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Vivian continuò a leggere, voltando pagina.
Ma prima che potesse posare lo sguardo ancora una volta sul taccuino, udì dei passi. Qualcuno stava arrivando. |
Posai immediatamente il taccuino, e mi spostai dalla scrivania, dirigendomi verso la porta.
Se quei passi non erano suoi, sarei dovuta andare a cercare il capo. |
“Sono certo” disse Misk alzandosi “che il Destino vi ripagherà allo stesso modo, madama. Che la mia fortuna possa essere la vostra.” Sorridendo affabile. “Provvedo subito a preparare la mia partenza.” Strinse la mano di Altea ed uscì.
La dama prese poi la carrozza e raggiunse il Palazzo dei Gigli. |
Il nuovo giorno giunse e trovò Gwen e Theris ancora legati da quel dolce abbraccio, come se avessero voluto darsi reciprocamente forza contro le inquietudini della notte appena trascorsa.
Lui si svegliò e restò a fissare lei ancora addormentata, sorridendo e accarezzandole i capelli. |
Arrivata a Palazzo dei Gigli mi guardai attorno..ero davvero nervosa, certo provavo un certo effetto nel pensare all' uomo orientale.
Entrai e mi presentai ad un uomo.."I miei saluti..sono Altea de Bastian, dovrei parlare con milord Taddei di affari importanti..potreste avvisarlo? O il suo collaboratore a cui diedi una lettera..sono la vedova del professor de Guillot..è una cosa importante". Aspettai speranzosa..sarebbe stata la volta buona? Oppure sarei andata in sartoria..sospirai. http://2.bp.blogspot.com/-2pDVBuiuKz...-Eva-Green.jpg |
Il mio sonno fu molto più tranquillo di quanto mi sarei aspettata, vista la giornata tremenda che avevamo trascorso.
Poco prima c'è mi svegliassi, avvertii una strana sensazione; capii poi, una volta sveglia, che era la mano di Theris che accarezzava i miei capelli. "Buongiorno..." dissi piano, mentre voltavo la testa indietro e gli restituivo il sorriso "A cosa è dovuto questo sorriso di prima mattina?" chiesi sorridendo, con la voce ancora presa un po' dal sonno. Inviato dal mio Archos 90 Copper utilizzando Tapatalk |
La porta si aprì e Guisgard entrò nell'ufficio.
“Buongiorno, mia cara...” disse sorridendo a Vivian “... dormito bene? Direi di sì, visto siete bella come sempre. Fatto già colazione?” Sedendosi alla sua scrivania. |
“E' una storia intricata, misteriosa, inquietante...” disse Ottan a Dacey, mentre i due si allontanavano dal museo “... ormai credo sia chiaro che tutti questi episodi, dalla sparizione del Tondo Aureo, passando per il tentato furto alla Taddeus, fino ad arrivare all'uccisione del direttore del museo siano riferibili ad un'unica matrice... una banda che è interessata alla questione delle opere d'arte contese tra laici e chierici...”
poi da uno dei giornalisti presenti, che Ottan ben conosceva, i due ebbero una soffiata. La polizia avrebbe convocato l'indomani un esperto per tentare di risolvere l'intricata questione. Ormai albeggiava. |
" Mi sembra davvero folle. E ripeto la polizia sta brancolando nel buio... Chiamano un esperto, si vede che non sanno fare il loro lavoro..."
Riprendendo a camminare dopo quelle informazioni . " Abbiamo fatto parecchio tardi. Qualcuno potrebbe pensare male nel vederci insieme a quest'ora" |
Era il capo, e per fortuna iniziò lui la recita.
Un po' come se avessimo due personalità diverse di giorno e di notte. "Sì, grazie.." sorrisi "Ho spizzicato qualcosa prima di venire a cercarvi..". Mi sedetti dall'altra parte della scrivania. "Sapete che la vostra scrivania avrebbe bisogno di una bella sistemata, vero? Se volete posso pensarci io.." sorridendo. "Programmi per oggi?" guardando il mio taccuino "Dovrebbero tornare la ragazza orientale a ritirare i dati finanziari dell'azienda che aveva chiesto, e il giornalista per l'intervista.." guardando i miei appunti. |
Il custode prese la lettera di Altea e le chiese di attendere.
