![]() |
A quelle parole di Runka capii di essere di troppo.
Mi congedai quindi dagli artisti e raggiunsi il mio mago sotto l'albero, accoccolandomi sulla sua spalla e rimanendo in silenzio per non disturbarlo nella lettura. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Gwen lasciò il carrozzone e tornò da Velvot, che sdraiato sotto l'albero continuava la sua lettura.
“Questo libro è davvero interessante...” disse il mago alla ragazza “... molti a Capomazda non credono davvero alla storia della maledizione. Qualcuno pensa si tratti di folclore, qualcun altro invece ne da una spiegazione razionale. Ma noi li smentiremo... il nostro spettacolo dimostrerà che è tutto reale...” |
"Ne sono certa" mormorai sorridendo, lasciando poi un piccolo bacio sulla sua guancia.
Persino lord Rovolin secondo me credeva un po' alla maledizione, sebbene non avesse il coraggio necessario per ammetterlo. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Arrivata sul ponte, vidi alcuni uomini, senza tuttavia capire chi fossero. Decisi di scoprirlo... "Salute!" Gridai a voce alta.
Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
Quel bacio e Velvot che sorrise a Gwen.
Poi il mago riprese la lettura del libro che letteralmente divorò in poco più di un'ora. “Ecco...” disse richiudendo il volume “... posso dirmi soddisfatto delle nozioni acquisite. Ora devi farmi un favore, piccola...” guardando Gwen “... recati al Palazzo Ducale e chiedi a lord Rovolin di far preparare una sala per lo spettacolo...io ed i miei compagni giungeremo tra poco e per stasera la rappresentazione andrà in scena...” |
Ad udire la voce di Gaynor alcuni di quegli uomini si voltarono verso di lei, restando favorevolmente sorpresi.
“Ehilà... guarda guarda...” disse uno di quelli “... non sapevo che a bordo ci fosse una sirena... chi ha pescato questa meraviglia, ragazzi?” E tutti gli altri risero. |
"Non credevo ci fosse qualcuno più veloce di me nella lettura" con una risata compiaciuta.
Poi ascoltai Velvot e annuii. "Agli ordini" sorridendo, poi mi avvicinai al suo viso "In bocca al lupo per stasera" baciandolo. Mi recai poi al Palazzo Ducale, facendo ciò che Velvot mi aveva chiesto e tornai a casa. Speravo che Costanza si fosse calmata un po', non avrei retto un'altra discussione. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Dal Palazzo Ducale Gwen andò a casa.
E qui trovò Costanza ad attenderla. La donna non toccò l'argomento della loro ultima discussione, ma il suo umore era palesemente alterato. Intanto si avvicinava la sera, quando ci sarebbe stato lo spettacolo al Palazzo dei Taddei. |
Si vedeva che Costanza non era di buon umore, nonostante non avesse riaperto l'argomento.
Andai poi a fare un bagno, mi vestii, indossando un bellissimo abito color crema in stile greco, acconciai i capelli e bussai alla porta della camera di Costanza. Mi dispiaceva vederla in quello stato e volevo rimediare. "Sono io.'' http://uploads.tapatalk-cdn.com/2016...8762f8c78e.jpg Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
“Si, entra...” disse Costanza per far entrare Gwen “... ti sta molto bene quell'abito.” Fissandola. “Novità sullo spettacolo?” Chiese poi.
|
Sorrisi a Costanza, sedendomi poi su un divanetto.
"Credo andrà molto bene. Parla della Gioia dei Taddei e comincerà fra non molto. Ho detto a lord Rovolin di far preparare una sala consona alla serata" sorridendo. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
“Spero riscuota il giusto consenso.” Disse Costanza a Gwen. “Comunque vestita così sarai di certo la più bella della serata.” Sorridendo.
|
Sorrisi e la abbracciai, lasciandomi cullare.
"Volevo dirti che mi dispiace per oggi pomeriggio..." Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Costanza abbracciò anch'ella Gwen e le due restarono strette per alcuni istanti.
