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“Perdonatemi se sono stato indiscreto...” disse Ottan a Dacey “... ritiro le mie sciocche supposizioni... il fatto che siate una donna non vi rende incapace certo di gestire il vostro patrimonio...”
Finirono la colazione. “Ed ora?” Il giornalista. “Mi volete ancora accompagnatore per le vostre compere o per l'appuntamento alla Taddeus, oppure mi avete preso in antipatia?” Ridendo. |
"Piacere di conoscervi" accennando un sorriso.
"Sì, capisco. Venite" e li condussi su, alla camera della zia. |
“Voi potete offrirmi tutto ciò che di più prezioso avete, madama...” disse sorridendo Guisgard ad Altea “... e di certo non mi riferisco al denaro.” Facendole l'occhiolino. “Strappate però questo assegno. Non mi dovete nessuna cifra. Custodirò il vostro libro da appassionato di armi, non da mercante.” Annuendo. “Quanto al vostro invito sicuramente ci rivedrete, poiché sono già schiavo del vostro sguardo.” Baciandole delicatamente la mano. “Ora la signorina Vivian vi accompagnerà alla vostra carrozza, mentre io tornerò ai miei noiosi affari.” Ed uscì dallo studio.
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Gwen condusse i due poliziotti nella sala in cui i medici avevano portato il cadavere della zia.
Davanti a quel terribile e mostruoso spettacolo Lion diede di stomaco. “Chiunque abbia martoriato questa donna non è un uomo...” disse Ozzillon “... no, è una bestia... un demonio...” |
Era davvero insopportabile quel suo atteggiamento.
In quel momento mi resi conto di quanto fosse pericolose le sensazioni che crescevano dentro di me. La cosa divertente era che la dama ci avrebbe creduto davvero, convinta che non lo dicesse a tutte quelle che gli capitavano a tiro. Anche se avendo implicitamente incluso anche me nell presunto incontro, era chiaro che non intendesse un incontro galante. Piantò lì la dama e andò via. Così mi alzai, e mi avvicinai alla porta. "Prego milady..." indicandole il corridoio "Da questa parte..". |
Condussi i piziotti di sopra edil tenente si sentì male.
"Oh cielo, voi state male..." dissi preoccupata, avvicinandomi a lui "Occupatevi del tenente, fatelo sedere e fategli prendere un po' di aria fresca" ordinai alle domestiche. Poi tornai dall'ispettore. "Lo so... E in realtà era già stata attaccata due giorni fa, a suo dire, da una figura imponente chevoleva ucciderla... Aveva riportato solo alcuni graffi, ma lo shock era stato incredibile e da quel momento non è stata più la stessa, finché le mie cameriere non hanno rinvenuto il corpo, o ciò che ne restava..." |
Rimasi a guardarlo...speravo non facesse così con tutte.."Allora aspetto vostre notizie" consegnandogli il biglietto da visita.."Sarà un onore la compagnia di un così gentiluomo..sperando non rimaniate fulminato da troppi sguardi femminili...mi auguro il mio sia l' unico".
Misi l' assegno dentro alla borsa e salutai la ragazza gentilmente..."Grazie milady, buon lavoro..siete stata gentile". E prima di uscire diedi un ultimo sguardo a Lord Taddei. Uscii dalla dimora, mi sentivo sollevata..speravo si aprisse qualcosa di nuovo per me...ma non volevo farmi illusioni, il tempo avrebbe dato una conferma o meno. Mi concessi finalmente una camminata nelle vie della città e avvisai il cocchiere mi sarei fermata per compere e per una passeggiata e mi diressi verso la bottega di Madame Tessot per dei nuovi abiti. |
Finii di mangiare senza parlare. Ero nervosa e per questo preferivo tacere finché non mi passava.
Terminato il thè infine guardai l'uomo. " D'accordo. Ma vi prego di risparmiarvi certe frasi la prossima volta" alzandosi e pagando per entrambi. " Andiamo si, un parere maschile potrebbe servire" |
Nonostante le mie buone intenzioni, per poco non scoppiai a ridere alle parole della dama.
