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" Se ben ricordo mi avete chiesto voi di non comportarmi da cameriera" dissi con un sorrisetto un po' provocatorio, " la gente se ne farà una ragione...oppure no. Non è che mi importi più di quel tanto"
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L'uomo sorrise ad Altea.
“Beh, mia bella modella...” disse fissandola “... la scommessa è semplice... visto tutte sono state mandate via perchè non abbastanza belle, cosa accadrà ora con voi? Avanti, scommettiamo... sono un gentiluomo e lascio a voi la scelta... cosa dite? Sarete mandata via o resterete e completerete il dipinto?” |
“Piantala.” Disse Icarius a Clio. “Detesto essere salvato da una donna e tu già troppe volte l'hai fatto.” Stringendole la mano. “Nessuno di noi correrà pericoli. Andiamocene.”
“Non andrete da nessuna parte.” Fissandoli Affon. Allora nella sacrestia entrarono alcuni uomini incappucciati. “Avanti, ora verrete con noi” continuò Affon “e risolveremo la questione. Per sempre.” Con un tono che non ammetteva repliche. “Siamo caduti in trappola come topi...” scuotendo la testa Icarius. |
Lo guardai allibita..."E che scommessa sarebbe scusate? Messer Tintus ha detto domani mattina sarebbe venuto a portare il materiale per iniziare il ritratto...se non riterranno sarò all' altezza e mi manderanno via..pazienza..se vorrano io termini il ritratto ne sarò ben felice ma posso essere sincera? Vorrei andarmene da qui..ho una stanza orribile, questo posto mi inquieta...e ditemi sarete voi a decidere se sono all' altezza o meno? Tanto anche se andrò via sono certa me ne accadrà un' altra di avventura...sembra il mondo stia girando al contrario ultimamente per me" perplessa e alzai le mani.."Non so che dirvi...la decisione se mi vorranno o meno non è mia vero? Ma vi ho detto..si, vorrei andarmene da qui, o forse se fosse diverso rimarrei volentieri" lo guardai perplessa a quella domanda strana.
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Il pirata si alzò subito da tavola e sorrise annuendo a Gaynor.
I due lasciarono la sala e si incamminarono verso le stanza che si trovavano dall'altra parte della villa. Ad accompagnarli vi era quella grottesca creatura che aveva servito in tavola poco prima. E camminando il corsaro la fissava con attenzione. Giunsero davanti alla porta della stanza di Gaynor e la bestia andò via. “Questo luogo, non so...” mormorò il pirata “... mi inquieta... c'è qualcosa che non mi convince...” guardando poi la giovane regina. |
Sorrisi dolcemente a Icarius, ma immaginavo non sarebbe stato facile.
La sicurezza dell'uomo mi lasciava intendere che non fosse solo. E infatti. Strinsi la sua mano nella mia. "Ce la caveremo.." Sussurrai, sforzandomi di sorridere. In realtà sapevo che non era così. Sapevo che Guisgard era lì che mi stringeva la mano, e che quindi chiunque avessi incontrato non mi avrebbe riconosciuto affatto. Ma dovevo tentare. Speravo che se quella era davvero una specie di setta al servizio dei Taddei ci fosse almeno qualcuno in grado di riconoscermi. Una donna soldato a capo della milizia ducale, non ero certo un personaggio che passava inosservato. Ma in un modo o nell'altro ce la saremmo cavata. Almeno, lo speravo. Perché fallire in quel modo sarebbe stata la cosa peggiore di tutte. Essere uccisa dagli stessi per cui combattevo, vederli impazzire a tal punto da uccidere l'ultimo Taddeo, scoprire che avevo votato la mia vita a una causa che mi aveva tradito, perdere Icarius... Perdere Icarius per colpa mia.. Sarebbe stato troppo. |
La bestia che ci aveva servito la cena ci accompagnò anche in camera, dopodiché ci lasciò. Entrammo nella stanza ed io richiusi la porta. "È ovvio che ci sia qualcosa che non va, di inquietante" risposi al pirata "Ma il tuo sottolinearlo insistentemente davanti a loro è stato oltremodo stupido. Se qui dentro succede qualcosa di strano, e quelle orrende creature ne sono la prova vivente, potrebbero anche ucciderci pur di non farci scoprire cosa..."
Cominciai a spogliarmi per andare a letto, ero davvero esausta. "Vieni, per favore... aiutami con i bottoni del vestito..." Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
“Forse sarà il caso di scendere...” disse Zoren a Gwen, accarezzandole il viso “... magari si staranno preoccupando le nostre gentili padrone di casa...” rise piano “... tu però con queste guance arrossate non sei presentabile... cosa diranno se ti vedono scendere giù così? Magari penseranno che l'acqua del bagno era troppo calda.” Ridendo di gusto.
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“Ehilà, sentitela la ragazzina.” Disse divertito Ehiss. “E così volete dare scandalo, eh? Beh, attenta... così finirete per turbare il vostro padrone...” fissando Dacey.
Uscirono dal magazzino ed il cavaliere prese a guardarsi intorno, in cerca di una direzione che potesse ricondurli a Sant'Agata di Gothia. “A giudicare dai mondi circostanti” mormorò “direi che siamo ben oltre la zona di Sant'Agata di Gothia... |
" Ragazzina? Davvero? " sbottai scuotendo la testa e me ne uscii con uno sbuffo , quindi girai i tacchi per lasciare il magazzino.
" Continuate a chiamarmi ragazzina eppure sapete quanto mi da fastidio. Non è affatto divertente" dissi a denti stretti mentre lui si guardava intorno. " E come potrebbe una ragazzina" e a quella parola roteai gli occhi, " turbarvi? Voi tanto più grande, adulto e maturo..." il tutto in tono vagamente sarcastico. Mi dava fastidio che non appena la discussione iniziava a farsi più seria, forse anche più intima, lui se ne usciva con qualche battuta rovinando tutto. |
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