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“Era un gioco.” Disse lui ad Altea. “Si scommetteva per gioco, ma non era importante, tranquilla.” Sgranchiendosi le mani come chi si appresta a suonare. “Beh, se sarete giudicata eccezionalmente bella allora di certo resterete.” Spiegò. “A scegliere sarà ovviamente il barone.” La fissò con i suoi occhi penetranti. “Volete davvero andar via da qui? Nulla è meno eccitante di una donna che non desidera fare qualcosa o stare in un luogo.” Riprese a suonare piano. “Al mondo ognuno dovrebbe fare solo ciò che più desidera...” tornò a guardarla “... se volete vi aiuterò ad andare via... a lasciare questo castello per sempre... stanotte... così sarete libera di andare...”
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Assunsi un'espressione dispiaciuta.
Non mi sarei mossa da lì se avessi potuto. Alzai poi gli occhi al cielo con un vago sorriso a quelle parole. "O magari penseranno che il mio uomo è troppo bello per potergli resistere quando mi sta accanto..." mentre una leggera risata, argentina e maliziosa, riecheggiava nella stanza e le mie labbra incontravano le sue a lungo. Poi mi staccai da lui. Per fortuna avevo portato con me la mia borsa, invece di lasciarla nel carrozzone, in caso di necessità,così mi cambiai d'abito, rinfrescai le guance per farle tornare al loro colore naturale rosato e screziato di lentiggini e legai i capelli in una voluminosa treccia sulla spalla. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Alla fine Icarius e Clio compresero di non avere altra scelta.
Affon e gli uomini incappucciati che erano con lui portarono fuori dalla chiesa i due fuggiaschi. All'aperto ad attenderli vi era un carro con altri uomini, stavolta armati. I due furono fatti salire e partirono. Il carro procedeva lento e cigolante nella brughiera, con alcuni di quegli uomini all'interno con Icarius e Clio a controllarli, mentre altri seguivano la vettura con i loro cavalli. “Ci siamo messi in un bel guaio...” disse sottovoce lui a lei. |
Rimasi ad ascoltarlo, la mia perplessità aumentava sempre di più...non capivo dove voleva arrivare, poi pensai forse voleva aiutarmi, forse sapeva qualcosa di quelle modelle e voleva salvarmi e guardandomi, infatti mi disse mi avrebbe aiutata a fuggire..la notte stessa.
Sorrisi..d' altronde mi ero messa in un bel guaio sinceramente e quel barone e questo posto erano inquieti, e per di più ricordai il sogno su Tintus...a meno che non fosse lui a mentire. Presi il ciondolo e sfregai l' effige dello scorpione con nervosismo e tensione..."Si...aiutatemi a fuggire vi prego...ma voi..rimarrete qui? Qui a tediarvi..non vedete laggiù il mondo vi aspetta...voi mi aiuterete a fuggire e io vi mostrerò fuori vi è vita se volete...ma ditemi il vostro nome, il mio è Altea" e sorrisi, istintivamente sfiorando i tasti del pianoforte assieme a lui.."Pure io so suonare il pianoforte ma non ho la vostra bravura nel trasmettere le vostre emozioni sapete?". |
“Si, padrona...” disse sarcastico il pirata aiutando Gaynor a sbottonare l'abito “... io troppo stupido per essere altro da servo...” scoppiando a ridere “... scusami, non ho resistito...” divertito “... è che non mi va di fare la figura del tonto che si beve tutte le sciocchezze che dicono in questo posto... anzi, voglio capire cosa accade davvero...”
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Non avevamo scampo, tanto per cambiare.
Salimmo in quel carro, tenendoci per mano, come se bastasse quel contatto a tranquillizzarci. Sospirai a quelle parole di Icarius, per poi alzare lo sguardo su di lui e sorridere piano, dolcemente. "Già.." Sospirai, sfiorando piano il suo viso in una leggera carezza. "Non facciamo altro ultimamente..." Sussurrai, avvicinandomi a lui per poter abbassare ancora la voce "Ma ne usciremo anche questa volta, vedrai.." Pianissimo "Insieme.." Alzando lo sguardo a cercare il suo. |
Ehiss si avvicinò a Dacey, poggiandole una mano sulla spalla.
“Suvvia, scherzavo...” disse piano, tra i capelli castani di lei “... era solo una sciocca battuta... ma vi prometto che non ne farò altre...” sorrise, mentre una ciocca gli accarezzava il viso “... e se volete saperlo, io credo che voi siate in grado di turbare qualsiasi uomo...” Restò in silenzio per un lungo istante e poi fece un passo verso il suo cavallo. “Venite...” mormorò, dopo aver preso le redini del suo destriero “... cerchiamo di capire dove siamo finiti...” porgendole la mano. |
" Fate molte sciocche battute ma a volte invece... A volte sembrate colpire nel segno" risposi completando il suo silenzio.
Era piuttosto vicino, piacevolmente vicino e il suo respiro riusciva ad accarezzare i miei capelli. Gli porsi la mano per montare in sella senza impaccio nonostante la gonna. " Mi fido di voi per questo" dato il mio disastroso senso d'orientamento. Poggiai le mani sui fianchi di Ehiss per restare in un migliore equilibrio e il mento sulla sua spalla, per una pigrizia poteva sembrare. " E se non trovassi più la via di ritorno? Quel rudere potrebbe diventare la nostra nuova Maechesa delle Rose da mettere a nuovo... Mi manca quella casa" confessai vicinissima al suo orecchio con le labbra |
Un altro bacio e dopo Gwen e Zoren si rivestirono, per poi scendere di sotto, dove Go e Nyccio stavano già gustando le delizie offerte loro dalle tre anziane sorelle.
“Oh, eccovi...” disse Melina nel vedere il mago e la giovane “... venite, ci sono per voi due belle fette di torta appena sfornata. “A giudicare dal profumo” fece Zoren “sembra davvero deliziosa.” Melina rise e servì loro due fette di torta. Un attimo dopo qualcuno bussò alla porta. |
Scendemmo di sotto e trovammo Go e Nyccio che stavano già mangiando.
Non che la cosa mi sorprendesse, pensai con un sorriso. A quell'esclamazione della donna, dentro di me sorrisi con vaga malizia. Melina ci servì poi una fetta di torta ciascuno e, mentre mangiavamo, qualcuno bussò, così voltai la testa per vedere chi fosse. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
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