Dopo un po' arrivò un signore anziano. “Buongiorno, madama.” Disse. “In cosa possiamo esservi d'aiuto?” Sorridendo. |
“Al fatto che ogni mattina mi sveglio con accanto la donna più bella come moglie...” disse Theris, per poi baciare piano Gwen.
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Mentre aspettavo mi guardavo attorno..tutto sembrava nella norma, nessuno avrebbe immaginato cosa fosse successo quella notte alla festa.
Poi arrivò un uomo anziano dal sorriso gentile che ricambiai.."I miei saluti milord, mi sono presentata a un custode presumo..piacere sono milady Altea de Bastian, è la terza volta giungo qui..a dire il vero ero presente alla inaugurazione. Vorrei conferire con milord Taddei se non è impegnato, o se si trova in dimora..vorrei proporgli un affare e devo parlargli di una questione importante" estraendo il libro dalla tasca e gli mostrai le pagine.."Vedete questo è il diario di lavoro del mio defunto marito, Antone de Guillant, e il professor Nigros..e poi si parla di una spada..volevo pure informazioni..non preoccupatevi, la polizia ne è al corrente, anzi come me ipotizza vi sia un legame tra questi fatti di cui vorrei esporre e i furti e gli omicidi, pure il caso alla Taddeus..sempre ne vengano a capo" sorrisi pensando al fatto Trevor aveva fatto il nome di Ordiffren come esperto, speravo le indagini non si fossero sviate. |
“E' di certo un gran mistero...” disse Ottan a Dacey “... vedremo cosa combinerà la polizia...” giunsero davanti alla casa del giornalista “... ormai è giorno... entrate per la colazione?” Sorridendo. “Così decideremo cosa fare dopo?”
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" Oh beh io... Non vorrei disturbare oltremodo. Anzi potrei offrirvi la colazione da qualche parte. Se a voi va" intrecciando le dita tra loro, " ho alcune compere da fare in città inoltre"
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Mi aprii in un sorriso luminoso e innamorato, rispondendo al suo bacio e abbracciandolo.
"Beh, di sicuro c'è tutt'altro gusto ad iniziare così la giornata..." dissi, dolcemente. Inviato dal mio Archos 90 Copper utilizzando Tapatalk |
Dissi il prezzo dei fiori al ragazzo chiamato Braion e gli diedi le ceste.
"Mi raccomando, sono fiori delicati, trattali con cura..." Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
“Beh, siete la mia segretaria personale e potete curare questo ufficio come più vi piace.” Disse sorridendo Guisgard a Vivian. “Non vi ho forse concesso massima libertà su tutto? Mi pare di ricordare che neanche la mia camera è chiusa per voi, no? Naturalmente sto parlando di lavoro.” Sornione. “Ah, quanto a stanotte...” fissandola “... siate più prudente nell'aggirarvi per il palazzo col buio... la mia guardia del corpo ha licenza di uccidere ogni persona sospetta...” ridendo piano.
Qualcuno bussò. Era Bafon. “Capo, una donna chiede di voi.” “Davvero?” Guisgard. “Merita, amico mio?” Divertito. “E' bella ed anche di classe credo.” Annuì Bafon. “Falla entrare.” Con un cenno il capo. Ed entrò Altea. |
“Eh, magari qualcuno pensasse male di noi vedendoci insieme.” Disse divertito Ottan a Dacey. “Avervi come amante mi renderebbe il più invidiato uomo della città.” Sorridendo. “Andiamo allora... conosco un localino niente male che prepara le più buone e grosse ciambelle della città. Poi ci occuperemo delle vostre compere.”
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Si baciarono a lungo, coccolandosi fra le lenzuola.
