Camelot, la patria della cavalleria

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Perry Undomiel 26-07-2010 18.06.23

Quanto avrebbe voluto baciarlo all'infinito, ma dovevano andare a Camelot ad uccidere chi li voleva morti per gelosia.
<<Dobbiamo andare>> disse con le labbra ancora attaccate alle sue.
<<Il nemico ci attende amore mio>>.

Guisgard 26-07-2010 18.23.37

Il padrone della casa così si ritrovò davanti i 4 uomini.
"Salve, buonuomo..." cominciò a dire Maladesh "... perdonate ma abbiamo bisogno di importanti informazioni..."
"Mi spiace" rispose seccamente il padrne di casa "ma io vivo in tranquillità e non mi interesso di affari che non sono i miei..."
"Capisco..." disse Maladesh, per poi estrarre una moneta d'argento dalla sua borsa "... ecco, è per voi... così, sono sicuro che questi affari diventeranno anche di vostro interesse..."
"Ah, si... ora ricordo..." rispose il padrone di casa afferrando al volo la moneta "... hanno sostato qui due persone... un uomo ed una donna... dicevano di essere marito e moglie... ho venduto loro anche due cavalli... sebbene non abbia fatto un buon affare..."
"Com'era quell'uomo?" Chiese incuriosito Maladesh.
Il padrone di casa lo descrisse minuziosamente.
"Ed aveva un carattere molto irrascibile... il solito attaccabrighe!" Aggiunse.
"E come era la donna che lo accompagnava?" Domandò ancora Maladesh.
"Era molto bella..." rispose il padrone di casa "... e anche cortese nei modi."
"E sapreste indicarmi da che parte sono andati?" Chiese Maladesh.
"Non saprei... verso il bosco... di più non so..."
"Sicuramente era lui!" Disse Maladesh ai suoi. "Però, da quello che ci ha raccontato il padrone di casa, non dovrebbero avere un grande vantaggio."
"Secondo la mappa" intervenne uno dei due assistenti, la città più vicina è a circa tre giorni di cammino."
"Si, ma ci sono tanti piccoli borghi che quella mappa ignora. Potrebbe fermarsi in uno di quei posti..." Rispose Maladeh "... e sia, riprendiamo il cammino..."
E ringraziato il padrone di casa, i 4 ripartirono.

Guisgard 26-07-2010 18.31.32

Intanto, nella taverna, Elisabeth aveva raggiunto la stanza in cui alloggiava Cosimus.
La donna bussò ed uno dei suoi cavalieri aprì la porta.
"Chi siete, milady?" Chiese l'uomo.
"Cosa succede?" Domandò Cosimus dall'interno della stanza.
"C'è una donna, milor..."
"Lasciala passare..."
Ed Elisabeth fu fatta entrare.

cavaliere25 26-07-2010 18.32.16

Dopo che siamo ripartiti chiesi a Maladesh signore ora dove siamo diretti precisamente??? domandai guardandolo non sappiamo che strada abbia preso continua a dire dovremmo anche fermarci per rifocillarci e riposare voi che ne pensate dissi guardando anche gli altri due questa canaglia ci sta dando filo da torcere dissi innervosito è come se sapessele nostre mosse è molto furbo quel Guisgard ma appena lo braccheremo gli faccio passare le pene del inferno dissi gridando.

Guisgard 26-07-2010 18.42.43

"Calma, ragazzo!" Rispose Maladesh sorridendo. "Hai l'ardore del lupacchiotto, ma per catturare la volpe bisogna ricorrere al fiuto del segugio! Reggi le redini dei cavalli."
Ed affidata la guida del carro al suo giovane assistente, Maladesh saltò all'interno e ne uscì alcuni momenti dopo.
"Ecco..." disse "... questi quattro sai faranno al caso nostro! La gente rispetta i chierici e non li vede come nemici! Travestiti da monaci potremmo passare inoservati e nessuno ci crederà dei nemici..."
"Ne sapete una più del diavolo, capo!" Esclamò uno dei due assistenti.
"Del demonio non mi interessa nulla!" Rispose Maladesh. "Mi basta saperne una più di Guisgard!"
E continuarono il loro inseguimento.