“Su su...” disse “... non parliamone più... tutto ciò che faccio o dico è volto solo per il tuo bene, sciocchina... ti voglio bene...” la guardò, accarezzandole il viso ed accomodandole una ciocca di capelli “... forse dovresti recarti al Palazzo Ducale, non manca molto per lo spettacolo...” |
Sorrisi contenta che tutto si fosse risolto.
Le diedi un bacio sulla guancia e corsi alla carrozza, ordinando al cocchiere du andare al Palazzo. Non vedevo l'ora che lo spettacolo iniziasse e speravo davvero che tutto andasse liscio, senza intoppi. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Gwen lasciò il palazzo e in carrozza raggiunse la nobile dimora Taddeide.
Fu condotta da un servitore nella sala scelta per ospitare lo spettacolo. Erano già presenti diversi nobili invitati da Rovolin e poco dopo arrivò anche l'aspirante duca, sempre seguito da suo cugino Reddas. “Damigella...” disse salutando Gwen e baciandole la mano “... siamo tutti in attesa di assistere a questo spettacolo che voi così caldamente avete appoggiato.” |
Arrivata a palazzo, fui accompagnata da un servitore nella sala adibita allo spettacolo e subito notai Rovolin, come sempre seguito da Reddas.
Sorrisi al suo saluto. "Anch'io sono alquanto impaziente e vi assicuro che rimarrete piacevolmente sorpreso" annuendo. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Rovolin sorrise a Gwen e la prese sottobraccio.
“Mi fido del vostro gusto e della vostra sensibilità damigella...” disse “... dopotutto come potrei dubitare di voi? Sapete che qualcuno mormora? Qualche pettegolezzo diciamo... infatti pare vi abbiano visto spesso in compagnia di quel prestigiatore...” annuendo. |
Sorrisi alle sue parole mentre mi prendeva sottobraccio, ma a quello che disse dopo raggelai.
Cercai comunque di rimanere calma e apparire tranquilla. "Voi cosa pensate dei pettegolezzi, milord?" Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
"Infatti non sono una sirena" risposi all'uomo che mi aveva parlato. "Di grazia, mi sapreste dire dove e con chi mi trovo?"
Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
“Oh, io penso in base a ciò che vedo, damigella...” disse Rovolin a Gwen “... siete una bella e giovane dama, sicuramente ambita... e così chiunque abbia la fortuna anche solo di poter scambiare qualche parola con voi diviene naturalmente bersaglio di invidie e pettegolezzi.” Sorridendole.
|
"Invidie, dite? Mi sento lusingata" sorridendo e stornando la discussione altrove.
Se c'era una cosa che odiavo erano i pettegolezzi, parole di gente stupida che non ha il coraggio di dire cosa pensa di te. "Di grazia, chi è l'artefice di tali pettegolezzi?" chiesi, curiosa. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Tutti risero a quella risposta di Gaynor.
“Oh, ma allora” disse uno di quegli uomini “se non siete una sirena, come siete arrivata fin qui?” “Forse è qualche ninfa dei mari!” Un altro. E di nuovo risero. “Siete sulla Santa Lucia.” Rivelò un altro ancora di quell'equipaggio. |
"Non lo so come ci sono arrivata qui... sono svenuta durante i bombardamenti di Baias e al risveglio mi sono trovata qui..."
Non sembravano persone cattive, così cominciai ad essere più ottimista. "La Santa Lucia? E che nave è?" Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
“Eh, damigella...” disse Rovolin a Gwen “... siete giovane e bella, dunque dovete abituarvi a questo genere di dicerie... l'artefice? Sono voci di popolo... non badateci.”
|
Sorrisi appena a Rovolin, volgendo poi lo sguardo altrove.