Poi Gwen e Theris si prepararono e scesero giù per la colazione. Finito ciò, sebbene a malincuore, Theris diede disposizioni ai domestici circa i funerali della zia. Poco dopo arrivò la polizia. |
Seguii l' uomo ed aspettai mi annunciasse e sentii alcune parole..prima di tutto seppi l' uomo si chiamava Bafon e mi trattenni una risata alla domanda del milord se fossi meritevole nel fisico per essere fonte di attenzione...strano per un uomo di una certa età.
L' uomo anziano mi fece entrare e lo ringraziai con un cenno del capo e guardai dentro la stanza...per un attimo rimasi ferma a guardare...guardai il disordine sopra la scrivania che la ragazza bionda, che già avevo visto, tentava di riordinare e dovetti ricredermi sull' età del signorotto. Sorrisi..dovevo essere avvincente per convincerlo e mi avvicinai a lui alzando la mano.."Piacere di fare la vostra conoscenza..Lord Taddei immagino..sono la duchessa Altea de Bastian, penso vi abbiano detto sono qui per affari...e alcuni fatti..personali". |
“Benissimo.” Disse Braion a Gaynor. “Non temete, non rovinerò questi fiori, poiché il padrone ci tiene particolarmente.” Annuendo.
“E a breve arriverà.” Il pianista. "Sarà meglio fargli trovare i fiori in ordine ed il resto del locale pulito." "Già." Rispose Braion. Intanto era ormai giorno. |
"Ottimo allora.." sorridendo "Gli darò una bella sistemata..." guardandomi intorno.
Lo fulminai con lo sguardo a quelle parole sulla camera chiusa, ma solo per un istante, dopodiché distolsi lo sguardo. No ma prego, gira pure il coltello nella piaga, figurati che tanto mica fa male.. Poi quelle parole sulla sua guardia del corpo. "Lo terrò a mente.." dissi solo, fredda e distaccata "E comunque mi deve una vestaglia.." con noncuranza. Poi arrivò Bafon che ci informò dell'arrivo di una dama che voleva parlare col capo. Restai impassibile a quello scambio di battute tra lui e Guisgard, cercando in tutti i modi di ignorare il fastidio che mi provocavano. Doveva passarmi, doveva passarmi prima possibile, un uomo come lui mi avrebbe fatto solo del male. Così voltai lo sguardo verso la donna che era entrata, senza alzarmi dalla sedia. |
Quel momento di coccole e tenerezza durò a lungo, finché non ci alzammo per fare colazione.
Dopo Theris diede disposizioni per il funerale della zia e, se il momento non era già abbastanza drammatico, arrivò pure la polizia. "Buongiorno" dissi, uscendo fuori. http://uploads.tapatalk-cdn.com/2016...cbd610ba5e.jpg Inviato dal mio Archos 90 Copper utilizzando Tapatalk |
Altea entrò e subito Guisgard le strinse la mano.
“Interessante...” disse lui “... anche se sono più intrigato dai vostri motivi personali dietro questa visita.” Sorridendo. “Prego, accomodatevi pure... la signorina Vivian è la mia insostituibile segretaria. Temo che senza il suo aiuto non riuscirei neanche ad annodarmi la cravatta.” Diertito. “Prego, vi ascolto.” Ad Altea. |
La dama che entrò era la stessa che ci aveva fermato all'inaugurazione, insistendo per vedere il capo.
Mi chiesi che cosa la portasse qui stavolta. Guisgard fu gentile con lei, e fortunatamente non fece lo splendido, ma anzi mi riservò una bella presentazione, guadagnandosi un breve sorriso. Salutai poi educatamente la dama. |
" Dubito che sareste felice con una donna come me" in tono amaro e distaccato.
" Ciambelle? Perché no... Vi ringrazio ma sono certa avrete meglio da fare che andare in giro per botteghe e negozi con me dopo" |
Gwen andò incontro ai due funzionari di polizia appena giunti.
