Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 23-05-2016 20.50.58

Ehiss e Dacey avanzavano tra quelle case che sembravano decadenti ed abbandonate.
Ormai era sera e solo la sinistra luce della Luna velava quel luogo.
Tutto era dominato da un innaturale silenzio, da un vuoto oblio, da una profonda dimenticanza.
Come se tutto dormisse, quasi fosse vittima di un incantesimo.
“Sembra una cittadina fantasma...” disse il cavaliere “... un luogo abbandonato da molto tempo... forse secoli...”
Ad un tratto i due sentirono il rintocco di una campana.
Proveniva da una vecchia chiesa.
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Altea 23-05-2016 22.47.36

Mi fermai a fissarlo.."Non sapete nulla di me, eppure vi permettete il lusso di giudicare, forse per questo tutti vi odiano?" pensando di aver scoccato bene la freccia "Si, ho viaggiato molto ma non per mia volontà. Mio padre, il duca de Chermount è cugino del Re di Francia..già avrei dovuto seguirlo a Corte..comunque è un diplomatico, un famoso armatore e ha sempre lavorato nella politica..la Languedoc dovrebbe essere la mia casa, ma abbiamo dovuto seguirlo in ogni parte di Europa, pure in Oriente...sono cittadina del mondo..non so cosa significhi avere una casa e non ho mai potuto affezionarmici a una, a delle persone, a una cittadina perchè sapevo dovevo lasciarle" con i pugni serrati "Arrivata qui..decisi di seguire mia zia ma poi..fui trasportata in strane storie" e gli narrai ciò che avvenne in quelle avventure con Lyon e Guren..."Stavo cercando di tornare da mia zia e mia sorella Sophie...non ho nessun altro" mi fermai lì.
Il mio cuore si era aperto troppo..non accadeva da molto..forse questo amuleto dei pirati aveva uno strano effetto, questo Scorpione.
Lui parlò dei suoi interessi e rimasi perplessa..in questo rudere come poteva fare tutto questo, poi ricordai la visione di quei balli pagani..si voltò verso di me e la sua ultima parola mi colpì di più...la visione avuta prima di arrivare qui aveva un significato forse.
"Davvero...le altre modelle non erano perfette per questo? Pensavo solo il barone poteva dare dei giudizi, non voi..vi do del voi..visto non posso sapere il vostro nome" avvicinandomi guardandolo negli occhi scuri.."Parlate della carezza di prima sui vostri capelli? Non preoccupatevi, più di qualcuno mi ha immaginato nuda, ed è andato oltre, anche se odio la volgarità" accarezzando i lunghi capelli neri.."Vi piace cosi? E ora se vi innamorate che vi succede?Mica vi innamorerete per una semplice carezza" con sfida ma afferrandogli forte i capelli.

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Dacey Starklan 23-05-2016 23.32.12

Concordavo con le parole di Ehiss, ritenevo impossibile che qualcuno ci vivesse ancora.

Troppo tempo sembrava essere passato da quando un uomo aveva camminato in quelle viette ora inanimate.

" Deve essere accaduto qualcosa... In tutta questa zona che abbiamo visto, altrimenti perché la gente dovrebbe abbandonare le proprie case? Se fosse stata solo una carestia o qualche epidemia alla fine la città sarebbe tornata in vita con nuove persone. Qui invece... Come se nessuno voglia averci a che fare"

Il rintocco della campana mi fece sobbalzare, fu qualcosa di totalmente inatteso.

Mi strinsi meglio ad Ehiss dopo quel sobbalzo per non ritrovarmi impreparata e rischiare di cadere al prossimo evento inaspettato.

" La chiesa" indicai, " il suono viene da lì... Allora qualcuno c'è!" esclamai piuttosto sorpresa

Guisgard 24-05-2016 01.09.24

Zoren baciò di nuovo il collo di Gwen, poi salì con le labbra fino al suo volto, sfiorandole la bocca.
“Già...” disse assaporando la pelle di lei “... ti immagini? Tre rispettabili vecchiette in perfetto stile Taddeiano, che poi di notte si rivelano essere spietate assassine, tipo Lucrezia Borgia.” Ridendo.
Ad un tratto cominciarono ad udire strani rumori provenienti dal piano sottostante.