Certo, l'unico.. come no.. Era davvero impossibile, ogni singola volta che parlava con una donna doveva fare lo splendido. Sembrava proprio un personaggio costruito, una recita continua. Eppure qualcosa mi diceva che c'era ben altro oltre quella facciata. Altro che certo le amanti usate e gettate non avrebbero mai potuto vedere. Altro che non permetteva a nessuno di vedere. Nemmeno a me, pensai con un sorriso amaro. Forse ero semplicemente come quelle donne ingenue convinte che non parlasse così a tutte, anzi peggio, perché io sapevo benissimo che lo faceva. Eppure avevo creduto davvero di essere speciale, pensai con un sorriso sognante mentre ripensavo a quella meravigliosa serata, così romantica e speciale. Accompagnai la donna all'ingresso. "Grazie a voi.." le sorrisi "E buona giornata..". Dopodiché tornai nell'ufficio del capo, e iniziai a sistemare la scrivania. |
La mattina giunse presto questa volta, una notte tranquilla, passata senza aver sognato. Mi capitava quando ero stravolta. Mi alzai colpita da un raggio di sole e presto, anche Filax mi venne asalutare. Mi alzai allora e andai a lavarmi. Indossai un abito semplice e poco elegante per potermi muovere. Mi pettinai i lunghi capelli lasciandoli sciolti. Pronta, mi avviai nella sala per fare colazione...
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Vivian tornò nell'ufficio del capo per sistemare un po' quel disordine.
Ma tra le varie scartoffie e documenti vari la ragazza si accorse che il libretto col narciso nero impresso non c'era più. |
“Sicuramente si tratta di qualche maniaco, magari un fanatico religioso.” Disse Ozzillon a Gwen, annotando vari appunti sul suo taccuino. “Naturalmente farò sorvegliare il palazzo giorno e notte per la vostra incolumità.”
“Non temete, ispettore...” arrivando Theris “... io e mia moglie lasceremo oggi stesso questo palazzo, per recarci nella tenuta di un nostro amico.” |
Prima che Altea raggiungesse la bottega di Madame Tessot, qualcuno le si avvicinò.
“Altea...” disse Trevor “... già in giro per spese?” Sorridendo. “Ho saputo che hai messo alla porta il dottor Rainneg... posso sapere per quale motivo? Tutta la città non parlerà d'altro... non ci farai certo una degna figura...” facendosi serio. |
Il Narciso Nero e la nascita degli Illuministici
C'era molto da sistemare, catalogare documenti, corrispondenze, carte varie.
Dopo un po' mi accorsi che il libretto non c'era più. Sorrisi, scuotendo la testa. La cosa non mi sembrava poi così strana, dato quanto il capo teneva ai suoi segreti. Dopo un po', l'ufficio aveva cambiato faccia e sorrisi, soddisfatta. |
"Se il vostro capo ci tiene in modo particolare, forse è molto innamorato..." risposi a Braion "La camelia indica la devozione dell'amore eterno, mentre l'orchidea è il simbolo della passione..."
Ascoltai le parole del pianista, così mi accommiatai. "Se dovete pulire non voglio trattenervi oltre, a causa mia potreste avere una bella strigliata dal padrone... arrivederci..." dissi avviandomi verso l'uscita. Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
Nyoko arrivò nella stanza dove Asputin e Wolfetta stavano facendo colazione.
“Buongiorno, cara.” Disse la donna alla ragazza. “Siediti con noi.” “Si, mangia...” Asputin a Nyoko “... tra breve arriverà Seth...” “Tieni, amore...” Wolfetta dando un biscottino a Filax “... sei un tesoro!” |
Ad un tratto una voce familiare mi desto'..lo immaginavo..magari mi aveva pure seguito.."Oh..dici darò scandalo..strano nessuno lo conosce questo dottore" mi fermai adirata "Avrò avuto le mie buone ragioni, strano già tu lo sappia..chiudi il discorso.." e proseguii fino all' atelier ed entrai.
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Stavo per rispondere a Ozzillon, quando Theris mi precedette.
"Sì, in effetti un nostro amico ci ha permesso di trascorrere un po' di tempo nella sua tenuta, sa com'è... Per cambiare aria..." dissi, con un sorriso mesto, prendendo il braccio di Theris. Inviato dal mio Archos 90 Copper utilizzando Tapatalk |
Vivian sistemò lo studio, che subito prese tutt'altro aspetto.