“Buongiorno, madama.” Disse Ozzillon togliendosi il cappello. “Sono l'ispettore capo Ozzillon e questi è il tenente Lion. Siamo qui per indagare sulla morte della zia di suo marito. Immagino ormai sappiate che si è trattato di un brutale omicidio. Analizzeremo subito il cadavere.” Annuì. |
Sorrisi sospirando..."I motivi personali non sono di piacere purtroppo" mi sedetti e vidi la ragazza che mi guardava senza nemmeno alzarsi per salutare, e con un cenno del capo la salutai e lei subito ricambiò.
"Davvero un uomo importante come voi non sa allacciarsi una cravatta? Mi stupite..sapete ero presente alla inaugurazione, ma non ho avuto il piacere di incontrarvi visto poi il seguito della festa...per fortuna la vostra guardia del corpo orientale ci ha salvati" e gli lanciai uno sguardo eloquente...ma tanto ormai si sapeva in tutta città della sua guardia. Posi il libro di Antone sopra il tavolo.."Questo è il libro di lavoro di mio marito, Antone de Guillant, purtroppo morto in circostanze misteriose dopo la morte di questo professore con cui stava progettando una lama..o spada..il professor Nigros" e lo allungai perchè lo potesse guardare.."Si, il professore è stato ucciso prima e poi mio marito...ma qualcuno deve essere stato testimone di tutto questo..la polizia sa di questi fatti e li legano a ciò che avviene in città...cosa potreste dirmi di questa spada e perchè mai, mio marito che era un archeologo di icone paleocristiane fu chiamato da un chimico e studioso di armi antiche..non capisco il nesso e penso la polizia nemmeno ci pensi" sventolandomi il ventaglio e guardai i suoi occhi azzurri...rimasi un attimo perplessa nel guardarli ma poi riguardai il libro. |
I due raggiunsero il locale che profumava di latte caldo, caffè e dolciumi appena sfornati.
Ottan ordinò ciambelle e thè per la colazione. “In verità” disse mangiando “voi non avete nulla da invidiare ai misteri che stanno inquietando la città ultimamente. Siete bella, ricca, nobile ed invece di essere felice avete questo perenne senso di tristezza che vi accompagna. Apparite di poche parole, a volte fredda ed indifferente, ridendo raramente e mostrandovi quasi infastidita da ciò che vi circonda. Perchè?” Fissando Dacey. |
Guisgard prese il libro di Altea e cominciò a sfogliarlo.
“Questo libro è molto interessante...” disse “... naturalmente parlo per quanto riguarda l'attività della Taddeus... per il resto temo di non potervi aiutare, in quanto non sono un esperto e neanche un appassionato di misteri... però sono estremamente attratto da questo libro... vorrei acquistarlo... siete disposta a vendermelo? Formulate un prezzo ed io lo pagherò.” Mostrando il libro a Vivian. “La mia segretaria vi farà pervenire la somma. Non credo che a voi possa servire oltre... forse come ricordo di vostro marito... ma una donna come voi non può certo chiudersi nel lutto e nella solitudine...” sorridendole. |
"A dire il vero...erano altri gli affari..ho promesso a mio marito di custodirlo..ma nella mia residenza non è al sicuro. Oh, nemmeno io sono una investigatrice privata e vorrei vivere una vita libera e serena" alla sua affermazione gli mostrai un sorriso malizioso.."Oh non preoccupatevi milord, frequento ottimi locali e uso certe frivolezze da donna...nella vita vi è sempre una seconda possibilità non pensate?".
Guardai prima il suo bel volto e poi il libro.."Dunque vorrei mettere questo libro e tutte le opere sacre di mio marito che tengo nascoste nel caveu della Taddeus, vi pagherò cospicuamente...cosi voi potrete accedervi quando vorrete e io rimarrò la proprietaria..affare fatto?" e tentai di sfoderare di nuovo lo sguardo smeraldino da gatta. |
" Perché la morte fa parte della mia vita" dissi soltanto come se nulla fosse poi presi il menu facendo la mia ordinazione.
