle erbe?” “Perchè non un po' del nostro rosolio?” Fece Sissi. “Ma Sissi cara...” fissandola Tunetta “... sono giovani, perchè mai dovremmo offrir loro del rosolio? Suvvia, qualcosa di caldo, magari accompagnato da pasticcini al vino, andrà benissimo.” “Si, una tazza di tè la prendo con piacere.” Annuì Zoren. |
Sorrisi alla discussione delle sorelle.
"Per me una tisana" risposi, con un sorriso cortese. Poi mi voltai verso Zoren. "Sembri un pulcino" dissi, con una leggera risata, intenerita da uno Zoren tutto bagnato, mentre passavo una mano fra i suoi capelli per nulla asciutti e sul suo viso leggermente imperlato di pioggia "Un pulcino tenerissimo" baciandolo dolcemente. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Il cavallo raggiunse il muretto di cinta ed attraversò l'arco in rovina.
Ehiss e Dacey si ritrovarono così in una sorta di radura, delimitata proprio dal muretto. “Che strano luogo...” disse il cavaliere guardandosi intorno “... chissà cos'era prima di cadere in rovina...” Vi erano sterpi e rovi ovunque, segno che da tempo nessuno attraversava quel luogo. La pioggia non cessava e Ehiss si accorse dei resti di una vecchia costruzione. Forse appartenevano ad magazzino ed ora restavano solo tre pilastri in piedi ed un tetto da cui scorreva l'acqua piovana in più punti. Ma era meglio che stare sotto la pioggia. Raggiunsero quella costruzione per ripararsi dalla pioggia. Il cavaliere scese da cavallo ed aiuto Dacey a fare lo stesso. “Aspetteremo che spiova.” Mormorò. |
“Se volete” disse Tunetta nel vedere Gwen che teneramente giocava con i capelli bagnati di Zoren “potete andare di sopra ed asciugarvi. Così quando sarete pronti potrete bere una bella tazza di tisana o di tè e mangiare qualche pasticcino.”
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"Sarebbe meglio, grazie" annuendo.
Avevamo decisamente bisogno di asciugarci e riprenderci prima di rifocillarci, o rischiavano di prenderci un malanno ed accettammo tutti di buon grado. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
“Siete molto gentili.” Disse Zoren.
Allora Melina li accompagnò tutti al primo piano. “Ecco, questo è il bagno e potete asciugarvi qui...” spiegò la donna “... magari facendo a turno.” Sorridendo. “Possiamo sempre dire la verità...” Zoren ad un orecchio a Gwen “... e cioè che sei la mia ragazza e che non abbiamo segreti io e te...” sfiorandole l'orecchio con un bacio. |
“Perchè siete più bella di qualsiasi immaginazione...” disse il giovane uomo ad Altea “... la più bella fra tutte le modelle che siano giunte qui al castello...”
Poi a quelle parole della dama, lui riprese a suonare piano, stavolta una melodia più lenta, quasi rispecchiasse il suo stato d'animo. “Si...” annuì con gli occhi sui tasti del pianoforte “... sono il figlio del barone... l'odiato figlio del barone di Monte del Dragone...” con un malinconico sorriso. |
Melina ci accompagnò di sopra,mostrandoci il bagno.
Sorrisi e chiusi gli occhi, mentre un brivido mi correva lungo la schiena a quelle parole e a quel bacio. "Non dobbiamo dirlo per forza... Dopotutto, non credo ci sia qualcuno a controllarci, no?" sussurrai con un leggero sorriso e il mio viso vicino al suo. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
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