Guisgard 26-07-2010 18.45.04

Guisgard fissò Talia per alcuni istanti.
"Perchè non dovrebbe essere quella la verità, milady?" Chiese guardandola negli occhi. "Voi non mi conoscete per niente... chi vi dice che io non sia un vero assassino?"

cavaliere25 26-07-2010 18.45.57

Ottima idea signore nesuno crederà che siamo dei cercatori di taglie ma penseranno che siamo dei monaci e lo guardai sorridendo.

Talia 26-07-2010 19.03.47

Mi voltai di nuovo verso di lui: "I vostri occhi!" risposi semplicemente "Sapete, ho sempre avuto un certo... talento nel capire l'indole delle persone!"
Di nuovo un pensiero mi attraversò la mente, un ricordo lontano che per un istante mi portò via da quel bosco... 'spero che un giorno riuscirò a scoprire come fai a capire le persone così!' mi diceva spesso Rapheal, lo incuriosiva questa mia capiacità, diceva che ero 'la sua streghetta' e questo lo divertiva molto. Non ho mai saputo perché.
Sbattei le palpebre e tornai al presente.
"Se quell'accusa è fondata" proseguii tornando a guardare davanti a me "mi chiedo cos'avesse fatto quell'uomo..." sospirai pensosa, poi chiesi "Chi era?"

Guisgard 26-07-2010 19.24.03

Guisgard fissò i monti lontani che sorgevano dalla lieve foschia che pian piano si alzava dalla vallata.
"Non mi abituerò mai alla bellezza della natura..." disse "... ho sempre sognato di vivere tra questi boschi..."
Sospirò ed aggiunse:
"Forse siete brava a comprendere i vostri simili, milady... ma uno come me è molto lontano da voi e dal vostro mondo..."
La fissò quasi arrestando il passo del suo cavallo.
"Cosa vedete nei miei occhi?" Chiese. "Forse nulla..."
Sorrise e continuò:
"L'uomo che ho ucciso era convinto che il rango ed il colore del suo sangue gli concedessero il diritto di fare tutto... ho ucciso quell'uomo perchè ci odiavamo... amavamo la stessa donna... una donna che non sono riuscito a proteggere..."

polgara 26-07-2010 19.31.12

"Una ragazza fuggita da Carcassone...come sempre Rubens aveva visto giusto, mi chiedo quando iniziarò a prestargli fede." Addirittura la guardia del conte di Borgogna, certo che questo Gusigard aveva una gran capacità a tirarsi dietro guai.
Dovevo riflettere velocemente. Guardai il manipolo di soldati francesi di fronte a me: troppi, troppo ingombranti e troppo poco scaltri per tirarmeli dietro nella caccia all'uomo. Poi lo sguardo cadde sul luogotenente. Dal modo che aveva di osservarmi sembrava un'uomo molto furbo, le mani grosse e callose di chi usa molto la spada, non combaciavano con un fisico estremamente asciutto. Sembrava un tipo silenzioso che poteva essere un ottimo compagno di viaggio, dopo tutto briganti e uomini di pochi scrupoli erano sempre una gran scocciature per una donna guerriera.
Si avrei potuto rinunciare alla mia abitudine di lavorare da sola.
"Capitano, credo che la fanciulla che state seguendo abbia abbandonato Camelot da un po', ad ogni modo non potrei giurarvelo. Vi propongo un affare: anche io sono sulle orme della damigella che credo cerchiate, non è ella che mi interessa, ma l'uomo a cui s'accompagna. Datemi il luogotenente e voi proseguite per Camelot a cercare rinforzi. Non appena trovati andate verso est e se incontreremo la vostra damigella prima che ci raggiungiate nuovamente vi manderò il mio falco a mostrarvi la strada. Che ne dite? Il mio nome è Polgara di Menestriére e sono al servizio del Vescovo di Avignone" e così dicendo mostrai il simbolo sul bracciale.


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