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Ottan restò a fissare Dacey dopo quell'affermazione.
“Siete una donna sola...” disse “... e lo sapete anche voi... volete trascorrere la vita così? Inacidendo come un fiore senza luce? Ma immagino non siano affari miei...” bevendo. |
Ascoltai attentamente le parole della dama, e la risposta di Guisgard.
Era interessato al libro e voleva acquistarlo. Ma la dama non aveva intenzione di venderlo, anzi, voleva che lo custodissimo noi, ero curiosa di sapere cosa avrebbe detto Guisgard, ma non ci vedevo nulla di male infondo. Come di consueto, al primo complimento, la donna sfoderò un sorriso malizioso e fece intendere di non essere più a lutto. Eh, che ci fai alle donne te... Stavolta però cercai di restare impassibile, memore di quanto mi aveva detto dopo la sua conversazione con la bella orientale. Chissà se l'aveva sognata davvero, pensai, d'improvviso, con una fitta dolorosa che non riuscii ad ignorare. Restai in silenzio, come si conveniva, attendendo la reazione di Guisgard. |
“Oh, non dubito che conosciate l'arte frivola che da sempre anima donne del vostro fascino, madama...” disse sorridendo Guisgard ad Altea “... voi a lutto? Suvvia!” Esclamò. “La bellezza sarebbe a lutto se vi nascondeste in un abito nero. Una donna come voi deve vivere libera, per far ammattire noi poveri mortali così inermi davanti ai vostri sguardi e sospiri.” Facendole l'occhiolino. “Parlando invece di noiosi affari, ma che dopotutto ci consentono di vivere agiatamente, vi dirò... le altre opere di vostro marito credo sia più giusto destinarle altrove, musei o altro... il libro invece mi interessa... e se proprio non volete vendermelo, allora accetterò di custodirlo qui alla Taddeus... Vivian...” alla segretaria “... lo affido a voi... conservatelo insieme ai documenti storici del nostro archivio...”
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Nyoko si ritirò nella sua camera e poco dopo cadde addormentata per la stanchezza.
Si svegliò il mattino seguente, col Sole che irradiava le sue tende. |
Eccolo che recitava la sua parte alla perfezione.
Il damerino di cui si lamentava quella notte in chiesa. Mi trattenni dall'alzare gli occhi al cielo, restando impassibile. Come minimo quella dama si sarebbe montata la testa. Presi poi il libro dalla sua mano e annuii. "Ma certo, capo.." sorridendo. |
" No infatti. Non sono affari vostri. Secondo voi dovrei sposare l'ennesimo uomo solo perché non sta bene essere una donna sola che vuole gestire i propri beni? Sono stanca di essere usata dagli uomini, signor Ottan e lo sareste anche voi nella mia situazione" a denti stretti, con un tono più alto del solito
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Sorrisi alla sua affermazione.."Vi confiderò che ho lasciato il lutto proprio il giorno della vostra inaugurazione al ballo...e il nero lo indosso solo perchè lo ritengo un colore seducente" continuando a sfoderare il mio infallibile sguardo...effettivamente avevo sempre pensato la vita da vedova non faceva per me, e Antone e io eravamo stati liberi di pensare non vi fosse nulla di male a rifarsi una vita...d' altronde era inutile struggersi per sempre...anche se quello rimaneva sempre un amore nel proprio cuore.
"D' accordo..per le opere paleocristiane le donerò in una chiesa, mio marito mi disse di stare attenta a un gruppo di anticlericali e rivoluzionari formatasi, e suppongo forse sono coloro che hanno agito alla Taddeus e al Museo". Presi un assegno e lo firmai..."Questo può bastare per un anno...poi si vedrà" e gli porsi l' assegno.."Lo so che sembrerò impudente ma posso offrivi un the al pomeriggio o cosa desiderate per ringraziarvi dell' attenzione e suggellare questo affare?" sorridendo. |
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