Mi faceva male non gridare al mondo intero cosa provassi per Velvot, molto male, mi faceva male il fatto che si desse per scontato che le voci fossero false solo perchè lui non era nobile, quando io avrei voluto dire che erano vere e che io e Velvot eravamo una cosa sola, ormai. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
“Eh, è la nave migliore dei sette mari.” Disse uno di quegli uomini a Gaynor.
“Solo i più audaci possono salirci sopra.” Un altro. “I più temerari e temuti. Nonché... apprezzati dalle donne.” E risero tutto. “Volete provare, madama?” Un altro ancora di quelli. Ed altre risate echeggiarono a bordo. In quel momento Gaynor notò una bandiera a mezz'asta. Una bandiera pirata. https://pbs.twimg.com/media/BewAtfhIEAAWcs0.jpg |
“Suvvia, non prendetevela.” Disse Rovolin a Gwen. “Dovete abituarvi... una corte è così... su, prendiamo posto... tra breve dovrebbe cominciare lo spettacolo...”
|
Magari me la fossi presa per quello, sarebbe stato tutto molto più facile...
Poi lo seguii e prendemmo posto. "Cosa pensereste se le voci fossero vere?" Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
“Beh, milady...” disse divertito Rovolin a Gwen “... di sicuro ne sarei contrariato, visto che un semplice prestigiatore da piazza mi ha battuto.” Facendole l'occhiolino.
|
Risi appena, ma non riuscivo a credere a ciò che avevo sentito.
Sul serio Rovolin stava dicendo che... Non riuscivo nemmeno a pensarlo. Non che avesse qualcosa che non andava, ma non era il tipo di uomo che avrei scelto, infatti amavo il mio bellissimo mago, e poi ero contraria ai matrimoni di comodo. No, no e ancora no. "A volte le persone sono meglio di come le vediamo... A volte, anche un prestigiatore di piazza può sorprenderci..." mormorai, ripensando a Velvot, alla sua dolcezza, la sua passione, le sue carezze, e sorrisi fiera dentro di me pensando che era tutto mio e che io avessi trovato una persona che mi amava. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
“Si, ma se dite così poi finisce che mi insospettite.” Disse Ridendo Rovolin a Gwen.
In quel momento le luci si abbassarono e la porta si aprì. Stava iniziando lo spettacolo. |
Ringraziai le luci che si abbassarono, celando a Rovolin le mie gote improvvisamente rosse.
Poi, una porta si aprì. Lo spettacolo stava iniziando. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Le luci si abbassarono e la porta si aprì.
Tutti erano impazienti, compresi Gwen e Rovolin. Apparve allora una sedia avvolta dalla penombra. Poi una figura che raggiunse la sedia. Si sedette e prese da una tasca un ciondolo con impressa una civetta, che cominciò a far girare. “Questa è la storia di chi non può amare...” disse Velvot. http://images5.fanpop.com/image/phot...23-500-450.gif |
Si vide una sedia in penombra e poi una sagoma raggiungerla.
Sorrisi nel vederlo finalmente all'opera. Tirò poi fuori dalla tasca un ciondolo con una civetta, il simbolo dei Taddei, e iniziò a farlo girare. La sua frase diede dunque ufficialmente inizio allo spettacolo. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Stavo controllando nella dispensa per trovare un'idea su cosa cucinare.
Dopo quella lite con lo zio ero piuttosto scosta, non mi sentivo sufficientemente concentrata per decidermi a fare una singola ricetta. Alla fine iniziai a tagliare qualche verdura, almeno sul contorno mi ero decisa e proprio mentre il coltello scalfiva la prima carota sentii la porta di sotto aprirsi. Continuai con il lavoro, pensando fosse solo un altro cliente e invece udii la vita di Pepino rivolgersi allo sconosciuto con tono gioviale. Un tono e delle parole che compresi a chi erano rivolte. Dovetti trattenermi dall'istinto di scendere a salutare, temevo che allo zio questo arrivo non sarebbe piaciuto. "E se lo avesse cacciato fuori?" mi chiesi preoccupata e per questo alla fine andai nella bottega, con ancora il grembiule da cucina addosso. << Zio mi chiedevo se vi andasse...>> feci finta di non sapere che ci fosse Ser Ehiss. << Oh, salve Ser>> fingendomi sorpresa, << che piacere vedervi qui. A cosa dobbiamo l'onore?>> |
Senza tante remore fummo praticamente gettati su quella isola, e l'uomo se ne andò..."L' avevamo capito a Baias era cinico, ma non pensavo fino a questo punto"guardando il ragazzo biondo, che subito prese la situazione in mano e infondeva tranquillità e coraggio.