“Eh, il tocco di una donna...” disse Guisgard entrando “... siete impagabile, mia cara.” Sorridendo. “Avete conservato negli archivi quel libro portatoci da madama Altea? E' molto prezioso per i collezionisti.” |
Sorrisi nel sentirlo entrare, impegnata a sistemare le ultime cose.
E un po' sorrisi anche per quel modo affettuoso di chiamarmi. Quella notte mi aveva chiamato per nome, e mi era parso strano. Così mi voltai verso di lui. "Sì, in effetti ci voleva proprio.." Sorrisi, divertita, guardandomi intinto "Sono felice che vi piaccia..." Alzando per un momento solo gli occhi su di lui. Ma feci a malapena in tempo a sorridere che distolsi lo sguardo. Attenta, ragazza mia, attenta.. Cercai di concentrarmi su quanto mi aveva detto. "Naturalmente, l'ho portato negli archivi, sottolineando quanto fosse prezioso... È stato messo in cassaforte..." Avvicinandomi a lui "Ecco la chiave..." Porgendogliela. |
Braion ringraziò e saluto Gaynor che si stava avviando verso l'uscita.
Ad un tratto una porta sul retro si aprì e qualcuno arrivò. “E' la prima volta che una maestrina di scuola” disse una voce “entra nel mio locale...” mettendosi la giacca, per poi accendersi una sigaretta “... spero che i fiori siano freschi...” alzando lo sguardo sulla fioraia e restando a fissarla per un lungo istante. Era un uomo bruno, dai profondi ed inquieti occhi azzurri. “Buongiorno, padrone.” Il pianista. http://images2.fanpop.com/images/pho...12-500-407.jpg |
“Aspetta, Altea...” disse Trevor per poi seguirla “... potrei conoscere queste ragioni? Cosa ti ha fatto? L'hai sorpreso a rubare i tuoi gioielli? Le posate ed il servizio nuovo? O magari ha tentato di entrare nel tuo letto stanotte?” Sarcastico.
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“Capisco.” Disse Ozzillon. “Beh, immagino sia una buona idea. Naturalmente le indagini continueranno, tranquilli.”
La polizia restò ancora per un po' a raccogliere indizi, poi andò via. “Gwen...” disse Theris “... direi sia meglio prepararci e partire per la tenuta del dottor Rainneg...” |
"Trevor...stanotte era vicino la mia camera, e non so se pure vi era entrato..Ero in bagno" non potevo dirgli della stanza segreta "E stamattina ha detto era sovrappensiero..lo sai non mi sono mai fidata di lui..è casa mia e penso abbia il diritto di starne tranquilla..scusa ora vado" ed entrai salutando i sarti e chiedendo di Madame Tessot..quel giorno era già rovinato.
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Mentre stavo per uscire, la porta sul retro si aprì ed entrò un uomo dai capelli scuri, bello ed affascinante, con due superbi occhi azzurri che però tradivano inquietudine. Si trattava del padrone.
"Invece per me è la prima volta in cui vengo chiamata maestrina..." risposi ricambiando il suo sguardo. "I fiori sono freschissimi, li curo io personalmente..." Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
"Grazie ispettore" annuendo.
La polizia restò ancora a cercare indizi e poi andò via. Guardai Theris, presi un profondo respiro e annuii. "Sì, andiamo" prendendo Zolà in braccio. Inviato dal mio Archos 90 Copper utilizzando Tapatalk |
“Che efficienza.” Disse Guisgard prendendo la chiave. “Ah, ci sarebbe una certa situazione da controllare... pare la polizia oggi assisterà alla lezione di un noto docente universitario... il professor Ordifren... e la cosa potrebbe interessarci, visto siamo stati vittime di un tentato furto... penso vi parteciperò... venite con me? Se poi vi secca o vi annoiano questo genere di cose, non siete obbligata ad accompagnarmi.” Sorridendo a Vivian.
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“Sappi che hai mancato verso un gentiluomo.” Disse Trevor seguendo Altea nel negozio. “Comunque non sono affari miei... ma mi preoccupo per la tua reputazione... e sia, fa come credi... ora devo salutarti... devo recarmi all'università Costanza d'Altavilla... nel dipartimento di Stria dell'Arte un mio buon amico terrà una lezione a cui pare assisterà anche la polizia...”
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"Avevate dubbi?" alzando un sopracciglio, per poi sorridere.