Clio 24-05-2016 01.10.37

Scendemmo dalla carrozza e mi guardai attorno.
Era una città con case ammassate, non ci ero mai stata prima, ma in effetti non era molto grande.
Stringevo la mano di Icarius nella mia, anche se in realtà quel contatto mi dava una sensazione strana, nuova, diversa.
Paura.
Non avevo mai temuto la morte, anche se avevo sempre fatto di tutto per evitala.
Ora mi accorgevo di temere quanto ci avrebbe aspettato.
Forse perché non era la morte gloriosa che avevo sognato da ragazza, sotto le mura di Miral o al posto del mio signore, con i vessilli che svettano al cielo.
No, era una morte stupida quella che poteva attendermi dietro quella porta.
Attenderci.
Questo faceva tremare.
Forse era il mio fallimento, il mio compito era proteggerlo.
O forse, più semplicemente, avevo qualcosa da perdere.
Mi limitai a sorridere piano, alzando gli occhi su di lui quando ci dissero che eravamo arrivati.
Qualunque cosa ci aspettasse l'avremmo affrontata.
Insieme.

Lady Gwen 24-05-2016 01.20.04

Sentii di nuovo le sue labbra sul mio collo, poi queste salirono fino al mio viso, sfiorando la mia bocca e assaporando la mia pelle, mentre il mio respiro diventava più profondo e gli occhi si chiudevano, quasi a voler amplificare quelle sensazioni.
"Come puoi chiedermi cosa immagino dopo dei baci così?" chiesi piano, con un leggero sorriso, baciandolo poi.
Poi, degli strani rumori provenienti dal piano di sotto.
"Hai sentito?"

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Guisgard 24-05-2016 01.22.59

Quel gesto.
La mano di Altea forte tra gli scuri capelli di lui.
“Si, mi piace così...” disse lui alzandosi e fissandola negli occhi “... molti ti hanno immaginata nuda?” Col viso vicinissimo a quello di lei. “E quanti hanno visto il tuo bellissimo corpo?” Baciandola.
Un bacio forte, impetuoso, impudente, carico di passione e di ardore.
Quell'uomo aveva una carica virile ed erotica come nessun altro di quelli conosciuti dalla nobile dama.
Le loro bocche umide e calde si unirono, si schiusero, si cercarono e si penetrarono a vicenda, mentre le affusolate mani di quell'uomo, agili, abili e delicate come quando toccavano i tasti del pianoforte, cominciarono a stringere lo snello corpo di Altea al suo.

Guisgard 24-05-2016 01.28.40

“Si, giusto...” disse annuendo Ehiss, per poi prendere Dacey per mano e dirigersi verso la chiesa.
Ci furono diversi rintocchi di campana che echeggiarono lenti e solenni nel silenzio di quella notte così cupa ed inquietante.
I due raggiunsero l'ingresso del Sacro Edificio, accorgendosi però che anche la Chiesa sembrava del tutto abbandonata.
La porta era aperta e la navata, avvolta quasi del tutto dall'oscurità, risonava dell'ultimo eco della campana.
“Anche la chiesa sembra essere deserta...” mormorò il cavaliere “... proprio come l'intera città...”
Ma proprio in quell'istante i due udirono uno strano rumore.
Come se qualcuno si stesse avvicinando trascinandosi dietro qualcosa di pesante.

Altea 24-05-2016 01.33.17

Sorrisi alla sua domanda.."Un gentiluomo non chiede degli altri uomini..alcuni diciamo". I nostri occhi si unirono in un solo sguardo e con forte carisma erotico mi strinse a sé baciandomi. Un brivido percorse il mio corpo come una scossa improvvisa, mi strinsi a lui mentre le nostre bocche si univano in un gioco di labbra, sentivo le sue mani delicate e forti giocare sul mio corpo..quasi suonare una melodia..."È un gioco pericoloso..così mi farete rimanere vicino a voi".

Guisgard 24-05-2016 01.36.55

La carrozza si fermò davanti a quella grande casa, con gli uomini al suo interno che subito scesero, per poi fare cenno ad Icarius e a Clio di seguirli.
“Andiamo...” disse lui a lei.
Così i due scesero e presero a seguire quegli uomini.
Era buio e l'aria più che fresca della notte avvolgeva ogni cosa.
La vetta della montagna non era molto distante e dalla chiesa che sorgeva in cima si poteva vedere una luce.
“Che chiesa è quella?” Chiese Icarius.
“Di San Michele Arcangelo.” Rispose l'uomo.
“San Michele?” Ripetè lui “... ma... siamo sul Monte Sacro all'Arcangelo?”
“Come fai a saperlo?” Fissandolo Affon, che si era messo in testa al gruppo.
“Non lo so...” mormorò Icarius “... forse avrò udito qualche bardo da piccolo...”
“Si...” annuì Affon “... ed avrai sentito narrare di Ardea de'Taddei... ecco perchè lo sai... su, presto, entriamo.”
Ed entrarono in quella grande casa.


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