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Non mi erano ben famigliari i termini della gerarchia ecclesiastica tuttavia non fu difficile comprendere il significato del testo. E la cosa mi fece riflettere parecchio. Forse spiegava l'astio del barone nei confronti del clero. Decisi di rileggere ancora quel passo fino a quando non mi rimase impresso in testa
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"Aspettate..." disse la nana a Gwen "... vi accompagnero' io fuori dal maniero... non è prudente lasciarvi uscire da sola dal castello..."
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Seguii la donna in silenzio, cercando di tenere a mente ogni dettaglio, anche piccolo, del palazzo, stavolta con più consapevolezza e con mente più fresca, attenta e riposata, qualsiasi cosa che potesse far luce su quella faccenda.
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Frate Roberto vide Gaynor ed Ensa e le salutò con un cenno del capo.
Le due donne poi si sedettero nella navatella ad aspettare. Il chierico allora si congedò per un momento da Altea, per raggiungere la bella dama Flegeese e la sua servitore. "Salute a voi, milady." Disse il chierico a Gaynor. "In cosa posso esservi utile?" |
I mercenari di Clio prepararono un carro, di quelli usati solitamente dagli uomini del Maresciallo per riscuotere i tributi dal popolo, per poi uscire dal castello baronale e lasciare poco dopo Monsperon.
Si ritrovarono così nel ridente bosco di Clantes. L'aria era gelida ed il carro gigolava tra la vegetazione, affondando le sue pesanti ruote nei solchi del consumatore sterrato. Ad un tratto, per rendere il tutto più realistico, Kostor e Tussor presero a cantare una canzone da caserma. |
"Salute a voi, Frate Roberto... sono venuta per una donazione..." Gli raccontai ciò che mi era accaduto quel giorno e gli offrii il sacchetto con il denaro. "Il comportamento di quell'uomo è stato di gran lunga più cortese di quelli dei cosiddetti nobili che mi è capitato di osservare negli ultimi tempi... spero il Cielo lo assista..."
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Marwel restò colpita da quella scena e si mise a seguire i soldati che portavano via il prigioniero in catene.
Raggiunsero la porta che dava ad una delle torri laterali, per poi aprirla e conducendo all'interno il prigioniero. "Qui non si passa." Disse uno dei soldati mettendosi davanti a Marwel, sbarrandogli il passaggio. "Qui entrano solo i prigionieri. Siete forse una parente di quel miserabile?" Chiese poi alla bruna ragazza. |
Ad un tratto qualcuno bussò alla porta della stanza di Dacey.
"Milady..." disse Betta "... devo condurvi da sua signoria. Il barone infatti richiede la vostra presenza." |
Era inevitabile che prima o poi il barone si sarebbe ricordato di me. Era solo questione di tempo.
Posai il libro sul letto sospirando mentre uscivo dalla stanza. Forse voleva solo parlarmi della lettera. Forse l'aveva già anche spedita. |
La nana condusse Gwen attraverso il castello, fino a raggiungere la corte interna, da cui poi si arrivava al portone per uscire.
E mentre le due camminavano, la ragazza notò una cosa assai strana. Tutti i quadri e gli specchi erano coperti con teli neri e ciò conferiva a quel luogo qualcosa di sinistro. |
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