Quindi, come gli altri, mi misi a prendere legna ma rimasi immobile..vi era un tronco davanti a me ma io non ero solita raccogliere legna, era compito della servitù. Osservai gli altri e il biondo ragazzo che portavano la legna tranquillamente e fu la prima volta che mi vergognai e mi sentii diversa. Provai a prenderlo ma era pesante e nel farlo mi ferii una mano...certo che qui sola sicuramente finiresti male, Altea. Andai sulla riva per disinfettarmi la ferita con l' acqua salata del mare mentre guardavo sia il bel biondino e il mare nel caso vedessi una nave. http://i65.tinypic.com/ojjdwp.jpg |
Li squadrai dietro il mio sguardo appannato e distante.
Chi diavolo erano? Cosa diavolo volevano da lui? Non li avevo mai visti, dunque non potevano essere nobili di alto lignaggio, o li avrei ricordati. Insomma, la cosa non mi piaceva, non mi piaceva per niente. Icarius era ancora svenuto, ma non lo sarebbe rimasto per chissà quanto, ci mancava solo che se ne uscisse con una delle sue e complicasse ancor più le cose. Dovevo liberarmi di quei due. Continuai ad osservare quello che sembrava essere il capo con sguardo lascivo. Mi alzai appena, puntellandomi coi gomiti, e mi spostai lievemente, in modo da essere di traverso sul petto di Icarius, e nascondere così il suo viso con tutto il mio corpo. Ma l'impressione del mio movimento era di quella che si mette più comoda per vedere meglio chi ha davanti, tuttavia, nel compiere quel movimento avevo spostato di lato la testa di Icarius, in modo che, se mi fossi dovuta alzare il suo viso sarebbe stato coperto dai suoi stessi capelli. Sorrisi poi all'uomo, un sorriso beffardo e malizioso. "Uno a caso, dici?" squadrandolo, divertita. |
I marinai mi risposero con delle battute goliardiche che mi fecero sorridere. Non sembravano intenzionati a farmi del male, per cui la tensione che avevo addosso cominciò a svanire di fronte al loro buonumore. Mentre riflettevo su questo, notai una bandiera a mezz'asta che raffigurava un teschio. I pirati! Ripensai al Capitano ed ebbi un tuffo al cuore. Forse era la sua nave...
"Ditemi, signori... chi è a capo della vostra ciurma?" chiesi sperando di sentirmi dire ciò che volevo... Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
La sala fu invase da una penombra quasi mistica.
Un silenzio vago ed enigmatico calò sui presenti, quasi se con quel ciondolo Velvot stesse ipnotizzando tutti loro. Gwen e Rovolin compresi. “Qui si narrerà della Gioia che non da felicità, né piacere” disse il mago “ma solo solitudine e sofferenza.” Continuando a girare il ciondolo. “Potremmo cercare nei libri, leggere i versi di chi racconta il terribile incanto... oppure interrogare la Luna della brughiera, custode dei suoi primordiali segreti... o anche tentare di risolvere la cupa angoscia dei tanti ritratti di questo palazzo, che forse racchiudono l'orrore che da secoli flagella la nobile stirpe dei Taddei...” |
Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 18.32.31. |
Powered by vBulletin versione 3.8.11
Copyright ©2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.
Copyright © 1998 - 2015 Massimiliano Tenerelli