Poi quella proposta, seguire le indagini della polizia. Credevo mi avrebbe mandato come il giorno precedente a carpire informazioni, invece voleva che lo accompagnassi. Così sorrisi, per poi annuire. "Ma certo, vi accompagno molto volentieri.." sorridendo. |
"Buongiorno" dissi con un lieve inchino. Guardai Asputin timorosa e andai a sedermi al fianco di Wolfetta. Iniziai così a mangiare, eccitata all'idea di poter finalmente uscire di lì.
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“Beh, da come avete recitato quelle definizioni circa il significato dei fiori, ho pensato foste una maestrina...” disse l'uomo a Gaynor, per porgerle una delle sue sigarette conservate in un astuccio d'oro “... prego... o le maestrine non fumano?”
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Poco dopo Gwen e Theris lasciarono il palazzo, diretti verso la tenuta di Misk.
Un senso di malinconia e di solitudine avvolse per un attimo il cuore della ragazza, mentre Zolà si accoccolava pigro fra le sue braccia. Theris invece fissava il palazzo che i allontanava con gli occhi lucidi. |
Lo presi per un braccio ed uscii.."In pubblico mi dici questo? Se ne sei convinto d' accordo..ognuno ha le sue ragioni..punti di vista diversi, comunque ho detto al dottore poteva venire a trovarmi..quindi non ho chiuso una porta." Poi le sue parole..il suo buon amico..magari era quel professore che Trevor stesso aveva consigliato ad Ozillon per studiare le opere.."La cosa mi interessa..il professor Ordifren immagino..Ero presente quando hai fatto il suo nome all' ispettore..o qualcun altro?" e gli feci cenno di avviarci..lo volevo sentire, forse mi sbagliavo su questo professore.
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Poco dopo eravamo già in viaggio.
Mi sentivo come avvolta da un leggero velo di malinconia e Theris guardava il palazzo con gli occhi lucidi. Strinsi la sua mano con la mia, mentre l'altra faceva voltare il suo viso verso di me. "Ehi, andrà tutto bene" dissi piano, con un sorriso incoraggiante, lasciando poi un bacio sulla sua fronte. Inviato dal mio Archos 90 Copper utilizzando Tapatalk |
"Conosco il significato dei fiori perché è il mio mestiere... il vostro, invece, sembra quello di origliare fuori dalle porte..." Accettai una sigaretta "Quando diventerò una maestrina sul serio, allora potrò rispondervi ..." continuai sempre sostenendo il suo sguardo.
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La colazione terminò ed Asputin uscì dalla stanza.
Poco dopo qualcun altro arrivò. Era un giovane dai capelli lunghi e mossi, due occhi marroni ed impenetrabili, un'espressione divertita sul viso ed un fisico asciutto. “Seth, benvenuto.” Disse Wolfetta. “Ciao, bella.” Sorridendo il nuovo arrivato. “Vieni...” Wolfetta “... ti presento Nyoko.” Indicando la ragazza. https://cinesthesiadotnet.files.word..._greystoke.jpg |
Mi alzai subito quando entrò un giovane nella stanza. Wolfetta me lo presentò ed io, con un sorriso, mi inchinai:
"è un piacere conoscervi." |
“Bene.” Disse sorridendo Guisgard. “Allora andate pure a prepararvi. Appena pronta andremo all'università.” A Vivian.
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Lo guardai vagamente perplessa.
"Sono già pronta.." dissi, alzando lo sguardo su di lui "Prendo la borsa.." aggiunsi, chiedendomi se non volesse restare da solo in ufficio per qualche motivo. Così mi congedai, andai a prendere la mia borsa, sistemai i capelli, e in pochissimi minuti ero già di ritorno. "Eccomi, capo.." sorrisi, tornando in ufficio. |
La carrozza uscì dalla città, ritrovandosi nella verde campagna, fino a quando Theris intravide una grande tenuta nel fitta boscaglia.
“Eccola...” disse indicandola a Gwen. Si trattava di una struttura ben fatta ed accogliente, con ampi spazi tutt'intorno in cui poter passeggiare o cavalcare. La carrozza arrivò davanti al cancello e Gwen, scendendo dalla vettura notò una figura tra le tende della terrazza. https://media.giphy.com/media/2KM8I73RtvktO/giphy.gif |
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